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Autore: Lyneea    25/08/2014    5 recensioni
Quattordici anni dopo la fine della Seconda Guerra Magica.
Draco, padre single, ha mandato il figlio Scorpius a Hogwarts. Il ragazzo, come ogni Malfoy che si rispetti, è stato smistato a Serpeverde e sta frequentando il suo secondo anno.
Hermione è anche lei una madre single, ma ha deciso di trasferirsi a Parigi e tagliare i ponti con tutti. Ha mandato il figlio Altair a Beauxbatons, soprattutto per proteggerlo dal suo più grande segreto. Ma cosa succederebbe se il destino, un destino chiamato Silente, avesse deciso diversamente?
Dal primo capitolo
Altair si avvicinò pensando ingenuamente di poter fare amicizia anche con quel ragazzo che tanto gli somigliava. Ma quando fu vicino lo sguardo del Serpeverde, così freddo e duro, lo fece desistere dall'aprire bocca. Ci pensò quindi il giovane Malfoy a rompere il ghiaccio: «Che hai da fissare tu?»
Altair fortemente a disagio rispose quasi balbettando:
«Beh ti fissavo stupito, non hai notato quanto ci rassomigliamo?»
Scorpius con un ghigno stampato in faccia si avvicinò e ruotando il viso del ragazzo disse:
«Vediamo, mettiti di profilo...
Te lo dico io a chi assomigli, quell'espressione così intelligente...
Sei proprio uguale a un troll di montagna!».
Spero di avervi incuriosito...
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Salve a tutti.
Eccoci al secondo capitolo della storia, dove i nostri gemelli cominciano a “prendersi le misure”.
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Buona lettura
Lyn
Incontri Ravvicinati


Il Professor Piton, appena uscito dall'ufficio del Preside, aveva mandato a chiamare Scorpius e lo stava attendendo nel suo studio.
Quando il giovane Malfoy entrò nello studio del direttore della sua Casa un brivido corse lungo la sua schiena. Lo sguardo accigliato con cui lo fissava l'insegnante di Pozioni non prometteva niente di buono.
«Professor  Piton, ha chiesto di vedermi?»
«Si Scorpius, prego accomodati» Disse indicando la sedia davanti alla scrivania.
Una volta che il ragazzo prese posto sulla sedia il professor Piton cominciò a parlare:
«Volevo dirti che ho intenzione di informare tuo padre di quello che è avvenuto questa sera. Lo contatterò via camino e ho pensato di farti assistere in modo che possiate parlare, dopo.»
«Che bisogno c'è di avvertire mio padre? Sono stato aggredito da Potter, al massimo è suo padre che dovreste avvertire.» Rispose il giovane serpeverde cercando di nascondere la tensione.
«Scorpius, conosco i Malfoy da tre generazioni e ti assicuro che con me questi trucchi non funzionano. Il mio udito è ancora molto buono e ti ho sentito chiaramente insultare il tuo nuovo compagno di scuola. Se non erro tuo padre si è raccomandato di informarlo se tu ti fossi di nuovo messo nei guai, quindi dovrò contattarlo.» Si alzò e si diresse verso il camino ma fu bloccato dalla voce del suo protetto.
«Professore, per favore, non potreste evitare di riferire a mio padre lo “scambio di vedute” che ho avuto stasera con il nuovo grifone?»
«Scorpius» il professore scosse piano la testa. «Dopo tutte le volte che tuo padre è stato chiamato dal Preside per il tuo comportamento, dopo “l'incidente dell'anno scorso”, è normale che  voglia essere informato di tutte le volte che ti metti nei guai.
Tuttavia, per questa volta potrei passarci sopra, ma ti raccomando di tenere un comportamento civile nei confronti dei tuoi compagni. Considero tuo padre un amico e visto che mi ha chiesto di tenerti d'occhio non ho intenzione di reggerti il gioco.
Si è fatto tardi e non voglio che domani mattina tu sia troppo addormentato per seguire la mia lezione, quindi sarà meglio che tu vada»
«La ringrazio professore, non si pentirà di avermi dato una seconda possibilità»
Il professore era di tutt'altro avviso ma preferì non replicare.
