Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: Iuccy_97    19/08/2014    3 recensioni
Ben digrignò i denti, trattenendo il respirò.
“Calmati. Trattieni il respiro, conta fino a dieci e mantieni la calma” si disse.
Non voleva farsi prendere dalle emozioni che stavano ribollendo nel suo stomaco, sapeva cosa sarebbe successo se avesse permesso loro di sopraffarlo. Avrebbe iniziato ad agire d'impulso, per questo si era armato di quel falso sorriso che gli decorava la faccia da ormai tre ore.
Genere: Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ben Jager, Semir Gerkan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-E adesso che facciamo?- chiese ansioso il primo uomo, che guidava.
-Rallenta, rallenta, magari controllano solo la patente e ci lasciano andare...- rispose il secondo
-Se no?- mormorò il terzo, seduto vicino al finestrino.
-Se no... la regola delle tre S-
L'autista sollevò un sopracciglio e chiese:-Cosa?-
-Scappa, spara, salvati- esclamò, caricando la mitraglietta che era nascosta sotto il suo sedile.
 
Il furgoncino si fermò e qualcuno all'interno abbassò il finestrino. Semir si appoggiò alla portiera e salutò cordialmente.
-Buonasera signori. Patente e libretto se vuole farmi la gentilezza-
Ben si affacciò e rivolto all'uomo che guidava chiese:-Potrebbe aprire le porte dietro? Vorrei dare un'occhiata-
L'uomo in mezzo s'irrigidì e disse:-Le sembriamo persone poco raccomandabili? Non abbiamo tempo, stiamo lavorando-
Ben rispose a tono:-Ah sì? E per chi? Non vedo insegne sul vostro veicolo...mi potrebbe mostrare una bolla o un autorizzazione a trasportare qualsiasi cosa stiate trasportando?-
-Certo, subito-
 
Karl, alla guida, vide Mike, piegarsi per aprire lo scomparto in cui tenevano la mitraglietta. Capì e si preparò a mettere in moto.
 
Ben si era voltato a guardare la strada e Semir si ritrovò, alzando lo sguardo, la canna dell'arma puntata sul naso.
-Spostatevi!-
L'ispettore non se lo fece ripetere due volte e si tolse dalla portiera, giusto un attimo prima che il furgone partisse a tutto gas.
 
-Cobra 11 a comando, stiamo inseguendo un furgone blu sulla A2, targato TK527FJ. Chiediamo rinforzi- disse Ben alla radio mentre Semir guidava a folle velocità facendo gimcana tra le altre auto.
-L'avevo detto io che i furgoncini riservano sempre delle sorprese!- rise Ben tenendosi al cruscotto.
-Sì, ma io preferirei un altro tipo di sorprese- esclamò il collega schivando una famigliare a cui passò vicino di alcuni centimetri.
-Adesso li vedo!- urlò Ben, con la testa fuori dal finestrino e il vento tra i capelli.
Caricò la pistola e cercò di colpire le ruote, senza successo.
Anche gli uomini sul furgone fecero altrettanto. Per qualche miracolo Semir evitò tutti i colpi con un abile manovra che lo portò su un'altra corsia. Ora, tra loro e il furgone c'era un TIR che impediva di vedersi a vicenda.
-Accelera, accelera- disse il giovane, sporgendosi nuovamente fuori dal finestrino -provo a vederli nello spazio tra il rimorchio e la motrice!-
Semir spinse il pedale al massimo, sorridendo all'immagine che Ben stava creando: sembrava uno di quei cagnolini a pelo lungo che, con la lingua di fuori, si rinfrescano allungandosi fuori dal finestrino.
Lanciò un'occhiata allo specchietto retrovisore e trasalì.
 
