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Autore: kymyit    29/08/2014    4 recensioni
In seguito alla punizione inflittagli da Smoker, la 1D del liceo Kamome si ritrova in aula punizione a sottostare alle angherie del professor Vergo. Riusciranno le promesse dell'inferno a resistere un mese in quell'aula?
Capitolo 1: Letteratura ostrogota e ferite di guerra (Mai sfidare il Male Assoluto)
Capitolo 2: Educazione sessuale e consiglio di guerra (Mai mostrare gigantografie esplicite)
Capitolo 3: Il cavallo bianco della rivoluzione e il ciclo di Mr. Krabs (POF)
Capitolo 4: Nel mezzo del cammin di nostra vita (L'Inferno di Vergilio)
Capitolo 5: Il tugurio del Grande Fratello (mamma che bello, mamma che bello)
Capitolo 6: Tanto sei sempre il cocco di Smoker (E' la tua risposta definitiva?)
Capitolo 7: Una sporca apocalisse (Mai sfidare le promesse dell’inferno)
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mugiwara, Smoker, Supernova, Un po' tutti, Vergo | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2:

Educazione sessuale e consiglio di guerra
(Mai mostrare gigantografie esplicite)




-Oggi farete un po’ di educazione sessuale.- annunciò Vergo, girandosi i pollici. E senza degnare di uno sguardo le ricerche assegnate il giorno prima. E dire che Killer si era dato alla pazza gioia scrivendo un trattato di venti pagine!
Sopra la lavagna capeggiava la foto delle frasi scritte da Bartolomeo il pomeriggio prima.
-Per non dimenticare la vergogna provata.- aveva detto il malefico insegnante.
A “sessuale”, comunque, tutti drizzarono le orecchie. Finalmente le cose prendevano una bella piega, pensarono.
Quando il maledetto prof srotolò e appese il poster illustrativo, le cose presero, invece, una piega disastrosa.



