CAPITOLO
27: “Mi resi conto quanto fossi piccola e schifosamente
insignificante di fronte a lui.”
-'Summer,
mi stai seguendo?'
-mi disse, sventolandomi una mano davanti al viso.
Tentai
di annuire e di riprendere un po' di contegno.
Harry mi stava
spiegando stupide ed inutili formule di biologia, mentre io ero persa
nella sua voce.
Era così calda, sarei rimasta ore ed ore ad
ascoltarlo, senza mai smettere.
I suoi capelli erano
completamente spettinati,confusi, sembrava un modello di una
pubblicità di profumi francesi.
Di tanto in tanto lui si
fermava,voleva assicurarsi che lo stessi seguendo.
Io avevo gli
occhi chiusi e la testa poggiata sulla mano e , ogni volta che
smetteva di parlare,
sobbalzavo e lo scrutavo come volessi
rimproverarlo.
Lui era seduto a pochissimi centimetri da
me.
Venni come travolta dall'impulso di
toccarlo,accarezzarlo,baciarlo.
Strinsi i pugni e presi un respiro
profondo.
Stavo impazzendo.
-'Continua,
ho capito, vai avanti'
-lo incitavo.
Seduta sulla scrivania,cercavo di concentrarmi
inutilmente.
Volevo mantenermi calma,ma l'atmosfera diventava
sempre più sovraccarica di elettricità.
Studiavo i suoi
lineamenti perfetti alla luce debole della lampada,aspettando invano
che il mio respiro tornasse regolare.
Dopo una soddisfacente e
dettagliata spiegazione, Harry mi porse la penna.
I suoi occhi
guizzarono e incontrarono i miei.
Io cercai di nascondermi il viso
tra i capelli
-'Dai,vediamo
cos'hai capito' -disse
lui, sorridendo.
Fece una risata tanto ammaliante da farmi
raggelare il sangue nelle vene.
Presi la penna in mano, incerta, e
disegnai un enorme cuore sul foglio.
Harry sorrise, chiudendo
immediatamente il libro.
Sollevai lo sguardo e notai la sua
espressione ammiccante.
Proprio in quell'istante, quello in
cui il mio cuore esplodeva puntualmente, Anne fece irruzione nella
stanza.
-'Ciao
Summer, tesoro! Come stai?'
-disse,sorridente.
-'Benissimo,
grazie Anne'-risposi,assumendo
il tono più cordiale che conoscessi.
-'Harry,
io esco con Robin..saremo di ritorno per ora di cena' -disse
lei, accarezzando i capelli del figlio e stampandogli un rumoroso
bacio sulla guancia.
-'Si
mà, ciao'
-rispose lui, scuotendosi i capelli e trascinandosi una mano sul
viso.
Era adorabile.
Nel momento in cui sentii la porta
chiudersi,scacciai quell' interruzione fulminea dalla mia mente e
tornai a fissarlo.
-'Sai,
credo tu sia un caso perso, Sum' -disse
lui,giocando con una ciocca dei miei capelli.
-'Ti
avevo avvisato,Edward' -risposi,senza
smettere di guardarlo negli occhi.
-'Già,in
effetti hai ragione'
-mi disse, concentrandosi sulle mie labbra.
La mia mente si
svuotò,per poco dimenticai anche il mio nome.
Da dove
venivo?Quanti anni avevo? Perché diavolo non riuscivo a
parlare?
Mi
tornò il fiato solo nel momento in cui posizionai il mio
sguardo per
terra.
-'Ci
sono cascata di nuovo.' -dissi,
senza alzare il viso.
-'Di
che parli?' -fece
lui, curioso.
-'Mi
hai ammaliata un'altra volta' -risposi,alzando
la testa.
La sua bocca si aprì in un sorriso che sgranò il
legno della stanza.
Si tolse la maglietta e la visione che ebbi
non fece che peggiorare le mie condizioni.
Si mise a sedere anche
lui sulla scrivania,con un movimento rapido ed
impercettibile.
Sfiorai la sua mano con le dita,
delicatamente,
come se stessi toccando una stupefacente e rara
opera d'arte.
Harry avvicinò il suo viso al mio, inclinandolo,
e
cominciò a sfiorarmi piano con le labbra su ogni millimetro
del mio
collo.
