Me
ne stavo ferma sul gradino, con le dita che affondavano nello
stomaco.
Ero
circondata dalle mie amiche che ridevano e parlavano di argomenti che
in quel momento mi parvero insensati.
Pareva
che nessuno si fosse accorto che lo stavo disperatamente cercando.
Mi
fermai a fissare il terreno, un misto di asfalto e sabbia umida.
Poi
feci un balzo all'indietro contro il muretto e tentai di riprendere
fiato.
La gravità, qualsiasi cosa che mi tenesse attaccata al
terreno, diventava niente.
Era come se venissi scagliata
improvvisamente contro qualcosa di dannatamente unico.
Pov's
Harry.
Avanzava
verso di me.
Indossava un paio di jeans neri aderenti e una giacca
di pelle nera.
I suoi capelli ricci luccicavano sotto i raggi del
sole.
Contro lo sfondo grigio del cielo, i suoi occhi assunsero un
verde più intenso del solito.
Mi si era bloccata la
circolazione.
Decisi che sarebbe stato meglio evitarlo, aspettare
fino alla fine della gara.
Troppo tardi.I l suo sguardo mi cadde
addosso e mi immobilizzai di colpo.
Harry strinse le braccia
intorno alla mia cassa toracica.
Io cercai di stringerlo ancora
più forte, volevo fargli sentire almeno un po’ di
dolore.
Non
possedevo le sue grandi braccia, ma mi venne il desiderio intenso di
stritolarlo.
Avevo paura e lui se n’era reso pienamente
conto.
Aveva la consapevolezza di essere il responsabile di
quell’ansia,
di essere l’unico artefice dei miei sbalzi
d'umore.
Guardai i suoi occhi.
Quelle iridi così
miracolosamente vicinie e vive.
Così profonde da potercisi
perdere dentro.
Così calde da bruciare, scottare se troppo
vicine.
-'Tranquilla
piccola, lo so che sei in ansia per me, ma andrà tutto bene'-
disse,assumendo un sorriso così splendente da accecarmi.
Parlò
con la sua voce vellutata, e si sporse verso il mio viso per
baciarmi.
Lo guardai, incapace di articolare una risposta.
Mi
sembrò di stare su placche tettoniche in movimento.
-'Sei
uno stronzo, Harry.. e non aspettarti di trovarmi a braccia aperte
quando questa colossale cazzata avrà una fine!
Non ho parole per
descriverti...per quale dannato motivo devi sempre trovare un modo
per essere così, così..'-non
trovavo neanch'io le parole.
-'Così
irresistibilmente perfetto?'-
mi disse, cingendomi i fianchi con le mani.
Cominciai a
prenderlo a pugni.
Non perché mi fossi arrabbiata o perché mi
sentissi offesa.
Volevo solo sbollire l'ansia.
-"Vuoi
aggredirmi? Vuoi Picchiarmi?
Non
puoi competere con me! Sei una miniatura... Brava bella! Combatti
come un criceto!"
Continuavo a sferrare pugni, a raffica,
come su un sacco di pugilato.
-'Si,
vai così,principessa guerriera.'
Ero
abbastanza vicino da sentire il suo odore.
Oh… sudore,
bagnoschiuma e Harry.
Era un cocktail che dava alla testa.
Mi
afferrò improvvisamente il polso e mi bloccò il
braccio dietro la
schiena.
Poi si avvicinò al mio orecchio,come un vampiro si
avvicinava alla sua preda.
-'Scusa,splendore,ma
devo andare..'-
mi disse, stampandomi un bacio sulle labbra.
Io lo morsi,
trattenendo le sue labbra alle mie.
Volevo urlargli ' Resta qui,
portami via e lascia perdere il resto.'
Ma lui era già
entrato in macchina.
Circondato dai ragazzi,teneva stretto il
volante.
Al suo fianco, Seth era comodamente seduto nella sua
decappottabile.
Il mio sguardo vagò sulla sua figura.
Era
un tipo affascinante, certo, alquanto misterioso.
Ma niente poteva
attirarmi più del magnete che sorrideva nell'altra auto.
