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Autore: Faby_Directioner_for_ever    23/08/2014    0 recensioni
"Come ti chiami?" chiese il bambino con gli occhi smeraldi, ma la bambina non rispose per la troppa timidezza "Hai paura di me?" domandò lui, ma niente " Allora ti chiamerò occhi di mare!" disse e la bambina si mise a ridere e accettò il suo nuovo soprannome...
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                      # CAPITOLO DICIASETTE #

 
# Harry :
 
Ero seduto sui sedili nella sala d’attesa vicino alla stanza dove era ricoverata Cleo. Le stavano facendo qualche stramba operazione per richiudere la ferita. Louis stava passeggiando ininterrottamente avanti e indietro con le mani conserte, mentre tutti noi attendavamo il risveglio di Cleo. Avevo la fronte fra le mie mani e continuai a sfregarmi la faccia dalla preoccupazione. Guardai l’orario : era passata la mezzanotte già da un bel pezzo. Andai su Twitter e , per farle una sorpresa al suo risveglio, twittai alle mie fan : “Una mia cara amica Cleo è ricoverata in questo momento all’ospedale, sono molto preoccupato per lei, spero che guarisca presto L ” e come immaginavo immediatamente le fan si fecero sentire, lessi i vari loro commenti e la maggior parte le auguravano buona fortuna consolandomi. Sorrisi per la loro tenerezza e spensi il display del telefono.
Arrivò una dottoressa che ci informò che l’operazione era andata a buon fine, ma doveva essere sottoposta ad altri controlli e che il suo stato potrebbe variare da un momento all’altro. Così d’istinto le chiesi se potevo entrare a vederla e lei mi diede il consenso. Allora raggiunsi la stanza ed entrai dentro: era sdraiata sul letto , con gli occhi chiusi, la flebo in un braccio e un respiratore. Avvicinai una sedia accanto a lei e mi sedetti. L’accarezzai sulla guancia sinistra e mi scese una lacrima ribelle lungo il mio viso: l’amavo e non volevo perderla! Mi avvicinai a lei e posai le mie labbra sulle sue baciandola. Fui interrotto da un fastidioso rumore di una macchinetta (?) accanto al suo letto. Così mi girai fui scioccato: quel rumore era il marchingegno che controlla il battito cardiaco e in quel momento non aveva battiti.
 
“Eh no eh! TU NON PUOI MORIRE! NON PUOI MORIRE!” dissi cercando di svegliarla dandole delle cuscinate in testa. Arrivarono immediatamente dei dottori , ma io continuai ad urlare:
 
“NOOOO! NOOOO! CLEOO! RITORNA IN VITA! RITORNA IN VITA! NOO!” gridai a squarciagola , mentre i dottori mi cacciarono via dalla stanza. Una volta cacciato via iniziai a sfogarmi con un distributore snack dandogli una serie di calci e pugni talmente violenti e forti da far rimanere il segno. Niall Provò a fermarmi, ma me ne infischiai dei suoi incoraggiamenti, volevo stare solo. Corsi fuori dall’ospedale e me ne andai via. Raggiunsi la nostra seconda casa ( eh si noi ne abbiamo due) e andai nella mia stanza.
 
*FERMI UN SECONDO! ANDATE SU YOUTUBE E MENTRE LEGGETE ASCOLTATE: “AMORE” DEI SONOHRA, SE FINISCE E NON AVETE TERMINATO LA LETTURA CONTINUATE A METTERLA DA CAPO FINO ALLA FINE*
 
Sbattei quella maledetta porta chiudendola con violenza, lanciai il mio Iphone vero il muro urlando dalla disperazione. Mi buttai a terra in quadrupedia e abbassai il capo, iniziando a piangere, beh anche i maschi sono deboli … Continuai a pensare a Cleo, a quella fantastica ragazza un po’ rompiscatole, divertente, prepotente e arrogante quando vuole, ma pur sempre timida e sensibile allo stesso tempo che mi aveva cambiato la vita. Ero certo che fosse lei la bambina che conobbi tanto tempo fa e sin dai tempi dell’infanzia mi presi una bella cotta per lei, l’ho sempre amata  e la distanza che si creò quando diventai un ragazzino , mi spezzò il cuore. Non ebbi più sue notizie  e se non fosse stato per il tour e se non ci fossimo scontrati quella giornata sotto la pioggia,  non l’avrei mai rivista. E sapere che non ce l’ha fatta … mi distrusse. Mi venne un fortissimo dolore al petto a causa del lungo pianto. Mi sentii un mostro , l’avevo uccisa … Se fossi stato più responsabile a quest’ora lei sarebbe ancora qui con noi, sarebbe stata in quella casa, probabilmente nel nostro cortile a rincorrermi per vendicarsi da chissà quale dispetto o scherzo subito. E’ quello che mi merito per aver dimenticato il gas acceso  e facendo ciò ho spento una vita che per me valeva tutto e non sono stato in grado di proteggerla … E tra i mille pensieri mi addormentai.
 
