Chapter 3°

Who you are?

Il ragazzo chiuse il pugno sulle lenzuola color panna, mentre si insinuava nella figura sotto di lui, sentiva il suo cuore battere all'impazzata , per via della tensione e dello sforzo, colpi ininterrotti, sferrati con intenzione di arrivare al piacere il più in fretta possibile senza considerare con chi.

Sentì in lontananza un debole lamento, ma non vi prestò attenzione, voleva solo uno sfogo, spargere il suo seme da qualche parte che non fosse la sua mano.

Il solo pensiero che l'attanagliava, era che la sua migliore amica, l'aveva tradito per suo fratello, Sophia poco prima aveva confessato a lui e a Scorpius che gli piaceva James, lo stesso ragazzo che l'anno prima aveva tentato di crucciarlo, e con tutta probabilità ci sarebbe riuscito senza il suo provvidenziale Sortilegio Scudo, che l'aveva protetto.

Il sudore gli colava sul viso, ma non se ne curò, non era possibile che la dolce amica provasse qualcosa per suo fratello, sentiva che questa storia non avrebbe portato nulla di buono per lui, a suo modo era legato da un filo invisibile alla ragazza, non solo con l'amicizia, ma da una cosa che neanche lui sapeva spiegarsi,questa si manifestava quando lei si avvicinava a James, inconsapevolmente sapeva che il suo rapporto con il fratello si era rotto definitivamente, quando l'aveva visto baciare Sophia l'anno prima.

Con un colpo di reni, venne all'interno dell'apertura calda, si stacco immediatamente dalla figura, si stese dall'altro capo del letto, con un sospiro cercò di calmare la respirazione accelerata, sentì un fruscio di vestiti e una porta chiudersi, subito dopo si passo una mano sul viso come a voler cancellare quello che era successo.

Penso di mandare una lettera al padre per chiedere spiegazioni sui fatti accaduti nel Mondo Magico, ma ci ripensò, adesso doveva parlare con Sophia.

Si fece una lunga doccia per cancellare le tracce di quel corpo vuoto, che aveva tenuto tra le braccia fino a poco tempo prima, si vestì e si diresse con passo spedito verso il dormitorio femminile, ma una mano lo bloccò.

“Io non andrei da lei adesso, lasciala sbollire e poi ne parlerete con più calma, Amico ascoltami! Ti ho mai dato consigli?No!....ma adesso te lo voglio dare, se vai da lei ora, in questo stato, direte delle cose che non pensate e la vostra amicizia rischierà grosso, invece se prendi tempo e rifletti, vedrai che si risolverà tutto!”

Albus, guardò Scorpius sconsolato, aveva ragione, non doveva andare da lei adesso, doveva aspettare e chiarirsi con se stesso.

Fece un segno d'assenso all'amico e uscì dalla sala comune.

Camminava in direzione della Foresta Proibita, ma qualcuno o qualcosa lo bloccò, per un'attimo ebbe paura, si voltò verso la nera figura che gli stava alle spalle, mise la mano sulla bacchetta pronto a scagliare un'incantesimo contro quell'essere.

“Chi sei?”

La figura si avvicinò

“Non importa come mi chiamo, sono qui per dirti una cosa e per fare in modo che tu la capisca!”

Il ragazzo lo guardò stranito, ma visto che l'altro non sembrava intenzionato a iniziare un duello, rimise la bacchetta nella tasca dei jeans, facendo attenzione ad averla bene in vista se fosse stato necessario.

“Dimmi, ti ascolto!”

L'uomo vestito di scuro gli si avvicinò

“Penso che tu abbia sentito degli attacchi che ci sono stati?”

Il ragazzo annuì deciso

“Ti porto un'avvertimento Albus Severus, tieniti ben strette le persone che ami, non farti contaminare dalla gelosia e dall'odio verso il tuo stesso sangue, presto ci sarà un nuovo nemico da sconfiggere e tu ragazzo , dovrai scegliere dove stare, ricordati che la gelosia e il rancore fanno fare delle scelte che possono cambiare definitivamente la vita di un'uomo!”

Albus si passò una mano sui capelli ormai fradici di pioggia, e scrutò attentamente la figura

“Dimmi chi sei !” disse in tono imperioso

La figura rise freddamente

“Io non sono più nessuno, forse solo un lontano ricordo per alcuni e un'incubo per altri, per te Potter io sono un nome....Il nome che porti!”

