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Autore: Andreatorinista    21/09/2008    3 recensioni
raccolta di song-fic, dove vengono descritti alcuni momenti della vita dei ninja di konoha, il tutto accompagnato da splendide canzoni
Genere: Generale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Oxygen

“Ehi Naruto, hai portato quei documenti?”
“Si si, tutto a posto. Li ho depositati presso l’ufficio di Tsunade.”
“Ah ok. Senti un pò, per caso hai visto Hinata?”
“Hinata? Ma non lavorava nel reparto di psichiatria infantile insieme a te?”
“Eh lo so, ma ti ricordo che è amica tua. Tu sei l’unico che la conosce meglio di me, visto che ci passi più tempo insieme.”
“Ho capito Kiba, adesso provo a cercarla.” Concluse il discorso il biondino, cominciando a camminare per il lungo corridoio del padiglione numero 7 in cerca della giovane ragazza.
“HINATA. HINATA.”
“(Ah. Q-Questa è la voce di Naruto.)”
Intanto chiusa in uno sgabuzzino, la Hyuga cercava di evitare il suo sguardo in ogni modo.
“(Accidenti, oggi che mi ero ripromessa di dirgli in faccia quello che provo, non riesco neppure a guardarlo negli occhi. Sono proprio senza speranza.) Uff.” Sbuffò la ragazza dai lunghi capelli blu notte, portandosi una mano sul cuore, che già aveva cominciato a battere velocemente.
“HINATA. EHI HINATA CI SEI?”
“Naruto. Si può sapere che hai da urlare? Ti ricordo che ci sono dei pazienti che hanno bisogno di assoluto riposo.” Lo ammonì Sakura Haruno, una ragazza dai capelli corti e rosa, che proprio come Kiba, Naruto e Hinata, si era offerta per fare volontariato presso l’ospedale di Roma.
“Hai ragione scusa Sakura ma vedi, Hinata sembra sparita nel nulla.”
“Sparita? Scusa ma non doveva essere con Kiba nel reparto di psichiatria infantile a fare da baby-sitter ai bimbi ricoverati qui? chiedilo a lui no?”
“Guardacaso è stato proprio Kiba a chiedermi dove si fosse cacciata. Tu l’hai vista per caso?”
“No mi dispiace…”
“Ehi Sakura. Parto Gemellare in arrivo.” Si affacciò Neji da una delle camere del corridoio.
“Cosa? M-Ma io non sono un infermiera. E poi lo sai che cosa è successo l’ultima volta.” Cercò di spiegargli la rosa, che non era per niente pratica in fatto di nascite, visto che il giorno in cui era nata la piccola Makoto Sarutobi, figlia di Kurenai, era addirittura svenuta.
“Mi dispiace, ma Ino e Shikamaru stanno pulendo il di dietro agli anziani del piano di sopra, Choji è in pausa pranzo con Sai davanti alla macchina del caffè, Rock Lee oggi ha il giorno libero, e i fratelli Sabaku No sono stati spostati insieme a Matsuri in mensa a causa di una infezione intestinale di tutto il reparto mensa. ci siamo solo io, te, Ten Ten e Shino ad assistere a questa quasi-madre perciò…”
“Un momento, hai dimenticato Sasuke.”
“Stavate parlando di me?”
La rosa si girò di scatto, notando con sua estrema sorpresa la presenza del moro.
“Ehilà Sasuke, ti va di andare con Neji a far partorire una donna?”
“Scordatelo, ho ben altre cose da fare ora.”
La rosa si stava chiedendo quali fossero, quando un pallone arrivò tra le gambe dell’Uchiha, che con una serie di palleggi con le gambe, si guadagnò l’applauso dei bambini a cui stava assistendo in quel momento.
“Devo sconfiggere Kiba a pallone con l’aiuto di questi bambini.”
“EHI UCHIHA GUARDA CHE TI HO SENTITO, MA SAPPI CHE IN PORTA SONO UNA SARACINESCA.” Urlò l’Inuzuka, ricevendo però la risposta di uno dei bambini.
“Ma che stai dicendo. Stiamo perdendo 7-0. In porta sei una frana.”
“Beh? La saracinesca ora è aperta. Qualche problema? Eh? Eh?”
“Kiba non ti accanire con loro. scusami Sakura ma devo andare. Buona fortuna.” Concluse il moro, facendo qualche battuta all’Inuzuka, che cominciò subito a sbraitargli contro, tra le risate dei piccoli pazienti.
“Sakura, ti vuoi muovere?” si affacciò Ten Ten, chiamandola a gran voce, e quest’ultima, avendo completamente perso le speranze di trovare un sostituto, si diresse verso la stanza, dopo aver detto ovviamente a Naruto di provare a cercare Hinata al piano di sotto. Magari era a rimettere a posto i documenti in segreteria.
Dopo aver ringraziato l’amica, il biondo ricominciò a cercare, ma non sapeva che in realtà la moretta si trovava esattamente nello sgabuzzino delle scope, ovvero la stanza più vicina a Naruto.
“(E’ qui vicino. Forse dovrei agire ora, in fondo non è un ragazzo cattivo. Se mi vuole dare un due di picche lo farà con dolcezza, visto che mi conosce molto bene. infatti noi non ci siamo incontrati ieri. Il nostro rapporto di amicizia dura più da due anni. Già. È cominciato tutto in un giorno di neve, quando mi stavo trasferendo giù in città per la prima volta…)”

