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Autore: DrarryStylinson    30/08/2014    3 recensioni
Louis Tomlinson voleva conquistare Eleanor Calder, in qualsiasi modo, con qualsiasi mezzo.
Ma, per riuscirci, avrebbe dovuto chiedere l'aiuto di qualcuno, l'ultima persona a cui avrebbe voluto fare affidamento, lo sfigato della scuola: Niall Horan.
Incredibile come poi tutti i suoi piani andarono in fumo.
Minilong Nouis [Accenni Ziam. Sono presenti alcuni membri dei 5SOS]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 8: il ballo invernale
                                                           
La palestra era così bella, addobbata a dovere con decorazioni natalizie, Niall si sentì orgoglioso di sé per aver partecipato all’allestimento, tutti ne sarebbero stati entusiasti. L’unico problema era che la festa sarebbe iniziata a breve e Niall aveva gli stessi vestiti da due giorni, il bellissimo abito che aveva comprato con Michael era al sicuro nel suo armadio.
“Tu pensi di fare colpo conciato così?” mormorò la ormai familiare voce di Ashton.
Niall lo squadrò dall’alto in basso e “wow!” esclamò.
“Be’, devo essere perfetto, se tutto andrà bene, stasera mi aspetta una nottata di sesso selvaggio” disse, facendogli l’occhiolino.
“Ma non era solo un pompino?” domandò Niall arrossendo.
“Abbiamo ritrattato” lo informò. “Comunque, questo è per te” disse, dandogli un sacchetto di carta con dentro… il suo abito!
“C-come?” balbettò felice.
“Zayn ha il doppione delle chiavi di casa tua” gli ricordò Ash.
Niall sorrise, notando che la palestra stava cominciando a riempirsi. “Vai” gli ordinò Ashton, dandogli una pacca amichevole sul sedere.
Quando Niall ritornò in palestra, Louis era già arrivato e la festa era appena cominciata.
 
Eleanor non aveva mollato nemmeno per una frazione di secondo il braccio di Louis, il quale cercava con lo sguardo il corpo di Niall, trovandolo maledettamente eccitante. Come può un completo nero e una camicia bianca fargli quell’effetto?
“Andiamo a ballare” sentì dire da Ashton che trascinò in pista Niall. Louis strinse le labbra e chiuse le mani a pugno, mentre Eleanor gli parlava a macchinetta.
“Ho sete” disse, piantandola in asso. Passò il resto del ballo a seguire Niall: Ashton e Michael gli ballavano attorno, toccandolo in modo lussurioso.
 
“È imbarazzante” sussurrò Niall, sentendo le mani degli amici su tutto il corpo, fortunatamente avevano la decenza di non toccarlo in parti intime.
“Non ha smesso un secondo di fissarti” gli confidò Mike.
“Dovreste ballare da soli, sono un terzo incomodo” si lamentò, ricevendo un’occhiata confusa dai due ragazzi.
“Che vuoi dire?” chiese Ash.
“Vi piacete, dovreste ballare” dichiarò Niall.
“A me non piace Ashton! Io sono etero!” esclamò Michael indignato.
“Come no, e tu prometti del sesso ad uno che non ti piace?” domandò Niall divertito.
“Smettila di giocare a Cupido, tu ed Ashton adesso dovete sparire” rispose imbarazzato. Ash rise rumorosamente e prese per mano Niall, accompagnandolo fuori dalla palestra.
 
“Si può sapere che cazzo hai?” domandò un’inviperita Eleanor.
“Niente” rispose Louis seccato.
“E allora perché continui a guardare quello sfigato di Horan? Me ne sono accorta, sai? E non azzardarti a darmi della pazza. Pazza è sua madre e, probabilmente, anche lui” alzò la voce di proposito, per far sì che tutti la sentissero.
Zayn e Liam, che erano lì vicino a godersi lo spettacolo, spalancarono gli occhi, sconvolti da tanta crudeltà. Zayn fece un passo avanti per difendere l’amico ma, sorprendentemente, qualcuno lo anticipò.
“Senti, te lo dico una volta sola e mi auguro che tu abbia le orecchie ben pulite: non provare più a dire una cosa del genere, né a me, né a Niall, né a nessuno. Perché se scopro che è venuto a saperlo e si è anche solo rattristato all’idea, pregherai di non essere mai venuta al Baltimora, chiaro?” mormorò lentamente, con voce bassa e minacciosa. Eleanor rabbrividì e deglutì rumorosamente, bianca come un cencio.
“Ora vai ad incipriarti il naso, o quello che hanno bisogno le ragazze, e non disturbarti a tornare, la nostra storia può dirsi conclusa” la liquidò velocemente.
Si allontanò, chiedendosi che cazzo fosse appena successo.
Hai scaricato Eleanor perché ha offeso Niall. Un gran bel lavoro” gli disse la vocina nella sua testa. Era libero e poteva finalmente andare da Niall, già… ma dov’era?
Si guardò attorno ma non lo vide e, scrutando più attentamente, notò che mancava anche Ashton. Tornò indietro e agguantò Zayn per un braccio: “devi dirmi dov’è Niall, prima che commetta l’errore più grande della sua vita”.
“Credevo l’avesse già commesso stando con te e pensando che fossi un essere umano quantomeno decente” rispose cinico.
“Lo so, non mi perdonerò mai per questo, ma… ti prego” supplicò.
“Se tu provi ancora a farlo soffrire io ti spacco quel bel faccino che ti ritrovi, siamo intesi?” minacciò Zayn. Louis annuì freneticamente.
“Sai già dove si trova, cazzone” disse. Louis spalancò gli occhi e lo ringraziò, allontanandosi e sperando che non stesse succedendo niente tra Niall e quell’altro ragazzo.
“Zayn, mi ecciti quando fai così” sentì dire da Liam.
 