-E’ stato scorretto da parte sua.- disse Law, imbronciato, dolorante e con un pezzo di carta a tamponargli il naso.
-Farci vedere certe cose…-
-Ora che ci penso… - fece Apoo e si rivolse a Penguin e Rufy -Voi due non avete avuto reazioni.-
-E’ perché ho occhi solo per Kirachan.- rispose l'interpellato, come se gli avessero chiesto il suo segno zodiacale o roba simile, indicando il biondo accanto a lui che invece una reazione l'aveva avuta.
E bella grossa pure.
-Ero troppo concentrato. Devo entrare ad Harvady, ti ricordo.- rispose, invece, Rufy -A proposito, “eiaculazione” si scrive con la i lunga o con quella normale?-
-Non perdiamo tempo, fra poco la scuola chiude.- li interruppe Law.
-Strano che abbiano fatto effetto su di voi.- continuò ad istigare l'orientale, al che il moro reagì con un seccato: -Sono bisex, io.-
Kidd, dal canto suo, afferrò l’odiato rivale per il bavero e lo minacciò col pugno alzato.
-Adesso però te li spacco quei denti di ferro!-
-Perché non ci provi, Miss Istituto?-
-Basta, finitela!- li rimproverò esasperato Law alzando gli occhi al cielo -Ricordatevi perché siamo qui.-
Perché non aveva un martello? Avrebbe chiesto il silenzio in aula spaccandolo sulla testa di quell’idiota.
Kidd e Apoo si separarono, limitandosi a lanciarsi occhiatacce assassine in silenzio, mentre Law rivolgeva lo sguardo ai compagni, uno per uno.
Nessuno di loro era uscito indenne da quella battaglia. Sanji poi era ridotto ad uno straccio dissanguato.
-Speriamo si rimetta presto… - commentò Rufy.
A giudicare da come il suo corpo fremeva in preda agli spasmi, ci sarebbe voluto molto tempo.
-Namiswan... Robinchan... -
E forse una trasfusione.
-Quel bastardo conosce i nostri punti deboli.- fece Killer -A nessuno sano di mente verrebbe l’idea di spiegare l'apparato riproduttore femminile in modo così esplicito.-
-Chiamala col suo nome.- disse Bartolomeo per poi fare lo spelling -F.I.G.A.-
Il naso di Sanji eruttò un fiotto di sangue.
-Se non l'ho fatto un motivo c'era... - commentò seccato l'altro con un sospiro tipico da mamma esasperata. Parlare con Bartolomeo era sfiancante: era un Kidd incrociato con Law e poi mischiato a Rufy e Boa Hancock (la loro insegnante di storia): un buzzurro calcolatore, idiota e tremendamente fanboy. Il probabile parto di quattro casi patologici, in altre parole: a volte voleva proprio massacrarlo tanto era scassapalle.
-Però bisogna ammettere che n'è valsa la pena. Bella gigantografia.- puntualizzò l'altro scassaminchia, Apoo, riprendendo a sanguinare. Era più recidivo di uno scarafaggio.
-Abbiamo perso Sanji. E io la sensibilità alle dita.- puntualizzò Law, infastidito mostrando poi le sue mani livide. Possibile che quei cretini vedessero solo il lato positivo della faccenda? Nessuno ricordava i gessi missile che schizzavano ovunque mentre con la bava alla bocca guardavano e commentavano quella maledetta foto? Vergo li aveva giocati costringendoli a comportarsi scorrettamente contro tutti i loro buoni propositi.
Perché loro ci avevano provato a stare buoni buonini, ma a quanto pare Vergo non voleva semplicemente tenerli in detenzione, voleva distruggerli.
Era guerra!!
-Sì, certo certo, la sensibilità. Forse un bacetto potrebbe aiutare, eh?- sghignazzò malefico lanciandogli un'occhiatina carica di sottintesi.
-Kidd, attacca.- ordinò secco Law.
E Eustass Kidd non se lo fece ripetere due volte. Come una belva si lanciò addosso ad Apoo  per spaccargli amorevolmente quella stramaledetta faccia che si ritrovava. Poi, quando ebbe finito di rimodellargliela, si risedette accanto al moro, rinfrancato.
-Così va bene, Laurie?- gli chiese.
Law guardò la faccia tumefatta di Apoo che si alzava, in evidente stato confusionale. Era quasi completamente livido.
-Perfetto, ma non usare quel nomignolo.- asserì. Poi si guardò le mani livide e doloranti.
“Vergo pagherà per questo.” si ripromise, poi guardò gli altri e vide che lo fissavano, in solenne silenzio, in attesa di ordini.
-Così non possiamo continuare.-disse serio. -Vergo ci sta facendo capire che farà di tutto per distruggerci. Se anche ci comportassimo bene non servirebbe a nulla. A questo punto-
-Tanto vale rendergli pan per focaccia!- finì per lui Kidd, complice.
-Ma avete visto quanto è forte...- protestò Usop -Ci ammazzerà.-
-No se riusciremo a distruggerlo prima.- asserì Zoro con sguardo fermo e deciso.
Un coro di “Sìììììì!” si levò basso. Tutti alzarono il pugno, urlando a bassa voce. Tutti tranne uno.
-Rufy, se continueremo così, Harvady te la puoi scordare.- lo istigò Usop.
-Sììììììììììì!- esclamò lui, seguito nuovamente a ruota da tutti gli altri. Sempre a bassa voce, altrimenti qualcuno li avrebbe scoperti e addio rifugio segreto nella cantina della scuola, addio cospirazione, addio “Piano per la distruzione psicologica di quello stronzo di Vergo”.
-Bene, allora sentite la mia idea.- disse il diavolo manipolatore della classe, circospetto, -Voi due, Kirapen, dovrete… -
Spiegò loro puntigliosamente cosa dovevano e non dovevano fare. Sia Killer che Penguin ghignarono malignamente all’idea e fremettero al pensiero di iniziare.
-Le mie carte prevedono una disfatta totale.-
-Sono solo fesserie.- fece Zoro, secco.