-Aspetta, aspetta, rallenta- ordinò Mike, e Philip eseguì.
-Cerca di spostarti sulla corsia più a sinistra, così li becchiamo alle spalle e ce ne liberiamo una volta per tutte!-
E così fece. Riuscirono a passare dietro al TIR e, quando davanti a loro comparve la BMW di Semir, quello in mezzo esclamò:-Karl, togliti di lì, fammi stare vicino al finestrino!-
I due si scambiarono di posto e Mike sporse la mitraglietta oltre il vetro abbassato. Mirò alla testa di Ben che però, in quel momento si era spostato.
 
Dopo aver visto il furgone dietro di loro, Semir aveva afferrato la maglietta di Ben e l'aveva tirato di nuovo nell'auto.
-Attento, sono dietro di noi!- gridò.
Ben, rientrando, vide una scarica di proiettili passare dove appena un secondo prima c'era il suo orecchio.
-Fiu! Grazie socio!-
Grazie al cielo videro entrare in autostrada, dietro di loro due auto della polizia.
Fu allora che il furgone cambiò nuovamente corsia. Semir lo vide superare il TIR sulla destra e recuperare terreno. Accelerò ancora, ma non riuscì a raggiungerlo: davanti a loro sfilava un gruppo di almeno cinquanta auto d'epoca. Tutte avevano, appeso alla fiancata un orribile volantino, su cui una macchinina blu, dotata di occhi e bocca, indicava con una ruota la scritta “26° raduno regionale auto d'epoca”.
Semir imprecò, non potendo fare a meno che rallentare di fronte a quelle lattine montate su ruote, con una velocità costante di 60 km/h.
Vide il furgoncino allontanarsi ed imboccare la prima uscita.
 
-Quindi l'avete perso?- chiese la Kruger entrando nell'ufficio alle spalle dei due ispettori.
-Beh, sì... si ricordi di proporre una legge contro le sfilate in autostrada!-
-Non è colpa mia ispettore Gerkan! Siete riusciti almeno a capire perché sono scappati?-
-Probabilmente avevano qualcosa da nascondere, non hanno lasciato che guardassi nel retro- intervenne Ben.
-Intanto abbiamo la targa... cosa possiamo sapere su di loro?-
-Susanne non ha trovato nulla che sia utile. E' stato denunciato il furto del furgone circa due settimane fa. Il proprietario è un anziano signore che abita in mezzo alla campagna-
-Insospettabile...- sorrise Semir.
-Già. Troppo insospettabile. Lo usava per portare al mercato il ricavato del suo orto, ma l'età lo ha tradito, è diventato cieco e da qualche mese ormai fatica a camminare per casa. Non è possibile che c'entri qualcosa con questa storia- la Kruger scosse la testa.
-Dobbiamo trovarlo velocemente, non possiamo sapere cosa trasportava... speriamo che con l'identikit ci siano dei risultati...-
Ben lanciò un'occhiata all'orologio.
-Opporca!!-
-Che hai?- gli chiese il collega.
-Sono già le 8:15!! Sono in ritardo!- esclamò il giovane, alzandosi.
-Devo assolutamente andare, il mio turno è finito. Ti lascio il piacere del rapporto caro socio...buona serata!-
-Buona serata anche a lei Jager- rispose la Kruger, osservando la faccia affranta di Semir.
 
