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Autore: Beatlesvoice    24/08/2014    3 recensioni
"Diventeremo più grandi di Elvis!" disse John con tono entusiastico.
Paul scoppiò in una grossa risata.
"John, ti stai comportando proprio come fanno i sognatori"
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice1: vorrei precisare che questa è una storia di fantasia, perciò capiterà che i luoghi non siano completamente rispettati, ma verranno adattati secondo le esigenze della trama.





Paul uscì di casa pronto per la serata.
Doveva andare a prendere John e poi insieme sarebbero andati ad un noto locale di Liverpool,il Cavern, per una serata tra amici con gli altri.
Mentre camminava nelle ormai buie e vuote strade di Liverpool pensava al comportamento di John.
Sapeva che sarebbe passato presto, ma non capiva perché il suo amico, il suo migliore amico, non ne parlava con lui. Si erano sempre detti tutto loro due e questo faceva pensare a Paul che forse questa volta era qualcosa di serio e questo lo faceva preoccupare.
Va beh, ora non era il momento di pensarci, doveva occuparsi solo di divertirsi quella sera.

Svoltò l'angolo e dopo qualche passo 
arrivò a casa di John.
Suonò il campanello ed aprì Mimi.
"Buona sera signora, sono passato a prendere John per uscire."
"Buona sera Paul. John non è ancora pronto, anzi penso che non si sia ancora svegliato. È da quando è tornato da casa tua che dorme quello scansafatiche! Puoi cortesemente andare a svegliarlo tu? Sto preparando la cena e non vorrei che si bruci"
Mimi fece entrare Paul che salì velocemente le scale rendendosi conto che se John doveva ancora prepararsi erano decisamente in ritardo.
Entrò in camera e trovò l'amico arrotolato tra le coperte ancora profondamente addormentato.
Lo guardò per qualche secondo; aveva tutti i capelli arruffati, ma era sempre bellissimo. Si, perché John era bellissimo per Paul, lo aveva sempre considerato molto affascinante con quei suoi capelli ramati e quello sguardo furbo e penetrante.
Gli andò vicino e lo scosse un po'.
"John. John svegliati dai! Siamo in ritardo per la serata! Dai John svegliati."
L'altro come risposta grugnì e si buttò giù dal letto.
Si diresse verso il bagno e chiese a Paul di preparargli i vestiti perché secondo lui "aveva più gusto in queste cose" e poi ci avrebbe messo meno a prepararsi.
Così quando chiuse la porta Paul andò in cerca di vestiti puliti nel suo armadio.    Aprì le ante e rimase un po' a guardare le magliette spiegazzate e buttate casualmente nei cassetti. Amava il profumo di John che usciva da quell'armadio, sarebbe rimasto lì davanti per ore. 
Scelse dei vestiti adatti alla serata e il appoggiò sul letto. 
Quando John uscì dal bagno gli chiese "allora, cosa ne pensi?"
Il più grande sfoggiò un sorriso a mezza bocca che Paul amava tanto e rispose "perfetto. Il tuo gusto in fatto di vestiti è insuperabile, lo devo ammettere principessa"
Paul rise e quando John fu pronto scesero le scale di fretta, salutarono Mimi e uscirono.
~~
Eccoli, tutto il gruppo al completo, all'entrata del famoso pub.
Nessuno osava muovere un passo, così John esclamó, abbastanza spazientito: "allora, vogliamo rimanere qua fuori come degli stoccafissi per tutta la serata?"
"C-certo che no" balbettó il piccolo George. Quel ragazzino provava sempre una sorta di agitazione quando il grande John cominciava ad alzare la voce.
Questa cosa faceva sempre spuntare un sorrisino furbo sul bel viso del più grande.
"Allora entriamo" esclamo sicuro Paul.
Appena varcata la soglia del locale, John capí la ragione per cui il Cavern era tanto ambito.
Il Cavern era come tutti gli altri pub: sporco, chiuso, chiassoso, Ma era il doppio, anzi no, il triplo più sporco, chiuso e chiassoso.
Il locale era pieno, i cinque ragazzi erano appiccicati, c'era un'atmosfera quasi insostenibile, si poteva a malapena prendere il respiro.
Stavano suonando i Rory Storm and the Hurracanes, la band più famosa di Liverpool. 
Appena li sentì George esclamò "cavoli! Avete sentito come suonano bene? Sono davvero fantastici!"
Anche Pete si unì a lui "già! Il batterista poi è davvero bravo! Si chiama Richard Starkey, ma si fa chiamare Ringo Starr. È davvero un tipo in gamba!"
John e Paul annuirono. 
In effetti era proprio vero che suonavano benissimo, non per niente erano la più famosa band di Liverpool.
Insieme andarono al bancone e Stu ordinò dei dei drink per tutti.
Quando la barista li servì Paul annusò il bicchiere e con tono non molto convinto chiese a Stu "cosa c'è dentro? Mi sembra molto forte!" 
Stu lo guardò con aria beffarda e gli rispose "cosa c'è principessa? Non reggi un po' di rum?"
Paul odiava quando Stu lo chiamava principessa, lo odiava profondamente perché lui, a differenza di John, lo faceva per prenderlo in giro.
Sapeva che Stuart era solo un cretino, ma non voleva apparire debole davanti a lui. 
"Figurati! Era solo per chiedere" 
E bevve un sorso dal bicchiere posto sul bancone davanti a lui.
John lanciò un'occhiata fulminante a Stuart, sapeva che non doveva fare così con Paul e che a lui non piaceva per niente.
Pete intuì che John era seccato e per evitare di creare confusione chiamò Stu e George e si allontanarono.

