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Autore: Dryas    26/08/2014    7 recensioni
Estate, stagione di mare e di serate con gli amici.
Di fronte a una distesa color cobalto, immersi nel relax più totale, dieci ninja di Konoha dovranno fare i conti con nuove emozioni e nuove situazioni. Ma a mischiarsi con i sentimenti più nobili ci saranno anche scontri, che siano verbali o in vetta a una montagna innevata, e amicizie vecchie di anni rischieranno di rompersi. Perché il pericolo è sempre dietro l’angolo, anche in spiaggia!
Seconda classificata al contest “Summer in Love.” di Tomoko_chan sul forum di EFP , vincitrice dei premi Coppia Migliore e Miglior Grammatica.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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COBALTO
-Raven’s Love-



#3. Conchiglie





Neji uscì dalla pineta con passo veloce. Pensava che almeno con Shikamaru sarebbe potuto rimanere tranquillo, e per tre giorni era stato così, ma aveva cominciato seriamente a dubitare del suo famigerato quoziente intellettivo quando lo aveva visto scambiare effusioni con Ino in un’amaca.
Meglio bruciare in spiaggia che assistere a quello spettacolo depravato.
-Salva quel poco di dignità che ti resta e falla finita- disse, osservando Rock Lee fare esercizi di aerobica al limite dell’osceno davanti a Sakura, la quale si stava gustando una fetta di anguria senza degnarlo di uno sguardo.
-Ti sei deciso finalmente!- esclamò la bestia verde di Konoha. –Ora sì che ci possiamo divertire!-
-Non ho intenzione di uscire dall’ombra- borbottò, sedendosi sotto l’ombrellone di Sakura.
-Vieni a pescare con me?- gli chiese, ignorandolo.
-No.-
-E a fare snorkeling?-
-Non ci penso nemmeno.-
-Ho portato i racchettoni! Partitella?-
-Volete stare zitti?! Non sento!-
Sakura si intromise, fulminandoli con lo sguardo. Aveva posato il libro che da tre giorni stava leggendo intensamente solo perché anche Sasuke non faceva altro che sfogliare le pagine del suo, ma ora che lui non c’era stava seguendo con interesse la partita di beach volley qualche decina di metri più avanti.
Le squadre erano composte da Naruto-Hinata e Kiba-Tenten.
Neji fece fatica a riconoscere la compagna. La sua pelle era già diventata scura ed era l’invidia di Ino, che passava intere giornate sdraiata sulla sabbia con lo scopo di veder brillare i suoi occhi azzurri in un incarnato caramello. Tenten aveva i capelli raccolti in una coda alta, che ondeggiava seguendo i suoi movimenti felini, e il costume che indossava le fasciava il corpo tonico, lasciando ben poco all’immaginazione.
Mentre era ancora intento ad osservare il cambiamento di Tenten, Kiba corse ad abbracciarla, sollevandola e facendola ruotare. Neji riconobbe la risata cristallina della ragazza, mentre con lo sguardo coglieva ogni più piccolo dettaglio: le sue braccia attorno al collo di Kiba, la vicinanza dei loro corpi, la loro complicità.
-Hanno vinto?- chiese a Sakura.
-No, lui fa così ogni volta che segnano, ma sta attento ora- gli disse, passandogli una fetta di anguria. Hinata riuscì a fermare la battuta di Tenten e a passarla a Naruto, il quale poi le alzò la palla. La Hyuga schiacciò verso Tenten, che stava per ricevere quando Kiba le piombò addosso. Il ragazzo si scusò in ogni modo, portando una mano dietro la testa, mentre se ne stava sdraiato sopra di lei.
-Segnano tre punti- continuò Sakura –poi Kiba finisce sempre addosso a Tenten, regalando il punto agli altri due.-
Neji rimase in silenzio, osservando la dinamica del gioco.
-Perché diavolo lo fanno?- chiese, dopo aver verificato di persona che Sakura aveva ragione.
-Ma è chiaro no? E’ un maldestro tentativo di provarci- rispose, poi si voltò verso Neji, la cui espressione era diventata tesa. –Caro mio- continuò –sei stato assente da questa spiaggia per troppo tempo.-
-Rock Lee, ho voglia di farmi una nuotata- dichiarò all’improvviso Neji, alzandosi in piedi e richiamando l’attenzione dell’amico, che nel frattempo si era messo a scavare un percorso per le biglie.
-Prendo maschera e boccaglio!- esclamò, lanciando in aria la paletta e la sabbia che conteneva. La nuvola di granelli investì la rosa, che in tutta risposta, lo colpì con un sandalo in piena fronte.