Ben saltò nella macchina che aveva preso in prestito da sua sorella e partì a tutto gas. Marina aveva ragione. Non sarebbe stata una sorpresa il suo ritardo.
Ma quella volta si sarebbe fatto perdonare.
Entrò nel parcheggio riservato al personale dell'albergo e parcheggiò in derapata. Aprì il baule e tirò fuori la chitarra. Ecco perché aveva bisogno dell'auto. Era troppo delicata per poterla portare in moto.
Sorprendentemente era ancora in orario.
Chiuse la macchina e andò a sedersi sugli scalini dell'uscita posteriore.
Sfiorò le corde e ne accordò una.
Chiuse gli occhi e quando sentì una perfetta armonia partì col primo accordo
-I could stay awake just to hear your breathing, watch you smile wile you are sleeping-*1 cantò.
La porta alle sue spalle si aprì e lui fu investito dalla luce.
Un ombra si avvicinava e venne distorta dagli scalini su cui cadeva.
-I coluld stay lost in this moment forever...every moment I spent with you is a moment I treasure-*2
Le scarpe col tacco della ragazza scesero fino allo scalino su cui era seduto Ben.
Lui la sentì sedersi sul gradino superiore al suo e iniziare a cantare.
-Don't wanna close my eyes, don't wanna fall asleep 'cause I miss you baby and I don't wanna miss a thing-*3 intonarono insieme.
Dopo il ritornello lui smise di suonare e la baciò.
-I don't wanna miss a kiss-*4 citò Ben dedicandole uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
-I don't wanna miss one smile-*5 gli rispose lei.
Entrambi scoppiarono a ridere e lui annegò nei suoi occhi azzurri. Pensò che il suo nome fosse dedicato proprio a quello. Quell'azzurro l'aveva visto solo una volta, ed era in Sardegna in vacanza. Era il colore del mare.
-Oggi abbiamo anche l'accompagnamento musicale?-
-Certo, sarò il tuo jukebox!- esclamò lui convinto.
Lei rise.
-Andiamo-
Ben si mise tracolla la chitarra e la prese per mano.
Uscirono a piedi dal parcheggio. Aveva intenzione di portarla in un ristorante  un po' lontano ma di cui conosceva il proprietario, e per questo si diressero verso la parte opposta del centro di Colonia.
Dopo due isolati svoltarono in un vicolo e Ben vide qualcosa che attirò la sua attenzione. La terza sorpresa di una giornata che era diventata un po' troppo sorprendente.
Abbandonato in un angolo, c'era il corpo di un uomo.
 
 
Traduzione delle frasi della canzone
*1 Potrei restare sveglio solo per sentire il tuo respiro, guardarti sorridere mentre dormi
*2 Potrei restare perso in questo momento per sempre...ogni momento che passo con te lo custodisco come un tesoro
*3 Non voglio chiudere gli occhi, non voglio addormentarmi, perché mi manchi baby e non voglio perdermi nulla di te
*4 Non voglio perdermi nemmeno un bacio
*5 Non voglio perdermi nemmeno un sorriso
 
Angolo autrice
Buongiorno!!!! Mi è piaciuto inserire alcune parole di una canzone nel capitolo precedente...quindi l'ho fatto anche qui.:) Questa volta la canzone era “I don't wanna miss a thing” degli Aerosmith.
Se vi piacciono questi intermezzi musicali fatemelo sapere perché ho molte idee per i prossimi capitoli... se vi fa schifo ditelo ed eviterò diversi mal di pancia.
Ma qua siamo nel fandom Squadra Speciale Cobra 11, non nella sezione romantico, e infatti abbiamo già un morto e un inseguimento.
Devo dirlo, le auto d'epoca mi potrebbero anche piacere, ferme, ad una fiera...ma in autostrada a farti fare una coda di due ore, NO! Così mi è venuta in mente la cosa del raduno...:)
Beh, al prossimo capitolo...
Saluti!!:)
 
Nota per la traduzione del testo della canzone:
Come per questa, quella dello scorso capitolo e per le prossime che seguiranno (se seguiranno...) non ho fatto una traduzione letterale ma, basandomi su di essa, ho interpretato il messaggio che la canzone completa vuole trasmettere, ma un semplice verso non può contenere. Questo significa che non saranno traduzioni perfette, ma mi impegno ad avvicinarle il più possibile a quello che musica, parole e voce del cantante vogliono trasmettere, al contrario di molti siti che presentano traduzioni fredde e, a volte, incomprensibili proprio perché troppo letterali.
Se qualcuno che conosce meglio di me l'inglese volesse aiutarmi a migliorare, ben venga!
   
 
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