Il giovane serpeverde stava per congedarsi quando il professore lo richiamò indietro:
«Scorpius, dimenticavo di dirti una cosa. Il Preside è purtroppo venuto a conoscenza della vostra scaramuccia con Griffondoro. Mi ha detto che vuole parlare a tuo padre della cosa la prossima volta che lo vedrà. Ti consiglio quindi, di evitare di informare tuo padre di questo Torneo interscolastico. Conoscendolo verrebbe ad assistere alle partite e visti i propositi del Preside meglio evitare che venga ad Hogwarts.»
«In effetti penso sia la cosa migliore non dirgli nulla. Buonanotte professore»


Il giorno successivo Altair cominciò a seguire le lezioni con gli altri Griffondoro del secondo anno. La sua prima ora ad Hogwarts fu Pozioni con il professor Severus Piton. La lezione era seguita anche dai ragazzi di Serpeverde e l'idea di vedere il suo sosia dopo la bella accoglienza della sera precedente rendeva il giovane Granger tutt'altro che di buon umore. Appena entrati si posizionò nel penultimo banco, e James decise di fargli da compagno. Lily e Hugo si  posizionarono nel banco appena davanti al loro.
Scorpius Malfoy ed Edward Zabini entrarono nell'aula subito dopo i Griffondoro. Il giovane Serpeverde non aveva affatto dimenticato che James Potter l'aveva schiantato la sera precedente davanti alla sala grande. Tutta la notte aveva pensato al modo in cui l'avrebbe fatta pagare prima a Potter, e poi a quel dannato finocchio di Beauxbatons. Arrivato nell'aula decise di mettersi all'ultimo banco proprio dietro ai due Griffondoro. Il professor Piton comunicò ai suoi studenti  che quel giorno avrebbero dovuto creare una comunissima pozione per foruncoli e che, vista la scarsa complessità della sua preparazione, solo chi non fosse riuscito a prepararla adeguatamente avrebbe avuto una valutazione, negativa logicamente.
Altair e James presero gli ingredienti scritti sulla lavagna: Ortiche secche, Zanne di serpente tritate, Lumache cornute stufate e Aculei di Porcospino. Una volta accesi i calderoni cominciarono a sminuzzare gli ingredienti. Dietro di loro Scorpius seguiva il lavoro di Potter scrupolosamente, attendendo un istante di disattenzione. Il momento tanto aspettato arrivò dopo mezz'ora dall'inizio della lezione quando James si era messo ad osservare con una punta d'invidia il modo con cui Altair schiacciava le lumache stufate e sminuzzava gli altri ingredienti.
Pozioni non era mai stata la materia preferita del giovane Potter, soprattutto perché l'insegnante, che era anche il direttore della casa di Salazar, non aveva una particolare simpatia per i Griffondoro e sembrava ne nutrisse ancor meno nei suoi riguardi. Altair, invece, sembrava così dotato, e James si era messo ad osservarlo nella speranza di riuscire a realizzare una pozione decente. Questa sua disattenzione però fu fatale per la pozione che stava cuocendo alla sua postazione.
Scorpius infilò nel calderone del Griffondoro una dose tripla rispetto alle indicazioni di Aculei di Porcospino, la pozione cominciò a fumare intensamente e dopo un paio di minuti esplose fragorosamente.
Un ghigno beffardo si dipinse sul volto di Severus Piton quando si avvicinò al calderone di James: «Bene, bene, era dai tempi di Neville Paciock che non vedevo un tale disastro nella mia aula. James Potter una bella T non gliela leva nessuno. Aggiungo, che se entro fine mese non recupererà questo voto con mio sommo dispiacere non potrà partecipare ai festeggiamenti con i campioni di Quidditch.»
Il professore diede anche un occhiata al lavoro di Altair e quasi sconsolato aggiunse: «Vedo che a Beauxbatons almeno le basi gliele hanno insegnate. La pozione è sicuramente riuscita signor Granger peccato che, in quanto così semplice, questo lavoro non le frutterà nessun voto positivo».
