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Autore: Aleida Black    23/08/2014    4 recensioni
Lo stregone più potente di tutti i tempi è tornato, e con lui le risse per i corridoi di Hogwarts.
Dal 4° capitolo:
"Il fatto che Merlin l’avesse risvegliata poteva significare solo che un antico male stava per tornare. E questo non è bene, perché più un male è vecchio più ha avuto tempo per prepararsi."
HP. Ambientato 8 anni dopo la Seconda Guerra Magica, non tiene conto dell'epilogo.
Merlin!Reincarnation, Slash Merthur (prevalentemente)
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aithusa, Merlino, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Gwen/Lancillotto, Merlino/Artù
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Sssalve!
sono contenta che il capitolo precedente abbia ricevuto una buona accoglienza!
Per il prossimo capitolo potrebbe volerci un po' di tempo: Chand mi ha sfidato su una storia e io odio perdere!
In ogni caso non ci vorrà così tanto come per il 5° *finge di non vedere le folle inferocite*
un bacio a tutti. 

Enjoy!
 


Merlin era nervoso.
Stava aspettando tutti i ragazzi all'ombra di un corridoio nei sotterranei. Voleva togliersi questo peso, ma più ci mettevano ad arrivare più il panico prendeva il sopravvento.
Ok. Se entro i prossimi 10 secondi non sono arrivati vado via.
Non pensarci neanche, tu resti lì. 
Ignorò volontariamente Aithusa e iniziò il conto: Uno.
Il corridoio era silenzioso, il Corvonero si mosse a disagio.
Due.
Uno scalpitio di tacchi sui pavimenti di marmo. Stava arrivando Morgana. Merlin deglutì a vuoto. Se fosse arrivata per prima Morgana una sberla non gliela avrebbe tolta nessuno, e la strega colpiva forte.
Tre.
Stranamente stava passando davanti al corridoio, tirando dritta.
Merlin era sicuro di avergli scritto che il corridoio era il terzo a destra, per quale motivo l’aveva superato ed era entrata nel quarto sulla destra?
Evidentemente i tacchi erano di qualche altra ragazza o professoressa. Strano, dato che non molte studentesse portano i tacchi e che nessuno avrebbe motivo per passare per quel corridoio.
Fece spallucce.
 Io torno a contare.
Quattr-

No col cacchio che torni a contare. Vai subito a controllare il corridoio.
Ma... 
VAI.
Ma che diavolo, manco fossi mia madre. 
Siamo parenti ed io sono un enorme drago sputafuoco. Non hai molte possibilità: va.
Merlin ancora doveva capire come potesse perdere le battaglie di sguardi nella sua testa.
Insomma, la mente è sua! E non vede neanche gli occhi del drago!
Prima o poi avrebbe vinto, oh sì. L'avrebbe dovuta sfidare a scacchi, era imbattibile in quel gioco. Escludendo la McGranitt, è ovvio.
Prevedrei le tue mosse.
Dannazione.
Altri rumori di passi interruppero la conversazione con Aithusa.
Il Corvonero, trattenendo il respiro, mise la testa fuori per il corridoio. Appena in tempo vide il mantello nero e rosso di Freya sparire velocemente dietro l'angolo successivo. Voci femminili la salutarono: Morgana e Gwen, chissà l’ultima quando era arrivata.
Un rumore fortissimo di bottiglie gli preannunciò che anche Will stava arrivando… e che era passato per le cucine.
Che grande quel ragazzo
Non volendosi far trovare il mezzo a quel corridoio si tirò lievemente indietro, rendendosi conto del perché tutti i suoi amici avevano sbagliato corridoio.
L'apertura era molto più piccola dei corridoi normali e inoltre sul lato sinistro c'era un’armatura, cosi che venendo da quella direzione, scesi dalle scale, non si notava immediatamente l’ingresso.
Ma insomma! Non dico studiarsi il percorso, ma almeno lo spirito d'osservazione migliore di quello di un dissennatore con l'emicrania.
Idiota, potevi prestar attenzione e specificare meglio.
Ehi, ora è colpa mia?
Aithusa sbuffò ma non rispose.
Questo errore per un certo verso faceva comodo, valutò il ragazzo. In questo modo si sarebbe risparmiato lo schiaffo di ‘Gana ed avrebbe potuto fare bella entrata ad effetto, incontrandoli tutti insieme: potrebbe saltare nel corridoio, salutandoli tranquillamente entrando nella stanza; oppure dargli un urlo, avrebbero sicuramente sentito. Probabilmente avrebbe optato per la seco-
Sentì uno scalpitio di quattro persone per il corridoio, stavolta nella sua direzione.
La persona più vicina si fermò all'imbocco del suo corridoio, modificando lievemente il passo.  
Per la sua entrata ad effetto era troppo tardi.
Morgana, meravigliosa in tutta la sua furia, entrò nel suo campo visivo. Teneva le scarpe in mano.
« TU! »
«'Gana calmati »
« Calmarmi? CALMARMI?» la prima scarpa venne lanciata molto sopra la sua testa,  ma il Corvonero ha comunque abbassato il corpo, in un gesto di autoconservazione comune in tutto il mondo.  
« Ti prenderò e mi farò una borsetta nuova con la tua pelle » anche l'altra scarpa venne lanciata, e con questa Merlin non fu così fortunato: un tacco otto lo colpì in pancia. 
Bella mira la ragazza.
Merlin stizzito per il colpo non aveva bisogno anche di voci che si complimentavano con il carnefice; rispose quindi in modo inacidito ad Aithusa.
«Oh stai zitta.»

