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Autore: needacurlyboy    29/08/2014    7 recensioni
Mi sposto dalla porta per farlo passare ma lui mi guarda senza accennare di andarsene.
"Ho il diritto di vederli." Sussurra.
"Mamma."
Mi giro di scatto trovando Leonardo sulle scale.
"Caamella." Dice indicando Harry.
Lui sorride e fa per avvicinarsi ma io mi paro davanti e lo guardo male.
"Vattene." Sibilo prima di prendere Leonardo e salire di sopra.
FANFICTION ISPIRATA A QUESTA OS: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2294072&i=1
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Crediti: Sara Scrive 
 
 “Facciamoli ricordare
Che eravamo incredibili
Semplicemente incredibili”
Celine Dion feat. Ne-Yo – Incredible.
 
Capitolo Venti.
 
Chiara’s pov.

È passata una settimana e per me è cominciata la scuola.
 
Mi manca passare le giornate intere in compagnia delle ragazze e dei ragazzi, ma anche per loro è cominciato il tour.
 
Siamo state al loro primo concerto, a Londra, ed è stato fantastico; come tornare indietro nel tempo.
 
Sono a lezione di chimica, e grazie a Dio, ho scelto i corsi in lingua italiana o non avrei capito nulla. La mia compagna di banco, Sophie, mi sta aiutando a migliorare il mio inglese.
 
Rigiro la matita tra le dita e continuo a guardare fuori dalla finestra. Sta piovendo.
 
Niall, stranamente, questa mattina non mi ha mandato nessun messaggio e questo mi ha fatto un po’ male.
 
Forse sta ancora dormendo, oppure si è svegliato presto e, visto che sono a scuola, ha deciso di non mandarmi niente.
 
Tanti pensieri si formano nella mia mente ma svaniscono quando qualcuno attira la mia attenzione.
 
Giro lo sguardo verso il professore e noto che mi sta fulminando con lo sguardo.
 
“Signorina, può condividere con noi i suoi pensieri?” Inarca un sopracciglio.
 
È grassottello, porta gli occhiali e il camice che indossa lo rende avvero buffo, ma non lo è affatto.
 
Scuoto la testa e abbasso gli occhi mordendomi il labbro inferiore.
 
Quando si tratta di Niall sono da un’altra parte. Mi mancano i suoi scherzi, il suo profumo, la sua risata…
 
“Bene. Stavo dicendo…” Si gira di nuovo verso la lavagna continuando a scrivere ciò che aveva interrotto e a spiegare.
 
“Chiara, stai bene?” Mi chiede Sophie dolcemente sussurrando. Ha i capelli neri lunghi fino alle spalle, gli occhi castani e una carnagione chiara.
 
Annuisco tirando le labbra in un sorriso. Non posso di certo dire che ho un problema perché Niall non mi ha mandato un messaggio come fa di solito.
 
Ricambia il sorriso prima di appuntare chimica sul suo note book.
 
Dovrei farlo anche io, penso guardandola.
 
Apro il note book davanti a me, stringo la matita tra le dita e comincio a prendere appunti.
 
 
La lezione di chimica è finita e finalmente posso uscire da quell’inferno.
 
“Ehi, te ne vai senza salutare, dolcezza?” Chiede qualcuno circondando le mie spalle con un braccio.
 
Alzo lo sguardo e i miei occhi chiari s’incontrano con un paio di occhi scuri.
 
William.
 
È un ragazzo che frequenta il mio stesso corso d’italiano e la prima persona che ho incontrato.
 
Non riuscivo d aprire il mio armadietto e Will si è offerto di darmi una mano, ma neanche lui ci è riuscito.
 
Ridacchio ripensando al nostro incontro.
 
“Credevo avessi lezione di chitarra elettrica.” Sorrido spostando una ciocca di capelli dal mio viso.
 
“No, il professore non si è presentato, perciò ho la giornata libera.” Scrolla le spalle rivolgendomi un sorriso.
 
“Oh, fico.” Ridacchio.
 