Un
magnete bellissimo,tanto bello da mozzare il fiato.
I suoi occhi
sfavillarono, voltandosi nella mia direzione.
Rabbrividì.
-'Tutto
bene?'-
mi disse Alice,invitandomi a sedersi vicino a lei e agli altri.
-'Si,
assolutamente, tutto perfetto'-
risposi io,avvicinandomi.
-'Tranquilla,
Summer'-
disse Zayn, disinvolto.
-'Harry
sa perfettamente quello che fa'-
continuò Liam.
I ragazzi accesero i motori, facendoli
ringhiare come fossero animali ammaestrati.
Poi, Christine si
avvicinò alle due macchine per dare il via e..
Cosa ci faceva
quell'oca mancata davanti al mio ragazzo?
Certo, con tanto trucco
da creare una maschera di cera e due schifose protesi alle tette.
E
perché gli sorrideva come una prostituta sulla nazionale che
aveva
appena trovato un ottimo cliente?
Anche l'occhiolino, bene,
sarebbero stati cazzi amari.
-'Prontiiiiii?'-
gracchiò la papera senza tette.
-'Ai
postiiiiiiiiiiiiii'-
strillò con una voce talmente stridula da far morire la
vegetazione
circostante.
-'VIA!'-
disse, scuotendosi con un'eccitazione al quanto inopportuna e
sbattendo le sue finte forme a destra e a manca.
Le due
macchine sfrecciarono rapidissime, tanto veloci da non restare al
passo con la mia vista.
Svoltavano ad ogni curva come saette,
sempre vicine.
Nessuno dei due pareva averla vinta
sull'altro.
Sentii Louis avvicinò a me accennare a un
sorriso.
Mi voltai, lui mi fece cenno di continuare a
guardare.
Obbedì, e tentai di soffocare la voglia di andare
lì e
fermare quella stronzata.
Harry si fermò di colpo.
Mi
alzai in piedi.
Che cazzo stava succedendo?
I ragazzi
se ne stavano comodamente seduti sui gradini, come nulla fosse.
Ero
in preda ad una crisi di esaurimento, avrei volentieri preso a calci
tutti.
Perché il riccio se ne stava fermo, mentre Seth sfrecciava
in avanti?
Harry si girò di scatto, prendendo una curva meno
corta e dopo due minuti aveva già superato il suo avversario.
La
nebbia non mi permetteva di intravedere bene la corsa, e quella
condizione di impotenza mi stava torturando.
L'aria era
umida,soffocante,spessa come uno strato compatto.
Poi, una
macchina nera sfrecciò verso di noi.
Harry sorrise,togliendosi
gli occhiali da sole e scendendo dall'auto, soddisfatto.
Seth
arrivò pochi attimi dopo di lui.
Sembrava
sconvolto.
Evidentemente lo aveva sottovalutato.
-'Scusa
amico,sarà per la prossima volta'- disse
Harry, toccandogli la spalla.
Seth intanto lo stava
incenerendo con lo sguardo.
Si guardarono fisso per una manciata
di minuti, occhiate di sfida e odio.
Christine la puttana corse
subito a congratularsi con IL MIO RAGAZZO, rompendo quel momento.
Poi
non perse altro tempo, e andò subito a consolare Seth.
-'Hai
visto Pulce? Non c'era motivo di preoccuparsi.'-
mi disse il biondo,con un braccio intorno alla mia
schiena.
-'Niall,unico
amore della mia vita...io stavo per morire!'-
dissi sotto voce, non volevo che gli altri sentissero.
Un
attimo dopo, mi ritrovai labbra contro labbra, con Harry.
Lui
assunse il controllo di ogni parte del mio corpo in pochi
istanti.
-'Congratulazioni,
campione'-
sussurrai al suo orecchio.
-'Questa
era solo una piccola dimostrazione indiretta...'-
fece lui, cingendomi i fianchi.
-'Dimostrazione
di cosa...?'-
dissi io,allentando la presa e cercando i suoi occhi.
-'Del
fatto che tu sei unicamente di mia proprietà'-
rispose, con una voce talmente roca e calda da condurmi quasi allo
svenimento.