Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Sia_    22/08/2014    7 recensioni
- Fa bene, tornare indietro dico. - Hermione gli aveva preso la mano, baciando le dita una ad una, - E poi ci sarebbe una cosa che vorrei chiederti qui, qui dove ti ho conosciuto bene, qui dove ti ho urlato dietro tante volte, qui dove poi ti ho baciato e amato. -
Fred aveva sorriso, spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio, perdendosi poi nei suoi occhi nocciola, - Sarebbe? -
- Vorrei solo chiederti di continuare ad amarmi, di continuare a farlo per tutto il resto delle nostre vite. - aveva sussurrato Hermione.
- Mi stai chiedendo di sposarti? -
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo Diciotto.
 
 
Felix era rimasto impietrito dal comportamento di Hermione nei suoi confronti: se prima stava con lui sorridendole, adesso se ne era uscita con “Non ti amo, mi dispiace”. Alla notizia aveva appoggiato la bottiglia sul tavolo e aveva storpiato la bocca annuendo piano, sapendo di aver sbagliato ancora una volta nella scelta della ragazza. La prima era stata sicuramente quella di Hanna; quando l’aveva vista la prima volta aveva pensato che un angelo potesse davvero dare luce alla sua vita così grezza e priva di sogni e, quando finalmente si erano messi insieme, si era sentito più libero e aperto.
Le prendeva spesso la mano, la attirava a sé, la baciava e finalmente sapeva che lei era una cosa solamente sua perché Hanna sorrideva felice.
Poi si erano sposati. C’erano stati parecchi giorni felici, in cui ogni persona si girava probabilmente invidiosa di loro e nulla era mai andato storto.
Felix amava Hanna come mai aveva amato nessuno in tutta la sua vita anche quando, per la prima volta, aveva avuto la stupida idea di tradirla.
Non era stato per scelta propria, era semplicemente accaduto come la più normale delle cose: si era ritrovato tra capo e collo una ragazza senza ideali e l’aveva baciata. Si era sentito parecchie volte sporco e terribilmente crudele, ma non aveva mai pensato alle conseguenze, almeno non fino al giorno quando la sua felicità era finita.
Aveva visto Hanna in lacrime urlargli contro e il suo cuore era andato in pezzi, l’aveva vista ubriacarsi sapendo di essere incinta e questo non se lo sarebbe mai perdonato. Aveva sempre voluto diventare padre e lei sarebbe stata la madre migliore del mondo.
Da quel momento in poi aveva cominciato a bere e non aveva mai smesso, forse per dimenticare Hanna, forse per dimenticare suo figlio.
Si era sempre detto che un giorno l’avrebbe cercato e lo avrebbe abbracciato chiedendo scusa alla sua vecchia moglie per poi poter diventare finalmente una famiglia, ma in quattro anni non aveva combinato nulla. Si era limitato a storcere il naso e affondare la sete in un bicchiere di alcool fino a quando non era arrivata Hermione.
Entrambe due ragazze perfette, entrambe pronte a lacerargli il cuore. Infondo lo sapeva che le cose non possono sistemarsi così facilmente, che la vita non è tutta rose e fiori e che il bicchiere è sempre mezzo pieno. Aveva chiuso gli occhi assaporando le parole della ragazza e una lacrima, l’ennesima dopo Hanna, gli era scivolata leggermente sulle guance. Dopo aver osservato il punto in cui Hermione stava prima di andarsene per parecchi minuti era uscito, si era messo a correre sotto la pioggia ed aveva imboccato la porta del primo bar sulla strada.
Si era seduto al bancone e lì l’aveva vista. Una ragazza con il bicchiere in mano, un sorriso triste sul volto che si girava ogni volta che la porta si apriva nella speranza di vedere entrare qualcuno, qualcuno che non sarebbe mai entrato. Era bella, non bella come Hermione o come Hanna. Era tutto un altro tipo di bellezza che lui solitamente non notava. Aveva chiamato il barista e le aveva offerto un drink, nella speranza di farle tornare la felicità e di trovarla anche lui: non gli piaceva vedere quel sorriso finto su un viso così dolce e bello.
-Grazie.- aveva detto lei osservando il liquido nel bicchiere, -Sai, quando sono entrata qui non avrei voluto mai ubriacarmi, ma forse è molto meglio così. Il mio ragazzo mi ha appena lasciato per un’altra. Davvero divertente la vita qualche volta… dovevamo partire.- aveva detto allusiva nella sua direzione.
-Mi spiace.- aveva detto lui, -Ti capisco, sono appena stato lasciato anche io, qualche minuto fa...-
Lei aveva sorriso amara, segno di aver compreso.
-Come ti chiami?- Felix l’aveva guardata più da vicino e aveva visto due grandi occhi tristi che lo scrutavano guardinghi.
-Clara.- aveva detto tranquillamente appoggiando la mano di fianco alla sua, che all’incontro successivo si sarebbero unite insieme per molto altro tempo, ma dopotutto questa è un’altra storia.
 