Quel pomeriggio, quando tornarono a casa, gli alunni della 1D non fecero che attendere con ansia il giorno seguente. Non vedevano l'ora di vendicarsi per le pene infernali subite quel giorno.
Law saltò agilmente giù dalla moto di Kidd e, dopo avergli tirato una leggera gomitata lo salutò con un sorriso che prometteva tutto il male del mondo.
-Come va la tua sensibilità?- gli chiese allora quello.
-La recupererò.- rispose.
-Non quella delle dita.-
-Io non sono un tipo sensibile.- rispose Law con aria beffarda.
-Certo, certo. Non stai tramando tremenda vendetta, no... ma è vera la cosa dei ros- l'occhiataccia che ricevette, impedì a Kidd di terminare la domanda.
-Sicuro che funzionerà?- domandò invece.
Il moro si fermò in mezzo al vialetto.
-Credi davvero alle predizioni di Basilya?-
-Si avverano sempre.-
-Si, certo, come quando aveva predetto che a Rufy sarebbe caduto in testa un ananas.-
-Beh, gli è arrivato in testa l'amico di suo fratello all'uscita.-
Law annuì con una risatina. E chi se la dimenticava quella scena. Poi avevano aperto le scommesse su quanto ci mettesse quel Marco a prendere il suo migliore amico. L'inseguimento durò cinque secondi e Hawkins, ovviamente, vinse la scommessa.
-Ok, sono preoccupato.- concesse, sospirando pesantemente. Dopotutto, non poteva nascondergli nulla, a Kidd. Era come una bestia feroce, un po' come Vergo: fiutava la paura. Gli leggeva l'ansia nei gesti, brutta cosa. Ormai anche lui stava diventando un libro aperto.
-Ma non la passerà liscia.- asserì, serio, con lo sguardo omicida e il rosso non ebbe dubbi sul fatto che, anche se il piano fosse fallito, Trafalgar Law avrebbe continuato a combattere.
Dopotutto, certe offese vanno lavate col sangue.
Quando il compagno scomparve oltre la porta della sua modesta villa a quattro piani, Kidd diede gas e partì alla volta dell'orizzonte a velocità folle, per spazzare via la frustrazione.
Law, una volta solo, finalmente, poté abbandonarsi a capo chino sulla sedia girevole della sua stanza.
Digrignò i denti fino a sentirli scricchiolare.
“Nessuno si prende gioco di Trafalgar Law.” pensò con occhi spiritati.
Il piano avrebbe funzionato?
Quali conseguenze ci sarebbero state?
Ma sopratutto, come diavolo faceva Vergo a sapere quella cosa?
Che Smoker gli avesse svelato qualche loro segreto per tenerli buoni era un conto, ma nessuno sapeva di quella cosa, perciò come poteva saperla lui?
Di quante altre cose era a conoscenza?
-Ragazzi, è pronto in tavola!-
Era Corazon, che lo chiamava per la cena e a quel punto l'aspirante chirurgo seppellì l'ascia di guerra. I manicaretti di Cora erano strepitosi e voleva goderseli senza pensare a null'altro che ad assaporarne il sapore. Un giorno li avrebbe fatti assaggiare a Kidd. Chissà come sarebbe stato presentarlo ai suoi fratelli, trascorrere con lui le feste... le sue sdolcinate, e per fortuna (a suo dire) poco frequenti, fantasie romantiche s'interruppero davanti alla porta della stanza di suo fratello maggiore.
-Ehi, Dofy, è pronto.- gli disse.
Gli giunse una risata malefica in risposta.
-E lui che faccia ha fatto?- domandò Dofy a qualcuno. Law si appiattì contro la porta per sentire meglio. Non lo faceva quasi mai, ma in quel momento il suo spirito indagatore gli fece rizzare le antenne.
-Vergo, sei davvero uno stronzo!- e giù di nuovo a ridere -Io? No, no, no! Io l'avrei ricattato a vita, sei tu il più stronzo, sì... sì... mandami le foto, voglio assolutamente vedere la faccia che ha fatto! Fufufufu!-

Lo sapeva, oh cacchio se lo sapeva, Law! Di chi poteva esserci lo zampino se non dell'unica persona che poteva essere a conoscenza del suo sporco segreto!
Donquixote Doflamingo, il suo adorato fratello maggiore.
Fortuna che era stato adottato.
Prima di scendere in cucina, dove Cora li aspettava impaziente armato di mestolo, il ragazzo marciò in bagno e afferrò la scatola di lassativi.


