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Autore: Restart    25/08/2014    2 recensioni
James aveva (quasi) diciassette anni. E diciassette lividi, tra addome e braccia e gambe. Il Quiddich a volte era doloroso. Ma il Quiddich era la sua vita. Lui era il cercatore dei Grifondoro. Come suo nonno James e suo padre Harry. Suo padre. Lo ammirava così tanto, ma era difficile sostenere il peso di un padre che si chiama Harry Potter: il bambino sopravvissuto, il Salvatore del mondo magico, bla bla bla.
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Alexandra aveva altro a cui pensare. Seguiva attentamente la lezione. Quell'anno c'erano i M.A.G.O. e lei doveva essere pronta. Nessuno sapeva cosa celava sotto la sua veste da secchiona. Nessuno doveva sapere del suo doloroso passato. Lei affogava il suo dolore nello studio, a volte forsennato.
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-Quindi vorresti dire che il bambino, un bambino di sette mesi, può riportare ad una guerra magica?- chiese sarcastica Ginny.
-Non ora, ovviamente. In un futuro non troppo lontano. James non sa niente. Però la profezia che dice Hermione?- chiese Harry all'amica.
-Non posso prenderla. Non è proprio una profezia è più una maledizione. Quel bambino è stato maledetto quasi cento anni fa. Nessuno può sentire cosa dice quella "profezia-maledizione" se non Alexandra
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Scorpius, Ron/Hermione, Sirius/Lily, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nuova generazione
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Fu bacio leggero e veloce. Non lasciò ferite. Lexie si staccò a James e si smaterializzò davanti al ragazzo. Lui non riusciva a capire cosa avesse provato la ragazza.
Nel frattempo nel dormitorio femminile Jennifer ammirava il suo vestito rosso fuoco, per il ballo. Non aveva la più pallida idea sul perché avesse accettato l'invito di Weasley. Ah, sì. Erano tutti occupati. Perfino Canon. La sua cotta dal secondo anno di scuola. Rimirò per l'ultima volta il suo abito. Un'esplosione di seta rossa, con strass sul corpetto aderente. Poi lo rinfilò nella busta. In quel momento udì un crac. Lexie si era appena materializzata sul proprio letto. Singhiozzava abbastanza rumorosamente. 
-Hei Lex, cosa ti è successo?- chiese Jennifer. L'amica si tirò su e rideva.
-Stai ridendo?- domandò sempre più confusa Jennifer.
-Non ti preoccupare Jen.  Mi è successa una cosa, a dir poco speciale- disse sorridente Lexie.
-Dimmi allora- fece Jennifer.
-James mi ha baciato- disse Lexie. Jennifer spalancò la bocca, cercando di parlare, ma le parole non le volevano uscire di bocca. 
-James, Potter? Quel James?- chiese alla fine Baston.
-Conosci altri James?- domandò sarcastica Lexie. Sapeva che Jennifer dopo quella sera odiava James. 
-Oh. Lex non credevo che tu fossi caduta così in basso... Come puoi? James è un puttaniere. Ti ferirà solamente. Non ti riconosco più. I-i-io non lo so. Fai come ti pare.- disse Jenny
-Oh, grazie mille. Sei una vera amica! Pensavo che tu mi chiedessi dettagli o cose del genere, invece tu no. Tu non sai nemmeno se stiamo insieme!-
-Ma vi siete baciati! Il tuo primo vero bacio!- sbraitò Jennifer interrompendo l'amica.
-Non mi interrompere quando parlo, Jennifer!- urlò ancora di più Lexie. 
Annie Davies e Céline McLaggen ascoltavano da dietro la porta. Come poteva Lexie Thomas aver brecciato il cuore del famoso e bellissimo James Potter?  
-Non ci posso credere! Potter? Ma come può essere successo? Lui la lascerà subito... È una totale idiota. E poi io sarò lì per lui.- disse orgogliosa Céline. Era innamorata di James dal quarto anno ed a parte una serata di pomiciata non hanno più fatto niente. Lei attendeva James, divertendosi, diceva sempre.
Nel frattempo Lexie e Jen erano riuscite in qualche modo indefinito a tacere. Ma non a "fare la pace". Lexie non poteva concepire il fatto che la sua migliore amica, non accettava il bacio tra lei e James. 
Uscì dal dormitorio infuriata, per dirigersi verso la Sala Grande per la cena. Ma una mano la strinse per il braccio.
