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Autore: Ste_Takahashi    28/08/2014    0 recensioni
C'era una volta un ragazzo che non era abituato ad essere amato.
"Effettivamente non era passato molto da quando Dino gli aveva confessato di essersi innamorato di lui"
Per Hibari nasce una nuova emozione, qualcosa che non aveva mai conosciuto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kyoya Hibari
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La sera stessa dell'accaduto, neanche a farlo apposta, Reborn organizzò allenamenti di coppia.

Hibari come al solito dovette affrontare Dino.

la mattina stessa il moro si era svegliato di pessimo umore per ovvie ragioni ma nonostante ciò il suo cuore non smetteva di battere all'impazzata innervosendolo ancora di più.

Che faccia avrebbe dovuto fare? Avrebbe dovuto chiedergli spiegazioni?

-"Ma a che cazzo sto pensando?" Si rimproverò severamente guardandosi allo specchio. "Devo solo combattere con lui come sempre."

Come no.. con quel tremolio di gambe a chi la voleva raccontare?

…qualche ora dopo…

Hibari arrivò per primo sul tetto della sua Namimori, dove di solito si allenavano i due.

Il ragazzo non era affatto tranquillo e non di certo perché aveva paura del combattimento".

Aveva un forte mal di pancia, sintomo che gli era completamente nuovo e gli girava la testa.

Sconsolato e con uno sguardo di disprezzo nei suoi stessi confronti si affacciò sulla ringhiera della terrazza stringendosi la testa tra le mani, aspettando la persona che incoscientemente lo faceva sentire così a disagio.

Quella posizione lo faceva sentire meglio, i suoi nervi si stavano lentamente rilassando e il suo cuore tornava a battere con un ritmo decente.

Mentre il ragazzo dava la schiena alle scale, provando a rilassarsi, non si accorse dell'arrivo dell'altro.

-"Yo Kyoya!"

Hibari si girò di scatto non riuscendo a nascondere l'emozione. Probabilmente il suo cuore stava per scoppiare.

-"Sei.. in ritardo." Si ricompose subito, abbassando lo sguardo severo.

Dino sorrise timido.

-"Sì, scusa. Iniziamo?"

-"Dov'è il vecchio che è sempre con te?"

-"Intendi Romario? Beh Reborn ha voluto che venissi qui da solo. Mi hai in pugno oggi Kyoya! ahah"

Dino parlava normalmente, con il suo solito tono scherzoso che a Hibari dava particolarmente fastidio, oggi più del solito. E comunque non era certo lui ad averlo in pugno..

Non stava affatto bene, non si era mai sentito così in vita sua. Non gli era mai successo che una faccenda emotiva si trasformasse in un danno fisico. Perché proprio in quel momento? Non poteva certo farsi vedere debole anche se si notava parecchio che barcollava.

Il giovane fece un passo avanti estraendo i suoi fedeli tonfa e mettendosi in posizione di attacco.

-"Cominciamo?" Disse tentando un fare di sicurezza.

-"Sì però.. Kyoya sicuro di stare bene? Sei più pallido del solito e.."

-"TAPPATI LA BOCCA E COMBATTIAMO, se non vuoi che ti morda alla gola." Urlò.

Tutta l'emozione e il disagio di Hibari si erano trasformati in arroganza verso Dino che però non si lasciò intimorire.

-"Come desideri.."

Non fece in tempo a finire la frase che sfoderò la sua frusta (SI, HO PENSATO MALE eheh scusate l'interruzione) e fece per attaccare Kyoya.

Senza Romario, Dino non era affatto preciso anche se era migliorato molto e per l'avversario fu semplice schivare il colpo con un balzo. All'atterraggio però Hibari si sentì esplodere, fece un passo avanti come se qualcosa l'avesse colpito e cercò di rinvenire.

Dino, che si era accorto che Hibari non era lo stesso di sempre aspettò che fosse lui a fare la prima mossa, guadagnando la disapprovazione dell'altro che odiava sentirsi compatito.

-"Che diamine aspetti? Èh?!"

Ora Hibari era davvero infuriato. Infuriato con Dino, con sé stesso, con quella specie di malattia che aveva addosso e con il suo battito cardiaco che nel corpo a corpo si faceva sentire.

