Serie TV > The Mentalist
Segui la storia  |       
Autore: ABaker44    25/08/2014    2 recensioni
Lui ama lei,
Lei ama lui,
Ma come andranno avanti le cose tra Jane e Lisbon?
Ecco la continuazione della 6x22 che dovrebbe piacervi ;)
Buona lettura.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon, Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ecco il secondo capitolo, grazie mille per le vostre recensioni sul primo capitolo, spero che la continuazione vi piaccia ;)

2.

Dopo poco più di un'ora Abbott, Jane e Lisbon salirono sull'aereo. Quando Patrick scoprì che Dennis era da parte a lui e che Teresa era seduta sola in un altro posto, non nascose la sua delusione. Abbott lo notò, perché non si sedette vicino a Jane ma andò da Lisbon e le fece segno di accomodarsi vicino al suo uomo. 
"Grazie" disse lei sorpresa.
"Mi fa piacere" rispose Abbott sorridente.
Quanta gioia conteneva, quant'era buona questa persona, aveva fatto tutto per metterli assieme e ora che il suo lavoro era finito continuava a far loro favori.
Quando Teresa raggiunse Patrick e si sedette da parte a lui, il biondo sorrise felice e le mise un braccio attorno alla sua vita. Lisbon appoggiò la sua testa sopra alla spalla di Jane e chiuse gli occhi. In questa posizione si addormentò ben presto e Patrick rimase ad osservarla dormire con un sorriso. Sentiva il suo odore di cannella che lo circondava ogni volta che Lisbon si avvicinava a lui. Osservava i capelli scuri leggermente spettinati di Teresa e non resistette alla tentazione di passarci una mano attraverso. Era stupenda. 
«Grace ed io abbiamo sempre pensato che tu e Lisbon vi sareste... Sai... Messi assieme.» aveva detto Rigsby pochi mesi fa durante un'uscita tra uomini. Jane ricordò queste parole mentre osservava la sua amata e si rese conto che Wayne e Grace gli mancavano, il CBI gli mancava, la squadra composta da Cho, Van Pelt, Rigsby, Lisbon e lui stesso. L'importante però, era la magnifica donna che dormiva appoggiata a lui, era così importante per lui, così preziosa. Osservandola si sentì sempre più tranquillo e poco a poco cominciò ad addormentarsi fino a quando lo fu totalmente.
Erano carini da guardare, appoggiati l'uno contro l'altro, erano una coppia da poco ma si amavano da anni, era strano abituarsi a questa situazione, e ogni volta che Jane la baciava, Teresa si sentiva come in un sogno. Aveva aspettato questo bacio per anni, l'aveva immaginato molte volte, ma questo era il meglio che poteva succedere. Aveva spezzato il cuore a Pike, Jane l'aveva fatta soffrire, aveva dovuto scendere dall'aereo che l'avrebbe portata a Washington, aveva pianto e pianto e si erano baciati in un luogo che non aveva niente di romantico, davanti a una agente della TSA, ma era il bacio più bello della sua vita, perché era con Patrick.
L'atterraggio svegliò Lisbon che dovette guardarsi intorno e guardare Jane da parte a lei per ricordarsi che tutto era realmente accaduto. Erano arrivati, tra poco avrebbero ritrovato tutti i loro colleghi, probabilmente già dopo essere scesi dall'aereo. Questo pensiero mise un po' Teresa in imbarazzo, il fatto di essere con Jane la imbarazzava, che tutti lo sapevano o lo avrebbero saputo, dopo che tutti avevano visto per anni Un Jane e Una Lisbon essere solo amici. Amici che scherzavano, che fingevano di essere arrabbiati l'uno con l'altro, che fingevano di litigare, che si rimproveravano. Teresa aveva spesso criticato Jane, lo aveva fatto probabilmente per nascondere quello che provava veramente, ma ora si vergognava all'idea di dover raccontare le novità ai suoi amici. Certo, amava Jane più di tutto, ma c'era comunque imbarazzo anche in confronto a lui, baciarlo, tenergli la mano, tutte piccole cose che sarebbero capitate spesso ma che la mettevano in imbarazzo, siccome fino a poco fa passavano il loro tempo a stuzzicarsi. Da una parte voleva che questa relazione sia una relazione seria, e per tutta la vita, ma da una parte la faceva quasi ridere. Amava Jane più di tutto ed era capitato tutto in un attimo che non riusciva più a distinguere la realtà dai suoi sogni che aveva sempre fatto e che riguardavano Jane.

