Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Restart    29/08/2014    2 recensioni
James aveva (quasi) diciassette anni. E diciassette lividi, tra addome e braccia e gambe. Il Quiddich a volte era doloroso. Ma il Quiddich era la sua vita. Lui era il cercatore dei Grifondoro. Come suo nonno James e suo padre Harry. Suo padre. Lo ammirava così tanto, ma era difficile sostenere il peso di un padre che si chiama Harry Potter: il bambino sopravvissuto, il Salvatore del mondo magico, bla bla bla.
.
Alexandra aveva altro a cui pensare. Seguiva attentamente la lezione. Quell'anno c'erano i M.A.G.O. e lei doveva essere pronta. Nessuno sapeva cosa celava sotto la sua veste da secchiona. Nessuno doveva sapere del suo doloroso passato. Lei affogava il suo dolore nello studio, a volte forsennato.
.
-Quindi vorresti dire che il bambino, un bambino di sette mesi, può riportare ad una guerra magica?- chiese sarcastica Ginny.
-Non ora, ovviamente. In un futuro non troppo lontano. James non sa niente. Però la profezia che dice Hermione?- chiese Harry all'amica.
-Non posso prenderla. Non è proprio una profezia è più una maledizione. Quel bambino è stato maledetto quasi cento anni fa. Nessuno può sentire cosa dice quella "profezia-maledizione" se non Alexandra
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Scorpius, Ron/Hermione, Sirius/Lily, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fred e James si stavano rimirando allo specchio. Erano impeccabili per il Ballo d'Inverno. 
-Hey, amico, siamo mozzafiato... Eh?- chiese Fred.
-Ah, le nostre accompagnatrici sono molto fortunate...- disse James
-La mia è un'accompagnatrice. Lexie ormai è la tua ragazza... No? Cioè vi siete baciati due volte...- disse Fred
-Potrebbe... Non abbiamo avuto molto tempo per parlare...- fece James
-Ah, amico... Anche se è la tua ipotetica ragazza, a me non dice tanto bene quella Lexie... Non gli hanno dato il nome al femminile di Voldemort per caso, secondo me- fece serio Fred. James, per la prima volta rifletteva veramente su quel nomignolo.
-Secondo te, chi e quando glielo hanno dato?- chiese Potter.
-Sua madre era una babbana. E anche lei aveva quel nome. Me lo ha detto mio padre... Era una che frequentava spesso il suo negozio...- disse con poco interesse, sistemandosi il papillon. 
-Mah, strano. Comunque muoviamoci. Staranno aspettando. Meglio non farle aspettare le donne- poi diede una pacca sulla spalla di James e si diresse verso la Sala Grande. Il cugino rimase qualche secondo a fissarsi le scarpe, per poi seguire Fred. 
Lexie fissava Jennifer. I suoi capelli biondi erano stati arricciati in morbidi boccoli e i suoi occhi chiari risplendevano grazie al meraviglioso vestito smeraldo. Aveva deciso di non mettere quello rosso. Visto che Fred l'aveva invitata al matrimonio.
-Secondo me gli piaci- disse Lexie ritoccandosi il rossetto.
-Ma a chi? A Fred? Può essere...- disse Jennifer con noncuranza. -Comunque cara, tu farai svenire Potter! Sei meravigliosa!- 
-Ora non esageriamo- fece imbarazzata Lexie, mentre si lisciava l'abito azzurro come il cielo. 
-Beh, possiamo dire che stasera faremo razzie- disse Jen strizzando l'occhio all'amica. Lex sorrise. Jennifer è sempre stata molto esuberante e diretta. Il suo esatto contrario. Lei era molto timida e impacciata.  
Quando scesero la scalinata che portava alla Sala Grande, in molti rimasero a guardarle. Anzi a guardare lei. Ma lei aveva occhi solo per quel ragazzo sorridente in fondo alle scale. Il suo ragazzo. O almeno, lei pensava così. 
-Sei fantastica- le sussurrò nell'orecchio. Le sistemò lo strascico del vestito e si diressero verso la Sala Grande a braccetto. Tutti si voltarono a guardarli. Erano magnifici insieme. Ballarono quasi tutta la sera, abbracciati. Una delle serate più belle della mia vita pensò Lexie.

 
23 dicembre
 
Nell'ultimo scompartimento del treno era occupato dal Trio Grifondoro (si facevano chiamare così) e da tre ragazze.
-James ti devo parlare- disse Lexie. Uscirono e si trovarono un angolino, dove nessuno li potesse sentire.
-Dovrò portare anche Christian al matrimonio. Cathy ha detto che vorrebbe fare una vacanza sola con mio padre. Non gli posso dare contro. Un po' di tempo per loro giusto... Cioè posso?- chiese timida
-Ovvio Lexie! Che domande sono! Certo che puoi!- lei sorrise e gli posò le labbra sulle sue.