“Che ne dici se…” Non riesce a terminare la frase che qualcuno alle sue spalle lo interrompe.
 
“Ma chi è quel fico?” Mi giro per vedere di chi si tratta e vedo Alexis, la più ‘popolare’ della scuola.
 
Popolare solo perché porta gonne che le fanno intravedere tutto.
 
Roteo gli occhi, faccio una smorfia e punto lo sguardo, dove sta guardando lei per vedere questo ‘fico’.
 
Spalanco gli occhi e dischiudo le labbra quando noto chi c’è fuori dal cancello.
 
Niall.
 
Indossa dei Ray Ban neri e un capello per non farsi riconoscere, ma io lo riconoscerei tra mille persone.
 
Il mio cuore comincia a battere più velocemente e quando le sue labbra s’incurvano in un sorriso lo sento perdere un battito.
 
Non posso credere che sia davanti a me.
 
“D-Devo andare, Will. Ci vediamo lunedì.” Gli rivolgo un ultimo sorriso prima di camminare a passo veloce verso il biondo.
 
Attraverso la strada, dopo aver guardato a destra e sinistra, e mi avvicino a lui.
 
Allarga le braccia ed io gli salto in braccio circondandogli il collo con le braccia e la vita con le gambe.
 
“Mi sei mancato!” Urlo stringendolo a me.
 
“Anche tu.” Ridacchia e mi riporta con i piedi per terra.
 
“Avanti, Sali in macchina.” Indica l’auto con un cenno della testa ed io annuisco.
 
Mi accomodo sul sedile del passeggero mentre lui su quello del guidatore. Mette in moto ed esce dal parcheggio.
 
“Non mi hai mandato il messaggio stamattina.” Borbotto con il broncio.
 
Ridacchia e continua a mantenere il contatto visivo con la strada. “Volevo farti una sorpresa e poi non volevo disturbarti.”
 
Non mi disturbi mai idiota, avrei intenzione di dirgli ma mi trattengo.
 
“Chi era quel ragazzo?” Chiede sfilandosi gli occhiali e infilandoli nella scollatura della maglietta.
 
“William, te ne ho parlato.” Sorrido e mi sposto una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
 
“Ah, si.” Fa una smorfia con il naso. “Hai fame?” Chiede puntando per un secondo i suoi occhi azzurri.
 
Sento un brontolio provenire dalla pancia e arrossisco dall’imbarazzo.
 
“Lo prendo come un si.” Mi prendo in giro trattenendosi dalle risate.
 
“Idiota.” Lo colpisco leggermente con un pugno sul braccio.
 
Continua a ridere. La sua ristata è qualcosa di stupendo, soprattutto dal vivo.
 
Arriviamo al McDonald’s dopo qualche minuto, entra nel parcheggio e parcheggia l’auto nel primo posto libero che trova.
 
Scendiamo, entriamo nell’edificio e ci mettiamo in fila per prendere le nostre ordinazioni. Non ci sono molte persone, più che altro lavoratori in pausa pranzo, perciò ha deciso di non rimettersi gli occhiali.
 
Sono davvero felice che sia qui, e sono sicura, che in questo momento sto sorridendo come un ebete.
 
Arriva il nostro turno e ordino: “Un’insalata con pollo grigliato, una coca-cola e delle patatine fritte.” Dico alla ragazza davanti a me.
 
Annuisce, alza lo sguardo dal monitor e dischiude le labbra alla vista del ragazzo accanto a me.
 
Mi porto una mano davanti alla bocca per non farmi vedere e ridacchio.
 
Sono sicura che sta facendo del suo meglio per mantenere il controllo.
 
“P-Poi?” Ritorna a guardare il monitor e digita qualcosa con le dita tremanti.
 
“Un Crispy McBacon, una coca-cola grande e patatine fritte.” Dice sorridendo.
 
“S-Subito.” Si allontana e prepara un vassoio.
 
In qualche minuto le nostre ordinazioni sono pronte, faccio per prendere il portafoglio dalla tracolla ma Niall mi blocca.
 