Fu allora che Altair capì che anche il direttore di Serpeverde, come i suoi studenti, non l'aveva preso in simpatia e se ne rammaricò perché a Marsiglia Pozioni era una delle sue materie preferite, dove tra l'altro non aveva mai preso meno di una E.
Durante la pausa pranzo James era molto depresso, grazie al brutto voto di Piton poteva anche scordarsi la festa con i campioni di Quidditch. Oltre a questo era veramente arrabbiato. Da come ghignavano le serpi nel banco dietro al suo, c'entravano sicuramente qualcosa con l'esplosione della sua pozione. Tutto questo gli aveva fatto passare tutto l'appetito e il ragazzo rimestava svogliatamente con la forchetta il pure di patate dolci che aveva nel piatto. I suoi pensieri vennero interrotti dall'arrivo di Altair che prese posto accanto a lui: «Ciao James»
Poi scrutando il viso sofferente del nuovo amico aggiunse: «Tutto bene?».
Il giovane Griffondoro volse lo sguardo corrucciato verso il compagno appena arrivato senza emettere alcun suono.
«Preoccupato per la T in pozioni? Non so cosa sia successo al tuo calderone. Con la coda dell'occhio lo stavo osservando e mi sembrava che stessi facendo buon lavoro. Chissà come mai la pozione è esplosa..»
«Secondo me centrano Malfoy & Co, sai visto come ridevano quando è esploso tutto . Dopotutto ieri l'ho schiantato ieri sera e lui porta rancore. Ma questa me la paga, lo sistemo io quello spocchioso» esclamò il ragazzo, furente.
Il giovane Granger che aveva indubbiamente ereditato dalla madre il buon carattere e la generosità nei confronti degli altri cercò di calmare il compagno di casa: «Non penso sia saggio continuare a farsi i dispetti, magari se lasci correre i serpeverde la finiranno. Se sei preoccupato per il voto di oggi ti posso dare una mano a studiare. Me la cavo bene in Pozioni, vedrai che riusciremo a recuperare la T prima della festa di fine mese.»
«Ma così penseranno che sono un vigliacco! No devono pagarla quelle infide serpi». Rispose James con enfasi.
Altair non era d'accordo con il giovane grifone: «James calmati, da quello che ho potuto notare Piton non ha una gran simpatia per Griffondoro. E' il direttore di Serpeverde , se vuoi sperare di rimediare il brutto voto preso tanto da poter partecipare alla festa dobbiamo mantenere la calma e un basso profilo. Sicuramente se non reagiamo le serpi la finiranno con i loro scherzi. Dammi retta è la soluzione più saggia»
Alla fine il giovane Potter dovette arrendersi alla logica del compagno di casa e promise che non avrebbe dato seguito ai suoi propositi di vendetta.
La prima settimana ad Hogwarts trascorse per il nuovo arrivato in modo abbastanza tranquillo. L'unica cosa che dava fastidio al cercatore di Beauxbatons era che si sentiva costantemente due occhi grigi molto simili ai suoi che lo fissavano con astio.
Come promesso Altair aiutò  James in Pozioni quasi tutti i pomeriggi, almeno quando non era impegnato con gli allenamenti di Quidditch, e  tutte le sere dopo la cena. Il giovane Potter la settimana successiva consegnò una perfetta relazione, anche se non richiesta dal professore, sui vari modi di usare un Bezoar come rimedio per un avvelenamento.
La pozione che dovettero preparare quella settimana in classe fu un distillato della pace. Il giovane Potter miscelò con sicurezza, e senza l'aiuto del compagno francese, la Pietra di Luna in polvere e lo sciroppo di Elleboro guadagnandosi la prima O della sua vita con il professor Piton. L'insegnante aggiunse anche che se avesse continuato ad impegnarsi a quel modo fino alla fine del mese, sebbene rammaricandosene, avrebbe considerato rimediata la T presa la settimana precedente.


Il giorno successivo i Griffondoro avevano alla seconda ora Difesa Contro le Arti Oscure con il professor Remus Lupin, sempre insieme ai ragazzi di Serpeverde. Il professor Lupin voleva insegnare ai suoi studenti i fondamentali del Duello Magico. La settimana precedente aveva spiegato dettagliatamente le regole del duello. Quella mattina aveva organizzato una dimostrazione.