Il gelo che scese nella stanza gli fece capire che l'aveva detto ad alta voce. Oh Merda.

Alzò la testa incrociando lo sguardo di Morgana, che aveva oramai gli occhi ridotti a due fessure.
Morgana era infuriata come poche volta l’aveva vista in vita sua.
Gwen, prendendo posto affianco a lei, fece un incantesimo di appello per le scarpe di 'Gana.
Porse all'altra ragazza le scarpe dal lato della punta, « Vai.»
Un altra scarica di attacchi lo colpì, prima ancora che lui potesse articolare delle scuse.
Gwen era un cacchio caricatore. Ogni volta la mora lanciava una scarpa Gwen la richiamava a se, cosicché Morgana aveva sempre una scarpa pronta da lanciare.
Al termine della terza raffica di colpi 'Gana si fermò per riprendere fiato, e Gwen che aveva le scarpe dell'amica di nuovo in mano le posò a terra, facendo da appoggio a Morgana per rimetterle.
Will stava ancora fissando le sue amiche, indeciso se scappare urlante annunciando al mondo che due donne erano riuscite a fare una mitraglia-lancia -tacchi e che il mondo era perduto o ridere dell’amico. Certo che la combo Morgana-Gwen era temibile.
Il silenzio si prolungava da un po', e Will non era mai stato il tipo a cui piaceva il silenzio.
Stava cercando qualcosa di simpatico da dire quando Freya si lanciò tra le braccia di Merlin, senza indugio e senza imbarazzo; Will conosceva il loro rapporto, il fatto che erano veramente uniti a volte l’ha portato a farsi delle pare mentali, ma sapeva perfettamente che Merlin era stato il suo primo amico e gli aveva salvato la vita. E questo è sicuramente qualcosa che unisce.
Poi il ragazzo era gay come una giunchiglia, e la prima volta che aveva fatto outing era proprio perché Will lo incalzava sui suoi sentimenti per Freya dopo quel famoso bacio. Quindi sorrise alla sua ragazza e al suo migliore amico che si abbracciavano, non volendo rovinare il momento. 
A quello ci pensò Gwen, che si lanciò anche lei nell'abbraccio, coinvolgendo Morgana tirata per la manica. 
A quel punto lui era rimasto l'unico escluso, e tentava di guardare ovunque tranne che verso di loro, ben conscio che se avesse incrociato lo sguardo di qualcuno sarebbe stato messo in mezzo.
Lui era un uomo, dannazione, non si sarebbe fatto coinvolgere da un abbraccio da ragazze. Mai.
Mai e poi mai.
Le ragazze erano singhiozzanti. Oh, ovviamente ad esclusione di Morgana, lei non avrebbe mai pianto davanti a Merlin. Perlomeno non un'altra volta; Lei gli stava semplicemente stritolando un braccio, impiantandogli le unghie nella carne in modo possessivo.
Merlin alzò il volto dalle ragazze, riuscendo a incrociare i suoi occhi che vagavano per la stanza. Aveva quell'enorme sorriso che coinvolgeva tutta la sua faccia, ogni singolo muscolo, e gli occhi bagnati delle lacrime represse, che li rendeva ancora più luminosi.
«Oh dannazione!»
E si lanciò anche lui in quell'abbraccio, stingendo i suoi migliori amici in un abbraccio stritolante.

