30/08/2014
0 recensioniAltezza lo chiamò dalla cucina. L'appartamento che la famiglia aveva affittato per i due fratelli era molto grande, forse troppo per due studenti liceali. Possedeva camere immense decorate da meravigliosi quadri e tappeti, mobili di valore e vasi di vario tipo. Ad Altezza piaceva da morire vivere lì, nel lusso, come sempre d'altronde. Bright invece avrebbe preferito qualcosa di più umile, si sentiva tremendamente a disagio in quell'ambiente... così... estraneo?
<< Arrivo, un secondo >> Rispose con tono disinteressato. Aveva passato l'intero pomeriggio sui libri, una vera tortura.
A passi lenti scese le scale e si dirise verso il tavolo della cucina. A quanto pare anche stasera Altezza aveva dato il meglio di se': era un'ottima cuoca, e quando si trattava di preparare il pasto per Bright si impegnava ancora di più.
<< Spero ti piaccia >> Altezza spostò una ciocca di capelli dalla spalla << Ci ho messo tanto amore! >>
Il fratello la guardò con uno sguardo privo di emozioni. In quel momento non aveva affatto fame, voleva solo tornare al piano di sopra e dormire.
<< Apprezzo molto, Altezza.. >> Iniziò a dire Bright << Ma.. credo che per oggi passo.. >>
La bionda guardò prima i piatti che aveva preparato, e poi spostò il suo sguardo verso Bright. Che gli prendeva? Bright non rifiutava mai le sue pietanze, mai! Aveva forse sbagliato ricetta? Non era stata abbastanza brava?
<< Stai dicendo che vuoi andare a letto senza cena? >> Chiese allibita, spalancando le sue verdi iridi.
Il fratello le rivolse un sorriso rassicurante.
<< Sono solo molto stanco >> Rispose calmo << Penso sia meglio riposare, domani prometto che mangierò tutto quello che vorrai >>
<< Uhm.. Okay. Va' a riposare.. domani ci saranno gli esami >> Disse, iniziando a rimettere a posto le posate e i piatti che aveva tirato fuori. Fortunatamente oggi Altezza era di buon umore, normalmente si sarebbe infuriata con il fratello per aver rifiutato le portate che aveva preparato.
Bright sorrise nuovamente, e, per sua gioia, salì in camera sua, buttandosi direttamente sul letto. Non aveva nemmeno voglia di mettersi in piagiama, era tremendamente esausto.
Si portò una mano sulla fronte, sospirando.
Per quanto fosse stanco, non riusciva a prendere sonno, aveva troppi pensieri per la testa. Esami, famiglia, il club di scherma, prendersi cura di Altezza.
Non aveva un minuto libero durante la giornata.
Stava impazzendo, decisamente impazzendo.
E dire che lui non perdeva mai il controllo di se' stesso, non per nulla nella sua scuola era conosciuto come 'il principe', sia per i suoi modi galanti e composti, sia per la prestigiosa famiglia da cui proveniva.
<< E-e-ehi.. >> Bright sentì una voce provenire dalla finestra.
Sì, era pazzo, forse era meglio provare a dormire.
Si girò su un fianco, coprendosi con il lenzuolo.
Era davvero assurdo come le persone potessero immaginarsi le cose!
<< E-ehi! So' che c'è qualcuno lì dentro! >> Il castano spalancò gli occhi. Si stava davvero immaginando tutto?
Certo che sì, ma come gli saltava minimamente in mente.
Si girò sull'altro fianco, stringendo gli occhi.
"Calma, Bright. E' tutto a posto." si ripeteva mentalmente.
<< Mi potresti considerare anche solo per due minuti?! >>
Panico. A quanto pare c'era davvero qualcuno sotto la finestra di Bright, nel bel mezzo della notte. Ma lui faticava ancora a crederci, quindi pensò fosse tutto uno scherzo.
Lentamente, si alzò dal letto e aprì la finestra.
<< Oh, quindi ti sei degnato di rivolgermi la parola..! >>
Una ragazza da lunghi capelli turchesi dall'aria lievemente arrabbiata, si trovava sotto la casa del ragazzo. Bright doveva ricredersi, quella voce non era frutto della sua immaginazione.
Ma, una domanda a cui Bright non aveva ancora risposta c'era: cosa ci faceva quella ragazza sotto casa sua? Chi era? Era un sogno?
La turchese, vedendo l'espressione perplessa sul volto del castano, cominciò a parlare per prima.
<< Il mio nome è Rein >> Si mise a braccia conserte << E ho bisogno del tuo aiuto per ritrovare mia sorella >> Disse con tono determinato. Bright era ancora imbambolato, affacciato alla finestra, come se stesse guardando un film di fantascienza.
<< Cosa..? Eh? Senti.. che ne dici se adesso scendo e ne parliamo meglio? >> Rispose il ragazzo con tono incredulo, grattandosi la tempia, un sintomo di quando stava pensando o riflettendo.
Rein annuì, e in giro di pochi secondi Bright era in giardino accanto a lei.
***
Fine girava per un piccolo parco di Tokyo, completamente spaesata e confusa. Doveva trovare assolutamente Rein, non si sarebbe data pace finchè non l'avrebbe trovata.
Come avevano fatto a dividersi? Eppure avevano superato l'Ultimo Ciliegio insieme, come potevano essere in posti diversi?
<< Rein! >> Tentò di chiamarla, ma senza successo.
Intanto la notte si faceva sempre più buia, e Fine non aveva un posto per dormire.
Si guardò intorno per vedere se c'era qualcuno che poteva ospitarla, ma essendo notte il parco era completamente deserto.
Non aveva scelta, doveva dormire in quel posto.
Appena trovò una panchina, non ci pensò due volte a sdraiarsi. Si addormentò poco dopo, il giorno dopo sarebbe stato molto duro.
Buonasera.
Grazie per tutti quelli che hanno aggiunto la mia fanfiction nei preferiti e seguiti, grazie grazie grazie.
Aspetto i vostri commenti riguardo il capitolo.
Bacioni,
Ririchiyo