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Autore: Restart    19/08/2014    2 recensioni
James aveva (quasi) diciassette anni. E diciassette lividi, tra addome e braccia e gambe. Il Quiddich a volte era doloroso. Ma il Quiddich era la sua vita. Lui era il cercatore dei Grifondoro. Come suo nonno James e suo padre Harry. Suo padre. Lo ammirava così tanto, ma era difficile sostenere il peso di un padre che si chiama Harry Potter: il bambino sopravvissuto, il Salvatore del mondo magico, bla bla bla.
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Alexandra aveva altro a cui pensare. Seguiva attentamente la lezione. Quell'anno c'erano i M.A.G.O. e lei doveva essere pronta. Nessuno sapeva cosa celava sotto la sua veste da secchiona. Nessuno doveva sapere del suo doloroso passato. Lei affogava il suo dolore nello studio, a volte forsennato.
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-Quindi vorresti dire che il bambino, un bambino di sette mesi, può riportare ad una guerra magica?- chiese sarcastica Ginny.
-Non ora, ovviamente. In un futuro non troppo lontano. James non sa niente. Però la profezia che dice Hermione?- chiese Harry all'amica.
-Non posso prenderla. Non è proprio una profezia è più una maledizione. Quel bambino è stato maledetto quasi cento anni fa. Nessuno può sentire cosa dice quella "profezia-maledizione" se non Alexandra
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Scorpius, Ron/Hermione, Sirius/Lily, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nuova generazione
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Lexie si sorprese a sorridere. James aveva capito, ovviamente. Ma mai nessuno le aveva rivolto un sorriso così bello e sincero. La sua non era una frase buttata là. James era veramente affascinante. Capelli scuri scompigliati sulla fronte. Profondi occhi nocciola. Mascella squadrata. E che dire del sorriso. Toglifiato. Lei in confronto si sentiva insulsa. Tutta scura. Una macchiolina nera nel gran de foglio che è il mondo. 
Corsero verso la Sala Grande dove si svolgeva la cena. Arrivarono di corsa e James prese posto accanto a suo cugino Fred, mentre Lexie si sedette vicino a Jennifer. 
-Hey, James, dove eri finito? Ti ricordi vero che domani ci sono le selezioni per il Quiddich e che tu sei capitano?- sbottò Fred.
-Oh, già, non mi ricordavo...- disse distratto James. Non aveva neanche voglia di pensare al Quiddich. Le uniche cose a cui pensava erano quelle che Lexie gli aveva detto poco prima. Non riusciva a credere quando quella ragazza avesse sofferto. Lui l'avrebbe aiutata. Avrebbe evitato che qualcuno le facesse del male. Poi un pensiero bloccò il flusso di tutti gli altri. Non si stava mica innamorando? Impossibile. Lui era James Sirius Potter.  Lui le ragazze se le teneva per una sera e basta. James Sirius non poteva innamorarsi.  
-James, ora mi dici seriamente a  cosa sta pensando. Non hai toccato cibo e è mezz'ora che fissi il vuoto. Cugino non ti ho mai visto in questo stato!- sbraitò Fred. Era vero. Quella sera c'era quello che preferiva e lui non aveva neanche guardato di sfuggita il suo piatto. 
-Scusa Fred, non mi sento bene. Vado a letto. Ci vediamo domani- e si alzò. Non aveva fame. Quando passò accanto a un Lexie divertita a parlare con Michael Davies di quello che sembrava lui, un moto di rabbia lo invase. Prese Jennifer Baston per un braccio e la baciò.  Un bacio pieno di rabbia. James si chiedeva la provenienza di tutta quella rabbia. Non aveva senso. Perché infastidiva che Lexie parlasse con Davies? Tra l'altro erano accanto. Quando si staccò da Baston ricevette un schiaffo dalla suddetta. Lexie aveva uno sguardo dispiaciuto. Perché James lo aveva fatto? Non sarà mica geloso? Si chiese Alexandra. James corse via con una mano sulla guancia calda e arrossata, sotto gli sguardi curiosi di tutti. Tutti sapevano che a James piacevano le ragazze, ma nessuno si sarebbe aspettato una reazione così. Fred era stupito. Suo cugino non era mai stato così strano. Lexie dopo un attimo di incertezza gli corse dietro. Non le importava degli sguardi sbalorditi di tutti. Colei-Che-Non-Deve-Essere-Nominata,  non poteva stare col più figo della scuola. Ma loro non stavano insieme. Un'amicizia speciale li legava indissolubilmente.  
-Cosa ti è passato per la mente James?- gli urlò lei non appena lo trovò. Camminava a passo veloce verso il bagno di Mirtilla Malcontenta.
-Cosa è passato per la mente a te Lexie! Perché mi hai seguito? Vuoi che qualcuno scopra tutto? Non volevi tenere tutto nascosto?- chiese lui rabbioso.
-Sai, io ero preoccupata James. Ero preoccupata per te. Poi non mi hai risposto. Perché hai baciato Jennifer?- domandò lei.