Doveva assolutamente sfogare quella rabbia.

Strinse i suoi tonfa nei pugni e partì per attaccare Dino, meno velocemente del solito viste le sue condizioni.

Per il biondo non fu facile immobilizzargli le braccia ma all'ultimo momento, prima che venisse attaccato, Kyoya gli si bloccò davanti a pochi centimetri, impigliato nella frusta.

Dino amava combattere con Hibari perché ad ogni corpo a corpo poteva contemplarne la bellezza da più vicino.

Solo in quel momento Hibari alzò lo sguardo trovandosi a pochi, pochissimi centimetri dal viso del biondo. Fu un brutto colpo per lui che cercò, riabbassando velocemente lo sguardo di liberarsi dalla presa dell'avversario.

Con tutta la calma del caso Dino, con la mano libera alzò dolcemente il viso di Hibari per farlo incontrare con il suo.

-"Kyoya ora.. mi odi così tanto?"

Cosa? Di cosa stava parlando?

-"Che diamine stai dicendo?!"

Hibari approfittò del momento di distrazione di Dino per balzare indietro liberandosi. Tuttavia restò fermo a occhi spalancati, aspettando una spiegazione. Dino non si mosse, lasciando che l'avversario si liberasse con facilità e assunse un' aria piuttosto triste, molto diversa dal solito.

Per un po' rimasero entrambi fermi ed in silenzio. Hibari era più confuso di quanto non lo fosse già. Qualche giorno prima gli aveva chiesto di dimenticarsi della dichiarazione ed ora gli chiedeva se lo odiasse. Che diamine aveva? Forse lui non era l'unico a sentirsi così a disagio? Forse anche per Dino non era così facile questa situazione?

-"Perdonami Kyoya."

-"Spiegami di che diavolo stai parlando." rispose freddo ma vistosamente interessato Hibari.

-"Vedi.. prima che io mi dichiarassi riuscivamo per lo meno a guardarci negli occhi anche se i tuoi sguardi sono sempre stati severi."

A queste parole Hibari rimase in silenzio, sbarrando gli occhi ancora più di prima.

Intanto il suo cuore aveva ripreso un ritmo fastidiosamente veloce. 

Dino continuò la sua spiegazione.

-"Ora invece.. non mi degni neanche di uno sguardo, neanche di uno di quelli severi e minacciosi. Devi proprio  pensare che io sia una persona orribile èh? eheh" rise nervosamente.

Ma cosa? Pensava davvero che Hibari lo evitasse per disprezzo? Davvero non si era accorto di nulla?

Hibari fece un mezzo sorriso che assomigliava di più ad un ghigno nervoso, quasi si sentisse sollevato di non essere l'unico a stare male.

-"Sei idiota o cosa?"

Dino fece una faccia stupita. -"Cosa? Cioè… perché?!"

-"Io.." Hibari incominciò di nuovo a sentirsi a disagio ma un po' meno di prima.

-"IO NON TI ODIO AFFATTO! E.. e mi faccio schifo per questo."

Dino continuava a non capire.

-"TU! Tu bastardo.. è come se mi avessi infettato di una strana malattia! Hai colpito tutto di me, cazzo!"

Mentre parlava gli scesero alcune lacrime.

Non gli era mai successo prima d'ora.

-"La.. la mia testa, le braccia, le gambe, il petto, il cuore.. Cosa cazzo volevi fare? Èh?! Volevi uccidermi?!"

Dino non aveva parole. Insomma se non aveva di nuovo frainteso tutto.. quella era una specie di dichiarazione? Un messaggio implicito che neanche Hibari riusciva a decifrare?

-"Kyoya io.." 

Al biondo scappò un dolce sorriso con il quale si avvicinò ad Hibari, per poi abbassare il suo viso esattamente all'altezza dell'altro che aveva gli occhi arrossati dalle lacrime.

-"Io credo di sapere come si chiama questa malattia Kyoya e credimi, sono dannatamente felice che tu ne sia affetto."

Fu in quel momento che Dino accarezzò il viso di Hibari e appoggiò delicatamente le labbra sulle sue, togliendogli il respiro.

   
 
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