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Autore: sunil    12/01/2005    10 recensioni
Harry aveva celato per lungo tempo i suoi sentimeti, convinto che se avesse chiesto a Draco di rimanere con lui, il ragazzo se ne sarebbe andato, ma una sera... (seguito di "Ogni volta")
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Never say goodbye

Solo se...

 

Solo una piccola nota prima di iniziare: questa fic è la continuazione della mia one-shot “Ogni volta”! Spero che vi piaccia!

W.

 

 

 

Solo se...

 

Harry si versò una tazza di thè, lanciando un’occhiata a Draco, seduto sul divano. Stava leggendo un libro. Erano passati due giorni da quando Draco era comparso a casa sua e gli aveva chiesto se poteva ospitarlo per un po’ di tempo. Harry non sapeva più cosa pensare: era felice di averlo accanto a sé, di vederlo ogni sera prima di addormentarsi e la mattina dopo quando si svegliava, ma al contempo era confuso e irrimediabilmente insicuro. Non voleva spaventarlo con l’intensità dei suoi sentimenti, non voleva stargli troppo addosso, così si limitava a comportarsi come se lui non ci fosse, rivolgendogli solo raramente la parola e cercando di evitare il contatto fisico, se non era Draco a volerlo. Harry non aveva mai capito come comportarsi con lui, se diminuiva la distanza tra loro, Draco si ritraeva, spariva per intere settimane, ma alla fine tornava da lui, senza una spiegazione, senza una parola, fingendo che nulla fosse accaduto.

Harry si accomodò sul divano, prendendo il telecomando.

“Ti da fastidio la tv?” chiese scoccando un’occhiata al ragazzo, seduto poco distante da lui.

Draco si strinse nelle spalle continuando a leggere. Harry sintonizzò l’apparecchio su un vecchio film, era una commedia non particolarmente brillante, ma i talk show, zeppi di gente che urlava e di affermazioni scontate e banali, lo irritavano. Si appoggiò allo schienale del divano, quando una stana pesantezza gli scese sulle palpebre. Quella mattina si era alzato presto, anche se non doveva andare al Ministero. Adorava il suo lavoro di Auror, per fortuna era Ron il suo compagno, a loro due bastava una parola, un’occhiata per capirsi al volo.  Purtroppo però il suo lavoro era faticoso e impegnativo e spesso lo portava lontano dall’Inghilterra.

Si rigirò sul divano, cercando una posizione più comoda.

Sentiva una piacevole sensazione di calore avvolgerlo e una voce nota chiamare il suo nome.

“Harry”

Harry aprì gli occhi, accorgendosi solo in quel momento di essersi accoccolato al corpo di Draco, mentre dormiva. Aveva una coperta stesa sulle gambe.

“Mi devo essere addormentato” bofonchiò, passandosi una mano sugli occhi e risistemandosi gli occhiali sul naso “scusa se ti sono venuto addosso” mormorò in fretta.

“non importa” rispose Draco, abbassando lo sguardo sul libro che stava ancora leggendo “Il tuo amico idiota ti ha lasciato un messaggio in…come si chiama?” continuò il ragazzo, indicandogli con un cenno del capo il telefono.

“Ah segreteria” biascicò Harry, sbadigliando. Si avvicinò al telefono e fece riavvolgere il nastro.

“ciao Harry, sono Ron! Volevo chiederti se domani ti andrebbe di venire a cena da noi. Fammi sapere. Hermione ti saluta”

Il beep prolungato segnalò la fine del messaggio. Harry si passò una mano sulla nuca, tornando verso il divano.

“Ci andrai?” domandò Draco, evitando di guardarlo in viso. Harry scrollò le spalle.

“Non lo so…tu sarai ancora qui?” replicò, senza far emergere la sua angoscia. Non voleva che Draco se ne andasse, ma al tempo stesso sapeva che se avesse espresso a voce o se avesse anche solo parzialmente lasciato trasparire i suoi sentimenti, Draco si sarebbe allontanato da lui ancora più in fretta.

“Non lo so. Magari domattina me ne andrò…”

Harry emise un sospiro. Doveva aspettarsi una risposta del genere, però sentirla gli faceva male, lo lacerava dentro. La ferita riprendeva a sanguinare, il dolore a pervaderlo.

“Come vuoi…se vuoi restare ancora per me non ci sono problemi” disse, in tono casuale. Si alzò riportando la tazza vuota in cucina. Si puntellò con le mani sul tavolo, abbandonando la testa tra le braccia tese. Non voleva che se ne andasse, ma non sapeva nemmeno come farlo restare. Si sentiva impotente e incredibilmente solo.

“Per te è uguale, vero?”

Harry risollevò il capo di scatto, udendo la voce di Draco, fredda e distaccata, provenire dal salotto. Tornò nell’altra stanza, fermandosi sulla soglia, con lo sguardo puntato sulla testa bionda dell’amante.

“Cosa?” mormorò incrociando le braccia sul petto, mentre Draco si alzava e si voltava verso di lui.