-I tuoi non si arrabbieranno mica? Cioè avere una ragazza che ha un figlio, non è proprio ben visto...- disse lei
-Lexie, non ti preoccupare. Non si faranno problemi!- la rassicurò lui.
-Ok, allora alla stazione dobbiamo andare a casa mia a prendere Chris.- lui annuì e ritornarono nel vagone. 
Si materializzarono a casa di Lexie nel pomeriggio. Cathy stava mettendo in macchina gli ultimi borsoni. 
-Lexie cara! Come stai? Christian in casa... Gli ho preparato una borsa con i vestiti dentro è sul letto... Uh e questo ragazzo chi è?- chiese curiosa
-Oh, ehm lui è James un mio amico.- disse Lexie imbarazzata.
-James Potter, signora, piacere- disse James porgendole la mano destra. Cathy era quasi impaurita dal cognome del ragazzo. 
-Piacere, Catherine Thomas. Tu sei il figlio di Harry Potter?- domandò la donna. Lexie a quelle parole alzò lo sguardo verso James. Nonostante stesse sorridendo gli occhi erano tristi.
-Ok, Cathy, prendiamo Chris e poi dobbiamo andare subito, i genitori di James ci aspettano- Lexie entrò in casa, e fece ciò che doveva fare mentre James guardava imbarazzato Catherine. Quando Lexie tornò entrambi tirarono un leggero sospiro di sollievo. Poi James spostò gli occhi sul bambino, che la ragazza teneva in braccio. Aveva la pelle scura, ma non come Lexie, più chiara, e gli occhi tendevano al verde scuro. James non aveva mai visto un bambino più bello. 
-Lo vuoi prendere in braccio?- gli chiese Lexie. 
-Oh non lo so... Cioè e se lo faccio cadere?- fece lui preoccupato.
-No, me lo sento... Non lo farai cadere, tieni- e gli porse il piccolo. Sebbene all'inizio entrambi non si sentissero a loro agio, poi piano piano fecero amicizia. Christian amava i capelli scompigliati di James. Gli rivolgeva degli smaglianti sorrisi con i suoi denti radi. Afferrava i capelli di James e li tirava. "Mama" biascicò, chiamando Lexie. 
-Ok James, prova superata. Ora andiamo- disse la ragazza.
-Hey, ma tua padre?- chiese lui.
-È a lavoro... Vabbè andiamo, però mi devi tenere questo- disse porgendogli il borsone con gli abiti di Christian.
Quando arrivarono a casa Potter, Ginny corse incontro al figlio, seguita dal marito.
-Oh, James! Quanto mi sei mancato! Hai visto l'appartamento? Se vuoi ci puoi andare con tuo padre dopo- fece la donna abbracciandolo fortemente. Il padre si limitò a un leggero abbraccio.
-James non ci presenti la tua accompagnatrice?- chiese Harry.
-Oh, giusto. Lei è Alexandra, detta Lexie, e lui è Christian- disse il ragazzo.
-Piacere Alexandra Thomas- fece la ragazza. Anche se per un attimo i due genitori si rabbuiarono a sentire quel cognome, porsero gentili la mano. Ginny aveva un sorriso leggermente tirato. 
-E lui è il tuo fratellino?- chiese Harry. A quella domanda i due ragazzi si guardarono negli occhi. Lampi di terrore, illuminavano gli occhi scuri di Lexie. Deglutì parecchio, prima di riuscire a parlare. 
-Oh, ehm, lui, ehm non è mio fratello. Lui è, ehm, mio figlio- disse guardandosi le scarpe. Ginny si portò la mano alla bocca. Harry rimase serio. Aveva seguito la storia dei Thomas fino a due anni fa. La madre della ragazza era ad Azkaban, per volere del Ministro della Magia. Harry si era opposto fermamente. Non era giusto mandare una babbana ad Azkaban, per delle ipotesi. Aveva ripreso a seguire la storia della donna, grazie alle proprie confessioni agli inizi di dicembre. Ma la donna era una babbana. E l'Occlumanzia, non funzionava su di loro. E estrarre i ricordi era praticamente impossibile. Ma lui non si voleva arrendere. Doveva trovare un sistema per scagionarla. Ora Dean, lavorava nell'Ufficio dei Misteri, insieme a Hermione, e non era più ubriaco fradicio come tempo fa. Si era risollevato. Forse gli aveva parlato del nipote. Ma lui sicuramente non se lo ricordava.
-Oh cara, è un bambino bellissimo. Posso prenderlo in braccio?- chiese Ginny. Lexie sollevò lo sguardo raggiante e annuì. Prova uno completata con successo. Pensò, porgendo il piccolo alla donna. Christian era una bambino che amava stare con le persone nuove. E i capelli rossi di Ginny lo attraevano. Come gli occhiali tondi di Harry. 
-Lexie dove pensi di farlo dormire il bambino?- chiese James.
-Uhm, se il letto è abbastanza grande può dormire con me.- disse lei.
