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Autore: Izanami    16/09/2008    2 recensioni
Se Bulma, presidentessa della C.C., dovesse stipulare un'accordo importante con Colui che per un caso fortuito conosce tutti i suoi segreti, cosa potrebbe accadere?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Liberamente ispirato al romanzo di Sophie Kinsella “Sai Tenere Un Segreto”


La LoGiStiCa dei nostri impian.  .  .ti  iii!
                                     BOH!!
          Bulma                                     Do    Re
                 Brief                               Mi  Fa   Sol
  BULMA                                    La La La Laaaaaa
                BRIEF


- Ehm… Signorina Brief, signorina… mi sta ascoltando?-
Sento una voce piatta e grave chiamarmi.
Merda!!

La LoGiStiCa dei nostri impian.  .  .ti  iii!
                                     BOH!!
          Bulma                                     Do    Re
                 Brief                              Mi  Fa   Sol
  BULMA                                La La La Laaaaaa
                BRIEF



- si si, ehm… si, la sto ascoltando…- fingo!
- bene, allora posso continuare-
“come dicevo la logistica dei nostri impianti non ci permette macchinari…”
L’uomo occhialuto davanti a me deve essersi reso conto che non lo stavo minimamente ascoltando e che invece di prendere appunti scribacchiavo il mio nome.
Okay. Non allarmiamoci. Di cosa sta parlando.
Oh Bulma, dai sforzati.
Cerco un indizio da qualche parte con lo sguardo ma, ovunque lo posi vedo persone in panciolle che ascoltano in modo apprensivo ciò che l’uomo nerboruto gli sta dicendo…
E se poi mi chiedono qualcosa di quello che stanno dicendo? No! È fuori luogo non stiamo a scuola, e poi si da il caso che io sia qui insieme a pezzi grossi della tecnologia e che diano per scontato che sappia cose tipo “la logistica”.
Se devo dirla tutta l’economia non è mai stata il mio forte, datemi un progetto di un macchinario e sono perdutamente vostra.
Ricomincio a scarabocchiare sul foglio pinzato sulla lucida cartellina color verde mela proprio come i rivestimenti delle sedie, faccio ancora finta di essere assorta nel discorso annuendo con intensità a tutto ciò che l’uomo dall’altro capo sta dicendo.
L’importante è mantenere un atteggiamento sicuro e professionale, questa è la nostra occasione e non posso lasciarmela sfuggire.
Ora ricordo. Mi trovo alla città del Nord per assistere alla presentazione dei nuovi macchinari prodotti dalla S&Y Corporation che dovrebbero entrare a far parte della grande famiglia della C.Corporation!
Ebbene si, sto in veste ufficiale, mandata dalla C.C. per verificare che tutto proceda bene. Ho avuto un ruolo di grande responsabilità. Sono orgogliosa di me! Beh dopotutto sono la socia maggioritaria.
Il flusso dei miei pensieri viene interrotto di nuovo da quel omaccione:
- Allora signorina Brief lei è d’accordo su quanto detto fino adesso?- mi chiede risoluto.
- Ehm… ssi…-
Oh Bulma sii più decisa. Forza. Forza.
- SI SONO PERFETTAMENTE D’ACCORDO CON LEI.-
Ecco ora ho colpito nel segno! Voce alta e decisa. Vedo le facce interdette intorno a me.
Beh forse un po’ troppo alta.
- ne è sicura Mrs Brief- mi ripete mister “uomo delle nevi”.
- ma certo!- rispondo, ma questa volta con il tono di voce un po’ più basso.
-ok allora lei sarà a capo del progetto per l’acquisizione della sezione tecnologia della S&Y alla C.C.! Complimenti!-
Tutti scoppiano in un fragoroso applauso e si complimentano con me per l’incarico appena ricevuto.
Merda. Merda. Merda.
Vorrei piangere, io non so un fico secco del progetto, e poi non conosco nessuno alla S&Y corporation.
Mi alzo ed esco di corsa, dicendo di dover andare alla toilette.