-James cosa vuoi?- chiese acida
-Non sono James. Sono Céline. Non ti ricordi della tua compagna di stanza?- chiese sorridendo falsamente.
-Cosa vuoi strega?- fece Lexie. 
-Una sola cosa: non ti avvicinare più a James Sirius. Lui è mio.- disse la bionda.
-E perché dovrei?- chiese la scura.
-Io sono un'abile pozionista. Posso sempre somministrare qualcosa a Christian- disse Céline.
-Questo è un ricatto!- sbraitò Lexie. 
-Beh, effettivamente lo è, perciò accetti?-
-Come fai conoscere Christian?- domandò Lexie
-Oh, a volte dolcezza è meglio che tu nasconda le lettere di tuo padre. E poi cara so anche l'altro segreto. Quello che spiega il tuo soprannome. Io so perché sei Colei-che-non-deve-essere-nominata.- spiegò Céline con leggerezza. Lexie si sentì immediatamente sbiancare. Il suo più grande mistero. Come faceva quella vipera a conoscere tutti i suoi segreti?
-Non toccherò più James. È tuo- concese Lexie.
-Bene. Ma sappi che mio padre lavora in ministero e tu sei sempre sotto controllo. La tua mammina sta bene ad Azkaban. Ama la sua cella gelida. E sappi, un passo falso e andrai a farle compagnia- sorrise malefica e se ne andò. Alexandra rimase lì a guardarla andarsene, poi si sedette per terra con le spalle al muro. La giornata più bella della sua vita si era trasformata nella peggiore. La fame che pochi minuti prima la attanagliava, ora non si faceva sentire più. Il suo posto era stato preso da delle fitte di dolore acutissime. Conati di vomito la assalivano. Sua madre. Colei che aveva creduto morta era viva. Viveva ad Azkaban. Era stata imprigionata lì per delle false accuse. Le stesse per cui Lexie la credeva morta. Accuse infondate. 

20 dicembre

Jennifer si era alzata prima di tutte le altre. Oggi la sua migliore amica diventava maggiorenne. Nonostante la litigata di qualche giorno prima, ora il loro rapporto era migliorato. Erano ritornate quelle di prima.
-Hey, Lex! Oggi è il tuo compleanno! Oggi sono 17! Svegliati!!-
Lexie aprì gli occhi incrostati dal sonno e sorrise. Da oggi poteva controllare la sua vita. Abbracciò l'amica che le porse una scatolina. Al suo interno c'era una collana. Sul ciondolo sorgevano due iniziali:
"AJ" Lexie sorrise a mo' di ringraziamento. Quella "J" però, per lei aveva un doppio significato. La indossò subito. Appena fuori dal dormitorio ricevette altri regali, dai suoi amici che negli ultimi tempi erano aumentati. Poi volse lo sguardo alla sua sinistra e vide James. Il suo sguardo era cupo e la fissava, come se le volesse fare del male. Lexie gli si avvicinò.
-Auguri- bofonchiò lui.
-Grazie James. Mi puoi dire cosa c'è che non va?- chiese lei.
-Seriamente Lexie? L'altro giorno mi hai lasciato da solo nella Stamberga Strillante, dopo che ti ho baciato. Non mi hai detto neanche una parola- disse lui arrabbiato. 
-Scusa ero sconvolta. Era il mio primo bacio, James.- fece lei. Lui la fissò sconvolto. 
-Non lo sapevo. Credevo che non ti fosse piaciuto..- disse lui dispiaciuto -Comunque oggi alla fine delle lezioni ti voglio tu-sai-dove- le sussurrò nell'orecchio. Lei si guardò intorno, in modo che non ci fosse Céline in giro, si avvicinò all'orecchio di James e con un lieve sussurro gli disse "ok" per poi lasciargli un leggero bacio sul lobo. Sorrisero entrambi e si diressero a colazione. Quando furono usciti Céline entrò nella stanza sogghignando. "Bene, la piccola Lexie non ha rispettato i patti" 
Quando passò accanto a lei in Sala Grande le diede un calcio negli stinchi per farle capire che la guerra era appena iniziata. Lexie alzò in piedi e le urlò dietro:
-Ora basta, Céline! Non ne posso più dei tuoi scherzi e delle tue malefatte! Non capisco proprio il perché tu non sia finita in Serpeverde!- 
-Semplice, basta dire le tue preferenze al cappello. E non sono l'unica a saperlo. Harry Potter, il grande Harry Potter doveva essere spedito in Serpeverde. Ma lui ha convinto il cappello a mandarlo in Grifondoro.- disse sorridendo. -E poi cara Thomas ti consiglio di volare basso con me. Se non vuoi che qualcuno sappia qualcosa. Quindi allontanati da James. Questa volta è l'ultima che te lo dico- Lexie si guardava agitata intorno. Quando vide James arrivare a grandi falcate,  tirò un sospiro. Lui prese McLaggen per il braccio e la vece voltare verso di sé. 