Freya ci mise un po' più degli altri, ma una volta che anche lei si fu ripresa, Merlin si tolse quel sorriso enorme dalla faccia, dandosi minimamente un contegno. 
I suoi occhi brillavano ancora, ma non era sicuro fosse per le lacrime. 
«Ragazzi, mi spiace avervi fatto preoccupare, » li fissò con affetto « ma dovevo accertarmi di alcune cose.»
Merlin aveva deciso di dare le notizie con calma, era Venerdì e nessuno di loro aveva lezione il pomeriggio, avevano tutto il tempo che volevano.
«Ve ne voglio parlare, pero non qui » detto questo aprì una delle aule vuote sulla sinistra del corridoio. Era la stanza in cui Aithusa l’aveva portato il pomeriggio precedente, la prima stanza con un passaggio segreto per la grotta.
Sulla porta si trovavano incisi disordinatamente rozzi simboli, alcuni addirittura a fuoco, ma era solo  dall’intero dell’aula che si potevano notare, e solo se una volta entrati ci si voltava a cercarli, altrimenti sarebbero potuti passare per scarabocchi o incantesimi riusciti male.
Merlin aveva deciso come affrontare l’argomento: prima gli avrebbe parlato della sua magia, poi li avrebbe portati nella grotta del drago. Un passo alla volta.
Aithusa era silenziosa, ma probabilmente aveva capito che era meglio non pasticciare con la mente delle persone mentre stanno cercando di fare un discorso di senso compiuto.
E solo il cielo sa quanto sia difficile per Merlin anche senza interferenze esterne;
Non era mai stato un asso nel comunicare. 
« Allora.. ehm... c'è una cosa che devo dirvi.»
I suoi migliori amici lo stavano fissando come se avesse tre teste, ciò non aiutava. 
« Ehmm... io sono uno Stregone »
Ora quattro paia di occhi  passarono dalla curiosità all’esasperazione, guardandolo come se fosse idiota. 
In effetti aveva appena dimostrato di esserlo. Erano 5 anni che frequentava una scuola di magia e stregoneria con il massimo dei voti, che pensava di essere, un Magonò?!
« Cioè, non un magomagomago, sono uno stregone. Ci sono nato, ok? E beh sì, è strano però può succedere. E sicuramente non è poi così strano-» mentre Merlin continuava il suo monologo, assolutamente idiota per una scuola di maghi, tutti i suoi amici fissavano Morgana, in attesa della sua reazione.  La ragazza si guardò intorno sbuffando. 
«Che c'è? È troppo stupido anche per un insulto. »
Will non aveva ben chiaro dove Merlin volesse andare a parare. I maghi sono maghi e le streghe sono streghe, uno stregone cos’è? Una strega trans o un mago travestito?
«Merlin, amico. Essere gay non vuol dire essere uno stregone» Il moro lo guardò stralunato prima di sospirare. Merlin si passò una mano dietro la nuca.
«No, ok. Non mi sono spiegato bene evidentemente. »
Morgana incrociò le braccia e rispose acidamente. «Evidentemente.»
Il moro si strinse ancora di più nelle spalle, mormorando qualcosa simile a «Mi sto agitando.»
«Allora piantala di agitarti e spiegati. » Disse Gwen con un po' troppa enfasi, poi timorosa di averlo offeso aggiunse «Non che non vada bene che tu sia agitato» e si iniziò ad agitare pure lei, «no cioè va benissimo che tu sia agitato. Nessun problema. Anzi sei carino quando ti agiti. Non che tu sia carino per me. Insomma, non che tu non sia carino sempre, non volevo dire questo, tu sei molto carino Merlin, Cioè, se io fossi un uomo ti troverei molto bello, ma-»
«Gwen, calmati. »Morgana gli poggiò una mano sulla spalla per bloccare il fiume di parole sotto il quale si stava annegando.
«Merlin ha capito, vero Merlin? »
Una balbettante conferma fu la sua risposta. 
Will gli batté una mano sulla spalla, sedendosi su un banco affianco a lui
«Ricomincia a spiegare, Merlin. Stavolta con calma. »
Li fissò un attimo negli occhi un momento per ciascuno, pensando a tutti i complicati discorsi che si era mentalmente preparato ed a come non gliene tornasse in mente mezzo.

Maledizione.
 