Nel centro dell'aula era stata posizionata una pedana e ai due lati si posizionarono da una parte Griffondoro dall'altra Serpeverde.
«Miei cari ragazzi visto che settimana scorsa abbiamo studiato le regole del Duello magico oggi vorrei provare a fare una dimostrazione pratica. A tal proposito sceglierò due studenti che si affronteranno, vi raccomando tuttavia che essendo questa una dimostrazione a scopo puramente didattico non dovrete farvi male. Per primo vorrei chiamare il signor Granger, che essendo da poco tempo tra di noi non ho ancora avuto modo di valutare.»
Altair salì sulla pedana attendendo di sapere chi avrebbe dovuto affrontare.
Lupin, per evitare inutili scontri con Serpeverde, aveva deciso di scegliere il giovane Potter. Il professore aveva notato che i due ragazzi avevano fatto subito amicizia ed era sicuro che avrebbero condotto la dimostrazione in modo pacato: «James Potter potresti venire tu a batterti contro il tuo ...»
Scorpius Malfoy tuttavia non era d'accordo con la scelta fatta dal professore e lo interruppe educatamente: «Professor Lupin posso offrirmi io per questo duello? Dopotutto sono entrambi Griffondoro e per una questione di equità penso dovremmo scegliere gli sfidanti da entrambe le Case»
«Hai ragione Scorpius» rispose titubante il professore: «Se vuoi puoi prendere il posto di James. Ma ricordo ad entrambi che questa è solo una dimostrazione»
«Professore» obbiettò Potter: «Mi piacerebbe fare io questa dimostrazione. Potrei prendere il posto di Altair, se lei è d'accordo»
Ancora prima che  Lupin potesse rispondere Malfoy cominciò a deridere il ragazzo francese: «Lo sapevo che eri un vigliacco Granger, hai paura che ti faccia la bua? Sei troppo delicato e chiedi ai tuoi amici sfigati di difenderti?»
Sentirsi dare del vigliacco  era l'insulto che il giovane grifone meno sopportava. Sfoderando la bacchetta e camminando a grandi falcate verso l'avversario disse: «Sono prontissimo Malfoy, incominciamo subito, ti farò rimangiare quello che hai appena detto!»
Remus si mise tra i due ragazzi : «Canalizzate tutte queste energie per duellare invece che per insultarvi. Ora mettetevi schiena contro schiena, camminate  e dopo che io avrò contato fino a tre vi girate e cominciate.»
I due ragazzi fecero come gli aveva indicato l'insegnante ma prima che Lupin finisse di contare Scorpius si voltò lanciando un "Alarte Ascendare" che fece volare Altair in alto per poi farlo ricadere rovinosamente a terra.
La serpe avrebbe voluto accanirsi sull'odiato sosia, ma Altair pur essendo ancora steso a terra lanciò un "Aguamenti", che spruzzò un getto d'acqua violenta sul ragazzo e lo fece cadere all'indietro: «Malfoy dell'acqua per schiarirti le idee».
Il Serpeverde completamente fradicio scagliò un Levicorpus, appendendo il Griffondoro per una caviglia per poi farlo rovinare a terra per la seconda volta.
Altair, sempre più ammaccato, decise di usare una "Fattura Gambemolli" che fece perdere l'equilibrio al Serpeverde. Con grande stupore dell'insegnante, che aveva avvertito i ragazzi di non usare incanti per infliggere dolore, Scorpius lanciò un "Exulcero" che irritò la pelle del viso dell'avversario.
Lupin avrebbe voluto fermare la "dimostrazione" perché stava decisamente degenerando ma fu anticipato dall'ultimo incanto del grifone, che lanciò al Serpeverde un "Mangia Lumache" facendone vomitare a Malfoy una grande quantità. A quel punto il professore dichiarò finiti sia il duello che la lezione e chiese a tutti gli studenti a parte ai duellanti di uscire dall'aula. Prima di accingersi a parlare tolse la “Fattura Gambemolli” a Scorpius ma non l'incanto "Mangia Lumache".