“Per te è sempre uguale…che io ci sia, che io non ci sia…”

La sua voce era carica di emozione. Il suo labbro inferiore tramava leggermente e le sue mani erano chiuse a pugno lungo i fianchi. “Con te è sempre così…mi lasci entrare nel tuo letto, ma poi…poi so che devo andarmene, non è così? Ti ho chiesto di restare e tu hai acconsentito, purché non ti stessi troppo tra i piedi, purché non entrassi a far parte della tua vita radicalmente”

Harry aprì la bocca per rispondere ma scoprì di non poter emettere alcun suono. Tutto quello che gli stava dicendo Draco non aveva senso…alcun senso. Puntò lo sguardo sul pavimento, prendendo un profondo respiro. La sua mente era vuota, tabula rasa. Era confuso, stordito…Quando risollevò gli occhi si accorse che Draco si stava dirigendo rapidamente verso la loro camera da letto. Harry lo seguì, sentendo il suo cuore aumentare improvvisamente i battiti.

“Draco…” lo chiamò, ma lui non si fermò.

“Mi sono stufato, Harry. Mi sono stancato di dover sempre calpestare il mio orgoglio, di venirti dietro…malgrado tutto.”disse il ragazzo biondo tutto d’un fiato, mentre raccoglieva le sue poche cose e le infilava in un borsone, sempre senza guardare direttamente Harry “Mi sembra fin troppo chiaro che tu non mi voglia intorno…non mi hai rivolto la parola in questi giorni…”. Si bloccò di colpo quando Harry gli strappò di mano il maglione che stava per riporre nel borsone.

“Io non ti ho rivolto la parola” sbottò il ragazzo moro, furente “Solo perché non sapevo cosa dirti… perché temevo che solo dicendo qualcosa di sbagliato tu fossi scappato, come fai sempre… sei tu che entri e esci dalla mia vita, come ti pare…”

Harry mollò il maglione sul letto, uscendo dalla stanza a grandi passi. Si coprì la faccia con le mani per un istante, mordendosi forte il labbro inferiore. Ancora una volta Draco si rivelava essere un mistero. Non sapeva come trattarlo, non sapeva che cosa dire o fare…non sapeva come allontanarsi da lui e non sapeva come avvicinarlo.

Lo sentì fermarsi appena dietro di sé. Trascorsero alcuni secondi di silenzio, prima che l’ex Serpeverde riprendesse a parlare.

“Io…scappo ogni volta, perché ho paura che tu mi dica di andarmene…così me ne vado, prima che tu me lo dica…”

Harry riabbassò le mani, fissando un punto di fronte a sé. Percepiva Draco in piedi a qualche passo di distanza da lui, ma non si voltò.

 “Io cerco…cerco di starti lontano…cerco di cancellarti dalla mia vita, ma non ci riesco. Anche sapendo che tu non provi nulla per me…ogni volta non riesco a…”

Harry si girò lentamente verso di lui. Le sue labbra erano piegate sorprendentemente in un mezzo sorriso. “I-io non ti ho mai chiesto di restare, perché avevo paura che…tu…non volessi sentirtelo dire. Non ho mai desiderato che te ne andassi”

Harry compì un passo verso di lui. Lo accarezzò su una guancia, passando poi una mano tra i suoi capelli biondi. “non ho mai desiderato tanto qualcosa in vita quanto che tu rimanessi con me…non so quanto avrei dato o cosa avrei potuto fare per sentirti parlare così…”disse, guardandolo negli occhi e baciandolo lievemente sulle labbra e sulla punta del naso.

“Siamo stati due stupidi, Potter” mormorò Draco, prendendo la sua mano e deponendovi un bacio sul palmo.

“Resta…ti prego…” sospirò Harry, avvicinando nuovamente le labbra a quelle dell’altro.

“dillo ancora” rispose Draco, attirandolo contro di sé e circondandogli la vita con un braccio.

“Resta con me…voglio addormentarmi e svegliarmi ogni giorno con te accanto”.

Harry sfiorò le labbra di Draco con le proprie, immergendo entrambe le mani tra i suoi capelli. Quando le loro bocche si unirono in un bacio lungo e appassionato, Harry avvertì qualcosa sciogliersi dentro di sé, la ferita smettere di sanguinare. Perché aveva avuto così paura di rivelare a Draco quello che provava per lui? Perché avevano giocato a quel gioco crudele per così tanto tempo?

“Resterò” sussurrò Draco, quando si separarono. “ma dovrai convincermi, Potter” concluse, prendendolo per mano e conducendolo verso la camera da letto, mentre un sorriso malizioso si dipingeva sulle sue labbra.

 

 

FINE

 

Ed eccoci arrivati alla fine anche di questa breve one-shot. Spero che vi sia piaciuta” ringrazio tutti coloro che hanno commentato Ogni Volta e anche l’ultimo capitolo di Out Touch…lo so che devo finire questa fic,  ma mi dispiace troppo! ;_;

Beh non mi resta che dirvi: alla prossima!

Un bacio e grazie ancora a tutti per essere così carini! Siete molto gentili a lasciarmi sempre recensioni! E’ grazie a voi che continuo a scrivere!

A presto

Willow

 

p.s. ah mi stavo dimenticando! Ho iniziato anche una fic nella sezione Fanfic su attori…se vorreste leggerla mi farebbe molto piacere! Grazie ^_^

  
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