Prese un profondo respiro prima di iniziare.
«Io... posso fare un tipo particolare di magie. »
Alzò gli occhi ad incrociare i loro. «Ne ho parlato tre settimane fa con la Preside, e lei ha voluto indagare. »
Ora i quattro ragazzi erano interessati. Fino a che la storia contemplava solo il Corvonero era un conto, ma la Preside non interveniva per niente. 
«Ha chiesto a Gaius se fosse vero. È il mio padrino e lo sa da quando sono nato. Vi ricordate di quando abbiamo parlato della nostra prima magia? » tutti annuirono. Erano passati anni ed era un discorso come un altro, ma erano quelle particolarità dei propri amici che si tengono a mente. «Io... non sono stato completamente sincero con voi. Vi ho detto che ho fatto levitare un oggetto... ecco... non è andata proprio così... io ho... fatto levitare l'intera sala parto. Durante il MIO parto. Ovviamente io non me lo ricordo, e neanche mia madre... Solo zio Gaius e Alice, l’infermiera era passata a salutare mia madre. Lei me lo ricorda ogni volta che la vedo.» finì il discorso abbozzando un sorrisetto sulle labbra, ripensando alla dolce Alice che rideva al solo pensarci. 
Il fatto in se era abbastanza strano, solitamente la prima magia era fatta per necessità, o per una sensazione forte, ma raramente prima dei 5 anni.
Il Corvonero continuò, «Quando la preside ha chiesto Gaius non ha potuto fare nient’altro che confermare tutto. Per questo ha chiamato la Granger e Potter, per parlarne al Ministero e agli Auror... li ho conosciuti due settimane fa dalla preside. »
All'accenno del ministero Morgana tirò lievemente su la testa. 
Se diventava una questione degli Auror sarebbe potuto essere un problema, al contrario, se diventava appannaggio del Ministero, e quindi di Uther, la mora se lo sarebbe potuto rigirare come voleva. Uther aveva preso in grande considerazione le idee della figlia per le elezioni da ministro, e alcune sue idee gli avevano fatto guadagnare un forte consenso, portandolo poi a vincere.
Nessuno sapeva rigirarsi le folle meglio di Morgana. Merlin l'aveva sperimentato quando ha fatto outing.
Will invece non era fiducioso come Morgana. 
Uther gli aveva sempre messo molta paura, soprattutto quando al loro primo anno quando si era preso una cotta per Morgana e l'uomo, che all'epoca era a capo dell’Ufficio Misteri gli ha fatto piombare a casa nel cuore della notte due indicibili per dirgli di tenersi alla larga. 
Però era indubbio che Morgana aveva potere su di lui ed in ogni caso sempre meglio che gli Auror.
Merlin li fissò entrambi, prima di continuare, «Hermione ha trovato un libro che accenna a questa magia, ed effettivamente pensiamo corrisponda.»
Gwen lo interruppe «non vuol dire solo che sei... ehmm... un po' più potente degli altri? Insomma, quello lo sapevamo. Anche con la bacchetta rotta sei uno dei studenti migliori del nostro anno. Non che ci sia nulla di male nella bacchetta rotta, ovviamente. Te l'ha data mio padre. Non ti avrebbe potuto dare una bacchetta che non andava bene, dopotutto, sei un mio amico. Non che se tu non fossi mio amico-»«Gwen! »«giusto ehm...scusate. Mi hai capito? »
La riccia si sedette sopra un banco, abbassando la testa, imbarazzata. Come potesse arrossire ancora dopo anni era un mistero.
«Sì Gwen, ho capito e no. Non  vuol dire che sono più potente degli altri... è proprio un altro tipo di magia. È istintiva, immediata... »poi riflesse su cosa voleva dirgli, e decise di tenersi gli occhi dorati e la mancanza di componente verbale per sé «...ed non mi serve la bacchetta per farlo.»
Questo li fece sussultare. Che loro sapessero solo alcuni Auror e pochi componenti dell'ex-E.S. erano in grado di fare incantesimi senza bacchetta.
Mentre Gwen e Will lo fissavano sorpresi, Freya e 'Gana non lo sembravano così tanto. Fu la Grifondoro a parlare.
«Non è tutto, vero? » ora lo sapeva, la magia usata per bloccare la trasformazione... era questa strana magia. E gli occhi dorati che aveva visto... erano veri.
È ora che lo dici.
Sarà un casino. So che lo sarà.
È tuo compito evitare che lo diventi, stregone.
«...»