*****
 
Presi il mio cellulare e notai lo schermo tutto rotto, ma più di tanto non me ne fregava: avevo ben altro a cui pensare!
All’improvviso squillò il telefono e notai la scritta “Nanetta” spuntare sul touch screen.  No, non poteva essere lei! Preso dalla curiosità, mi asciugai le lacrime con un fazzoletto e risposi alla chiamata …
 
# Cleo:
 
Aprii gli occhi. Mi guardai intorno: ero in un ospedale. I medici erano situati intorno ad un letto e cercavano di rianimare una persona. Dopo aver preso le mie cose , uscii dalla mia stanza e corsi all’impazzata verso la casa dei ragazzi. Volevo fargli una grande sorpresa, così chiamai il primo di loro nella mia rubrica: Harry.
 
“Pronto?”
 
“Harry …”
 
“Cleo?! Sei ancora viva?!” disse con voce tremolante
 
“Si” dissi io trattenendo una lacrima
 
Bip
 
Mi staccò in faccia e così corsi come una matta verso casa, mancavano pochi metri ormai. Corsi, corsi  come se non ci fosse un domani, andai avanti, nonostante mi stessero abbandonando le forze, nonostante mi venissero i crampi o che inciampassi, non me ne fregava niente, strinsi i denti  e andai ancora più  veloce , lì , verso  quell’ enorme villa bianca , colma di ricordi  trascorsi con i ragazzi. Dovevo dimostrare a loro che vivevo ancora e che dopo aver combattuto tra la vita e la morte sono riuscita a sopravvivere. Le mie gambe erano ormai tremolanti , ero debole,  priva di forze, ma ero determinata ad arrivare. Dopo qualche minuto vidi Harry correre verso di me ed io lo chiamai più forte possibile: “HARRY!” e successivamente lui ricambiò con un “CLEO!” e infine, finalmente dopo tanta fatica, ero arrivata, quasi mi buttai verso di lui e ci abbracciammo. Iniziai a piangere dalla gioia , per quel tanto atteso abbraccio che desideravo da giorni. Ormai ero fra le sue calde braccia muscolose e desideravo che tutto ciò fosse infinito, non volevo lasciarlo andare.
 
“Mi sei mancata” disse Harry
 
“Anche tu!” dissi io piangendo
 
“ Scusami, scusami Cleo! Sono stato un irresponsabile, non me lo perdonerò mai!2 esclamò con una voce tremolante e percepii una sua lacrima cadere sulla mia guancia destra
 
“ Non ti devi scusare, non è stata colpa tua!”
 
“Si invece!” disse lui iniziando a piangere
 
“ Oh Harry …” dissi stringendolo più forte a me
 
Sentimmo dei forti passi in corsa venire verso di noi: erano Niall, Louis, Liam,Zayn ed Emily. Ci raggiunsero e finimmo col fare un grande abbraccio di gruppo piangente (?), con Harry ed io al centro.
 
“Oddio Cleo sei viva!” esclamò Emily commuovendosi
 
“ Non ci posso credere , ma com’è possibile?!” affermò Zayn
 
“Ci sei mancata!” dissero tutti in coro
 
Ad un certo punto sentii la presa degli altri mollare pian piano, fino a rimanere solo io ed Harry.
 
“Lasciamoli soli!” disse Niall e si allontanarono da noi.
 
Non volevo muovermi da lì, era incredibile che io e lui ci stessimo abbracciando, dopo tutti quei litigi, urla, dispetti e scherzi  fatti a vicenda , non ho mai ricevuto un abbraccio così, anzi, nemmeno uno!
 
“Perdonami …” disse Harry
 
Ancora non riuscivo a capire del perché continuasse a scusarsi, perché dovrebbe farlo se non ne ha colpa?
 
“ Harry non è stata colpa tua! Smettila di scusarti, davvero, tranquillo!”
 