Mentre percorro con passo veloce il corridoio centrale per poi giungere alla porta di legno massiccio con appesa la targhetta “Lady” mi pizzicano gli occhi, mi sono cacciata in un bel guaio, come faccio adesso a raccontare tutto a quelli li dentro. Oh mio Diooo.
All’improvviso sento la mia pochette Burberry vibrare, è il mio cellulare ed è Chichi. No. No. No.
Ma perché ha un tempismo perfetto, non mi resta che rispondere.
- pronto ciao Chichi, lo sai…- mi interrompe.
- non dire niente. Voglio indovinare…. Ti hanno proposto la direzione del progetto!-
Oddio ma chi è David Copperfield! Allontano il telefono dall’orecchio e lo guardo un po’ scioccata. Poi riprendo
- si ma come…-
- sesto senso!- mi interrompe di nuovo. Rimango ancora un po’ basita, ma poi mi desto e riprendo
- no Chichi, tu non capisci, io non posso gestire l’intero progetto, ma ti rendi conto, io ero venuta semplicemente per fare presenza, no di certo per ottenere un incarico.
Non so niente di niente di quello che hanno detto in quella stramaledetta aula magna! - riprendo fiato e ansimando ascolto quello che Chichi mi sta sputando dall’altro capo della linea.
- Tu non ti rendi conto dell’occasione che hai avuto. Sciocca. E poi puoi sempre fingere che tu sia padrona della cosa, dai non mi dire che non lo sai fare.
Poi ripasserai il progetto al tuo ritorno a casa! Fila no!-
- Ssi… forse…-
- ok allora è andata. Ci vediamo al tuo ritorno, ti farò trovare il più buon riso al curry che tu abbia mai mangiato. Auguri tesoro! – click. Aveva staccato la linea.
Ora sto a fissare imbambolata il display che mi rimanda una foto mia e del mio ragazzo guancia a guancia. Chiudo il cellulare. Penso. Penso.
Beh decisamente filava, ma ero in grado di gestire un così grande incarico? Mah forse l’avrei scoperto presto.
Mi dirigo verso le fontane, mi rinfresco un po’ il viso, mi stiro la mia gonna longuette spiegazzata con la mano, riprendo la pochette dal lavabo e esco sicura di me dal bagno. Andrà tutto bene. Andrà tutto bene. Andrà tutto bene!
Tiro un bel respiro e rientro nell’aula magna.
Tutti mi fissano inebetiti. Cosa c’è? Beh sono tornata no?? Allora, che fine hanno fatto le facce felici e congratulanti di prima.
- Mrs Brief…- comincia uno dietro di me, io mi giro di scatto.
- io capisco che magari l’incarico sia un po’ gravoso ma…-
- Ah, ah, ah- lo interrompo con la mia risata più sonora… più sicura.
- Non si preoccupi, sarà uno scherzo da ragazzi! Ahahah!- il mio interlocutore mi guarda un po’ perplesso e scambia un’ occhiata con i presenti.
Ma non capisco ho forse qualcosa fuori posto, forse il mascara sciolto o il rossetto sbavato!
- okay, d’accordo, venga con me per la firma del contratto.- mi indica una porta al lato destro della stanza.
Ma che strano la noto appena adesso, possibile che non l’abbia vista prima, beh non importa.
Entro dopo di lui, dopo di me tutti mi seguono impazienti ed entrano nella piccola stanza spargendosi vicino le pareti. Ma perché mi fissano? Mi sento un po’ a disagio. Devo assolutamente mostrarmi all’altezza della situazione, quindi a testa alta fronteggio il tizio che mi porge il piccolo contratto di delega. Lo firmo senza nemmeno vederlo. Si sono sicurissima che sarà la mia grande occasione.
Già mi vedo tra due mesi, alla conclusione dell’accordo con un flute di champagne nella mano destra e una tartina all’arancia nell’altra, nel locale più esclusivo della città dell’ovest, con il mio Armani nuovo comprato per l’occasione. a raccontare di come è stato per me un giochetto portare avanti l’incarico più importante della la Capsule Corp.
- bene! Ora possiamo festeggiare!- il grassone mi riporta alla realtà.
Oh questo tizio proprio non lo sopporto!

grazie per aver letto il mio primo capitolo... se avete il coraggio leggete anche il secondo.
thank you
  
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