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Autore: Thebest_fan    26/08/2014    1 recensioni
Prologo.
Hope.Chiamata da tutti Sarah.
Ha cambiato il nome per scelta sua,nessuno sapeva il motivo,tranne i suoi genitori adottivi e i responsabili del colleggio in cui era stata portata dopo l'incidente.
Quell'incidente che cambiò la sua vita per sempre,rendendola ciò che è ora.
Hope da quel giorno volle cambiare il suo nome...la speranza dentro di lei era ormai svanita,e ormai il suo nome non aveva più senso,la sua vita non aveva più senso o almeno è ciò che pensava lei...
Genere: Malinconico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No one can judge me.
 

Prologo. 
Hope.Chiamata da tutti Sarah.

Ha cambiato il nome per scelta sua,nessuno sapeva il motivo,tranne i suoi genitori adottivi e i responsabili del colleggio in cui era stata portata dopo l'incidente.

Quell'incidente che cambiò la sua vita per sempre,rendendola ciò che è ora.

Hope da quel giorno volle cambiare il suo nome...la speranza dentro di lei era ormai svanita,e ormai il suo nome non aveva più senso,la sua vita non aveva più senso o almeno è ciò che pensava lei...

LA STORIA DI SARAH.
Sarah come tutte le mattine si era alzata alle 06:00 del mattino,ciò era dovuto al suo lavoro abbastanza duro,era la commessa in un discount e lavorava circa 40 ore a settimana.

è buffo pensare che una semplice ragazza di 19 anni già facesse un lavoro così pensate.

Prima di scoprire la sua vita dobbiamo tornare indietro e scoprire la sua storia...la sua tristissima storia.

12.07.2009.

una data indimenticabile per Sarah.

"Hope la mamma deve andare in ospedale": Disse suo padre.

"Posso venire con voi?". Chiese la quartordicenne.

"No tesoro la mamma sta male e agli ospedali non fanno entrare i minorenni,sta tranquilla noi stasera ritorneremo,non aprire la porta agli estranei".

"okay papà".

"A dopo piccola" La salutò il papà con un bacio.

Sarah non sapeva che quello sarebbe stato l'ultimo saluto che avrebbe ricevuto dal padre.

La mamma di Sarah aveva un brutto male,un tumore maligno al cervello,quella mattina si sentì più male del solito e dovette essere portata in ospedale con l'ambulanza.

ORE 14:30 OSPEDALE "GEMELLI" 

-Signore...mi spiace ma sua moglie...purtroppo non ce l'ha fatta...abbiamo fatto il possibile.- disse il dottor Rossi al papà di Sarah.

L'uomo era disperato.Non riusciva ad accettare l'accaduto,così mandò un ultimo messaggio a Sarah,il testo diceva:

"RICORDA CHE SEI L'ORGOGLIO DI PAPà SEI UNA DELLE GIOIE PIù GRANDI CHE LA VITA MI HA DATO,SEI E SARAI SEMPRE LA PRINCIPESSA DI PAPà QUALUNQUE COSA ACCADA,AMORE MIO RICORDA CHE IO E MAMMA SIAMO SEMPRE CON TE,E ORA SIAMO PIù FELICI CHE MAI. TI AMIAMO. 

MAMMA&PAPà". 

Poco dopo l'uomo comprò una corda e si diresse verso un fitto bosco lontano dalla zona in cui viveva,legò la corda intorno ad un albero e la parte avanzata della corda se la mise intorno al collo e tirò...tirò con tutta la sua forza finchè non chiuse gli occhi per sempre...

ORE 17:00

Sarah aveva letto il messaggio di suo padre,ma non aveva capitio bene il motivo per cui lui lo avesse inviato,ma non gli diede peso,probabilmente era contento perchè la mamma stava meglio.

Sarah udì un suono,era il campanello della porta,ma non scese ad aprire suo padre si era raccomandato di non aprire la porta a nessuno.

Un secondo suono,Sarah non si mosse.

Un terzo suono,Sarah persisteva a non muoversi.

Un quarto suono,Sarah iniziò ad avvicinarsi,probabilmente suo padre aveva dimenticato le chiavi.

Si diresse lentamente verso la porta,afferrò la maniglia e l'abbasso mentre faceva scorrere la porta per affacciarsi e vedere chi era.

Fu sopresa quando vide un uomo alto con una divisa che la prese per mano e la portò nella sua auto,era un auto della polizia.

-Chi sei tu?Cosa vuoi da me?Voglio scendere!- disse alterandosi Sarah.

-Non fare storie piccola,ti spiegheremo tutto quando arriveremo-. disse il poliziotto.

-Arriveremo dove?-

-Lo scoprirai presto-.

ORE: 17:45

-Eccoci- disse l'uomo.

Sarah lesse una scritta: "COLLEGGIO".

-Hey perchè siamo in un colleggio?- disse Sarah.

-Quando entremo lo scoprirai.-

Entrarono tramite un cancello di metallo,e passarono attraverso un cortile abbastanza grande occupato da tanti bambini che giocavano.

Al suo passaggio Sarah notò tutti gli occhi dei bambini puntati su di lei e si sentì abbastanza imbarazzata.

Fu scortata all'interno dell'edificio in una grande stanza dove c'era una strana signora anziana che senza dire una parole le diete in mano una lettera.

Quando Sarah lesse la lettera capì tutto,e fu trasferita definitivamente nel colleggio.

Una settimana dopo il suo trasferimento venne una coppia che chiese l'affidamento.

All'epoca Sarah aveva 14 anni e quando arrivò nella sua "nuova casa" con i suoi nuovi "genitori".

-Allora Hope che ne pensi di questa nuova abitazione?- Disse la signora Pinto.

-Io non mi chiamo Hope- disse la ragazza.

-Si invece ti chiami,così è un bel nome Hope vuol dire Spe...-

-Sta zitta non ti voglio sentire!- e se ne andò correndo via.

Da quel giorno i signori Pinto capirono che la ragazza probabilmente era inrecuperabile mentalmente,ma decisero di tenerla lo stesso perchè desideravano più di ogni altra cosa avere un figlio.

12.07.2014.

Sarah ha 19 anni.Ancora non parla con i suoi genitori adottivi e non ha alcuna intezione di farlo.

Lavora, ha smesso di studiare già da 3 anni e crede che la sua vita sia un inferno,ma da quando le arrivò quella letterà,anche se lei non lo sapeva la sua vita avrebbe avuto una svolta.

Sarah stava prendendo la posta aprì la cassetta,e estresse una lettera indirizzata a lei.

Era appena tornata dal lavoro,aveva ancora indosso la divisa. Si diresse verso l'ascensore del condominio e premette il suo piano. Quando si trovò di fronte la porta di casa estrasse le chiavi dalla borsa e aprì la porta.

Senza salutare si diresse in camera sua si sedè sulla sedia della sua scrivania e voltò la lettera.
TO: Hope Payne.
FROM: Liam payne.
-Una lettera da Londra-. Pensò. -Cosa vuole ora?!-
Aprì la busta e iniziò a leggere:
"CARA CUGINA..."

FINE PRIMO CAPITOLO.

  
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