Capitolo 6
Hikari quel giorno sperò vivamente che il pranzo durasse in eterno. La bambina non voleva tornare nel laboratorio di Sasori: aveva troppa paura di quella marionette e allo stesso tempo aveva paura di deludere il ragazzo visto che mai e poi mai le sarebbero piaciuti quegli strani fantocci. Quando, finito il pranzo, Deidara la invitò a seguirlo per portarla da Sasori, Hikari sospirò e disse -Devo proprio? Mi fanno paura quelle marionette... Non posso restare con te?-
Deidara sorrise guardando la piccola; in un certo senso era felice che Hikari preferisse la sua arte a quella di Sasori. Era in parte tentato di far restare la piccola con lui per rinfacciare al rosso che la sua arte esplosiva fosse la migliore, ma poi il biondo pensò alla delusione che avrebbe recato a Sasori e scosse il capo facendo ondeggiare i lunghi capelli biondi. 
-Hikari gli hai promesso che saresti andata e devi farlo un.- disse Deidara serio cercando di non intenerisi di fronte al faccino imbronciato di Hikari -Sai nemmeno a me piacciono molto quelle marionette ma mi piace molto Sasori e non potrei mai deluderlo un. So per certo che nemmeno tu vuoi deluderlo vero un?-
Hikari fissò Deidara poi abbassò gli occhi e fece di no con la testa, il ragazzo allora la prese per mano e la porto con se verso il laboratorio di Sasori.
-Sasori, ti ho portato Hikari un!- canticchiò Deidara una volta giunti sulla soglia del laboratorio -Falla entrare.- rispose Sasori, a quel punto la bambina diede un bacio sulla guancia di del biondo ed entrò nella stanza.
Hikari si guardò intorno mentre raggiungeva Sasori che sedeva accanto ad un tavolo di legno al centro della sala. La stanza era piccola e buia, appoggiate alle pareti vi erano molte marionette di tutte le dimensioni solo sulla parete in fondo vi erano poggiati una libreria e due grandi armadi.
-Sai Hikari credevo non saresti più venuta...- disse Sasori sollevando il volto per guardare la piccola che gli si era avvicinata titubante. -Scommetto che Deidara ha dovuto insistere per portarti qui vero?-
Hikari sospirò a quel commento: possibile che Sasori avesse gia capito cos'era successo?! 
La bambina si sedette su uno sgabello accantò al tavolo e disse -Non mi piacciono le marionette. Sono brutte.-
-Possibile che non ti piaccia Pinocchio?! Io da piccolo adoravo quella storia.- disse Sasori guardando Hikari stupito, la bambina si arrotolo una ciocca di capelli al dito per poi dire seria -Preferisco Cenerentola. Lei è una principessa, ha un bel vestito e una fata per madrina.-
-Anche nella storia di Pinocchio c'è una fata.- disse Sasori ma Hikari prontamente rispose -La fata di Pinocchio non gli regala un bel vestito ne le scarpette di cristallo. Mi dispiace papà ma non mi piaccione le marionette.-
Sasori sospirò deluso e si avviò verso uno dei due armadi in fondo alla stanza.
-Papà sei triste per colpa mia?- gli chiese Hikari osservandolo -Guarda che posso provare a farmi piacere le marionette...- continuò a dire la piccola avvicinandosi a Sasori che, nel frattempo, aveva aperto linserito una piccola chiave nella serratura dell'armadio.
-No Hikari, non è colpa tua. Scusami tu invece, ti ho costretta a stare qui con me quando potevi star fuori a giocare.-disse Sasori scuotendo il capo.
-Ma papà io voglio stare con te! Mi piacerebbe stare anche con te e le marionette se solo fossero più belle.- disse la piccola abbracciando Sasori -Tutte le marionette che ci sono qui sono mostruose e brutte, se ce ne fossero di più carine sarebbe meglio.-
A quelle parole Sasori s'illuminò -Hikari voglio farti vedere due marionette per me molto importanti.- disse aprendo l'armadio che aveva di fronte -Sono le più belle che abbia mai costruito.-
Hikari sgranò gli occhi sorpresa: le due marionette dell'armadio erano davvero belle! Rappresentavano un uomo dai capelli rossi, simile a Sasori, e una donna dai lunghi capelli castani. Hikari rimase a fissarle a bocca aperta.
-Queste due marionette le ho fatte somiglianti ai miei genitori.- spiegò Sasori.
-Sono i miei nonni quindi.- disse Hikari sfiorando appena il viso di una delle marionette, Sasori annuì e poi disse -Si sarebbero i tuoi nonni. Sono morti quando ero molto piccoli e con queste marionette io li sentivo ancora vicini.-
-Sono bellissime papà! Puoi insegnarmi a fare una marionetta?- chiese Hikari fissando Sasori sorridente.
-Ma certo!- rispose il ragazzo felice.

La sera era ormai giunta al covo quando Deidara entrò nel laboratorio di Sasori, Hikari era rimasta li dentro con Sasori per tutto il pomeriggio ed era ormai giunta l'ora di cena. 
-Di sotto attendono solo voi per cenare un.- disse il bondo appoggiandosi alla porta.
-Abbiamo finito, siamo subito da voi.- disse Sasori avvicinandosi al biondo e baciandolo, anche Hikari si avvicinò a Deidara e gli porse una piccola marionetta dicendo -Guarda mamma l'ho fatta per te, ti piace? Mi ha aiutato papà.- 
Deidara sorrise, la piccola marionetta aveva lunghi capelli biondi e occhi azzurri proprio come lui. -Hikari è bellissima un!- disse abbracciando la bambina.


Angolo Autrice: Rieccomi! Finalmente  il sesto capitolo :) Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e anche chi ha solo letto, spero vi piaccia anche questo capitolo vi piaccia e che lasciate una recensione ;)
Baci <3<3<3