I Came apart
Inside a world
Made of angry people
I found a boy
Who had a dream
Making everyone smile
He was sunshine
I fell over
My feet like bricks
Underwater
And how am I supposed
To tell you how I feel?
I need oxygen

“Accidenti come pesano queste borse.”
Era un giorno qualsiasi di metà inverno.
L’anno era cominciato da poco, e la neve cadeva copiosa sulle strade della città di Roma.
Era da tanto che non si registrava una nevicata così immensa nella capitale, l’ultima risaliva al lontano 1966.
Eppure anche se nevicava, non faceva tanto freddo, e si poteva andare in giro con dei giubbotti più leggeri.
L’unica che non sembrava affatto leggera era la tenera Hinata Hyuga, bardata fino al collo con un giubbotto di piume d’oca, jeans azzurri, e una sciarpa biancazzurra attorno al collo che risaltava i suoi occhi bianchi, nascosti dietro degli occhiali da vista, messi per proteggerli dal sole…che invece non c’era.
Sulle sue spalle un enorme zaino da campeggio, e tra le mani dei trolley color metallo.
Inutile dire che stava traslocando.

Oh baby
If I was your lady
I would make you happy
I’m never gonna leave
Never gonna leave
Oh baby
I will be your lady
I am going crazy
For you

A Hinata serviva un posto dove alloggiare, e subito.
Ma guardandosi intorno, la ragazza si rese conto che non c’era nemmeno l’ombra di un Albergo o di un condominio dove poter risiedere.
“Ecco lo sapevo che dovevo scaricarmi da Internet la piantina dei vari Alberghi, e adesso dove vado?” Si chiese preoccupata la mora, grattandosi la testa.
Alla fine decise di continuare a camminare.
Sapeva benissimo che rimanendo ferma senza fare nulla non avrebbe combinato niente, e così si avviò verso una meta qualsiasi, quando un fulmine giallo la colpì in pieno.
No, non era un fulmine vero.
Era un ragazzo dai capelli biondi dritti e con dei segni sulle guance simili a dei baffi, che non guardando avanti, andò a sbattere contro la ragazza, facendola cadere sul sottile manto di neve che copriva il marciapiede.

