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Autore: Letstrytowrite    24/08/2014    3 recensioni
PROLOGO.
Si dice che quando ami una persona senti le farfalle nello stomaco.
Allora perché, perché diavolo ogni volta che lei mi era vicina, sentivo un uragano sopprimermi violentemente il cuore?
_____________________________________________________
Si avvicinò alle mie labbra,mettendomi una mano sul fianco.
Proprio quando era a un centimetro dal mio viso, un fottuto centimetro, mi voltai.
Presi il telefono in mano e digitai un numero a caso.
'Pronto? Salve. Sono in trappola e sto per essere violentata da un individuo molto inquietante, vi prego, salvatemi.'
Harry rese la cornetta del telefono e se la poggiò vicino all'orecchio, senza smettere di fissarmi.
'Pronto? Oh, è caduta la linea. Ma che tragedia!'-disse, con un sorriso sornione.
Riappoggiò la cornetta, e rimise la mano sulla parete.
Si passò la lingua sulle labbra, e provai un fremito.
Di getto cominciai a far l'amore con lui mentalmente, soffermando lo sguardo sul bottone dei suoi jeans.
No Summer, diamine, scaccia via i pensieri perversi.
Ma come si fa quando si ha lui davanti?
Mi ci voleva un manuale:'Come resistere ad Harry Styles'
Avrebbe funzionato? No di certo.
E poi lui non mi stava aiutando, anzi.
'Se ci provi qui dentro ti strappo i gioielli'
Genere: Dark, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 26: “Questa era solo una piccola dimostrazione indiretta del fatto che tu sei unicamente MIO.”


Me ne stavo ferma sul gradino, con le dita che affondavano nello stomaco.
Ero circondata dalle mie amiche che ridevano e parlavano di argomenti che in quel momento mi parvero insensati.
Pareva che nessuno si fosse accorto che lo stavo disperatamente cercando.
Mi fermai a fissare il terreno, un misto di asfalto e sabbia umida.

Poi feci un balzo all'indietro contro il muretto e tentai di riprendere fiato.
La gravità, qualsiasi cosa che mi tenesse attaccata al terreno, diventava niente.
Era come se venissi scagliata improvvisamente contro qualcosa di dannatamente unico.

Pov's Harry.

Avanzava verso di me.
Indossava un paio di jeans neri aderenti e una giacca di pelle nera.
I suoi capelli ricci luccicavano sotto i raggi del sole.
Contro lo sfondo grigio del cielo, i suoi occhi assunsero un verde più intenso del solito.

Mi si era bloccata la circolazione.
Decisi che sarebbe stato meglio evitarlo, aspettare fino alla fine della gara.
Troppo tardi.I l suo sguardo mi cadde addosso e mi immobilizzai di colpo.

Harry strinse le braccia intorno alla mia cassa toracica.
Io cercai di stringerlo ancora più forte, volevo fargli sentire almeno un po’ di dolore.
Non possedevo le sue grandi braccia, ma mi venne il desiderio intenso di stritolarlo.

Avevo paura e lui se n’era reso pienamente conto.
Aveva la consapevolezza di essere il responsabile di quell’ansia,
di essere l’unico artefice dei miei sbalzi d'umore.

Guardai i suoi occhi.
Quelle iridi così miracolosamente vicinie e vive.
Così profonde da potercisi perdere dentro.
Così calde da bruciare, scottare se troppo vicine.

-'
Tranquilla piccola, lo so che sei in ansia per me, ma andrà tutto bene'- disse,assumendo un sorriso così splendente da accecarmi.

Parlò con la sua voce vellutata, e si sporse verso il mio viso per baciarmi.
Lo guardai, incapace di articolare una risposta.
Mi sembrò di stare su placche tettoniche in movimento.

-
'Sei uno stronzo, Harry.. e non aspettarti di trovarmi a braccia aperte quando questa colossale cazzata avrà una fine!
Non ho parole per descriverti...per quale dannato motivo devi sempre trovare un modo per essere così, così..'
-non trovavo neanch'io le parole.
-
'Così irresistibilmente perfetto?'- mi disse, cingendomi i fianchi con le mani.

Cominciai a prenderlo a pugni.
Non perché mi fossi arrabbiata o perché mi sentissi offesa.
Volevo solo sbollire l'ansia.

-
"Vuoi aggredirmi? Vuoi Picchiarmi?

Non puoi competere con me! Sei una miniatura... Brava bella! Combatti come un criceto!"
Continuavo a sferrare pugni, a raffica, come su un sacco di pugilato.

-'
Si, vai così,principessa guerriera.'

Ero abbastanza vicino da sentire il suo odore.
Oh… sudore, bagnoschiuma e Harry.
Era un cocktail che dava alla testa.