Quel pomeriggio, in aula detenzione, dopo che Vergo aveva mostrato loro la gigantografia incriminata, Sanji era quasi andato in orbita con un epistassi che l'aveva quasi prosciugato. A quel punto anche altri avevano accusato problemi di sanguinamento o fastidiosi stringimenti del cavallo dei pantaloni. Usop era schizzato sul pavimento per soccorrere Sanji e Vergo l'aveva freddato sul posto con una gessata.
Poi era stata la volta di Apoo, che si era girato alla sua destra per far notare a Kidd quanto il suo rigonfiamento fosse evidente a dispetto del suo. Il rosso gli aveva risposto con un terzo dito e un “in culo” muto.
-Eustass!- lo riprese Vergo tirandogli il gesso sulla tempia -Vieni pure a parlare al mio posto, se trovi la mia lezione così noiosa.- gli ordinò, puntando il dito contro la foto.
-Guardi che è stato lui a distrarmi!- protestò indicando il maledetto orientale con l'apparecchio ai denti. Cavendish se la rideva fra sé e sé, mentre Bartolomeo preferì starsene buono buono a capo chino, senza neppure il coraggio di guardare Rufy davanti a sé.
-Giusto.- convenne l'insegnante, per poi freddare anche il nemico giurato del rosso che sorrise maligno. Fra lui e Apoo era sempre guerra aperta.
-Allora? Quali sono le malattie che possono colpire l'apparato riproduttivo femminile?-
Il rosso rimase in silenzio. Se gli chiedeva di descrivergli com'era fatto avrebbe saputo rispondere perfettamente, ma così la cosa diventava meno pratica e più scientifica. Fece scorrere rapidamente lo sguardo per la classe e incontrò gli occhi di Law. Lo supplicò con lo sguardo e il moro gli fece dei gesti.
-Eustass?- lo incitò il professore -Lo sai o ti rimando a posto?-
Con una nota sul registro e una gessata in culo?
-No, no... sto... raccogliendo le idee... -mentì.
Law fece il gesto di qualcosa che cadeva per diverse volte, poi il gesto dello sgozzamento, poi indicò Sanji riverso in un mare di sangue che agonizzava felice, perso nelle sue fantasie sconce.
-Namiswan, Robinchan, Bibichan, Bonneychan, Tashigichan, Boachan, Rebeccachan, Violetchan... -
-Uhm... mestruazioni letali?- la buttò lì.
Law si diede una manata in faccia.
Vergo rimase impassibile, mentre il resto della classe trattenne a stento una risata. Apoo non si premurò di farlo.
-Aha!- esclamò indicando il nemico.
Fu nuovamente freddato e fece compagnia a Sanji e Usop sul pavimento.
-No. Ma ci sei andato vicino, Eustass. Trafalgar, ti consiglio un corso di mimo, non sei stato molto chiaro.-
Il moro rabbrividì.
-Avvicinati.- disse l'insegnante, severamente.
Ecco, arrivava la bastonata, se lo sentiva. Quel bastardo ce l'aveva con lui!
-Alza le mani.-
-Professore, lei non è autorizzato ad usare la violenza.- gli rispose, costernato. Spaventato. Perché nello sguardo del Male Assoluto lesse esattamente ciò che era. Il Male Assoluto.
Vergo gli colpì comunque le mani roteando rapidamente la canna di bambù. Per il dolore il cuore quasi gli schizzò in gola.
-Esimio professore, Trafalgar.-
-Ehi, bastar- Kidd afferrò Vergo per il collo della camicia e lo colpì con un pugno al viso. Quello, però, non parve risentire del colpo. Rimase come immobile a fissarlo da dietro i suoi maledetti occhiali scuri. Poi scattò e colpì il rosso con un montante che lo sbalzò a un metro da terra e lo fece atterrare rovinosamente contro il cestino dei rifiuti.
-Si chiama “Stillicidio Ematico”. Per domani voglio un tema sui metodi contraccettivi. Non meno di cinque pagine. Il non fare sesso non vale come un contraccettivo. E adesso carta e penna. Scriverete, non meno di cento volte: “Il professore ci punisce per il nostro bene”. Eustass, che ci fai ancora a terra? Tu scriverai “Non alzerò mai più le mani contro il professore” trecento volte. Mentre tu, Trafalgar... -
Gli era sembrato che godesse in quel momento, mentre gli porgeva il gesso, mentre lo vedeva scrivere con la mano gonfia e dolorante.
-Tu scriverai: “Baciare i rospi morti non li riporta in vita.”-

Con rabbia, l'aspirante chirurgo schiacciò fuori dal blister due, tre, no, meglio quattro compresse.
-Perché nessuno la fa a Trafalgar Law.- ringhiò con rabbia.






Note: Chi vuole uccidere Vergo?!
Ok, noticina importante. Rufy sarà anche secchione, ma non sa tutto, in particolare fa molto casino coi nomi. E anche con alcune parole, anche perché certe cose credo a lui non interessino. Non in questa fic almeno. Lui deve andare ad Harvady u.u



   
 
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