-'Sento..sento
molto caldo. Dovremmo aprire le finestre'
-dissi io, sventolandomi ansiosamente.
-'Io
avrei un'idea migliore'
-mi disse,stampandomi un bacio.
Mi trascinò via, aprendo la
porta.
Non capivo dove volesse condurmi, ne cosa gli stesse
passando per la testa,
sentivo semplicemente la sua mano calda che
teneva saldamente la mia.
In una frazione di secondo, senza
che prendessi pienamente coscienza,
mi ritrovai sotto il getto
freddo della doccia.
-'Che
cazzo stai facendo, idiota!' -sibilai,
scostandomi le ciocche fradice dal viso
e maledicendo più volte
il fascino ingannevole del ragazzo che avevo davanti.
Mi
guardava più che divertito, come se si stesse godendo uno
spettacolo
al circo.
-'Smettila
di ridere, coglione!' -gli
urlai contro.
Io uscii dalla doccia, imprecando.
Un attimo
dopo, le grandi mani di lui mi avevano spogliato degli indumenti
bagnati
e avvolta in un'enorme asciugamano bianca.
Guardai
il mio riflesso nello specchio mentre lui mi stringeva contro il suo
corpo caldo:
ero praticamente irriconoscibile.
occhi lucidi
come se stessi per piangere, guance di un rosso acceso..
e quelli
di certo non erano sintomi causati dal caldo.
Harry mi
abbracciò;sorrisi.
Lo avevo già perdonato.
Tornammo in
camera sua, senza staccare le nostre labbra.
Era lui a condurmi,
io mi lasciavo trasportare dalle sue braccia, di nuovo.
Ogni volta
venivo travolta dalla convinzione di essere 'sua',
e non c'era
niente di più appagante.
-'E
adesso?'
-dissi io, guardando con espressione torva i miei disgraziati vestiti
che lui teneva in mano.
Harry aprì il suo armadio e mi passò
una maglietta.
Io la scrutai per un secondo, poi la indossai.
Mi
ricadeva sulle ginocchia e mi resi conto ,ancora una volta,
di
quanto fossi piccola e schifosamente insignificante in confronto a
lui.
Una cosa che non riuscivo proprio ad accettare.
-'Vai
via'
-dissi quando mi cinse i fianchi.
-'Che
significa: ti prego, resta.' -la
sua voce calda mi fece vibrare l'anima.
Non si fermò.
Le
sue mani, il profumo dei suoi capelli,tutto.
Sentii un improvviso
giramento di testa e cedetti.
-'Sum?!'
-i suoi riflessi veloci gli avevano permesso di afferrarmi al
volo.
Dio, quella situazione era così dannatamente
ridicola.
Mi vergognavo da morire.
Summer Tomlinson, la 'donna'
tutta di un pezzo,che cade a terra.
Mi aveva fregato. E di sicuro
ne andava più che soddisfatto.
Alla fine ci era riuscito, e mi
costava ammetterlo, ma non riuscivo ad essere fredda con lui.
Mi
scioglievo ogni volta come un ghiacciolo al sole.
-'Stai
bene?' -disse
con un tono di voce preoccupato.
-'Mi..hai..fatta..svenire'
-dissi, incredula alle mie stesse parole.
-'Vuoi
saperla una cosa? No, non sto bene!'
-continuai.
-'Cazzo,
quando la smetterai di essere così estasiante e
fottutamente..'
-'Ti
amo'
-mi disse, facendomi lasciare le mie lamentele sospese in aria.
-'Ti
sembra una giustificazione adeguata?' -risposi
io, provocandolo.
-'No,
ma almeno è sincera' -disse
lui.
Poi mi baciò.
Incrociò le sue mani dietro la mia
schiena e mi trascinò con se.
E tutto era così vero, così
unico, che per niente al mondo avrei voluto cambiasse.
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Ehiiiiii
e allora com'è ?
Manca poco, eggià mancano solamente 3 capitoli
alla fine siete contenti?
Comunque spero di trovare qui sotto
almeno 3 recensioni altrimenti niente nuovo capitolo.
Avete
capito? Bene allora susu voglio recensioni a partire da ora!!!
Baci,
Letstrytowrite.