“Invece si  e mi sento un mostro! Non dovevo buttarti quel giorno in quella piscina gelata, quando tu non sapevi nuotare, se non ti avessi  buttata lì, non avresti preso la febbre e non ti saresti ammalata! E se non ti saresti ammalata, io non ti avrei mai preparato la medicina,  non avrei mai dimenticato il gas acceso dopo avertela data,  e se non avessi dimenticato il gas acceso, adesso non avremmo la casa tutta bruciata e mezza caduta a pezzi, tu non saresti finita all’ospedale e non saresti …” disse urlando come un disperato, ma ad un certo punto si interruppe e iniziò a singhiozzare tra le lacrime.
 
“Smettila Harry, non è tutta colpa tua! Tu non potevi sapere che io non sapessi nuotare!”
 
“Mi sento uno schifo … Adesso mi odierai di più …”
 
“ Ehi Harry! Smettila di dirlo, io non ti ho mai odiato dal principio, sei mio idolo no?! E se pensi che io abbia recuperato la memoria, beh si adesso ricordo tutto! Poi quei litigi, se si possono ritenere tali, lo facevamo per l’orgoglio e talmente eravamo orgogliosi che non ci eravamo abbracciati nemmeno una volta. Harry, ti rendi conto?! Probabilmente è il destino che ha voluto rimediare! Non piangere! Io non ti odio, Harry, io ti amo!”
 
Sentii la sua presa lasciarsi andare e mi fissò intensamente con i suoi occhi smeraldi, lucidi a causa delle lacrime.
 
“No aspetta! Cosa cazzo ho appena detto?! Oh merda! Mi sono fottuta da sola! Stupida! Stupida! Stupida!”  pensai nella mia mente
 
Harry mi sfiorò in viso, asciugandomi una lacrima ribelle, si avvicinò lentamente alle mie labbra e ci baciammo. Un bacio, un semplice lungo bacio, dopo un infinito abbraccio. Finalmente il mio primo bacio! Le sue labbra erano morbide e si muovevano delicatamente sulle mie, facendomi venire i brividi, sentivo caldo e freddo nello stesso tempo, mi fece perdere la testa: non avevo mai provato un’emozione del genere. Dopo un po’ divenne un bacio  un po’ più passionale e lì divenne molto piacevole. Lo amavo, Harry era l’unica cosa che volevo, che desideravo da  tempo, ma ero accecata dall’orgoglio e sono stata una stupida a non capirlo prima.
 
“Bravi!” urlò Liam e tutti gli latri applaudirono
 
“ Cleo?! Harry?! Ma da quando?! Che piccioncini!” affermò Louis
 
“ Tra rosa e fior, nasce l’amor, tra Harry e Cleo e si voglion sposar!” si misero a cantare Niall e Liam
 
“ E finalmente però!” disse Zayn
 
“ Ah! Te lo avevo detto che si baciavano, adesso voglio le mie venti sterline Zayn!” affermò Emily
 
“ Ma tu devi sempre rovinare l’atmosfera?” disse Zayn
 
“ Non mi interessa, una scommessa è una scommessa, io ho vinto e mi spetta la ricompensa!” disse lei. Zayn la zittì dandole un piccolo bacio sulle labbra.
 
“ Ti amo Emy!”
 
“Ti amo Zayn!”
 
“Ma anche voi adesso?!” esclamò Louis
 
“ Troppo romanticismo!”
 
“ Ma finiscila!” disse Emily a Niall e baciò nuovamente Zayn con molto piacere.
 
Io ed Harry, sentendo le loro voci, ci girammo verso loro imbarazzati  ed io , specialmente, diventai rossa come un peperoncino. Fanculo!
 
“ UUUUh! Piccioncini! Bacio! Bacio! Bacio! Bacio!” ci incoraggiarono e noi, nonostante la timidezza, ci baciammo a stampo alla veloce.
 
“ Viva gli sposi!” urlò come un pazzo Louis , lanciandoci pop-corn , al posto del riso.
 
“ Potreste lasciarci un momentino soli?” chiesi io gentilmente
 
“ Certo!” affermarono e corsero via, ma sapevo benissimo che in realtà si erano nascosti chissà in quale posto per spiarci, infatti, ogni tanto, una faccia sbucava dietro ad una macchia o dietro ad un albero, ma feci finta di nulla e mi godetti questo momento “ da soli” . Ci scambiammo  un altro bacio e dopo ciò ci staccammo leggermente e mi immersi nei suoi meravigliosi occhi versi: erano stupendi e la cosa più bella era che guardavano solo me.
 
“Quindi, dicevi, hai recuperato la memoria eh?” disse Harry rubandomi un bacio
 
“ Si!” dissi io convinta
 
“ Ah si?”
 