John si guardó intorno, affascinanto dalla gigantesca massa di ragazzi che ballava sotto il palco. Ad un certo punto sentì un qualcosa aggrapparsi al suo braccio, porse il suo sguardo su quest'ultimo e vide Paul sul punto di cadere a terra, aveva il bellissimo viso grondante di sudore.
John lo sollevó e velocemente lo portó fuori dal locale ad una piccola panchina dietro l'angolo, e lo fece sedere.
Paul, con lo sguardo basso, mormorò: "s-scusami", John lo guardò perplesso, di cosa doveva scusarsi? Forse del solo fatto che ogni volta che lo sguardo del più grande si posava sul viso di Paul, il suo cuore si stringeva in una morsa a volte fin troppo stretta.
"Di cosa stai parlando Paul? Scusarti per cosa?"
Il più piccolo mantenne la testa bassa "si sai... Ti ho costretto ad uscire dal locale... Magari non volevi e per colpa mia sei dovuto uscire"
"Scherzi Paul? Sai che io per te farei di tutto, ho il dovere di aiutarti"
A quelle parole Paul alzò il viso. John si perse in quegli occhi verdi da cerbiatto, Paul si perse negli occhi nocciola di John. 
In un secondo la folla di persone che aspettava fuori dal locale scomparve.
C'erano solo Paul e John.

Da dietro l'angolo spuntò correndo George, che appena vide i due seduti sulla panchina gridò "eccovi!" Facendo sobbalzare i ragazzi che distolsero immediatamente lo sguardo l'uno dall'altro.
"Dio santo è un'ora che vi cerco! Cosa ci fate qua fuori?"
"Paul si è sentito male dentro al locale e l'ho portato fuori a prendere un po' d'aria" rispose John.
"Ma ora sto bene" si affrettò a dire Paul.
"Bene bene! Allora veloci, venite subito dentro. C'è una persona che vuole conoscervi, vedrete che vi piacerà."








note dell'autrice2: salve lettori! Siamo arrivati al capitolo 3, da qui comincia la vera e propria storia. In questo capitolo vediamo un piccolo momento mclennon, cosa ne scaturirà? E poi, chi sarà la persona che vuole tanto conoscere Paul e John? Lo scoprirete mercoledì nel capitolo 4.
Come sempre ringrazio nowheregirl62 per la collaborazione.
A presto, 
Beatlesvoice
  
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