-Oh che diamine! Abbiamo una culla di Al, in casa. È in buono stato visto che l'ha usata pochissimo. Sapevo che sarebbe tornata utile. Tanto l'appartamento è abbastanza grande per tutti e tre- disse Ginevra, mentre giocava col piccolo 
-Mamma hai detto l'appartamento? Cioè vuoi dire che lo inaugurerò stasera? Ma in casa vostra non c'è posto?- chiese James sbalordito, in senso positivo.
-No. Albus ha portato Alice e dormiranno in camera tua che ha il letto matrimoniale, mentre in camera di Al ci dormirà quel Malfoy- Harry pronunciò quel nome con leggero disprezzo - non voglio che stia troppo vicino a tua sorella Lily. Intanto venite in casa. Gli altri sono arrivati da un pezzo-
A James e Lexie toccò il compito più complicato. Quello di presentare a tutti Christian. Lily era la più contenta di tutti. E quella che piaceva di più al bambino. Poco dopo Harry chiamò James, in modo che lo seguisse.
-Da quanto conosci Lexie?- chiese Harry.
-Qualche settimana- rispose.
-Sai anche tutta la sua storia?-
-Mi ha detto di sua madre di suo padre e di Christian.-
-Quindi sai che la madre è ad Azkaban?-
-No. A me ha detto che è morta-
-Probabile che lei sappia l'altra storia. Ma il motivo è lo stesso. Perciò anche lei e il figlio sono sotto osservazione dal Ministero. Ho fatte molte ricerche per cercare di liberarli ma non c'è stato verso. Perciò ho bisogno del tuo aiuto. Cerca di stare ancora con Lexie, quando sarai diventato Auror- fece Harry. James spalancò gli occhi. 
-Vuol dire che c'è un posto libero?- chiese al padre.
-A luglio si libera un posto. Ma voglio voti alti, tutti "O" e se possibile anche qualche "E", intesi?- disse severo il padre. James annuì. Quando tornarono in salotto, era buio fuori, quindi James e Lexie decisero di andare a casa. Presero la Metropolvere e finirono in un appartamento. Era abbastanza grande per tutti. James ne era affascinato. Lexie chiamò James dalla cucina.
-Hey! Christian si è addormentato! Dove lo mettiamo?- sussurrò. James arrivò da lei e prese in braccio il piccolo. Christian, fece un verso di disapprovazione, ma poi si accoccolò sulle braccia di James. Il ragazzo si sedette sul divano ancora impacchettato e si mise a guardare il bambino, mentre Lexie preparava il letto. O almeno così avrebbe dovuto fare. Era rimasta in piedi, a fissare le due persone più importanti della sua vita. Le sue due rinascite. Le sue due salvezze. Prese il telefono e scattò una foto. L'avrebbe tenuta ad ogni costo. Quella era la foto più importante della sua vita. Ritornò in camera e con un semplice movimento di bacchetta sistemò il letto e la culla che Ginny aveva fatto arrivare. Si affacciò alla porta del soggiorno. James era ancora lì a rimirare Christian. Poi si avvicinò e prese il bambino e lo portò a letto. Poi ritornò da James. Aveva appena ordinato la cena. Lei avvicinò a lui. 
-Sei la mia ragazza vero?- le chiese. Lei annuì.
-Bene- disse lui baciandola con passione. Era l'unica cosa di cui aveva bisogno Lexie, in quel momento. Lei prese l'orlo della maglietta di James e la tirò su, togliendogliela. Lui fece lo stesso, poi rimasero entrambi in intimo. 
-Sei sicura di volerlo fare?- chiese premuroso il ragazzo.
-Ovvio James- lui sorrise e le slacciò il reggiseno. Poi la prese di peso e la poggiò sul divano. Lei gli tolse i boxer. Lui giocò con il fiocco sulle mutandine di Lexie per poi toglierle. Si scambiarono uno sguardo complice. Lo stesso che si rivolsero in aula di Pozioni, qualche settimana prima. James lasciò una scia di baci umidi sul corpo di Lexie, per finire sull'intimità della ragazza. Poi fece ciò che doveva fare. Lei soffocò un gemito di dolore, che le fece incurvare la schiena. Ma questo non era il dolore che provò mesi prima. No. Questo era piacere puro.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
{Nota autrice} ok, questa è la prima volta che scrivo scene del genere. Le scene "hot". Non so se va bene per il rating arancione, semmai ditemelo. Comunque ho trovato due nuovi volti. Per Jennifer, l'attrice Jennifer Lawrence. Per Alice Paciock jr l'attrice Camilla Luddington. Avete qualche idea per i personaggi maschili? Ah, vorrei ringraziare le persone che hanno messo la storia tra la deferite. Le persone che l'hanno messa tra le seguite e Steph3933 che recensisce ogni mio capitolo! Grazie, grazie, grazie. Restart
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Restart