«Sono molto deluso da entrambi. La quantità di violazioni alle norme che vi avevo chiesto di seguire per questa dimostrazione è altissima. Innanzitutto attaccare prima che io avessi dato il via  è scorretto e poco onorevole Signor Malfoy. Era una dimostrazione, nessuno di voi due avrebbe dovuto farsi male e invece vi siete dati battaglia come se foste in guerra e non a scuola. Per fortuna ci avete risparmiato dalle Maledizioni Senza Perdono, che spero non conosciate ancora. Ci avete offerto uno spettacolo inqualificabile e sarei tentato di mettervi in punizione se non pensassi che il modo in cui vi siete ridotti oggi sia già una punizione sufficiente. Ora andate, penso che dovrete passare da Madama Chips»
I due ragazzi uscirono dall'aula ma solo Altair andò in infermeria a farsi curare le irritazioni cutanee e le due costole incrinate nelle tante cadute. Scorpius preferì invece dirigersi nell'ufficio del direttore di Serpeverde, nella speranza che avesse una qualche cura per quella fattura così fastidiosa.


Scorpius Malfoy non era mai stato umiliato così tanto durante tutta la sua vita. L'incantesimo usato dal grifone nel duello l'aveva costretto a vomitare lumache per più di due ore. Per fortuna si era riparato da occhiate di scherno nell'ufficio di Severus Piton. Purtroppo però, con tutti quei ragazzi presenti inevitabilmente era diventato lo zimbello di tutta la scuola. Sia sui banchi, che a al suo posto in Sala Grande trovava gusci o bava di lumaca, orripilanti feticci messi lì per ricordargli quell'orribile figura fatta.
Eloise Nott era da tutti considerata una serpe anomala. Assomigliava fisicamente alla madre: lunghi capelli biondi, occhi azzurri e un fisico che già all'età di dodici anni sembrava sul punto di sbocciare nel migliore dei modi. per quello che riguardava invece il carattere, la ragazzina era completamente diversa da Daphne Greengrass, soprannominata ai suoi tempi l'Algida Regina delle Serpi. Molto timida e riservata come la zia Astoria, intelligente e dedita allo studio come suo padre, Eloise non aveva fatto molte amicizie in quei due anni di scuola. Non andava d'accordo con le ragazze della sua casa intente, a suo dire, solo a pensare ad accorciarsi le gonne e truccarsi come pagliacci. Preferiva invece stare in compagnia di Edward Zabini e Scorpius Malfoy , erano cresciuti insieme e li considerava il surrogato della sua famiglia quando si trovava ad Hogwarts. Anche se sua madre le aveva riempito il baule di prodotti di bellezza, collant e trucchi, la ragazza preferiva un look acqua e sapone e portava ancora la divisa come le era stata data in dotazione il primo anno, calzettoni ai piedi annessi. Tuttavia quell'aria così indifesa e la sua stretta amicizia con Scorpius e Edward le era valsa l'antipatia e l'invidia di molte compagne di scuola.
Quel pomeriggio la ragazza stava camminando in uno dei cortili interni quando un gruppetto di ragazze di Tassorosso e anche alcune Serpeverde cominciarono a deriderla. Oltre alle parole avevano cominciato a spingerla e una volta caduta le avevano tirato i capelli e presa a calci. Proprio in quel momento Altair Granger stava passando di lì per recarsi agli allenamenti con la sua squadra di Quidditch. Quando aveva visto l'ignobile attacco minacciando di schiantare le crudeli ragazze le aveva indotte alla fuga per poi chinarsi ad aiutare la giovane Serpeverde. Eloise era stesa a terra a pancia in giù, aveva cercato di ripararsi dai colpi coprendosi il viso con le mani, anche perché non voleva dare la soddisfazione a quelle canaglie di vederla in lacrime. Sentì una mano toccarle la schiena e subito cercò di divincolarsi e rannicchiarsi lontano. Altair avvicinandosi provò nuovamente a sfiorarle la schiena:
«Non aver paura, sono andate via. Vieni, ti aiuto ad alzarti. Sei ferita da qualche parte?»