Il ragazzo era basito dall'ultima frase, e non riuscì a proferire verbo perchè la figura si dissolse immediatamente dopo aver pronunciato l'ultima frase!”

Nella sua mente si affaccio una sola persona, ma si disse che era impossibile, lui era morto, quindi era da escludere a priori.

Ma chi era quell'essere e che cosa voleva dire.......

°°°°°°°°°

Era passata una settimana dalla rilevazione di Sophia, i due amici non si erano più parlati, tutti e due sembravano intenzionati a non farlo per un bel po', ma le cose non vanno mai come le persone si aspettano.

Il cielo sopra Hogwarts era carico di pioggia, le nuvole si affollavano, il vento gelido provocava rumori sinistri, Sophia era nella Sala Comune di Serpeverde deserta,  cercava invano di finire il compito di Pozioni , ad ogni rumore sussultava impercettibilmente, si sentiva agitata e confusa,  non sapeva il perchè.

Improvvisamente senti un rumore più forte degli altri,  tremando cercò concitata la sua bacchetta, ma un'attimo dopo sentì una mano stringersi sul suo polso e sulla bocca per impedirle di gridare.

La mano libera del suo aggressore la fece voltare verso di lui e con enorme sgomento riconobbe James Potter, che gli faceva segno di non urlare.

“Sophia non urlare sono James, voglio solo parlarti!”

Levò la mano dalla bocca della ragazza e liberò i polsi

“Tu sei pazzo!Mi hai fatto perdere 30 anni di vita!”

“Scusami, volevo farti una sorpresa!”

“E che sorpresa direi!, come hai fatto ad entrare?”disse la ragazza cercando di riprendersi

“Il mantello dell'invisibilità di mio padre! E che desideravo vedere il tuo viso Sophia, sei sparita dalla circolazione da una settimana a questa parte!”

“Io...Io ho avuto dei problemi James, volevo vederti anche io, ma ho pensato che forse era meglio riflettere bene, prima di fare dei passi importanti”

Il ragazzo annuì deciso e un sorriso gli comparve sul viso

In quel momento Sophi, penso che un sorriso così si potesse solo baciare, lentamente si avvicinò a lui e con le labbra sfiorò le sue e insieme iniziarono a sfiorarsi cercarsi ed in fine il bacio da candido si trasformò in una danza erotica.

James fece scivolare la sua bocca sul collo lasciandogli una scia di baci, si soffermò sulla pelle sensile della clavicola, lei sospirò,  intrecciò le dita sulla sua corta copigliatura,  nuovamente la sua lingua si fece strada nella sua bocca per incontrare la sua controparte,  cercò di reprimere un gemito, premette ancora di più le sue labbra contro quelle di lui in un bacio più eloquente di tante parole.

Ma poi improvvisamente l'incantesimo venne rotto da una voce

“Ma bene!Non sapevo che avessi cambiato Casa.... Potter!”

I due sussultarono e si staccarono

Il ghigno freddo e arrogante di Scorpius Malfoy, si fece sempre più largo sul suo viso.

“Bene...penso che può bastare come prima pomiciata, adesso e meglio Potter che tu te ne vada subito...ah dimenticavo forse e meglio che tu vada a spiegare a Lumacorno perchè ti trovavi qui!

James si staccò da Sophi e le sussurrò all'orecchio che si sarebbero visti al più presto, quando fù quasi all'uscita della sala comune si voltò verso Malfoy

“Tu e mio fratello non potrete tenermi tenermi lontano da lei!”

Detto questo il ragazzo prese e se ne andò

Continua.....

Spazio all'Autrice:

Per prima cosa voglio ringraziare meg89, per la sua recensione molto spiritosa e pertinente e rispondere alle sue domande.

Cara Meg ( ti posso chiamare così? ),i capitoli sono brevi solo all'inizio, ma come vedi questo si è allungato decisamente, ho adoperato questa strategia solo per introdurre la vera storia, che dall'ultima scena di questo capitolo entra nel vivo.

Nessun figlio di Voldemort e nemmeno lui resuscitato!

Ingarbugliata? Tantissimo.....ma non svelo niente!!!

Saluto e ringrazio anche chi ha solo letto!

Vi invito a leggere la mia one shot “ The new trio of miracles”, strettamente collegata a questa ff, e magari a lasciare qualche commento!

Un bacio a tutti