Lo sapevamo entrambi che prima o poi quel giorno sarebbe arrivato. Il giorno in cui tu saresti venuto all'alba a casa mia, avresti suonato il campanello e mio padre ti avrebbe aperto, con la tua stessa espressione. Con gli occhi lucidi, pieni di quel risentimento che ti logorava dentro, e mi dispiace. Saresti entrato a casa mia, avresti stretto I miei genitori in un abbraccio, senza sentirti a disagio come gli incontri precedenti, perchè sapevi come loro si sentivano, quindi poco importava dei tuoi stivali malconci, dei jeans strappati e della maglia bianca che faceva intravedere I tuoi tatuaggi, che io ho sempre adorato e baciato.
Ti saresti guardato intorno, salutando con un cenno Louis, senza avere il coraggio di avvicinarti. Avresti annuito distrattamente a quello che diceva Niall, senza nemmeno ascoltarlo, chinando il capo non riuscendo a reggere lo sguardo di Zayn. Avresti stretto la mano di Liam, anche se in fondo, tu lo odiavi ancora.
Ti saresti seduto nella fila in mezzo, giocando con il braccialetto che ti avevo regalato a natale, incurante che in chiesa, tutti stavano pregando.
Sapevi che I miei genitori ti adoravano, e che adoravano me.
Sapevi che avresti alzato lo sguardo sorpreso quando mia madre ti avrebbe chiamato all'altare, che ti saresti alzato in silenzio, strisciando I piedi.
Che nel passare avresti guardato la bara, piena di me. Che ti saresti morso il labbro fino a farlo sanguinare, che nessuna delle parole che avresti detto sarebbe riuscito a far star meglio te o gli altri. Che ti saresti accasciato al fianco di mia madre, stringendole la mano.
Che avresti affiancato Louis, e che insieme a Niall, Liam, Zayn e mio padre avreste portato la bara fino alle porte della chiesa, piangendo. Che avresti seguito la macchina a passo lento, e che avresti tanto voluto tenermi con te.
E anche io, Harry, avrei tanto voluto rimanere con te.
Andare a scuola insieme, passeggiare per Hyde Park e dare da mangiare ai piccioni. Mi sarebbe piaciuto andare con te al ballo di fine anno, iscriverci nella stessa università, condividere un appartamento, litigare, sposarci, avere figli, un maschio e una femmina, Luke ed Emma, andare a cena da Louis ed Eleonor, assistere ai litigi di Niall e Zayn, ormai talmente frequenti che non ci fai nemmeno più caso e ti sembra strano quando non lo fanno.
Mi sarebbe tanto piaciuto trascorrere la mia vita con te, perchè, diamine se ti amo.
Se ti amo tantissimo, tanto che mi sembra quasi di stare bene, ora, a scrivere questa lettera in un letto d'ospedale, con tutti I fili attaccati e la flebo al braccio, che mi fa male. Che mi sembra che questo tumore non ci sia più. E mi sembra ieri che mi parlasti, con quella fascia tra i capelli, gli stessi jeans e lo stesso sorriso con le fossette.
Gli stessi occhi umidi per l'alcol, la vena umoristica che io ho sempre adorato. Mi sembra ieri che mi baciasti, alla festa di Cate, dopo che litigammo per neanche ricordo cosa. Ero tremata tutta, perchè questo è l'effetto che tu mi fai.
Mi fai accendere, poprio come l'albero di natale che abbiamo addobbato insieme a casa tua, l'anno scorso.
E lo so che sono egoista, ora nel chiederti questo.
Ma spero che dentro di te, ci sarà sempre un luogo nel quale viviamo insieme, dove rinnoviamo le nostre primavere che non inaridiscono mai.
Sai che ho sempre creduto nei miracoli, vero? E che tu piangesti così tanto in ospedale, con la testa sulle mie gambe, dicendo quando ti odiavi per non avermi fatto vedere un miracolo.
Ecco,ci sono soltanto due modi di vivere la vita.
Uno è pensare che niente è un miracolo.
L'altro è pensare che ogni cosa è un miracolo.
Tu sei il mio miracolo Harry. Il mio per sempre.


Ti amo, Valerie.