***
 
Clara aveva aperto la porta di casa e aveva visto Ginny seduta sul divano a leggere qualche libro con l’aria più disinteressata possibile. Appena  l’aveva vista aveva sorriso leggermente trovando una posizione più comoda.
-Ciao Ginny.- le aveva detto entusiasta, -Sai per caso dove si trovi Fred? Sono così felice di partire. E il bambino?-
-James sta benissimo, almeno credo. L’ho lasciato ad Harry ed è tutta un’esperienza. Fred non è qui però…-
-E dov’è andato?-
-E’ andato da Hermione, mi ha detto di dirti che non può partire con te perché ama lei, penso che comunque abbia sempre… sai, preferito lei. Mi spiace.-
Clara aveva chiuso gli occhi assaporando le parole dell’altra ragazza e aveva annuito.
-Non è uno scherzo vero?-
Ginny era rimasta in silenzio, fissando il pavimento. Non aveva mai sopportato gli addii o la fine di qualche relazione: sapeva benissimo come ci si sentisse dopo eppure non era riuscita a proferire parola. Aveva saputo aiutare Hanna, Hermione e persino Ron nei momenti peggiori, ma ora si era ritrovata senza nessuna risorsa.
-Suppongo che questo sia un no.- aveva detto sbuffando appena, -Credevo che forse lui sarebbe andato bene, ma il mio cuore lo sapeva che non mi avrebbe mai amato davvero. L’ho visto bene quando ha pronunciato quel sì. Ho visto i suoi occhi per tutto questo tempo eppure mi dicevo che non sarebbe mai arrivata la fine. Spero solamente che adesso possa essere felice, se lo merita davvero.-
-Lo sarà, la ama davvero Hermione. Non come si ama un giocattolo da bambini, non come l’amore per una madre o per una sorella. Lui la ama come mai ha fatto prima, è una scintilla calda in cerca della sua metà e io non avrei mai creduto di poter dire questa frase con lui come soggetto.-
-Non sono preoccupata che lui non la ami, sono preoccupata del contrario. So che probabilmente questa non sia la frase migliore da dire in certe occasioni, ma quando vuoi bene a qualcuno in quel modo desideri solamente il bene per lui.-
-Tu lo amavi davvero, Clara?-
-Non lo so, era un bravo ragazzo, ma forse era davvero troppo tutto perfetto per una come me. Ho bisogno di uno da spronare e lui era diverso. E’ bello, spiritoso, gentile e tantissime altre cose, ma la mia era solamente una cotta passeggera.- la ragazza si era fatta cadere sul divano appoggiando le mani sulla stoffa.
Ginny allora si era seduta di fianco a lei e le aveva messo una mano sulla spalla.
-Quando Harry mi ha lasciato ho creduto che il mondo mi sprofondasse sotto i piedi, ma io lo amavo davvero e adesso siamo sposati. Quando Ron e Hermione si sono lasciati lei era triste, ma non come me. Probabilmente non era quello giusto. Poi ha incontrato Fred e il suo mondo è cambiato di colpo, tutto è diventato colorato e quando tu ti sei messa con lui, lei è sprofondata proprio come me. Lei ama Fred, lo ama davvero.-
Clara aveva sorriso appena e si era alzata dal divano. Non si sarebbe mai aspettata di poter essere lasciata in quel modo, eppure era stato poi così brutto. Forse affrontare Fred sarebbe stato molto peggio.
-Grazie Ginny, è stato bello, ma credo che tu abbia ragione. Se si amano davvero io non voglio interferire. Se è così che deve andare spero di trovare anche io la persona migliore per me e, possibilmente, evitare di sprofondare veramente, addio.-
-Buona fortuna allora Clara.- aveva accennato Ginny nella sua direzione guardandola uscire dalla porta con molta meno convinzione di quando ne era entrata. Ginny lo sapeva che probabilmente non l'avrebbe più rivista, eppure non si sentiva triste o affranta, provava solamente una forte pena per una ragazza distrutta.
Al di fuori di quelle mura Clara aveva deciso di andare a fare un salto a bere qualcosa, aveva provato a cercare Fred in mezzo alla folla, ma si era resa conto che non c’erano vie di ritorno. Probabilmente, senza saperlo, un po’ l’aveva amato davvero, ma non voleva farlo sapere in quella circostanza e un bicchierino di alcool le avrebbe fatto bene. Poi qualcuno gliene aveva offerto uno ed era stato diverso. La voce dell’uomo accanto a lei era triste, impastata e solitaria, come se il mondo che gli apparteneva gli fosse scivolato dalle mani; le aveva chiesto il suo nome e lei aveva fatto lo stesso e poi si erano rivisti altre volte, fino a che non avevano deciso di comune accordo che potessero stare insieme davvero e lei aveva provato finalmente cosa significasse amare.
 