Mi afferrò improvvisamente il polso e mi bloccò il braccio dietro la schiena.
Poi si avvicinò al mio orecchio,come un vampiro si avvicinava alla sua preda.

-
'Scusa,splendore,ma devo andare..'- mi disse, stampandomi un bacio sulle labbra.

Io lo morsi, trattenendo le sue labbra alle mie.
Volevo urlargli ' Resta qui, portami via e lascia perdere il resto.'

Ma lui era già entrato in macchina.
Circondato dai ragazzi,teneva stretto il volante.
Al suo fianco, Seth era comodamente seduto nella sua decappottabile.

Il mio sguardo vagò sulla sua figura.
Era un tipo affascinante, certo, alquanto misterioso.
Ma niente poteva attirarmi più del magnete che sorrideva nell'altra auto.

Un magnete bellissimo,tanto bello da mozzare il fiato.
I suoi occhi sfavillarono, voltandosi nella mia direzione.
Rabbrividì.

-'
Tutto bene?'- mi disse Alice,invitandomi a sedersi vicino a lei e agli altri.
-
'Si, assolutamente, tutto perfetto'- risposi io,avvicinandomi.
-'
Tranquilla, Summer'- disse Zayn, disinvolto.
-'
Harry sa perfettamente quello che fa'- continuò Liam.

I ragazzi accesero i motori, facendoli ringhiare come fossero animali ammaestrati.
Poi, Christine si avvicinò alle due macchine per dare il via e..

Cosa ci faceva quell'oca mancata davanti al mio ragazzo?
Certo, con tanto trucco da creare una maschera di cera e due schifose protesi alle tette.
E perché gli sorrideva come una prostituta sulla nazionale che aveva appena trovato un ottimo cliente?
Anche l'occhiolino, bene, sarebbero stati cazzi amari.

-'
Prontiiiiii?'- gracchiò la papera senza tette.
-
'Ai postiiiiiiiiiiiiii'- strillò con una voce talmente stridula da far morire la vegetazione circostante.
-'
VIA!'- disse, scuotendosi con un'eccitazione al quanto inopportuna e sbattendo le sue finte forme a destra e a manca.

Le due macchine sfrecciarono rapidissime, tanto veloci da non restare al passo con la mia vista.
Svoltavano ad ogni curva come saette, sempre vicine.
Nessuno dei due pareva averla vinta sull'altro.

Sentii Louis avvicinò a me accennare a un sorriso.
Mi voltai, lui mi fece cenno di continuare a guardare.
Obbedì, e tentai di soffocare la voglia di andare lì e fermare quella stronzata.

Harry si fermò di colpo.
Mi alzai in piedi.

Che cazzo stava succedendo?

I ragazzi se ne stavano comodamente seduti sui gradini, come nulla fosse.
Ero in preda ad una crisi di esaurimento, avrei volentieri preso a calci tutti.
Perché il riccio se ne stava fermo, mentre Seth sfrecciava in avanti?
Harry si girò di scatto, prendendo una curva meno corta e dopo due minuti aveva già superato il suo avversario.
La nebbia non mi permetteva di intravedere bene la corsa, e quella condizione di impotenza mi stava torturando.
L'aria era umida,soffocante,spessa come uno strato compatto.
Poi, una macchina nera sfrecciò verso di noi.
Harry sorrise,togliendosi gli occhiali da sole e scendendo dall'auto, soddisfatto.
Seth arrivò pochi attimi dopo di lui.
Sembrava sconvolto.
Evidentemente lo aveva sottovalutato.

-'
Scusa amico,sarà per la prossima volta'- disse Harry, toccandogli la spalla.

Seth intanto lo stava incenerendo con lo sguardo.
Si guardarono fisso per una manciata di minuti, occhiate di sfida e odio.
Christine la puttana corse subito a congratularsi con IL MIO RAGAZZO, rompendo quel momento.
Poi non perse altro tempo, e andò subito a consolare Seth.

-
'Hai visto Pulce? Non c'era motivo di preoccuparsi.'- mi disse il biondo,con un braccio intorno alla mia schiena.
-
'Niall,unico amore della mia vita...io stavo per morire!'- dissi sotto voce, non volevo che gli altri sentissero.

Un attimo dopo, mi ritrovai labbra contro labbra, con Harry.
Lui assunse il controllo di ogni parte del mio corpo in pochi istanti.

-'
Congratulazioni, campione'- sussurrai al suo orecchio.
-'
Questa era solo una piccola dimostrazione indiretta...'- fece lui, cingendomi i fianchi.
-'
Dimostrazione di cosa...?'- dissi io,allentando la presa e cercando i suoi occhi.
-'
Del fatto che tu sei unicamente di mia proprietà'- rispose, con una voce talmente roca e calda da condurmi quasi allo svenimento.

  
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