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Autore: Fiamma Erin Gaunt    18/08/2014    3 recensioni
[Storia a OC]
“Per ricordare ai ribelli che i loro figli sono morti a causa loro, i Tributi saranno eletti dal Distretto stesso.”
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caesar Flickerman, Presidente Snow, Strateghi, Tributi di Fanfiction Interattive, Tributi edizioni passate
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Mietitura (I, II, IV, V)

 

 

 

 

 

 

Distretto 1

Ate ascoltava i battibecchi del Consiglio cittadino da circa mezz’ora e la testa cominciava a fargli davvero male.

- Non abbiamo mai avuto problemi con i Volontari. Piantatela di preoccuparvi per questa stupida estrazione e limitatevi a parlarne con i ragazzi. – sbottò.

Si passò una mano sul viso, massaggiandosi lentamente le tempie. Da quando, dopo la sua vittoria, lo avevano portato a Capitol City per impiantargli quella placca di metallo nel cranio era soggetto ad emicranie sempre più frequenti.

- Stai bene? – gli sussurrò Chanel all’orecchio, avvicinandosi fin troppo per i suoi gusti e assalendo le sue povere narici con il suo profumo penetrante e assolutamente costosissimo.

- Tutto okay, non sarà certo un po’ di mal di testa a mettermi ko. –

- Lo sai che se posso fare qualcosa per te … qualsiasi cosa, devi solo chiedere. No? –

Sbattè vezzosamente le ciglia castane, celando per un brevissimo istante quelle iridi color ghiaccio che tanto avevano ammaliato i Capitolini durante gli ultimi Giochi.

Chantal Johnson, la puttana d’alto bordo di Capitol City. Piuttosto che passare la notte con lei si sarebbe fatto amputare tutte e due le mani … e anche qualcosa più in basso.

- Mi sa che declinerò l’offerta. –

La ragazza s’imbronciò lievemente, guardandolo come se le avesse rivolto l’affronto peggiore di tutta la sua esistenza.

E pensare che si era anche sforzato di essere gentile nel risponderle. Se avesse saputo davvero cosa pensava di lei come avrebbe reagito?

- Andiamo a dare un’occhiata qui fuori. – decretò, spostandosi su un argomento decisamente più neutrale e dirigendosi verso la piazzetta antistante il Campidoglio.

Tutti i ragazzi dai dodici ai diciotto anni erano riuniti lì, in trepidante attesa.

Il sindaco si posizionò sul leggio centrale, schiarendosi la voce. – Abbiamo deciso all’unanimità, dopo una riunione estenuante, che per questa prima edizione della Memoria lasceremo assoluta libertà ai Volontari. Confidiamo che tutti voi facciate il possibile per onorare voi stessi e il vostro Distretto. –

In altre parole: “vincete e sarete idolatrati, morite e faremo finta che non siate mai esistiti.”

La dichiarazione venne accolta dal consueto vociare.

Dalla ressa emerse una figura snella dal seno prorompente, lunghi e liscissimi capelli biondo argentei e scintillanti occhi verdi. Si fece avanti folgorando con un’occhiataccia tutte le altre Volontarie.

Callisto Clarington, la bambolona quasi troppo bella per essere vera, figlia di un importante e ricco commerciante di preziosi. Salì sul palco a testa alta, sicura di sé, e afferrò il microfono strappandolo dalle mani del primo cittadino.

- Callisto Clarington, Volontaria per il Distretto 1. – si presentò, lasciando che la sua voce melodiosa venisse amplificata dalle casse disposte lungo tutta la piazza. Ammiccò lievemente verso le telecamere che riprendevano la Mietitura, sfoggiando il suo sorriso più abbagliante nonché assolutamente finto.

- Okay, Barbie, adesso perché non la pianti con il tuo show? – intervenne un ragazzo dalla fila dei diciottenni, facendosi largo a spintoni e salendo sul palco.

- Eric Murter, Volontario per il Distretto 2. –

Ate ricordava di averlo già visto al Centro d’Allenamento del Distretto. Capelli corvini, tratti decisi, occhi grigio acciaio capaci di gelare chiunque con un’occhiata. Bello nel modo più inquietante possibile e assolutamente letale.

Sì, quel ragazzo poteva avere la stoffa del Vincitore.

 

 

 

 

 

 

 

 

Distretto 2

 

 

 

 

 

 

 

Nel palchetto antistante il Campidoglio, allestito come tutti gli anni appositamente per la Mietitura, erano concentrate le alte sfere del Distretto, intente a contare i voti assegnati ai ragazzi.