***
 
Hanna aveva abbandonato Hermione fuori dall’appartamento di Felix e, anche se avrebbe voluto aiutarla, non era riuscita ad entrare dentro. L’aveva dimenticato, aveva deciso che lui era una cosa passata, ma c’erano state notti, prima di incontrare Ron, in cui aveva sognato una famiglia felice con lui e suo figlio.
Si era smaterializzata a casa e aveva visto Ron intento a spostare qualche carta sul tavolo, aveva sorriso, vedendolo impacciato e con le orecchie rosse come il fuoco.
-Tesoro, che cosa stai facendo?- aveva chiesto lei avvicinandosi e prendendogli la mano.
-Stavo dividendo delle cose per fare spazio di là...- aveva detto lui evasivo.
-Spazio?-
-Beh, suppongo che dopo due anni di relazione e dopo essere sposati debba arrivare anche un terzo membro nella nostra famiglia...  probabilmente non avrei dovuto dirlo, ma voglio un figlio da te.- Ron era rimasto sbigottito dalle sue stesse parole e aveva guardato sua moglie con il terrore negli occhi.
Hanna invece aveva sorriso dolcemente tirandolo verso il salotto e sedendosi sul divano.
-Prima sono uscita con Hermione e l’ho accompagnata all’appartamento di Felix, avrei probabilmente dovuto dirtelo prima, ma non ci sono riuscita. E’ uscita con il mio vecchio marito per tutto questo tempo e prima ho dovuto fare quella grande scelta: non sapevo se entrare e affrontarlo o venire qui da te; in realtà non ci ho messo molto a decidere, ma non sapevo bene che dirti appena arrivata. Ho pensato che entrare in quella casa mi avrebbe dato il vomito e poi ho pensato a te, alla mia vita e ho desiderato con tutto il mio cuore di avere un futuro solamente con te. Mi capisci?-
Ron l’aveva attirata a sé e l’aveva baciata, prima piano e poi più intensamente. Non aveva mai avuto dubbi sulla scelta tra lei e Hermione. La sua vecchia ragazza era stata una avventura, ma non aveva mai pensato che potesse finire davvero bene. Eppure quando aveva incontrato Hanna ogni cosa era cambiata, aveva visto la vita sotto un’altra luce e non si era pentito della sua scelta. L’aveva amata dal primo momento in cui l’aveva vista.
-Grazie per tutto quello che mi hai dato.- le aveva detto fermandosi un attimo e accarezzandole la guancia, -Non sono mai stato uno capace di molte parole, ma cercherò comunque di poter spiegare nel miglior modo possibile quello che provo per te: ti ho amata dal primo momento in cui ti ho vista entrare nel mio ufficio e mi comportavo così in modo odioso con te perché non volevo che le cose tra me e Hermione finissero lo sai anche tu che non mi piacecambiare, ma la svolta che ho dato alla mia vita è stata una delle migliori perché adesso lo posso dire davvero, ti amo Hanna, ti amo come non ho mai amato nessuno in tutta la mia vita e credimi, non potrei mai ferirti come ti ha ferito Felix.-
La ragazza aveva avuto un sussulto al cuore e si era lanciata nelle sue braccia facendolo sdraiare sul divano. Aveva avuto l’intenzione di avere un figlio con Felix in passato, ma dopo non ci aveva più pensato forse perché non aveva trovato ancora l’uomo giusto.
-Se vuoi un figlio forse non dovresti pensare a fare spazio, forse dovresti pensare a come ottenerlo.- gli aveva sussurrato con un tono di furbizia prima di baciarlo ancora una volta, in modo più sensuale.
Ron le aveva passato allora una mano sotto la maglietta accarezzandole la schiena e aveva avuto un brivido.
-Ti amo, Hanna.- le aveva sussurrato ancora una volta prima ti tirarla a sé e farla finalmente sua.
 