Quella voce così calda e rassicurante la fece voltare e con gli occhi pieni di lacrime intravide quello che di primo acchito pensò essere il viso di Scorpius, ma che ad uno sguardo più attento si rivelò  il volto del ragazzo francese tanto simile al suo amico. Prese comunque la mano che gli veniva offerta dal giovane e a fatica riuscì a rimettersi in piedi. Anche se il pericolo era scampato tra il dolore e lo spavento non riuscì ne a smettere di piangere ne tanto meno a dire una parola. Il ragazzo vide che aveva un ginocchio sbucciato e recitando un "Epismendo" gli guarì la ferita. Poi le porse un fazzoletto per asciugarsi le lacrime.
Eloise ancora sopraffatta dall'emozione riuscì a dirgli solo «Grazie»
Altair riprovò a chiedere se fosse ferita: «Ti fa male da qualche parte? Magari ti accompagno in infermeria» sorridendole con fare rassicurante.
La ragazza sentiva un dolore alle costole ogni volta che respirava e stava per accettare l'offerta del ragazzo quando sopraggiunse un alterato Scorpius che si avventò contro il grifone spingendolo lontano dall'amica: «Lurido maiale, cosa hai fatto a Eloise?»
La giovane Serpeverde si mise in mezzo ai due ragazzi dicendo: «Scorpius no, non è come pensi. Delle ragazze mi hanno aggredito e lui mi ha difesa e soccorsa»
Scorpius si fermò quasi pietrificato e guardando negli occhi l'amica esclamò sorpreso: «Sei sicura Ely? »
«Si, se non ci fosse stato lui mi sarebbe andata molto peggio. »
«Forse è meglio farla vedere dall'infermiera quando sono arrivato quelle ragazze la stavano pigliando a calci» intervenne preoccupato Altair.
«Ma no, sto bene» cercò di sminuire la ragazza, ma facendo un respiro più profondo una fitta le provocò uno smorfia di dolore in viso.
Il serpeverde, agghiacciato dalla descrizione dell'aggressione, senza nemmeno discutere con Eloise la prese in braccio e incamminandosi verso l'infermeria disse:«A lei ci penso io adesso». Avrebbe voluto ringraziare il giovane grifone per il suo intervento ma non avendo ancora sbollito l'umiliazione subita durante il duello non riuscì a dire altro.
Ely attaccata al petto dell'amico gli tirò uno scappellotto sulla nuca :«Non sei stato molto gentile, potevi almeno ringraziarlo!»
«Invece di sgridarmi voglio sapere i nomi di chi ti ha aggredita. Le sistemerò io» rispose il ragazzo serio in volto.
«Lascia perdere,  sono abituata agli insulti» disse lei cercando di alleggerire l'accaduto
«Non esiste. Nessuno ti tocca e poi la passa liscia» ruggì Scorpius, arrabbiato come non mai.
«Non puoi metterti a picchiare delle ragazze per difendermi. Meglio lasciar correre la faccenda»
Il ragazzo sempre più adirato le rispose:«Se non vuoi che ci pensi io va bene, ma che tu lo voglia o no io lo dirò a Piton. Questa azione non deve rimanere impunita altrimenti quelle canaglie ci riproveranno.»
Eloise allentando un poco la presa dal collo dell'amico annuì sospirando, quando Scorpius Malfoy si metteva in testa una cosa era impossibile fargli cambiare idea.
Dopo essere stata medicata la ragazza fu convocata dal direttore della sua Casa che gli chiese di raccontare l'accaduto. La serpeverde era contraria,  già adesso non era popolare, se poi si creava anche la fama gli anni di scuola sarebbero diventati un vero inferno. Piton tuttavia fece buona opera di convincimento e, dopo aver scoperto i nomi delle responsabili, lui insieme alla professoressa Sprite decisero di sospendere e rimandare a casa per due settimane le colpevoli dell'increscioso accaduto.

Volevo ringraziare le persone che hanno commentato il primo capitolo. Per me è stata una piacevole sorpresa leggere quanto la storia abbia suscitato la vostra curiosità. Ringrazio tantissimo anche chi ha inserito la storie tra le seguite/preferite/ricordate. Ne sono veramente lusingata.
A presto
Lyn
  
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