- Pensi che si daranno una mossa o andranno ancora avanti per molto con questa buffonata? – domandò Flame, alzando lo sguardo verso la chioma bionda del suo migliore amico.

Jace stirò le labbra in un sorriso malandrino, mentre le iridi ambrate luccicavano come accadeva sempre quando stava per combinarne una delle sue. – Allora, ci estraete o no? Ci estraete sì o no? – canticchiò ad alta voce, recitando una delle tante litanie infantili che utilizzavano i bambini del Distretto quando volevano qualcosa e gli adulti non si sbrigavano a concedergliela.

Il sindaco lo fulminò con un’occhiataccia, scuotendo la testa esasperato come se si stesse domandando che male avesse fatto per avere un figlio come quello.

Il ragazzo si strinse nelle spalle, dipingendosi un’espressione angelica che chi lo conosceva bene non avrebbe mai potuto associargli.

Tuttavia non era il solo ad averne abbastanza e tutto il resto dei ragazzi presenti cominciava ad agitarsi visibilmente.

Ormai stufa di quell’attesa e della confusione che ne stava derivando, Flame si fece largo fino al palchetto e picchiettò delicatamente sulla spalla del sindaco.

- Sì? –

- Voglio offrirmi come Volontaria. –

L’uomo la fissò per un attimo, come se tra tante ragazze non si sarebbe mai aspettato che proprio lei decidesse di farsi avanti. Bè, era ovvio che non la conosceva affatto.

- Suppongo che non ci siano problemi. – considerò, per poi rivolgersi alla platea: - Concittadini, abbiamo il nostro primo Tributo. Flame Balcoin, Volontaria per il Distretto 2. –

- Ora, per quanto riguarda il ragazzo … - riprese, tornando a voltarsi verso il resto dei suoi attendenti, ma venne interrotto nuovamente dalla voce di suo figlio.

- Stai scherzando spero. È ovvio che l’altro Tributo sarò io. – esclamò Jace, facendosi largo tra i compagni di allenamento che gli battevano pacche incoraggianti sulla schiena e sulle spalle.

Jace Hale era una specie di celebrità tra gli adolescenti del 2: spigliato, un abile combattente, dal fascino palese e per giunta capace di strappare una risata a chiunque.

- Sapete già chi sono, no gente? Jace Hale sta arrivando a Capitol e sarà uno spettacolo da non perdere, ve lo assicuro. – concluse, strizzando l’occhio alle telecamere.

 

 

 

 

 

 

 

 

Distretto 4

Roger assisteva all’elezione dei Tributi stando leggermente in disparte, relegato nell’angolo a destra del palco, in compagnia di Mags. Gli piaceva quella donna, che era stata la sua Mentore e aveva contribuito ad aiutarlo a uscire vivo dall’Arena sei anni prima, però trovava snervante il fatto che fosse così poco loquace. Non che fosse un problema capirla, anzi, Mags sapeva decisamente come farsi capire pur senza usare le parole, ma qualche volta scambiare quattro chiacchiere con chi aveva avuto la sua stessa esperienza era una cosa gradita.

- Che ne pensi di quei due ragazzi? – domandò, tentando di strapparle qualche parola.

Lo sguardo della Mentore si rabbuiò. Neanche un minimo commento, ma era ovvio che la Mietitura fosse uno dei momenti della sua vita che più disprezzava.

- È sempre un piacere chiacchierare con te, Mags. –

Un sorriso birichino si dipinse sulle sue labbra, facendo alzare gli occhi al cielo a Roger.

Certe volte aveva la netta sensazione che Mags non parlasse proprio per fargli un dispetto.

- Mi farai impazzire prima o poi, ma magari è proprio questo che vuoi. – borbottò, ricevendo per tutta risposta un buffetto dietro al collo.

- Ehy! – protestò, massaggiandosi la parte colpita.

Mags tuttavia non gli prestava più attenzione e fissava corrucciata i due Tributi che si stringevano le mani sotto gli occhi delle telecamere.

- Un applauso per Maylen Direct e William Sunpearce, Tributi del Distretto 4. – esclamò la voce della Capitolina arrivata al Distretto per l’occasione.

La ragazza era alta e magra, con il tipo di fisico che lasciava intendere quanto fosse agile, le onde castano scuro le arrivavano fino a metà schiena e incorniciavano un paio di iridi di un bel blu intenso, illuminate da una scintilla particolare che lasciava intendere il fatto che fosse una tipa sveglia.