And so I found a state of mind
Where I could be speechless
I had to try for a while
To figure out this feeling
This felt so right
Pull me upside
Down to a place
Where you’ve been waiting
And how am I supposed
To tell you how I feel?
I need oxygen

“Ahiahiahiahi, che dolore…”
“Oddio scusa, non l’ho fatto apposta.” Disse il biondo, aiutandola a rimettersi in piedi, mentre quest’ultima si passava le mani sul giubbotto per pulirsi dalla neve.
“No non ti preoccupar…”
“Il mio nome è Naruto Uzumaki. E tu come ti chiami?”
“I-Io mi chiamo Hinata Hyuga. Il piacere è tutto mio.”
“Hai bisogno di qualcosa? Dovrò farmi perdonare per il rocambolesco volo che ti ho fatto fare.”
“In effetti una cosa mi servirebbe. Sai indicarmi un albergo o un luogo dove alloggiare?  Mi sono trasferita da poco e non ho la minima idea di dove andare.”
“Se sei arrivata fin qui dalla provincia, senza sapere dove alloggiare significa che sei scappata di casa. Ho indovinato?”
Hinata rimase a bocca aperta.
Quel ragazzo era un genio.
Era riuscito a capire in che condizioni si trovasse in un attimo.
Ma non solo.
Oltre all’astuzia da detective, aveva anche una bellezza senza eguali.
Per la mora era talmente bello, che diventò rossa in volto quando i suoi occhi bianchi incrociarono quelli azzurro cielo di lui.
Un tonfo al cuore, e le parole che facevano fatica ad uscire.

Oh baby
If I was your lady
I would make you happy
I’m never gonna leave
Never gonna leave
Oh baby
I will be your lady
I am going crazy
For you

Naruto non capì per quale motivo Hinata si comportava così, ma decise lo stesso di darle una mano.
“Io sto andando all’ospedale di Roma per fare volontariato. Magari posso chiedere alla direttrice se può ospitarti fino a che non trovi un alloggio tutto tuo. Che ne dici? Ti piace l’idea?” Propose il biondo, guardando l’orologio.
“Conoscendola, sicuramente a quest’ora la troviamo nel suo ufficio a bere una Peroni.” Disse tirando fuori un sorriso a 32 denti.
Hinata non se lo fece ripetere due volte, e così non solo trovò un alloggio, ma anche un lavoro.
Il suo insediamento in città era partito col piede giusto.

And you
Don’t wanna keep me waiting
Staring at my fingers
Feeling like a fool

“(E’ vero. Dopo quel giorno, mi sono praticamente abituata a lavorare al suo fianco, ma quando sto insieme a lui, il cuore mi batte forte, e non credo che tutto ciò si possa definire solo amicizia.)” Pensò la mora, mentre continuava a toccarsi il petto, per sentire i battiti cardiaci.
“(Si, non mi sto confondendo. Quello che provo per Naruto va ben oltre la semplice amicizia, e se rimango qui chiusa in questo sgabuzzino, non cambierà niente, anzi…c’è il rischio che qualcun’altra mi preceda. No. Non voglio che accada.)”
Spinta dalla voglia di non perdere la persona che ama, Hinata Hyuga uscì fuori di scatto da quella stanza buia e impolverata, senza però rendersi conto che Naruto stava ancora lì vicino, e quando la porta si aprì di colpo…
SBONK
“AHIAA.”
…il biondo la prese in piena faccia.
“Ah accidenti. Ti chiedo scusa Naruto. N-non volevo, d-davvero. E’ stato un incidente.” Si scusò la giovane ragazza, inchinandosi ripetutamente.
Naruto però lo sapeva che non lo faceva apposta a comportarsi così.
Si mise un cerotto sul naso, e dopo averla perdonata, cominciò a parlare con lei, perché conoscendola da un bel po’, sapeva anche quando c’era qualcosa che non andava.
Era infatti curioso di sapere:
“Innanzitutto che ci facevi nella stanza delle scope? Perché non mi hai risposto quando ti chiamavo ad alta voce?” Gli chiese Naruto, cercando di guardarla negli occhi, ma senza esito.
“HINATA.”
“Ah…”
“Perché eviti il mio sguardo? Ti ho forse fatto qualcosa di male?” Disse il biondo con una nota di preoccupazione.
“N-Naruto ecco…i-io…”

Oh baby
I will be your lady
I would make you happy
I’m never gonna leave
Never gonna leave
Oh baby
I will be your lady
I am going crazy

