Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _haribooinlove    26/08/2014    9 recensioni
La strada oltre la staccionata era buia e il bosco che si estendeva dall’altra parte della via era avvolto in un silenzio minaccioso, che mi metteva i brividi.
Scorsi la figura di un gatto che camminava nell’oscurità. Lo seguii con lo sguardo e m’imbattei nella sagoma di una persona.
Dev’essere un ragazzo, e mi sta guardando. Il mio cuore iniziò a palpitare. Scuotendo la testa, mi voltai e rientrai in casa.
_______________________
Sbuffai e sentii uno strano odore alle mie spalle. Era un'essenza, una meravigliosa essenza.
(...)
Mi girai e… e lo vidi.
Era lui, era proprio il misterioso ragazzo.
-c-chi sei?- domandai con voce rotta.
Il ragazzo non rispose, continuava a scrutarmi con aria interrogativa, sembrava sorpreso che lo stessi guardano.
-cosa vuoi da me?- ripresi, acquistando decisione.
Il tempo di battere le ciglia e non lo vidi più, nel punto esatto in cui era sparito si addensò una leggera nebbiolina che, nel tempo di pochi secondi, sparì.
_________________________
-Evie, tu non sei umana!-
_________________________
-ho paura Harry…- sussurrai.
(…)
-non preoccuparti, troveremo un modo attraverso il buio-
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
17. Dots.

Ci alzammo tutti contemporaneamente e seguimmo il via vai di gente fino alla piazza dell’Angelo, dove si trovava la fontana dei Grigors.
Harry mi passò un paio di pugnali che inserii nella cavigliera.
Per le vie si riversava tanta gente armata e in tenuta di combattimento, le grandi torri del palazzo centrale, dove si tenevano le riunioni del Consiglio, erano alte e imponenti, sembravano anche loro gridare “pericolo”.
Ci rovesciammo nella piazza come elefanti in un fiume e si formarono varie schiere armate che circondavano un corpo inerte sul terreno.
Eravamo alla fine della coda e dovemmo allungare il collo per cercare di vederci qualcosa di quello che stava succedendo, guerrieri e sentinelle non permettevano alla folla di avvicinarsi più di tanto.
Intravidi una donna-o almeno penso che lo fosse- interamente abbigliata di bianco, con i lunghi capelli striati di grigio lasciati scendere sulla schiena coperta. Era alta, molto alta, e sembrava avere il viso spoglio di ogni emozione.
Si chinò sul cadavere e gli posò una mano sul dorso della sua, girandola.
Un segno.
Sul palmo era inciso il segno dell’infinito, ma attorno non c’era sangue. Sembrava carbone.
La signora in bianco alzò lo sguardo verso uno degli uomini in tenuta che erano dietro di lei e gli fece cenno di abbassarsi, per dirgli qualcosa nell’orecchio.
Adocchiai il padre e la madre di Isey, che parlavano con un altro gruppetto di Grigors, attorno al morto.
-chi è quella?- sentii sussurrare da Isabel.
-lei è un’Albam- le rispose Zayn –una delle curatrici di Vahel-
Ritornai con gli occhi sulla scena. Una donna in tenuta si avvicinò alla salma e la coprì con un lenzuolo bianco, facendo un cenno a due altri uomini, che si accostarono a lei.
Ci fu un urlo e poi venimmo spinti all’indietro. C’era una ragazza, nelle prime file, che imprecava e cercava di oltrepassare le guardie.
-NO!- urlava –è mio fratello! E’ mio fratello!-
Riuscì a farsi varco tra la folla e gli corse incontro, strappandogli di dosso il lenzuolo e accasciandosi piangente sopra il suo corpo.
Partì un brusio di voci e il gruppo di Grigors del Consiglio fecero alzare la ragazza e portarono via la salma dell’uomo.
Prima di entrare in un furgone nero con i vetri oscurati, sentii due uomini dirsi qualcosa.
-hai visto? Niente sangue, solo un segno sulla mano- fece notare il primo al secondo, e poi sfrecciarono via, in direzione del palazzo centrale.
La folla si affievolì, ma le guardie restarono ancora un po’ in piazza, a perlustrare e sorvegliare la zona del delitto.
-erano queste le uccisioni di cui parlavate?- chiesi, una volta che tutti se ne furono andate.
I ragazzi erano abbattuti. Mi avevano detto una volta che per loro la morte di un Grigor era come la morte di un fratello.
-dove portano il cadavere?- domandai poi.
-all’Ambularium, posto dove i Vestiti Bianchi, le Albam, possano indagare sull’omicidio…come un’autopsia- spiegò Niall.
Ci fu qualche secondo di silenzio, poi Isabel si strinse nelle spalle.
-questo posto mi fa venire i brividi- commentò.
Zayn le fece passare una mano sulla spalla e l’avvolse a se. Isa non si ritrasse, anzi, si perse completamente tra le sue braccia.
-e ne abbiamo persi altri due- sospirò Louis, guardando con la coda dell’occhio Isey.
Non le staccava mai gli occhi di dosso, era sempre superprotettivo nei suoi confronti e gelosissimo, basta rammentare la storia di Tristan.
A Liam iniziò a vibrare la tasca dei pantaloni, segno che qualcuno lo cercava; rispose al cellulare.
Annuì più volte e poi concluse con un “va bene”.
-Isey- la chiamò poi –era papà, dice che dobbiamo andare nel palazzo grande perché le Albam pensano che i nostri poteri possano aiutarli nell’esaminazione-
-e loro?-
Liam ci guardò per un momento e poi alzò le spalle –vengono con noi-
 
