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Autore: Aya_Neutra    26/08/2014    0 recensioni
(SOSPESA)
Per tutti coloro che seguono''the adventures of the pirates of the ranibow rose''
Allora come premessa vi dico che questa è un insieme di shot sul passato dei protagonisti e sulle scene non messe nella fic^_^Ideato,progettato e amministrato da Rain e Alex...
BENVENUTI IN''STORIE DI ROSE:Passato,presente e futuro!''
(PS.HO CAMBIATO NIK NAME-SONO RAINBOWROSE PER CHI NON MI RICONOSCESSE)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I PIRATI DELLA ROSA ARCOBALENO'
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~~Fuggire per ricominciare.

 I miei piedi nudi corrono veloci sui detriti e su alcuni resti incandescenti di case ed edifici. I miei occhi guizzano spaventati su quello che mi circonda.

 Fuoco.

 Fuoco maledetto che sta inghiottendo qualunque cosa incappi nel suo cammino.

 Sto scappando.

 Quel fuoco, più brucia e più mi porta via le cose che amo, lasciando desolazione e morte.

 Nient altro.

 Lo sento ruggire famelico dietro di me, felice di essere libero e senza controllo.

 La cenere che svolazza per l'aria mi pizzica gli occhi, già umidi di lacrime, che hanno rigato le mie guancie e bagnato i miei vestiti.

 Ho paura.

 Non voglio voltarmi, continuo a scappare il più velocemente possibile, ignorando le urla terrorizzate della gente che cerca di domare le fiamme.

 Ma tanto so che i loro sforzi sono inutili, il fuoco non arresterà la sua corsa fino a che l'intera isola non brucierà completamente, uccidendo tutto e tutti.

 L'unica che potrebbe fermarlo, sta codardemente fuggendo verso la spiaggia.

 Mi fermo un attimo.

 Riprendo fiato ansimando, e il mio sguardo si posa sulla mia mano sinistra.

 Tra le piccole dita sporche di fuliggine, stringo ancora l'orsacchiotto che avevo in mano quando ho iniziato la mia folle corsa verso la salvezza.

 Me lo regalò mio padre, il giorno del mio quinto compleanno.

 Una fitta mi trapassa a tradimento, all'altezza del cuore.

 Che cosa penserebbe, se mi vedesse scappare come una codarda dal pericolo?

 Niente.

 Questa parola, silenziosa ma letale, affiora nella mia mente.

 Niente, perchè non pensa più. È morto con mamma e Calem, in salotto.

 Riprendo istintivamente a correre più veloce di prima, anche se le gambe sono pesanti e il fiato è corto.

 Me li hanno uccisi. Portati via per sempre.

 Quei... quei... marinai.

 Sono entrati in casa e hanno iniziato a sparare.

 Hanno colpito Mamma.

 Hanno colpito Papà.

 Hanno colpito Calem.

 Più volte, inesorabili e freddi, i proiettili hanno colpito i miei cari.

 Mi ricordo il sangue. L'odore acre e pungente, il colore cremisi e acceso.

 Troppo rumore, troppo dolore.

 E lo liberai.

 Il fuoco che vive in me dalla mia nascita, iniziò a bruciare senza preavviso, guidato non più da me, ma dal vortice di emozioni che mi opprimevano.

 Io... non l' ho controllato.

 Ricordo le urla dei marinai.

 E la mamma.

 Era tanto bella, anche con tutti quei proiettili che le trapassavano il corpo.

 Mi disse solo una parola, sussurrata, ma la sentii.

 "Corri".
 ~•~

La barca scivola sull' acqua a una velocità esagerata, ma la paura guida le mie azioni, e l'unica cosa che ho in mente ora è fuggire.

 Sono piccola, ma riesco a governare un piccolo guscio qual è la mia imbarcazione, grazie anche al mio dominio dell'acqua.

 Anche questo potere lo possiedo fin dalla nascita, come Calem e mamma.

 Papà invece "giocava col fuoco", come mi diceva sempre, ogni qualvolta le sue mani evocavano calde fiamme e iniziavano a danzare una danza che non ho mai imparato, spettacolare quanto pericolosa.

 Papà non me la volle insegnare. Diceva che due elementi creavano un disequilibrio nel corpo di un solo dominatore.

 Volgo lo sguardo indietro, a Sud.

 Una coltre di fumo nero sale fino al cielo, inghiottendo le nuvole.

 Di nuovo quella fitta, che ora riconosco come dolore, stavolta più lacerante di prima.

 Devo imparare.

 Devo allenarmi.

 Devo diventare la più forte.

 Non posso permettere che siano gli altri a decidere della mia vita, o che la distruggano.

 E non posso nemmeno permettermi di farlo io.

 Alzo lo sguardo, sull' orizzonte.

 Sono sola, mi sento più triste che mai, ma devo guardare avanti.

 Per i miei genitori.

 Per mio fratello.

 Sento le lacrime scendere pesanti come macigni, ma le lascio correre, affievolendo un pò il dolore che provo.

 La vita è stata crudele. Mi ha tolto tutto.

 Ma risorgo.

 Piangere non serve.

 Combatterò.

 Diventerò la più forte, invincibile, e nessuno, nemmeno il destino, potrà più spezzarmi.

 Questa, è una promessa.

 A me stessa, ai miei cari, al mare, custode di sogni e speranze.

 Questa è la mia promessa, il mio sogno, e la onorerò, sarò degna di essere l'ultima dominatrice.

 L'ultima Arishi.

di fenicerossa_00

ANGOLO AUTRICE
SAALVE^_^
è da un po' che non ci sentiamo vero?^_^'''
Purtroppo mia madre mi vieta di usare computer e cellulare quindi...non posso fare granchè-_-''''
Questa che avete letto è la storia di Temari,prodotta dalla cara fenicerossa_00!!!
Triste vero?
Spero che recensiate in molti,non solo per me,ma anche per fenicerossa_00!
Ci vedremo nel prossimo capitolo!
Rain_and_Alex

   
 
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