A parte Abbott, nessuno sapeva che Lisbon era rimasta a Austin e nessuno sapeva quello che era successo. Teresa svegliò Jane gentilmente e assieme a Dennis scesero dall'aereo.
Non avevano bagagli da recuperare quindi uscirono subito dall'aeroporto. Lisbon si mise dietro a Jane e Abbott, voleva essere l'ultima a essere vista uscire, anzi, non voleva essere vista da nessuno. Quello che era successo tra lei e Jane riguardava solo loro due, e temeva la reazione e i commenti degli altri.
Ad aspettarli fuori c'erano Fischer e Cho, andavano molto d'accordo e parlavano dell'ultimo caso. Due buoni agenti, seri e che lavoravano duro. Abbott fu il primo a uscire dalla porta dell'aeroporto, e di conseguenza il primo ad essere visto da Cho e Fischer. I due gli sorrisero e mentre si avvicinavano a lui uscì Jane, con un sorriso.
"Ehi! Ciao!" Disse Kim che era arrivata vicino a loro. 
Aveva un sorriso che durò fino a quando uscì Teresa, quando uscì, Lisbon vide Cho e Fischer guardarla con un'espressione interrogativa, non capivano. Quando Teresa li vide così si chiese perché doveva vergognarsi, perché temeva la loro reazione? Era stupido! La verità era che era pazza di Jane, e non c'era niente di cui vergognarsi. Così, quando vide le loro facce che non capivano, lei gli sorrise, a tutti e due.
"C'è stato... Un cambiamento di programma." Disse guardando Jane ridendo. 
L'espressione di Fischer cambiò, sorrise.
"Ah?" Disse guardando i due con un sorriso. 
Cho invece sembrava non capire.
"perché?" Chiese.
Tutti risero.
"Ah Cho!" Cominciò Jane "Non cambierai mai!" 
E tutti ricominciarono a ridere.
"Iceman" suggerì Lisbon alzando le spalle e ridendo.
Cho sembrava ancora non capire, e questo provocava ancora più risate tra gli altri.
"Ho provato a spiegargli" disse Abbott, "non ha capito."
"Non sono stupido, ho capito da quando abbiamo cominciato a lavorare al FBI se non prima." disse Cho con un sorriso come per dire «vi ho fregati tutti, coglioni.»
Tutti lo guardarono impressionati finché Cho scoppiò a ridere. 
"Mi avete veramente preso per un cretino" disse "Sembrava che non parlavo nemmeno la vostra lingua"
Gli altri lo guardarono divertiti.
Nessuno l'aveva mai visto ridere così, faceva piacere.
Quando tutti ebbero finito di ridere, si avviarono felici verso l'auto di Cho e Fischer.
Fischer e Cho avevano di nuovo fatto la "battaglia degli sguardi" per sapere chi guidava. Era una cosa tra di loro, cercavano di intimidirsi a vicenda guardandosi negli occhi e il primo che cedeva lasciava guidare l'altro. Quel giorno non era durato a lungo, e quando Kim si girò verso Cho guardandolo, lui gli porse le chiavi.
"tieni, oggi vinci tu subito." Aveva detto.
"Oh, grazie." Disse lei con un'aria per metà di sfida e per metà sorpresa.
Salirono in macchina: Fischer al volante, Kimball da parte e i tre dietro.
Per tutto il tragitto fino alla sede del FBI, i cinque risero, scherzarono e parlarono principalmente di Jane e Lisbon.
Cho rideva ripensando a come lo avevano preso per uno stupido e gli altri ridevano anche loro.
Patrick e Teresa erano seduti vicini e spesso si guardavano sorridendo felici, gli altri erano felici per loro e a un certo punto Cho, Fischer e Abbott cominciarono a dire come dei ragazzini:
"Bacio, Bacio, Bacio,..." 