Liam bussò alla grande porta ad arco di ottone e legno; sulla parte alta c’era una targhetta con inciso “Ambularium”.
Harry, prima che le ante si aprissero, mi prese per il polso e avvicinò le labbra al mio orecchio, provocandomi i brividi.
-quello che vedrai non è molto bello- sussurrò, facendo intrecciare le mie dita alle sue, in una salda presa.
La prima cosa che vidi fu bianco. Pareti bianche, pavimenti bianchi, donne vestite di bianco e letti, mobili, tavoli bianchi. C’erano solo pochi Grigors del consiglio che storcevano il tutto, con la loro tenuta nera.
Feci scivolare lo sguardo sui corpi inerti dei Grigors morti e mi venne un conato di vomito. Erano pallidi, troppo pallidi, sembrava che avessero già preso a decomporsi. Alcuni di loro erano anche corrosi, con le labbra viola e i capelli sfibrati e spenti.
Riconobbi il giovane viso del ragazzo ucciso questo pomeriggio, giaceva su un lettino e due Albams erano alle prese con lui.
La mamma di Isey e Liam, quando ci vide, fece una smorfia.
-Liam!- lo rimproverò –non ti avevo forse detto che questa non è una festa e non puoi portare tutti i tuoi amici?...Oh, ciao Evelin- aggiunse, quando si accorse che c’ero anche io all’appello.
-questa è una cosa che riguarda tutti- rispose lui, avvicinandosi ad uno dei corpi e esaminandolo attentamente.
Erano le spoglie di un ragazzo di diciassette anni circa, col viso sfigurato e pallidissimo, quasi violaceo.
Sussultai e strinsi la mano di Harry. Lui seguì il mio sguardo e trattenne il respiro, spalancando la bocca.
Isey per poco non cacciò un urlo, accorgendosi di chi aveva davanti.
I genitori dei due ragazzi ci raggiunsero e parvero molto tristi.
-era vostro amico?- domandò Serge compassionevole.
-Tristan- sussurrò Isey, con le lacrime che le si rintanavano agli angoli degli occhi.
Sentito quel nome anche gli altri si avvicinarono e trasalirono tutti quanti.
Non conoscevo quel ragazzo, ma l’avevo visto il giorno in cui arrivai a Vahel.
Una Vestito Bianco ci affiancò e con sguardo lugubre guardò il cadavere.
-Tristan Sembroken, è stato ucciso ieri pomeriggio- ci informò con tono glaciale.
-ha…- cercai di dire –ha anche lui l’incisione sulla mano?-
La donna, munita di guanti, gli sollevò il palmo.
-ce l’hanno tutti, ma non sappiamo ancora cosa significhi-
Isey scosse la testa, stava veramente malissimo per Tristan, Niall mi aveva detto che erano buoni amici, tralasciando il fatto che lui era completamente innamorato di lei. Ma questo l’avevo potuto constatare da me.
-scusate ragazzi- mormorò lei con gli occhi rossi, pronta a piangere –i-io non ce la faccio-
Sfrecciò fuori dall’Ambularium, seguita dal nostro sguardo.
Per qualche secondo nessuno disse niente, poi lanciai un’occhiata molto eloquente a Louis, che capì subito e corse a raggiungerla.
Scorremmo tra i letti e contemplammo tutti i defunti, ne contai quindici in tutto, e, mentre Liam aiutava le Albams, mi sedetti su un tavolino, bianco naturalmente, e iniziai a mettere insieme tutti i pensieri.
-potrei avere un foglio ed una penna?- domandai a Hidya, che mi sorrise e mi porse un taccuino con una matita.
La gente entrava e usciva dalla porta, Liam parlottava con le Vestito Bianco e tutti si davano da fare per controllare i cadaveri.
Strappai un foglio dal blocco e lo girai in orizzontale, iniziando a scarabocchiarlo in cerca di qualche idea. Presi a disegnare tanti infiniti e poi, stanca anche ti tracciare linee inutili, rigirai il foglio verticalmente e sbuffai, lasciando cadere la matita.
-cosa può voler dire?- borbottai tra me e me, rigirandomi una ciocca di capelli tra le dita.
Posai l’occhio sul palmo di un defunto e poi riguardai i miei strani disegnini.
Quegli infiniti, al contrario, sembravano tanti otto.
Un attimo.
Tanti otto.
E se non fossero infiniti? Se fossero davvero otto?
Mi misi più dritta sulla sedia, e riacciuffai la matita.
Cosa può significare? Una data? Una data….quale data?
Cercai di scervellarmi, pensare a tutte le date possibili.
Giorni?
Mesi?
Anni?
Anni. Un momento.
Mi venne un flashback, la sfocata immagine di quando Liam, tempo fa, mi spiegava l’insolita provenienza di Isey, il suo marchio sul collo, ancora oggi visibile, la preoccupazione e…Mosè.
Le parole che Liam citò direttamente da Mosè mi rimbombarono nella mente come un campanellino d’allarme.
Un giorno, mi disse Liam, andammo a Prince Rupert, in Canada, ed incontrammo un vecchio Guardiano, guerriero sapiente e abile lettore di pensieri.
Trasalii ai miei stessi ricordi e cercai di rammentare il resto del suo racconto.
Mosè, mi rivelò.
Era piuttosto strano, quando vide il marchio di Isey gettò la testa all’indietro e iniziò a parlottare in ebraico tra sé e sé.
Iniziai a prendere appunti sul foglio, scostandomi le ciocche di capelli che ricadevano impertinenti sul viso.
Ci disse “quindici anni”. Quell’incontro, in effetti, è accaduto quindici anni fa.
Quindici anni.
Lo scrissi sul taccuino e sottolineai più volte.
Va bene, quindici anni, ma ora? Vicolo cieco.
Fui invasa da un’ondata d’angoscia. Tutto intorno a me si muoveva e pensare che io ero bloccata su una piccola e, all’apparenza, insignificante cosa mi faceva salire la rabbia.
Riscrissi “quindici anni”, questa volta a caratteri più grandi, e iniziai a scarabocchiarci su, mettendo un pallino per ogni lettera.
Q, pallino.
U, pallino.
I, pallino.
N, pallino.
D, pallino.
I, pallino.
C, pallino.
I, pallino.
Quindici, otto pallini, otto lettere.
Otto?
Ricontai. Sono otto. Le lettere componenti la parola quindici sono otto.
Il mio cuore fece un tuffo. M’iniziarono a solleticare le dita.
Contai anche le lettere di anni, quattro.
Otto e quattro. Cosa possono essere?
Possono essere ore? Otto e quattro minuti?
Ci disse “quindici anni”. Quell’incontro, in effetti, è accaduto quindici anni fa.
Inspirai profondamente. Se quindici sono gli anni, quattro possono essere i mesi e otto i giorni.
08/04 di quindici anni dopo. Otto aprile di quest’anno!
Controllai la data sul cellulare. Oggi è cinque aprile.
Non può essere una coincidenza. Mi hanno insegnato che “coincidenza” è una parola che i mondani usano quando non vogliono credere nella realtà.
Balzai in piedi, con il foglio stretto nella mano e andai verso i ragazzi. Nel frattempo era ritornata Isey, con gli occhi gonfi di pianto.
-ci sono- pronunciai, con la mano tremante.
Mi guardarono tutti stralunati e Harry acchiappò il foglio che avevo tra le mani.
-che cavolo è questo?- domandò, con la fronte aggrottata.
-sediamoci- gli incitai.
 
-quindi abbiamo tre giorni- terminai, ormai a corto di fiato.
Mi guardavano tutti straniti e sospirai –tre giorni per andare a New York-
Ancora niente, erano meditabondi e corrucciati, così scossi la testa.
-sentite- continuai –fra tre giorni Lucifero inizierà la battaglia, tutto ciò che amiamo potrebbe essere distrutto- lanciai uno sguardo di intesa ad Isey, che abbassò il capo –vite saranno sacrificate. Noi siamo Grigors e dobbiamo vedere la morte ed il pericolo in faccia- ricordai cosa mi aveva detto Harry prima di partire –e non girarci dall’altra parte-
Presi un pugnale e lo lanciai sul tavolo, infilzandolo e facendo volare schegge di legno.
-allora, chi è con me?-
Per un momento fu come tutto si fermò, poi, lentamente, Harry si alzò e infilzò il suo pugnale accanto al mio.
-io-
-ed io- dissero poi Liam e Isabel, imitandoci.
Lo fecero tutti e in quel momento mi sentii veramente soddisfatta di me, pronta a sgozzare tutti i demoni dell’universo, uccidere Lucifero a mani nude per recuperare mia madre e vincere questa battaglia che troppe persone hanno perso.
 
        
 
 
 
 
 SPAZIO AUTRICE
Okay, lo so già: mi state odiando.
E vi do ragione, sono da odiare perchè ho completamente abbandonato efp e tutte voi.
Scusatemi tantissimo, mi ero completamente dimenticata di tutto.
Rimandavo sempre la pubblicazione, per svogliatezza e impegni, fino a dimenticarmente completamente!:((
Ma, non mi pigliate in giro, so che anche voi avevate di meglio da fare che fissare il pc o il cellulare in attesa di un mio aggiornamento eheh
Come state passando l'estate? Avete fatto un viaggio? Ormai sta finendo e fra pocosi ritorna a scuola...let me die.
Anyway, passando al capitolo. Vi piace?
E' dall'inizio della storia che avevo formulato l'idea dell'otto aprile di quindici anni dopo, da quando Liam aveva parlato con Evie dello strano marchio di Isey.
Ricordate? Se non vi viene in mente posso comunque mettervi il link del capitolo:') Ve lo lascio giù.
Che ne pensate dell'idea? Questa volta voglio che vi esprimiate, non rimanete sempre in silenzio please, ho veramente bisogno della vostre opinioni, sono come carburante per me! :(
Ringrazio tutte le lettrici e commentatrici che sono arrivate fino a qui, tra ritardi e capitoli altamente merdosi:')
Spero che il capitolo vi piaccia xx

Ecco a voi il link del capitolo in cui Liam e Evie si fanno la chiacchierata, legato a questo:
CAPITOLO 8: THE MISSING STONE

Ragazze, oggi ho postato anche il terzo capitolo della mia nuova storia "sulla via delle stelle", sarei felicissima se ci passaste e lasciaste anche lì il vostro parere.
Mi fareste davvero felicissime^^
Questo è il link, spero davvero che darete un'occhita alla storia!
SULLA VIA DELLE STELLE

 
 Grazie ancora ragazze!!
Un bacione xx
 
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _haribooinlove