Zero
Sei anni prima Astrid non aveva trovato per niente interessante un soggetto come Hiccup.
A detta di Moccicoso, Hiccup era uno smidollato, un buono a nulla, insomma uno zero.
Astrid di animo nobile non si preoccupava di fare pensieri così cattivi, tuttavia il figlio di Stoick si presentava ai suoi occhi proprio come il suo “anti-tipo”: non tanto per il suo aspetto mingherlino e completamente “anti-vichingo” ma perché lo riteneva una persona priva di ambizioni che si abbandonava al pessimismo più sfrenato e al suo immancabile sarcasmo.
Ma tutto quello in cui credeva svanì nel momento in cui, sei anni prima, lo aveva rimproverato con queste esatte parole:
“Hic abbiamo appena scoperto il nido dei draghi! Quello che cerchiamo fin dai tempi in cui arrivarono qui i primi vichinghi e tu vuoi tenerlo segreto! Solo per proteggere il tuo drago da compagnia! Dici sul serio?”
Astrid ricordava ancora perfettamente quando Hiccup si era voltato lentamente verso di lei e tenendo lo sguardo fisso sul suo aveva risposto semplicemente: “Sì”.
A quella risposta così decisa, a quello sguardo così determinato, la vichinga per la prima volta nella sua vita non aveva avuto il coraggio di controbattere.
La verità è che Astrid era rimasta prigioniera di quegli occhi smeraldo pieni di ardore e di coraggio e ancora oggi quando Hiccup posava quello sguardo su di lei, non poteva fare a meno di pensare di essere la vichinga più fortunata del mondo.