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Autore: Anto2000    26/08/2014    5 recensioni
Hi guys!!! Sono tornata non so se sia un bene o un male, ma va beh bando alle ciance passiamo alla storia è una RanTaku!!! Una delle mie OTP preferite. Comunque questa fic tratta temi delicati,come:autolesionismo,bullismo etc...
Ma sarà anche fluff e sentimentale,ma se non gradite questo genere di tematiche non leggete,se al contrario siete interressati spero che vi piaccia. Ed ora qualche pezzo della fic:
“Stupido perché sei venuto al mondo?! Credi davvero che un giorno qualcuno ti amerà?! Illuso,sei solo un illuso!” ora si insultava addirittura da solo.
“TI ODIO...io ti...odio” era arrabbiato,voleva scappare,voleva fuggire via da quel mondo orribile.
Spero di aver attirato anche un pò la vostra attenzione detto questo mi congedo.
Ciao^^
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Stava camminando per le strade della città,da solo.

Era appena uscito da scuola,come al solito era stato picchiato,quella volta però nessuno era arrivato in suo soccorso. Era conciato davvero male,i vestiti sporchi e in alcuni punti strappati,un livido sulla guancia destra e gli occhi arrossati dal pianto. Camminava a passo spedito per arrivare il prima possibile a casa. Ignorava le occhiatacce rivoltegli dalle persone che incontrava sul suo cammino, ormai non gli importava più niente.

Arrivò a casa,si lavò e si fiondò verso la sua camera. Vide il comodino dove riponeva le lamette,si avvicinò e lo aprì. Guardò quelle lame che,oltre a ferirgli il corpo, gli ferivano anche l'anima.

Quella piccola e fragile anima che,ben presto si sarebbe spenta.

Ne prese una,l'avvicinò alla sua pelle e si procurò un altro taglio. Osservava il sangue colare,non provava dolore,solo piacere. Stava diventando peggio di una droga,ma non poteva farci niente,ormai quelle lame erano le sue uniche amiche. Cominciò a piangere,era strano come tutto quello si ripetesse ogni giorno.

Camera,comodino,lamette,sangue e lacrime,niente cambiava,ogni giorno la stessa storia. Era stanco.

Stanco di quell'esistenza,stanco di quell'inutile vita,era ora di mettere fine a tutto questo. Andò in cucina e prese un coltello,quando bussarono al campanello di casa.

Chi diamine era?

Sua nonna non poteva essere,pochi giorni prima lo aveva avvertito che sarebbe partita e non sarebbe tornata se non dopo un mese. Amici non ne aveva nemmeno uno. E allora chi era? I suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che continuava a bussare. Decise di ignorarlo,ma dopo dieci minuti questi non esitava ad andarsene. Così Kirino decise di andare a vedere chi fosse al campanello. Si sistemò e aprì la porta,non poteva credere ai suoi occhi...

Era lui,Masaki.

Kirino rimase immobile a fissarlo e dopo un po' Kariya ridacchiò.

“Ce ne hai messo di tempo eh?”

“C-cosa ci fai tu qui?”chiese il rosa titubante.

“Ma che? Ora sei diventato pure maleducato? Non mi fai nemmeno entrare?”disse fingendosi offeso Masaki.

“E-entra pure” disse il rosa facendolo entrare.

“Quindi cosa se-” ma non finì di parlare che il blu lo prese per i polsi e lo sbatté contro il muro.

“E-ehi Masaki che-”fu zittito una seconda volta dalle labbra del più piccolo sulle sue.

“Mi sei mancato sai?”disse malizioso Kariya,per poi andare a torturare il collo del rosa.

Fece tutto il blu,e Kirino non disse niente.

Gli tolse la maglietta e Kariya notò i tagli.

“Tzé sei arrivato a questo? Sei sempre stato un debole” non disse niente neanche questa volta.

Non disse niente nemmeno quando il blu lo violentò,nemmeno quando Kariya passava più volte sui suoi tagli,solo per vedere l'espressione dolorante sul suo volto,non disse niente.

“Ah mi ci voleva proprio” disse il blu,rivestendosi e andando verso la cucina per prendersi un bicchiere d'acqua,poi notò il coltello sul tavolo.

Kirino era a terra mezzo nudo,sul volto aveva un espressione sconvolta e gli occhi spenti.

“Ehi Kirino perché il coltello? Non vorrai ammazzarti?” Kirino non rispose troppo sconvolto anche per parlare.

“Beh, visto che ormai non mi servi più e anche tu vuoi morire, ti accontento subito” il blu ghignò,per poi sferrare un colpo alle spalle di Kirino.

Poi la luce,una voce,non più cupa come quella della volta precedente,questa volta era la voce di...Shindou,gli sorrideva radioso e gli tendeva una mano.

“Ranmaru vieni con me,saremo felici per sempre”

“Per sempre?”

“Per sempre” il moro sorrise e Ranmaru a sua volta.

Strinse la mano che il ragazzo gli stava porgendo e lo abbracciò.

 

 

 

°°°

 

 

Si svegliò nel suo letto e si alzò le maniche del pigiama,niente tagli.

Poco dopo avvertì una presenza nel suo letto,era Shindou.

“Mhh Ran che succede?”disse il moro con la voce impastata dal sonno.

Kirino lo guardò e sorrise abbracciandolo.

“Niente Takuto”il moro lo strinse e sorrise a sua volta.

“Sai...”disse poco dopo Ranmaru “Mi hai salvato”Takuto lo guardò interrogativo.

“Che significa?”

“Niente,ti amo”il rosa si accoccolò al suo petto.

“Anche io”e si addormentarono di nuovo,abbracciati.

E Kirino fu felice che quello fosse solo un futile sogno...

 

 

 

 

 

 

 

 

======Angolino della pazza con la mente contorta======

Konnichiwa Minna, sono finalmente riuscita a finire una long yeahhh ok la smetto^^''

Vi è piaciuto il finale? Beh lo spero,grazie a tutti quelli che mi hanno seguito in questa fic e che hanno recensito.

Spero che la fic sia stata di vostro gradimento,anche se è uno schifo *va nell'angolino e fa cerchietti sul terreno con il dito *

Bene,io mi dileguo, alla prossima * Fa ciao ciao con la manina *

Anto2000

   
 
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