Rimasi sorpresa del mio stesso gesto.  Harry sorrise e mise la sua mano al centro della mia schiena conducendomi al bar vicino la scuola. 
Prendemmo posto fuori,sotto al piccolo portico, nonostante il tempo non fosse dei migliori. Rimase a guardarmi sorridente. 
-Cos'hai Harry? Una paralisi facciale?- dissi sarcasticamente. Lui rise resosi conto della sua espressione. 
-Non ho niente è che...mi sei mancata.- esitò un po'. Sorrisi a quelle parole. Non sapeva quanto lui fosse mancato a me,quanto mi fossero mancati quei sorrisi che parevano addirittura innocenti anche nei momenti più indecenti. Sorrise a sua volta ed io,come un gesto spontaneo, alzai la mano e insilai il dito della fossetta creatasi vicino alla sua bocca. Continuai a giocarci finché non arrivò un ragazzo a prendere le ordinazioni. 
Sparì dietro la porta di vetro,che anche essendo di vetro,non lasciava trasparire l'interno del bar.
Una ragazza alta e snella, arrivò dopo svariati minuti con il caffè di Harry e la mia cioccolata calda. Lei lo guardò e gli sorrise maliziosa mentre Harry era impassibile.
-Tina?- disse lui accigliato. Lei annuì con ancora quel sorriso. Ricambiò il sorriso e si guardarono per pochi secondi. -Come va la vita?- chiese infine.
-E' da tanto che non mi diverto,Harry- disse facendo una faccia da cucciolo bastonato.
Harry mi guardò e io rimasi impassibile al suo sguardo. Cosa poteva mai importarmi? Non eravamo niente se non semplici quasi-amici.
-Il lavoro mi chiama,ciao tesoro.- disse rivolgnmdosi ad Harry mentre guardò me in malo modo. Feci una smorfia e strinsi gli occhi a mo' di fessura.
-Non farci caso.- disse Harry assaporando il suo caffè. Feci spallucce. Non m'importava così tanto cosa le persone pensassero di me. 
Ma da quel momento in poi solo una domanda iniziò a girarmi per la testa: ' Davvero ti importa poco di ciò che dicono e pensano di te le persone?' 
Le delusioni e la mancanza di affetto causate da alcune persone mi aveva segnata in modo tragico sin da bambina. Da lì iniziai con il non ascoltare più nessuno,a non dar retta alle voci che giravano su di me,alle voci e le lingue che cercavano di abbattere il muro che avevo costruito. 

Appoggiai i gomiti e la schiena alla debole staccionata di legno. Il riccio mi si fermò di fronte con le mani nelle tasche dei pantaloni. 
-A cosa pensi Kaylie?- disse guardando accigliato. Lo guardai ma non dissi niente. In quel momento non pensavo a niente,nella mia mente c'era il caos più totale nascosto nel buio. 
-A niente...- risposi infine. Mi guardò accigliato,non era convinto ma non disse nulla. 
-La tua decisione finale?- chiese. Notai che la sua voce tremava. 
Ci pensai un po' su ma alla fine risposi.- Non sono sicura di andare a New York. Anzi,lo vorrei tanto,con tutta me stessa ma,non voglio lasciare tutto quello che ho qui per stare con la persona che mi ha abbandonata senza farsi sentire per mesi interi.- un sorriso amaro mi si creò sulla bocca, mentre continuavo a guardarmi le mani intrecciate che muovevo nervosamente. Harry abbassò lo sguardo,si sentì tirato in causa - non parlo di te,Harry.- lo guardai negli occhi e tremai ancora di più nell'incontrare i suoi occhi verde smeraldo. Lui mi venne incontro e mi abbracciò senza proferire parola. Chiusi gli occhi e mi feci cullare in quelle braccia che tanto mi erano mancate,perché si,mi erano mancate troppo. Mi scoccò un bacio sulla fronte stringendomi di più a se per poi sciogliersi da quell'abbraccio e guardarmi negli occhi. Non riuscivo a reggere il suo sguardo così, lo abbassai. Mi alzò il mento con l'indice con tutta la delicatezza che avesse mai potuto avere e fece sfiorare i nostri nasi. 
Mi aspettavo un bacio ma non lo fece,non mi baciò.  Passò la lingua sulle sue labbra rosee e delicate e continuò a fissarmi. Mi stancai,il silenzio in quel momento non lo sopportavo. -Potresti dire qualcosa e smetterla di fissarmi Styles?- dissi acida. Sapeva che non amavo essere guardata.
Rise e si ritrasse. -Allora oggi che si fa?- 
-Oggi la chiamo. Ho preso la mia decisione anche che non definitiva.- sorrise.