-Céline ti consiglio di smettere-
-Io smetterò solo quando lei ti lascerà. E non le conviene continuare così, per l'immunità di Christian- disse l'ultima frase in un sussurro in modo che solo lui capisse. James sgranò gli occhi nocciola. Per la prima volta Lexie vide la paura nei suoi occhi. 
James non avrebbe permesso che qualcuno facesse del male a Christian.
La preside seguiva la scena con un Fred arrabbiato per quello che faceva quella stupida di McLaggen a James e a Alexandra. Nonostante non le stesse simpatica, doveva accettarla, essendo la cotta del suo migliore amico.  
-Signorina McLaggen, mi può spiegare che cosa sta facendo alla signorina Thomas e al signor Potter? È in vena di minacce? Tutti e tre nel mio studio, anche lei signor Weasley- disse con la risolutezza che era sempre stata presente nella sua vita. Seguirono tutti e tre la preside. James si avvicinò a Lexie, prendendole la mano. Lei sorrise timida. 
-Allora, signorina Thomas, cosa le è successo?- chiese la preside.
-Céline è innamorata da James da tempo e quando ha saputo che noi due abbiamo un legame speciale, si è ingelosita minacciandomi- fece Lexie
-Quali erano le minacce?- domandò la preside
-Ha detto "sono un'abile pozionista, posso sempre somministrare qualcosa a Christian" e poi "stai attenta. Sei sotto osservazione dal ministero per lo stesso fatto per cui la tua mamma è ad Azkaban"- disse la ragazza, prendendo fiato e continuò -Ora le voglio chiedere una cosa professoressa, lei sapeva che mia madre era ad Azkaban e non sottoterra?-
-Purtroppo sì. Anche se le accuse sono infondate. È lì ingiustamente. Come successe a Sirius Black. Fred fai entrare James- 
 Fred aprì la porta. James lanciò un'occhiata fugace a Lexie che nascose il viso per non fargli vedere per l'ennesima volta piangeva. 
-Signorina McLaggen conferma tutto quello che ha detto Alexandra? Se dovesse mentire, mi sentirei costretta ad usare il Veritaserum su tutti voi- 
-Si, preside, confermo. Mi dispiace.- confessò la ragazza.
-Bene. Lei è sospesa dalle lezioni per un tempo indefinito. Faccia pure i bagagli per casa. Ci dovrà stare per un bel po'. Voi due state attenti. Siete ammoniti- e li lasciò andare.
-Ce la siamo scampata bella. Alla Stamberga?- fece James
-D'accordo. A oggi- e gli lasciò un bacio sulla guancia.
~•~•~•~
James aspettava Lexie da venti minuti, ma sembravano ore. Proprio quando si stava dirigendo verso la porta udì un crac. Lexie si era appena materializzata dietro di lui. Le corse incontro e la baciò. Poi le porse il pacco. Quando Lexie tirò fuori quell'esplosione di tulle, gli occhi le si illuminarono. Non aveva mai visto niente di più bello. 
-Grazie, James. È il regalo più bello che abbia mai ricevuto- disse eccitata.
-Perché non te lo provi?- chiese lui. Lei se lo provò; l'abito le calzava a pennello.
-Sei meravigliosa- fece James. -Al matrimonio sarai la più bella di tutte- Lei lo guardò raggiante, poi unì le sue mani dietro la nuca di James e lo avvicinò a sé per lasciargli un bacio sulle labbra.
"Auguri, amore mio" sussurrò James.



{Nota autrice} Si aggiunge un po' di mistero alla storia... Che ne pensate del capitolo? E di Céline McLaggen? E del  finale? Fatemi saperee!!!
Ah, quasi dimenticavo... Ho deciso i volti per i miei protagonisti... Per James, l'attore britannico Douglas Booth e Tiana Benjamin per Lexie, che interpreta Angelina Johnson nei film di Harry Potter... Che ne pensate di questi volti?
   
 
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