Jane e Lisbon risero, era imbarazzante, ovviamente, ma dopo tutto perché nascondersi? Lei e Pike si erano baciati diverse volte negli uffici del FBI davanti a chi era li. Non toccava a Jane questa volta di avvicinarsi per primo, toccava a lei. Senza pensarci si voltò verso di lui e appoggiò le sue labbra contro le sue. Gli altri applaudirono come dei ragazzini esaltati, era divertente. Patrick e Teresa dimenticarono tutto quello che c'era intorno a loro e si baciarono di nuovo. Quando finalmente le loro labbra si staccarono notarono le espressioni sorridenti e divertite degli altri. Sorrisero anch'essi e ricominciarono a parlare.
Nessuno pensò a cosa sarebbe successo a Austin, quando la vita sarebbe ricominciata normalmente, o quasi.
Quando arrivarono a Austin, si fermarono davanti all'ufficio del FBI e scesero dal veicolo. 
Il silenzio era calato, la vita vera ricominciava, era ora di ritornare sulla terra e guardare in faccia la realtà, quello che aveva fatto Jane era giudicato grave. Varcarono la porta dell'edificio e Lisbon rabbrividì per via dell'aria condizionata all'interno dell'edificio. Fuori cominciava a fare più buio e all'interno del palazzo l'atmosfera era tranquilla. 
Arrivarono nella stanza dove lavoravano gli altri agenti di Abbott.
"Teresa!" Disse Wylie sorpreso di vederla.
Lisbon alzò le spalle come per dire 
"Sono ancora qui!" E i due risero.
Wylie si avvicinò e la abbracciò gentilmente, la apprezzava molto.
Era stata lei a insegnarli molte cose quando era appena arrivato.
"Lisbon e Jane venite nel mio ufficio" disse Abbott quando furono tutti nella stanza.
I due seguirono Dennis, entrarono nel suo ufficio e si sedettero di fronte a loro.
"Jane," cominciò Abbott "Il direttore ha trovato molto grave quello che hai fatto, la lettera, e tutto. Vuole sospenderti" disse.
Jane non fu sorpreso e continuò a fissare Abbott.
"Abbiamo risolto un omicidio, nessuno e stato gravemente ferito e non ci sono stati problemi." Disse Dennis. "Ne ho parlato con il capo, è d'accordo di lasciar perdere la storia della lettera. È la sola e unica volta che lo farà." Terminò sorridente.
"Jane puoi ricominciare domani, Lisbon dopodomani, per via del trasferimento annullato." Disse infine prima di farli uscire.
"Bene, se non avete domande potete uscire." Terminò.
Jane e Lisbon uscirono contenti e una volta fuori nel corridoio ne parlarono. 
"Per fortuna." Disse Lisbon.
"Possiamo ricominciare, tutto come prima" aggiunse felice.
"TUTTO come prima?" Chiese Jane con un sorriso insistendo sul 'tutto'.
Era chiaro che non tutto era come prima, c'era la loro storia ora.
Jane le prese un braccio dolcemente e camminando in fretta la portò in una di quelle stanze che si usano per gli interrogatori. Entrò, chiuse la porta dietro di lui e appoggiò Teresa contro il muro prima di appoggiare le sue labbra contro quelle della sua amata. La baciò con passione per un attimo che durò un eternità per Teresa e quando finalmente Jane si tirò in dietro lentamente e la guardò dritta negli occhi, lei sorrise felice, non voleva uscire da quella stanza. Così lo riavvicinò a lei appoggiandoli una mano dietro alla testa e lo baciò di nuovo, ancora e ancora, erano momenti che dovevano recuperare dopo tutti questi anni passati assieme senza essere niente altro che amici. A interromperli fu la maniglia della porta che si abbassò e un agente che entrò.
Si staccarono subito, imbarazzati, e fecero finta di discutere di un certo caso.
"Oh. Scusate, mi avevano detto che era libero." Disse l'agente che sembrava non aver visto niente dei baci.
"Oh, si certo, ora usciamo, dovevo  discutere con Jane" disse Lisbon seriamente.
Detto questo uscirono di fretta dalla stanza.
"Sei terribilmente sexy quando fai la seria." Disse Jane una volta fuori nel corridoio.
Lisbon gli tirò una leggera gomitata sui fianchi e accelerò il passo.
"Era un complimento" disse Patrick.
Teresa si voltò, rise e si diresse verso la stanza dove gli altri stavano ancora lavorando.

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Mentalist / Vai alla pagina dell'autore: ABaker44