Il ragazzo, “chiamatemi Will”, sembrava uno di quei surfisti che spesso nel tempo libero affollavano le spiagge del Distretto. Capelli biondi che sembravano baciati dal Sole, iridi cobalto, fisico asciutto e muscoloso e quella carnagione dorata che testimoniava il fatto che fosse solito passare interminabili ore sotto il Sole cocente.

- Spero solo che almeno uno di loro sopravviva. – sospirò Roger.

Dalla sua vittoria, sei anni prima, nessun altro Tributo del 4 era riuscito a vincere i Giochi.

- Anche io. – confermò Mags, cogliendolo di sorpresa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Distretto 5

 

 

 

 

 

 

 

- In nome del Cielo, sono fratelli? –

Josie scoccò un’occhiata incredula al suo collega Mentore, Laurent, che annuì sconsolato.

- Così sembrerebbe. –

La donna non riusciva a capacitarsene. Come avevano potuto permettere che accadesse una cosa del genere? Quando i Tributi venivano estratti poteva anche trattarsi di una sgradevole e raccapricciante coincidenza, ma decidere spontaneamente di creare un’accoppiata come quella era una cattiveria inaudita e assolutamente gratuita.

- Cerca di controllarti, Josie, non li aiuterai di certo facendo una scenata. – le ricordò Laurent.

- Lo so bene, non è mica il mio primo anno da Mentore. – replicò, più acidamente di quanto avesse voluto. – Scusami, ma questa cosa mi fa letteralmente imbestialire. Non so neanche se augurarmi che uno dei due sopravviva. Immagini come sarebbe vivere sapendo che tuo fratello o tua sorella sono morti perché tu potessi vivere? –

Si morse la lingua non appena ebbe realizzato ciò che aveva detto. Era davvero così stupida da lamentarsi di una cosa del genere proprio davanti a lui, che non aveva solo visto morire la sua gemella nell’Arena ma anche la ragazza della quale si era innamorato?

- Sopravvivere è sempre la scelta migliore, anche quando non hai più nessuno per cui farlo, perché arrivi a vivere solo per onorare il loro ricordo. – replicò l’uomo.

Mentre Delia e Liko Collins venivano fatti scendere dal palco e indirizzati verso il treno che li avrebbe portati a Capitol City, Josie e Laurent si fecero avanti per accoglierli.

- Non andiamo nella stanza per il colloquio? – domandò la ragazza, socchiudendo gli occhi azzurri con aria sospettosa.

- Il fatto di aver dovuto scegliere direttamente i Tributi ha sollevato già abbastanza caos, se poi aggiungete che siete anche fratello e sorella … Bè, il sindaco non vuole che ci siano tafferugli, quindi si va direttamente a Capitol. – spiegò Laurent.

- Ci mancava solo questa, veniamo mandati al macello e non si degnano neanche di farci dire addio ai nostri cari. –

Josie intercettò l’occhiata del collega. A quanto sembrava la giovane Delia aveva un temperamento fiammeggiante proprio come l’indomabile chioma rosso fuoco che si abbinava perfettamente con la spruzzata di lentiggini che le colorava le gote. Liko, invece, aveva ripreso la chioma bionda della madre, ma gli occhi erano gli stessi della sorella così come lo sguardo torvo con cui si guardava attorno.

- Siamo Josie e Laurent, i vostri Mentori, e ci teniamo a dire che ci dispiace per quello che vi è accaduto … Faremo del nostro meglio per aiutarvi. –

- Certo, dispiace a tutti, ma gli Hunger Games vanno comunque avanti. – sbottò Liko, mentre la sorella annuiva.

- Non è il caso di fare polemica qui, quando ci sono tutte queste telecamere che trasmettono in diretta. Spostiamoci sul treno, da questa parte, ragazzi. – intervenne Laurent, afferrando ognuno per un braccio e trascinandoli dietro di sé.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Dato che nessuno ha ancora prenotato i ragazzi del Distretto 3, ho deciso di pubblicare il primo capitolo comunque ma di sostituire la loro Mietitura con quella del Distretto 5. Nel prossimo capitolo troverete la Mietitura del Distretto 3, 6, 7 e 8 (sperando che tutti i posti vengano occupati presto e le schede giungano celermente) e in quello ancora successivo quella del 9, 10, 11 e 12. Chiedo a coloro che hanno creato gli OC presentanti di farmi sapere se sono soddisfatti di come sono stati resi o meno. Alla prossima.

Baci baci,

                   Fiamma Erin Gaunt

  
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