“Ci penso io.” Mi fa l’occhiolino, prende il portafoglio dalla tasca posteriore dei pantaloni e porge i soldi alla ragazza.
 
Prendiamo i nostri vassoi, troviamo un posto libero e ci accomodiamo.
 
“Davvero? Insalata?” Chiede ridacchiando aprendo la scatola del suo panino.
 
Abbasso lo sguardo sulla mia insalata, rialzo lo sguardo ed annuisco.
 
“Non mi va il panino.” Dico scrollando le spalle prima di portarmi la forchetta alla bocca.
 
Continua a ridere scuotendo la testa prima di addentare il suo panino.
 
Ci godiamo il nostro pranzo in silenzio e poi rimaniamo seduti intorno al tavolo per farci due chiacchiere.
 
All’improvviso entrano una decina di ragazzi bisbigliando e Niall si rimette gli occhiali ed il cappello.
 
“Cavolo.” Borbotta alzandosi.
 
“Dove vai?” Chiedo seguendolo con lo sguardo e inarco un sopracciglio.
 
“Via, vieni.” Mi porge una mano ed io prontamente la stringo alzandomi.
 
Usciamo dal McDonald’s e, a passo veloce, ci dirigiamo verso l’auto, ma all’improvviso si ferma facendomi sbattere la fronte contro la sua schiena.
 
“Ci sono delle ragazze all’entrata.” Si gira e comincia a camminare.
 
“Ma, la tua auto?” Chiedo
 
“Tornerò più tardi a prenderla, ora cammina e mettiti il cappuccio.” Indica in cappuccio della mia felpa e faccio come mi ha detto.
 
“Eccolo!” Sento urlare alle nostre spalle e Niall comincia a correre, costringendomi a fare lo stesso visto come stringe la mia mano.
 
Corre fino a un parco, mentre le ragazze ci seguono, e mi trascina dietro ad un albero.
 
Le ragazze si guardano intorno e poi tornano indietro ed io tiro un sospiro di sollievo.
 
Appoggio le mani sulle ginocchia e cerco di regolare la mia respirazione. Non credo di aver corso così tanto neanche durante le lezioni di ginnastica.
 
“Ci hanno visti!” Urla Niall facendomi spaventare.
 
Alzo lo sguardo spaesata e mi guardo intorno sperando che stia scherzando. Non ho voglia di correre!
 
Afferra il mio viso tra le mani e mi avvicina al suo prima di posare le labbra sulle mie.
 
Spalanco gli occhi e stringo il tessuto della sua felpa in un pugno, mentre muove le labbra contro le mie.
 
È un sogno, vero…?
 
Se è così, vi prego, non svegliatemi mai più!
 
Circondo il suo collo con le braccia e infilo le mani tra i suoi capelli stringendoli mentre ricambio il bacio.
 
Si allontana da me, continuando a stringermi i fianchi, e sorride.
 
“Perché lo hai fatto?” Chiedo arrossendo e il cuore che batte a mille.
 
“Era dal primo giorno che ti ho vista che avrei voluto farlo.” Riporta le labbra sulle mie.






Angolo autrice,
buonasera a tutte, dolcezze. So che mi odierete per il ritardo, ma venerdì sere mi è scaduta la promozione sulla chiavetta e l’ho riattivata solo ieri, perciò perdonatemi. Allora, questo è il capitolo che parla di Chiara; che ne pensate? Vi piace? Lei e Niall non sono carini insieme? Io li adoro! è interpretata da Ashley Benson, vi piace? E del capitolo che ne pensate? Lasciate una recensione per farmelo sapere, ci conto! Il prossimo capitolo tornerà a parlare di Veronica, Harry e i bambini. (:
Beh, non ho nient’altro da dirvi, perciò alla prossima!
Reds xx

UN ABBRACCIO ENORME A TUTTE QUELLE CHE RECENSISCONO, SIETE DOLCISSIME.

 
  
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