-Ora voi mi spiegate cosa cavolo è successo!- gridò Liam andando avanti e  indietro per la camera. Mi girava la testa a forza di guardarlo.
-Spiegarti cosa?- chiese Harry confuso.
-La sospensione,idiota!-  urlò Liam infuriato.
-Ci hanno sorpresi nell'aula di chimica,ma non stavamo facendo niente. Stavamo solo parlando,è il vicepreside che ha capito male!- dissi in mia difesa.Harry annuì. Sapeva che la miglior cosa fosse stata far parlare me e dar corda a ciò che dicevo in modo che Liam ci credesse.
-Ha detto che facevate "cose sconce"!- cercava di mantenere la calma digrignando i denti.
Alzai le sopracciglia - No,aspetta! Credi davvero che faccia cose sconce? Con Harry? Liam!- mi alzai dal letto e iniziai a gesticolare indicando Harry. -
-La cosa che mi incuriosisce è il  perché siete andati in una fottuta alula a parlare invece di restare nei corridoi o non so, nella piccola terrazza. Così mi deludi Kay!- Fantastico! L'unica cosa che mi mancava era deludere il mio migliore amico per niente. Alzai gli occhi al cielo e uscii dalla stanza,senza dare ascolto a Liam che mi urlava di ritornare indietro, e me ne andai nella mia camera. Mi buttai sul letto e ci restai per circa due ore. La musica che avevo nelle orecchie,fuoriusciva dalle cuffie. Iniziai a pensare,cose senza senso, fino a pensare a quando mesi prima entrai in casa di Liam e ci restai per quel poco che mi bastò per farlo apparire come un fratello,un amico che ti aiutava nel momento del bisogno quando la persona che tu ritenevi la più importante della tua vita se ne scappava con un uomo ricco sfondato. Ed era quella la cosa che più m'imbestialiva: il pensiero che mia madre mi avesse abbandonato per un uomo per la quale non provasse amore.
Scossi la testa a quel pensiero,ma si faceva sempre più spazio nella mia mente. Mi ritrovai a pensare che però,nonostante tutto, avessero avuto anche due figli e si vedeva da come mia madre li guardava che s'importava di loro,che loro fossero la cosa più bella che gli fosse capitata dopo anni.
Mi alzai con gli occhi lucidi e andai in bagno. La canzone dei Guns 'n roses "Don't cry" ormai era fissa nel mio mp3.
Uscii dal bagno  persa per l'ennesima volta nei miei pensieri -Mi dispiace Kay.- il moro era ancora lì che mi guardava in cerca di una risposta. Feci spallucce dicendogli che non importava,che alla fine non ero arrabbiata o cose del genere. Accennai un sorriso che poteva sembrare più una smorfia e ritornai in camera mia. Lui rimase lì a guardarmi preoccupato.
Alcuni minuti dopo uscii di casa ma solo dopo mi resi conto di non sapere dove volere andare,così mi diressi verso il parco. 
-Ciao Kay!- mi richiamò una voce che dopo alcuni minuti.
-Ciao Zayn- risposi sorridendo.
-Va tutto bene?- esitai ma poi annuii facendo uno dei sorrisi più falsi che avessi mai potuto fare. -Sei strana; Non sembri tu.-
 Feci spallucce. - Sono stanca,ho solo voglia di dormire Zayn- risi,perché quello che avevo detto era assolutamente vero.
-Ho saputo della sospensione...- disse sedendosi al mio fianco e guardando un uccello nel suo nido. - sai secondo me non è proprio vero quello che ha detto il vice. Cioè non so davvero come faccia quel coglione di Liam a credere a quel vecchio in astinenza. Che poi,diciamocelo, vede il sesso anche in due persone che si guardano  da metri di distanza.- risi,ancora vero. Quell'uomo non era sposato ed in astinenza e molte volte tendeva a dire cose non vere. Aveva perso un po' la testa e la voglia di volere qualcuno si stava facendo sentire.
-Dov'è Chloe?- chiesi guardandolo. Era davvero un bel ragazzo: c'era un accenno di barba sul viso che gli dava un'aria da duro che alla fine non era. 
-Studia per una verifica che si terrà lunedì,o almeno così mi ha detto.- rise -Non è che sta nascondendo qualcosa?- mi guardò con fare indagatorio,ma si vedeva lontano un miglio che scherzava,tanto che accennò un sorriso.
-Se ti avesse nascosto qualcosa e io l'avessi saputo in questo momento non ti avrei chiesto dove si trovasse Chloe!- mi fermai qualche secondo e poi ripresi guardandolo - Che poi ti mangia con lo sguardo,ragazzo! Non è possibile che tu stia pensando a un tradimento da parte sua,si vede da lontano che gli piaci!- 
Lui rise vedendomi gesticolare - come a te piace Harry?-.
Avampo.
-A me non piace Harry...- abbassai lo sguardo - a stento ci parliamo.- 
Lui scosse la testa. Ero sicura che Harry gli avesse detto qualcosa,di quello che era successo fra noi due,anzi sicurissima.



Okay,salve.
E' da tanto che non pubblico ma ho avuto problemi. Non credo che a qualcuno interessi visto che non c'era nessuna recensione e ho lasciato andare.
Ma tipo da qualche mese a questa parte mia cugina si è messa nelle orecchie e mi ha supplicato di continuare.
Mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate,anche se è un capitolo di passaggio. (: