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Autore: LucyWriites    27/08/2014    5 recensioni
Per Bridget Funkle sua sorella Grace significava il mondo. Ma dopo un grave incidente in cui la sorella perde la vita, Bridget torna a scuola in una totale apatia tra battute macabre e pillole calmanti spesso dimenticandosi che Grace sia morta e che non possa fare finta del contrario. Il primo giorno di scuola scopre che un nuovo compagno di classe è arrivato alla Norwest Christian College, il nome? Michael Clifford. Irritante e beffardo, è l'unico a trattare Bridget con leggerezza e con un'ironia che fa esasperare la ragazza. Dopo un iniziale atteggiamento di sfida, Michael trascina Bridget in un turbine colorato che sconvolgerà il grigio della ragazza. Tuttavia, Michael Clifford è un gran bel casino da decifrare e per Bridget sarà difficile non innamorarsene nonostante l'astio che prova nei suoi confronti.
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-Tu stai lì, a fare la santa, la ragazza di ghiaccio. Nessuno ti può toccare, nessuno ti può fare un cazzo. Sei solo una ragazzina spaventata e viziata che indossa i vestiti della sorella per sentirsi più sicura. Bridget, Grace è morta.- Bridget ammutolì, nessuno glielo aveva mai detto così chiaramente. Grace era morta ma lei no. Lei non era Grace.
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Just a game

-Heeey, Mikey!- erano arrivati alla porta di casa Hemmings e un Luke particolarmente allegro aprì loro la porta. -Alla fine non ti ho dato buca- disse Michael con un sorriso ironico, erano sotto al portico e Bridget era dietro a lui sperando che non ci fosse nessun commento malizioso. -E hai portato compagnia, vedo- Ovvio che no il ragazzo appoggiato allo stipite della porta allungò il collo con un'occhiata ammiccante -Fatti vedere, biond... ciao Bridget- la ragazza s'era tolta dalla penombra e gli aveva rivolto un cenno con la testa. -Nina è dentro- le disse disse imbarazzato Luke, Bridget annuì; non aveva ancora dimenticato il ghigno perfido del biondino del martedì prima. -Bhe- disse Michael interrompendo quel silenzio imbarazzante -non che tu non mi piaccia, Hemmings, ma necessito di una birra- Luke annuì e li fece entrare. Casa sua era decisamente più piccola della villa di Calum ma Bridget poté intuire che nemmeno gli Hemmings se la passassero tanto male. Luke li fece scendere nella taverna in cui c'era un tavolo ricco di alcolici e una decina di ragazzi seduti su dei divanetti. -Bridget?!- una voce a lei molto familiare proveniente dal gruppo la fece smettere di esaminare il soffitto. Nina si staccò dal gruppo e la raggiunse con un'espressione sorpresa nel volto -Ti avrò mandato cinquantamila messaggi in tutto il pomeriggio!- le disse dopo averla abbracciata. Bridget scrollò le spalle -Ero... impegnata e non avevo il cellulare, scusa- le rispose dispiaciuta. -Impegnata?- domandò Nina ma poi guardò le scale e le sue labbra si incurvarono in un sorriso malizioso -Ah, impegnata, eh?- Michael era sceso in taverna e stava salutando il gruppo. Bridget alzò gli occhi al cielo -Noi due dobbiamo fare quattro chiacchiere, piccola Bridget- la canzonò Nina prendendole la mano e portandola verso i divanetti.

-Perché lei è qui?- la voce petulante di Kitty Daccidentro arrivò fino alle orecchie di Bridget che la guardò con un'occhiata truce, la ragazza era senza maglietta e quei suoi due airbag sembravano in fase di esplosione nel reggiseno rosso di pizzo. -Siamo venuti per un saluto- intervenne Michael -ma ora ce ne andiamo- disse ma Kitty lo interruppe -No,no...tu puoi restare, Clifford- disse con voce suadente e sbattendo le ciglia finte -Ma non so quanto a Bridget possano piacere questo genere di... giochi- disse con un ghigno accennando alla bottiglia di birra vuota in mezzo al cerchio. Bridget gemette dentro di sé: Obbligo o verità, il gioco più stupido, squallido ed infantile che l'umanità avesse potuto concepire. Prima che potesse ribattere, Nina accorse in suo aiuto -Non ti preoccupare, Kitty, Bridget si divertirà tantissimo- disse la mora con un sorriso falso -Piuttosto... attenta a comprare un reggiseno della tua taglia, la prossima volta- Kitty le rivolse un'occhiata truce ma si zittì mentre gli altri ridacchiavano sotto i baffi. Bridget gemette dentro di sé; avrebbe preferito morire piuttosto che partecipare a quello stupido gioco ma non voleva dare soddisfazione a quella zoccoletta. Si sedette a fianco a Nina e ad un ragazzo moro che non conosceva. Guardandosi attorno riconobbe alcune facce della Northern ma non era esattamente Miss Popolarità e quindi poteva anche sbagliarsi sul fatto che alcuni non andassero nella sua stessa scuola. Trasudavano tutti avvenenza e carisma (Kitty a parte che trasudava qualcos'altro) e Bridget si sentiva decisamente a disagio. Stephany Miles, capitano delle cheerleaders, si mise a gattoni e fece girare la bottiglia che dopo un po' di tentennamenti si fermò con i beccuccio verso Calum che ghignò sfregandosi le mani. -Obbligo o verità?- domandò Stephany arricciandosi una ciocca di capelli color fragola attorno all'indice, Calum si passò la lingua sui denti bianchi -Obbligo, non sono una checca come qualcuno...- disse guardando il ragazzo seduto accanto a Bridget che fece una smorfia.
-Io ti obbligo a- iniziò Stephany lentamente -a baciare Luke... un bacio vero- disse con un sorrisetto maligno, Calum e Luke non avevano più l'aria rilassata e un po' tronfia che erano soliti avere. -Sì, Hood- il ragazzo accanto a Bridget si prese la sua rivincita -facci vedere chi non è una checca- lo canzonò ridendo. -Stai zitto, Nathan- lo rimbeccò Calum -Vieni qui, biondina- disse imitando un ringhio gutturale nella direzione di Luke che sorrise divertito -Arrivo, labbra di fuoco- e detto questo si lanciò letteralmente sull'amico buttandolo a terra premendo le proprie labbra sulle sue. Si baciarono con finta foga, suscitando le risate di tutti. Bridget sorrise; quei due erano proprio dei pagliacci. Si staccarono ma Calum mordicchiò il piercing che Luke aveva sul labbro inferiore fino a che il biondo non esplose in una risata. -So che è stato il bacio più eccitante della vostra vita non serve che vi conteniate, pervertiti- disse con un ghigno malizioso per poi risedersi, Luke era tornato a fianco a Nina e le aveva posato le labbra sul collo per un veloce bacetto. -Ok, troiette- una ragazza mulatta con dei meravigliosi capelli color cioccolato fondente allungò il braccio verso la bottiglia -giro io-.

Il gioco proseguì e Bridget dovette ammettere che fosse abbastanza interessante vedere quanto alla gente piacesse farsi i fatti degli altri e far fare cose imbarazzanti o squallide ai propri amici. Scoprì il numero di ragazze che s'era portato a letto Christopher Meaning quell'estate (16) , vide Kitty bere una bottiglia di vodka reggendola solo con le tette (sperava di dimenticare in fretta quell'immagine dalla propria mente), Stephany Miles riempì di succhiotti il collo di Dylan McPhee, Calum portò di sopra Miranda Joanson e non tornò indietro se non due torni dopo e aveva in faccia stampato un sorriso compiaciuto, Luke fece un provocante spogliarello composto da goffi sculettamenti e occhiate ammiccanti e infine Bo Miller dovette scolarsi quindici shottini dalla pancia di Charlotte Benson. Il turno di Bridget arrivò e una bellissima ragazza dai lunghi capelli neri le sorrise raggiante -Uh, la ragazza nuova!- esclamò con voce cristallina -obbligo o verità?- le chiese incoraggiante, Bridget deglutì; meglio non rischiare. -Verità- rispose altera, Kitty ridacchiò malignamente ma un'occhiataccia di Nina la fece smettere. -Hai mai dormito con un un ragazzo?- le domandò e Calum sbuffò -Sei troppo buona, Jess- la ammonì ma la ragazza lo zittì con un gesto della mano. Bridget scosse la testa con un mezzo sorriso -Che carina, una verginella!- disse Jessica continuando a sorriderle, non la stava prendendo in giro ma Bridget avrebbe preferito sotterrarsi in quel momento. Michael ridacchiò sotto i baffi e Bridget gli rivolse un'occhiata interrogativa a cui Michael rispose scuotendo la testa. Con un gesto veloce del polso, Bridget fece girare la bottiglia che si fermò su Michael che disse subito -Obbligo-. -Lo scelgo io l'obbligo per Clifford- ghignò Nathan -bacia la ragazza che più ti ispira in questo momento- Michael si accigliò ma annuì con una scrollata di spalle. Bridget vide Kitty gonfiare il petto e rivolgere al ragazzo un'occhiata ammiccante piena di lussuria Tanto vale che tu ti getta di peso su di lui, Kitty, saresti molto meno espl-

-Scusa Funkle- sentì una voce soffiarle sulle labbra per poi sentire il ragazzo strusciare le proprie labbra sulle sue. Michael Clifford la stava baciando? Michael Clifford la stava baciando per un gioco?! Bridget dischiuse la bocca per la sorpresa ma il ragazzo fraintese il messaggio e fece scivolare la lingua accarezzando quella di Bridget. La ragazza avvertì le labbra di Michael incurvarsi in un sorriso e avvertì le mani del ragazzo afferrarle la nuca e la schiena. Non sapeva se l'avesse fatto per imbarazzo o per rabbia; fatto sta che inavvertitamente lo morse e Michael si ritirò con un gemito di dolore. -Aiah!- borbottò Michael ma aveva stampato in faccia un sorriso sornione che la fece avvampare e il suo colorito si acuì ancora di più dopo un fischio di Nathan. Jessica ridacchiò -Hai capito la verginella-

 

-Senti- Michael abbassò il volume della radio fino a ridurla ad un ronzio. Erano seduti in macchina da qualche minuto dopo aver lasciato la festa. Bridget si era divertita, in fondo. Erano rimasti a casa di Luke fino a mezzanotte e lei aveva dovuto ammettere che le persone popolari non erano automaticamente delle stronze atomiche. Jessica era davvero simpatica e aveva tentato di farla spettegolare su tutte le persone che lei nominava ma che Bridget a stento sapeva chi fossero. Nathan le aveva offerto della birra e le aveva fatto qualche domanda e non aveva tentato di estorcerle più informazioni di quanto non volesse dargliene, cosa che Bridget aveva apprezzato tantissimo -...non te la sei presa, vero?- Bridget lo guardò interrogativa. -Per il bacio- spiegò Michael picchiettando i pollici sul volante -non te la sei presa, vero?- le domandò di nuovo incalzandola, Bridget scosse la testa. Non era totalmente vero ma non era infuriata quindi decise di tenere la bocca chiusa e iniziare a guardare fuori dal finestrino le strade buie. -Insomma, era solo un gioco, no?- continuò il ragazzo e lì Bridget sentì qualcosa incrinarsi nei suoi dotti lacrimali. -Eh, Bee?- domandò Michael ancora -Sì- disse la ragazza piano -solo un gioco- ripeté con un sorriso, era un po' brilla quindi non le ci volle molto ad addormentarsi. Arrivati davanti alla villetta a schiera, il ragazzo tirò il freno a mano e scese ad aprirle la portiera, Bridget appoggiò i piedi a terra per poi avviarsi barcollando verso la porta. -Buona notte, Clifford- gli disse sorridendo -grazie per oggi- Michael le sorrise -Di nulla- la vide entrare in casa e sorrise di nuovo, non avrebbe mai capito quella ragazza.

Bridget salì in camera sua e si sedette sul letto -Solo un gioco- disse e pianse un po' perché ne aveva bisogno.

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(ho inserito del Cake ahahaha mi sto invasando delle Slash, pardon)
Hello Brichears!
Primo bacio squallido e triste, sì... povera Bridget e stupido Michael, re della sensibilità. Non sono al 100% soddisfatta di questo capitolo però boh... non riuscivo a farlo in modo diverso. Bridget piange perché è un po' ubriaca e quel "Solo un gioco" l'ha ferita... mettiamoci pure che è confusa e sotto psicofarmaci et voilà!

Grazie per le recensioni e per i lettori silenziosi che spero si facciano sentire.
xxxLucy
AAA Potreste propormi un'attrice/cantante/modella/youtuber (che abbia gif) per Kitty, Jessica e Nathan? Vorrei sapere le vostre proposte♥
 

  
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