***
Da quando aveva iniziato a piovere Fred si era chiesto perché la vita potesse essere davvero così difficile per lui. Dopo le sue ultime relazioni aveva sempre pensato che non ci potesse essere nulla pronto a tirarlo su di morale e poi era arrivata Hermione: non era stata una ventata di aria fresca, forse più un fiume in piena che gli aveva regalato il sorriso e le risate fin dal primo giorno. E quando George li aveva visti convivere insieme per la prima volta lo aveva avvertito che le cose gli sarebbero sfuggite di mano ed era stato effettivamente così.
All’inizio quello che aveva provato per lei era stato solamente un sentimento di amicizia, ma poi lei era diventata più aperta, più spiritosa e non aveva fatto altro che vederla crescere e migliorare in tutto quel tempo. Quando si svegliava il suo pensiero era solamente per lei e, quando la vedeva la mattina con i capelli arruffati, si metteva a ridere per poi subito andare a spettinarli ancora di più.
Amava quando lei gli prendeva la mano per portarlo in giro per le strade della città, mentre lei curiosava come una bambina in un negozio di giocattoli. E poi era bella la sua risata felice, quella che nasceva nelle serate passate insieme loro due a casa, abbracciati gli un agli altri, con una coperta sulle spalle. Fred aveva sorriso appena, mentre la pioggia gli bagnava il volto e lui svoltava verso l’altro lato della strada, dove spuntava ancora il caffè che avevano visitato insieme i primi mesi della loro convivenza. E poi l’aveva vista: infreddolita, sotto il peso della pioggia, Hermione si stava scaldando con le braccia nella speranza di poter trovare un po’ di calore. Aveva gli occhi lucidi e continuava a sbatterli verso l’alto. Nel vederla aveva provato una gioia pressoché innaturale per uno come lui, visto che non si era mai sentito innamorato veramente prima di quel momento.
Non aveva nemmeno dato peso al fatto che entrambi si fossero trovati davanti a quel bar in quello stesso istante. Avevano avuto tutti e due la stessa idea.
Si era avvicinato velocemente, facendole segno di un saluto.
-Ti prenderai la febbre se stai qua sotto ancora un po’.- le aveva detto con un tono dolce, alzando le labbra sulla parte sinistra, dopo averla raggiunta.
-Sei nella mia stessa situazione, lo sai vero?- aveva detto lei, rispondendo al sorriso. Hermione non avrebbe certamente desiderato iniziare la conversazione in quel certo modo, ma ormai non c’era modo di tornare indietro. Avrebbe voluto dirgli che lo amava, che era colpa sua, che le dispiaceva di essere stata così ceca, eppure non era riuscita a proferire nessuna vera parola.
Fred le aveva passato una mano fra i capelli e glieli aveva spettinati appena sorridendole mentre lei aveva avuto un leggero brivido.
-Ti ringrazio per non essere partito con Clara.-
-Io ti ringrazio per aver lasciato Felix.- le aveva sussurrato appena decidendo di attirarla verso il suo viso passandole una mano dietro la testa e baciandola finalmente. Aveva desiderato farlo da tanto tempo, dopo l’ultima volta che era successo, ma il pensiero di vederla correre via ancora tra la folla lo aveva fermato. Ed ora erano lì entrambi, mentre lui era piegato su Hermione, lei aveva deciso di passargli le mani intorno al collo per avvicinarsi di più. Fred, sentendo il contatto con la sua pelle, aveva leggermente rabbrividito e aveva portato le braccia intorno alla sua schiena, facendola alzare sulle punte. E lì era successo che il bacio era diventato più appassionato e le loro lingue avevano cominciato una danza infinita, mentre entrambi sorridevano sotto la pioggia.
-Scusami.- aveva sussurrato lei tra una pausa e l’altra, -Ti amo.-

 

Angolo autrice:

Ed eccomi qui con il penultimo capitolo della storia. In realtà non ho molto da dire, so che sono in ritardo e altre cose, ma non posso giustificarmi in nessun modo. Sono una persona molto pigra e non mi era venuta la giusta ispirazione, però almeno adesso sono qui.
Vorrei dire un grazie a tutte le persone che mi hanno supportato facendomi andare avanti e regalandomi dei bellissimi momenti. Siete fenomenali. Appena potrò risponderò ad ogni recensione, lo prometto. Per adesso vi saluto e spero di sentirvi presto.
Sia 
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sia_