“ Si,  devo accompagnarti ad un centro per Amplifon?!” dissi io ironicamente
 
“ Hahaha spiritosa Occhi di mare!” disse mordendomi il labbro inferiore
 
“ Cosa hai detto?!”
 
“ Occhi di mare!”
 
“ Edward?! Sei davvero tu?!” affermai sorpresa
 
“Si, sono io. Sai, il mio nome completo è Harold Edward Styles, ma vengo chiamato Harry o nel tuo caso: Allienoide, individuo extraterrestre, alieno, Haroldo, Harold, Imbecille e Deficiente!”
 
“ Hahaha vedi che hai un’ottima memoria!” dissi dandogli un colpettino col dito sulla punta del naso e lui mi prese in braccio baciandomi nuovamente. Adesso avevo capito tutto: la sorpresa della notte delle stelle cadenti, quel momento così magico e familiare, già vissuto nella mia oscure infanzia, triste e segreta, dove un giorno conobbi un bambino dagli occhi verdi, come due smeraldi che mi chiamò per la prima volta Occhi di mare, il mio unito  e migliore amico, il quale mi lasciò sola all’età di dodici anni e non ebbi più sue notizie. Eccolo, quel bambino ormai cresciuto, quel vent’enne, quel deficiente con cui avevo sempre dei battibecchi , il mio coinquilino, il mio compagno di banco, l’ho sempre avuto vicino e non me n’era mai accorta prima. Mi vergogno, mi sento una sciocca per non averlo riconosciuto prima, lo strinsi più forte a me per fargli capire quanto mi fosse mancato e quanto fosse grande il sentimento che provavo per lui e che il mio cuore non smetterà mai di battere per lui.
 
# Harry
 
Mi svegliai di soppiatto: ero sdraiato per terra. Il mio viso era umido  e tra le mie mani avevo un pezzo di carta: era una lettera. L’aprii e iniziai a leggerla:
 
“ Ciao Harry, sono io Cleo. Se stai leggendo questa lettera è perché ti sei accorto di questa lettera che io stessa ho posato fra le tue mani, mentre dormivi. Non sono mai stata brava a scrivere chissà quali poemi ma ci provo … Purtroppo è andata così e non potrò mai più rivederti … Voglio che mi prometti che ti farai una nuova vita, dove conoscerai qualcuno che ti vorrà davvero bene e con cui formerai una bella famiglia. Promettimi che nonostante ciò continuerai la tua carriera da cantante con i ragazzi e che andrete avanti a scrivere la storia degli One Direction , ti prego, non permettere che l’angoscia prevalga e che spegnerai il sogno di milioni di fan, non voglio rovinarti la vita. Adesso non posso più tornare indietro, vorrei ma non posso... E se ti sentirai solo un giorno, sappi che io ci sarò sempre e, anche se non mi vedrai, te lo farò capire. Salutami i ragazzi da parte mia, dato che non potrò vedere nemmeno loro. Goditi la vita. Non aver fretta. Io saprò aspettarti!”
 
Piegai il messaggio e lo misi in tasca, iniziai a piangere, nonostante fosse solo una breve lettera. Dopo un paio di singhiozzi, una foto cadde improvvisamente sul pavimento, così la raccolsi e vidi l’immagine: era la foto che cercavo disperatamente in questi giorni. Una lacrima bagnò la foto che finì sul volto della bambina Cleo e misteriosamente la foto iniziò ad animarsi: io e lei ci abbracciammo e, dopo averci preso per mano, corremmo via, lontani da tutti per fare chissà quale gioco. Le lacrime continuarono a scorrermi lungo il viso e improvvisamente sentii una strana sensazione: percepii uno strano tocco delicato sulle mie guancie che mi asciugò le lacrime. Chiusi gli occhi per cercare di calmarmi e sentii una sensazione simile sulle mie labbra. Appena aprii gli occhi vidi Cleo apparire dal nulla che mi salutò con la mano sorridendomi. Dietro di lei un’ intesa luce stava per avvolgerla, così l’abbracciai forte e la baciai prima che se ne andasse.
 
“Sei solo un individuo extraterrestre!” disse ridendo
 
“ Tu sei la mia Occhi di mare!” dissi scherzando
 
“ Adesso devo andare Harry …”
 
“No, ti prego! Resta!”
 
“Lo sai che non posso Harry … Scusami … Promettimi che non ti scorderai mai di me!”
 
“Te lo prometto! Ti amo Cleo!”
 
“Ti amo Harry!” e dicendo così scomparve così come era apparsa dal nulla.
  
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