James si fermò un attimo. Già,  perché lo aveva fatto? Ora Lexie lo aveva raggiunto e lo stava fissando negli occhi. Ha proprio dei bellissimi occhi pensarono entrambi. 
-Ero geloso, Lexie. G-E-L-O-S-O. Si hai capito bene.  Eri troppo vicina a Michael. I-i-io,  non ho resistito.- ammise lui tenendo lo sguardo puntato per terra. Lexie non capiva più se stessa. Ci si poteva innamorare dopo un pomeriggio passato insieme? No, il loro era solo affetto. A lei scappò un mezzo sorriso. Nessuno era mai stato geloso di lei. Perlomeno non un ragazzo. James sgranò gli occhi per poi ripartire. Come aveva potuto sorridere in un momento come questo? 
-James, per favore fermati! Scusa! Io non volevo ridere! Nessuno è mai stato geloso di me. - gli urlò da dietro lei. 
-Non stavo flirtando con Michael. È un idiota. È un bene che stia con tua cugina. Lui mi aveva chiesto di uscire e si è avvicinato a me per baciarmi. E io stavo per respingerlo. Poi sei arrivato tu. E tutto è successo troppo velocemente. - disse lei, afflitta. A James ora era tutto più chiaro. Quando si voltò verso di lei, notò gli occhi arrossati e le lacrime rigavano il suo volto. Biascicò qualche scusa, prima che lui la potesse abbracciare. Si sentiva un idiota. Come poteva averlo fatto? Come poteva essere stato così stupido? James fece qualche passo verso di lei. Lexie alzò lo sguardo per capire cosa stesse succedendo. Poi seguendo il suo istinto irrefrenabile si tuffò nelle braccia di James. Lui la strinse forte a sé. Lei, che aveva la testa poggiata sul suo addome inspirò a lungo il suo profumo. James, poggiò il mento sulla sua testa. Lisciando i suoi capelli capì che sarebbe potuto rimanere così per un tempo infinito.
Fred Weasley jr aveva osservato tutta la scena da dietro un colonna. Suo cugino James Sirius, che stava con Colei-Che-Non-Deve-Essere-Nominata. Non poteva essere. Doveva uscire dal suo nascondiglio.  
-Così,  James non potevi parlare con me di Quiddich, ma puoi sbaciucchiare Colei-Che-Non-Deve-Essere-Nominata? Ma sei sempre tu?- chiese rabbioso Fred. 
-Cosa ci facevi lì Fred? E poi lei si chiama Alexandra. - rispose James in tono rabbioso, anche lui.
-Non hai risposto alla domanda.- continuò Fred. James si accigliò.
-Lei è una mia amica.- disse semplicemente il moro. 
-Ah, una tua amica? E da quando?- chiese sarcastico il rosso. -Eh, da quando sei amico dei secchioni James? Eh, da quando?- continuò. 
-E tu da quando sei così strafottente? E poi che te ne frega chi sono i miei amici?- domandò James
-Dal momento che io sono il tuo migliore amico, nonché tuo cugino! Tu no  puoi avere degli amici secchioni come lei. Tu sei James Sirius Potter amico!- sbraitò Fred. Lexie, che fino a quel momento era stata in silenzio, sentì il dovere di intervenire. 
-Ok ora basta. James, Fred ha ragione. Io sono un secchiona e tu sei un figo. Finiamola qui.- disse risoluta. 
-No. Mia zia Hermione era come te. Ma mio padre e mio zio non l'hanno abbandonata. Continuiamo come avevamo promesso.- le disse lui, facendole l'occhiolino. Avevano un patto.
-Ok, quindi sarete amici nell'ombra,. E noi alla luce, ok James?- chiese Fred.
Il cugino acconsentì. 
~●~●~●~
Due ore dopo Lexie era a pancia in su nel suo letto. Il sonno non arrivava. Erano successe così tante cose in una sola giornata...
Nel dormitorio maschile anche James era sveglio.  Uscì silenziosamente dalla sua stanza e si sedette su una poltrona davanti il fuoco. Dopo una manciata di minuti, anche Lexie scese e si accoccolò addosso a James. Nessuna parola, neanche una. Perché quell'abbraccio, l'unica cosa di cui avevano bisogno in quel momento, valeva più di mille parole. Lei si addormentò quasi subito. Lui le baciò la fronte prima di cadere anche lui in un profondo sonno.                                            {Nota autrice} Ecco il terzo capitolo! Ringrazio chi ha recensito, chi segue la storia e chi l'ha aggiunta tra le preferite. A chi sembra che la storia tra James e Lexie stia andando troppo velocemente vorrei dire solo una cosa: scusa! È che ho tante idee per la mente e non vorrei fare una storia di oltre 35 capitoli.. *si batte la mano sulla fronte* scusatemi sto anticipando troppe cose... Comunque  grazie mille ancora! Spero in tante visite e recensioni, perché non vorrei fermare questa storia... Vabbè alla prossima, un bacio, claudy 
   
 
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