Tell me what you want
Baby Tell me what you need
Anything I ask, baby give it to me
Baby give it to me, give it to me

“Si?”
“Ecco…v-volevo dirti che…”
“Sii?”
“(Andiamo Hinata, tanto più di Si o No non ti potrà dire, quindi buttati…ORA.) I-Io mi sono innamorata di te.”
“!…C-C-Cosa?”
“(Sembra sorpreso, forse non se ne era mai accorto.) Si Naruto, mi sono innamorata di te. Fin dal primo momento ho provato qualcosa e…”
Il biondo cominciò a ridere, colpendo delicatamente e ripetutamente la spalla di Hinata con la mano.
“Hinata, io spero che tu stia scherzando, cioè non ci credo che tu…”
“Si Naruto. E’ così.” Disse un po’ ferita dal comportamento del ragazzo.
Improvvisamente Naruto ritornò serio, guardando negli occhi quella giovane e coraggiosa ragazza, che aveva trovato la forza di dichiararsi.
“Perché io? Io non ho nulla di speciale. Sono Kiba e Sasuke quelli più corteggiati da tutte le infermiere e volontarie dell’istituto. Per quale motivo, invece che loro due, hai scelto me?”
“Smettila di farti tutte queste domande. È vero Kiba e Sasuke potranno anche essere i più corteggiati, ma per quanto mi riguarda, non è bello ciò è bello, ma è bello ciò che piace. E tu mi piaci da morire Naruto. Si tu. Kiba e Sasuke si facevano gli affari loro, mentre tu mi aiutavi ad ambientarmi dentro questo ospedale, che è diventata la mia casa. Loro si impegnavano a corteggiare decine di infermiere, mentre tu ti impegnavi a farmi ridere. Quindi non dire che non sei nulla in confronto a loro, perché mentre loro pensavano a fare i fighi, tu ti occupavi di me. E questo mi ha reso sempre felice, ogni giorno. Ti prego, fammi essere la tua ragazza, ti prometto che insieme saremo felici, non mi dire di no, io sono pazza di te.”
Naruto conosceva Hinata come una ragazza timida e distaccata, ma mai si sarebbe aspettato da lei una cosa del genere.
Sul suo volto si fece largo un sorriso.
Non poteva nascondere che anche lui provava qualcosa per lei.
E che era felice di sentirsi dire quelle parole.
Lui, che si considerava un fallito, ma che si comportava sempre come se non lo fosse.
Lui, che credeva di aver perso l’amore dopo il No di Sakura, e che invece se l’è ritrovato di nuovo davanti.
Trasformato in due perle bianche come la neve.
Perle che ora lo fissavano con ansia.
In attesa di una risposta.
Una risposta che non tardò ad arrivare.
“Mi farebbe davvero molto piacere condividere le mie giornate insieme a te.”
Dagli occhi di Hinata, delle calde lacrime di felicità, e sul suo viso si fece largo un sorriso di gioia, che ben preso si tramutò in un abbraccio, e poi in un bacio passionale.
Si erano trovati, si amavano, e mai si sarebbero lasciati.

I Came apart
Inside a world
Made of angry people
I found a boy
Who had a dream
Making everyone smile

Fine

Colbie Caillat-Oxygen

Scusate per il ritardo colossaleeeeeeeeee scusatemi a tutti XP.
cmq vi porto una nuova NaruHina, questa fiction doveva partecipare ad un contest, ma visto che era l'unica ad essere stata consegnata il contest è stato annullato u.u
e quindi eccovela quì con un pò di anticipo, e devo dire che è meglio così, perchè Karaoke No Jutsu non la aggiornavo da un bel pò di tempo ASD.
cmq passiamo ai ringraziamenti:
ringrazio SAKURINA e CHARLOTTE OF THE DESERT per i loro commenti grazie mille ^_^
alla prossima, spero più presto possibile ;^) se ya

P.S: Da adesso in poi, potrete richiedere le vostre Song-fic. ditemi il vostro pairing preferito insieme ad una canzone, e il gioco è fatto.
  
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