***




-Sasuke-kun? Dove sei?-

Era almeno mezzora che Sakura camminava sul bagnasciuga. Era partita alla ricerca di Sasuke legandosi il pareo ai fianchi e raccogliendo i capelli in uno chignon, con la speranza di ritrovarlo. Era tutto il pomeriggio che non si faceva vedere e cominciava ad essere preoccupata.
Ogni tanto, per ammazzare il tempo, si fermava a raccogliere qualche conchiglia. Ricordava che da bambina cercava con minuziosità quelle con un piccolo forellino, le portava a casa e ne faceva una collana. Ora sperava di trovarne una che contenesse una perla, ma nel frattempo raccoglieva anche quelle bucate.  
-Dove diavolo si è cacciato?- mormorò, fermandosi e mettendo le mani sui fianchi. Aveva guardato ovunque. Era persino ritornata a casa, credendo che si fosse stancato della confusione di Naruto, ma non l’aveva trovato.
Si guardò attorno: l’unico posto in cui non aveva cercato erano gli scogli. Sbuffando si incamminò verso la fila di massi appuntiti che si allungava nel mare. Si pentì di non aver portato con sé le infradito e, appena sentì il gorgoglio delle onde, un brivido le corse lungo la schiena. Era terrorizzata dall’idea di cadere in una di quelle strette fenditure e venire sommersa dal mare.
Stava per arrendersi e tornare indietro quando su uno scoglio più basso, praticamente nel mare, scorse un telo di colore bianco. Era quello di Sasuke, ne era sicura, e pur di fare in fretta si graffiò i piedi.
-Sasuke?- domandò, ma non ottenne risposta. Il ragazzo stava dormendo e un’ondata di tenerezza la travolse. Si avvicinò in silenzio, sedendosi accanto a lui, per poi fermarsi ad osservarlo. Era più unico che raro vedere il viso di Sasuke disteso, calmo e rilassato, e cercò di coglierne ogni sfumatura per conservarla come un prezioso ricordo.
Il ritmo regolare delle onde, con il loro fruscio lento e le gocce che si liberavano nell’aria, leggere e frasche, fecero da sottofondo a quell’insolito momento di solitudine. Sakura aveva l’impressione che Sasuke la evitasse, ma non come da ragazzini, quando lui le stava alla larga perché voleva riempirlo di baci. La evitava come un adulto evita di affrontare un problema. Era tornato, si era riconvertito, e ora era di nuovo in squadra con lei e Naruto.
Tuttavia qualcosa tra di loro si era rotto.
-Possibile che mi trovi sempre?- La voce profonda di Sasuke la sorprese nel momento stesso in cui prendeva in mano il libro che aveva sempre con sé. La copertina era anonima, senza una parola, un titolo o un autore. Solo carta grigia.
-Sei sparito per ore- rispose candida. –Mi stavo preoccupando.-
-Che stai facendo con quello?-
-Volevo solo sapere di cosa parla. Sembra interessante, visto che lo leggi sempre.-
Sakura lo aprì prima che Sasuke potesse toglierglielo dalle mani. Fece uno scatto, ma la rosa fu più abile a spostarsi e iniziò a sfogliarlo. La sua ipotesi più funesta era che Kakashi gli avesse prestato un libro della sua collezione, ma si ritrovò a scoprire che era molto peggio.
-Tecniche segrete?- gli chiese, guardandolo con gli occhi smeraldini pieni di stupore. Sentì una voragine aprirsi nel suo petto e il dolore che per anni aveva dovuto sopportare si ripresentò con la stessa intensità di uno tsunami.
-Ora ti metterai a piangere?- domandò Sasuke, ma Sakura non rispose. Si alzò in piedi, posando il libro e dandogli le spalle.
-Me ne vado io, prima che possa farlo tu, di nuovo- gli disse, per poi lasciare lo scoglio dove per la seconda volta il suo cuore era stato trafitto. Sicura che non l’avrebbe fermata, cercò di allontanarsi il più in fretta possibile.
-E’ così che affronti i problemi?- le domandò invece Sasuke, alzando la voce.
-Ho imparato dal migliore- rispose l’altra, i cui pugni erano già stretti lungo i fianchi, tanto era arrabbiata.
-Ti vuoi fermare?-
Sentendo il suo movimento, Sakura si bloccò e si voltò verso di lui. Sasuke stava davvero cercando di raggiungerla, ma era troppo tardi.
-Stai indietro- lo avvertì.
-Ti stai comportando come una bambina- ribatté, senza fermarsi.
-Ti ho detto di stare indietro!-
Sasuke non l’ascoltò e continuò ad avanzare tra le onde che si infrangevano sugli scogli, lasciando la loro schiuma sulle sue orme. Sakura non era pronta ad affrontarlo, non sarebbe riuscita ad essere ragionevole questa volta. Così, pur di fermare la sua avanzata, colpì lo scoglio che li divideva con tutta la sua forza. La terrà tremò e si creò una voragine, che il mare corse subito a riempire. Alzò lo sguardo deciso su Sasuke, il quale ricambiò con la stessa intensità.
-Vorrei che ci fosse un oceano tra di noi- gli disse, poi con agilità raggiunse la spiaggia. I granelli di sabbia e il sale bruciavano a contatto con i tagli sui suoi piedi. Li avrebbe medicati in un secondo, ma quel dolore la distraeva da quello più grande nel suo cuore.



















Le cose cominciano a complicarsi e neanche l’atmosfera estiva può rendere più semplice gelosie e delusioni!
Spero che questo capitolo sia piaciuto! Nel prossimo torneranno Naruto e Hinata. A loro andrà meglio?

Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite/preferite/ricordate.
Le recensioni sono sempre ben gradite :-)

A presto,

Dryas
   
 
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