Tutti i suoi più grandi amici lo stavano fissando in attesa di una risposta. Aithusa gli trasmetteva tutta la sua ansia, pressandolo.
Decisamente non era un buon momento.
Quando poi aprì bocca per parlare tutti si sporsero lievemente in avanti per ascoltarlo.  Ebbe la sensazione di venir braccato come una volpe. 
Prima di dire o fare qualcosa di cui si sarebbe pentito, tipo scappare urlando fuori dall'aula, prese un respiro profondo ed annui con la testa, rivolto a Freya. Sapeva che se li avesse portati lì con la sola richiesta di non scappare con ogni probabilità gli avrebbero dato del pazzo e sarebbero scappati.  
Doveva prepararli prima, e almeno sul drago dirgli tutto.
«Quando sono... svenuto l'altro giorno io ho sentito una voce.
«non sapevo a chi apparteneva, ma era piacevole da ascoltare... era come se... come se lo conoscessi di già. 
«Ho continuato a sentirla, anche mentre ero in infermeria. Conversava con me e non sembrava malvagia... » ha guardato gli amici. Aveva la loro attenzione e la loro curiosità. Tirarla troppo per le lunghe sarebbe stato dannoso, quei ragazzi erano molto spesso imprevedibili, come avrebbero reagito?
Merlin decise di velocizzare. 
«Ieri nel primo pomeriggio l'ho incontrata... ma dovete giurarmi che nessuno fuori di noi ne dovrà mai sapere nulla»
Tutti lo fissarono e annuirono, sicuri. Merlin li fissò e continuò: il Corvonero sapeva perfettamente che anche senza questa richiesta non avrebbero mai detto niente a nessuno, ma per il bene di Aithusa non poteva rischiare.
«Cosa sapete sui draghi antichi? »
Morgana e Gwen spalancarono gli occhi, intuendo cosa gli stesse per dire, mentre Will e Freya si sorpresero della domanda. Fu proprio quest'ultima a parlare:
«Antichi draghi? Quelli estinti? »
All'imbarazzo di Merlin anche gli altri due capirono. Tutti e quattro così erano da foto, perché non aveva una di quelle enormi macchine fotografiche con se ovunque andava? Sarebbe stato meraviglioso
«Ecco beh... non è che siano proprio estinti-estinti...» Morgana lo blocco, con l'aspetto ancora scioccato, parlando velocemente «Merlin dimmi che non ci stai dicendo quello che noi pensiamo tu ci stia dicendo!》con un espressione veramente stupida il moro si ripeté un paio di volte a mente la frase appena pronunciata di Morgana, e non riuscendone comunque a cogliere il senso tenne il conto con le dita, mentre anche gli altri cercavano un epifania.
Morgana sbuffò «e pure un Corvonero sei.» Sbuffò di nuono, tirandosi su per darsi un contegno. «spiegami... perché dovremmo crederci? »
Al che tutti rinunciarono a cogliere il senso della frase e fecero tornare la loro attenzione sul corvino che stava fissando la Serpeverde.  A pensarci lucidamente la domanda era effettivamente giusta, ma Merlin non l'aveva proprio presa in considerazione. I suoi amici non avevano nessun motivo per dubitare delle sue parole, anzi, avevano prove sulla loro veridicità ed erano abbastanza intelligenti da capirlo. Era sicuro che nessuno avrebbe mai avuto veramente motivo per non crederci. Quindi perché quella domanda? 
Fissò negli occhi Morgana, la ragazza gli ricambiò uno sguardo di attesa. 
Merlin capì.  Non era incredula, Morgana gli aveva creduto dal primo momento. Lo stava sfidando a dargli una prova.
Voleva sentire anche lei il drago, averne prove tangibili. L'aveva incuriosita ed ora lo sfidava a finire il discorso, Morgana aveva già capito dove sarebbe andato a parare e voleva velocizzare il percorso.
Manipolatrice. Oh quanto la adorava.
Li fissò uno per uno, avevano già tutti capito che stava succedendo e tutti volevano testare quello che avevano intuito. E chi era lui per deluderli?.
Il resto delle spiegazioni a più tardi.
Si alzò in piedi scendendo dal banco che gli aveva fatto guadagnare qualche centimetro in altezza, andando verso la lavagna.  Tutti si accodarono alle sue spalle, anticipati da un rumore di banchi spostati.
«Seguitemi. »  E detto così, Merlin mosse i mattoni dietro la lavagna che  ricordava avrebbero aperto il passaggio segreto e si butto dentro, iniziando quel percorso che l'avrebbe portato  dal drago.
 
   
 
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