 
“Come facciamo a sapere quando arriva?” sussurrò Niall, trovandosi di fronte ad Ashton.
“Vedo la porta, ricordati il segnale”. Niall annuì, continuando a guardare le labbra dell’amico, quando se le sarebbe leccate voleva dire che Louis era arrivato.
Rimasero in silenzio per diversi minuti e Niall stava cominciando a perdere le speranze quando, ad un tratto, la lingua di Ashton guizzò fuori dalla sua bocca, inumidendo le labbra. Niall non perse tempo e parlò.
 
Louis aprì di poco la porta dell’aula di musica e sentì Niall dire: “adesso io torno alla festa, se non vuoi venire non sono affari miei”,
“Dai Niall, giuro che non ti bacio più” lo supplicò Ashton.
L’ha baciato, l’ha baciato, pensò Louis, arrossendo dalla rabbia.
“Ho detto di no” esclamò Niall.
“E dai, ti prego”.
Louis vide Ashton afferrare il braccio di Niall e tirarselo contro, mentre il biondo tentava di divincolarsi.
“Cos’è che non hai capito della parola ‘no’?” esclamò, spalancando la porta.
“Louis, ma cosa…?” domandò Niall, fingendosi sorpreso. L’attenzione del ragazzo però era tutta su Ashton che lo stava guardando a sua volta, in modo che riteneva quasi soddisfatto.
“Credo che tu possa anche andartene”. Ashton annuì, facendo due passi verso la porta.
“No, non provare a muoverti!” urlò Niall. Ash si voltò a fissarlo, chiedendosi cosa diamine stesse facendo.
“Ti sto aiutando” gli fece notare Louis.
“Cosa ti fa credere che abbia bisogno del tuo cazzo di aiuto?” domandò, con la voce che tremava pericolosamente. Louis sussultò quando sentì Niall dire una parolaccia, stonava così tanto con il suo viso angelico.
“Andiamo Ash” disse, prendendo il ragazzo per una mano e allontanandosi. Louis afferrò Niall per le spalle e lo costrinse a voltarsi, aggredì la sua bocca voracemente e poi lentamente.
“Dimmi che questo non significa nulla per te. Dimmelo!” urlò, scuotendo il corpo del ragazzo. Niall lo spinse via e, inaspettatamente, gli tirò uno schiaffo, lasciando Louis basito e dolorante.
Uscì dall’aula di musica, trascinandosi dietro un Ashton impietrito, che non sapeva più cosa dire.
Louis, rimasto solo, cercò di soffocare i singhiozzi che nascevano dal suo petto e pensò cosa avrebbe dovuto fare ora. Quando tornò in palestra bastò un’occhiata per far capire agli amici che le cose non erano andate come previsto.
“Dov’è Niall?” chiese Zayn.
“Probabilmente a scopare con quell’Ashton” rispose. I suoi amici sapevano che Ashton e Niall non avrebbero mai fatto nulla insieme.
“Che hai combinato?” lo rimproverò Liam.
“Niente! No, non è vero, ho fatto un casino e non potrò mai rimediare”.
“Ma gli hai parlato?” gli domandò Perrie, agitatissima.
“No, non mi ha dato il tempo. Mi ha tirato una schiaffo e se n’è andato”.
“Schiaffo?” domandò Zayn basito, credendo a stento alle sue parole.
Louis annuì, massaggiandosi la guancia dolorante.
“Ti consiglierei di aspettare domani e provare a parlargli ancora” suggerì Michael.
“Non so se riuscirò a resistere fino a domani” disse, poi scappò dalla scuola e corse a casa di Niall, quando la trovò vuota si appoggiò davanti alla porta e attese il suo arrivo, rischiando di ibernare.
 
Niall tornò a casa alle tre del mattino, era stato tutto il tempo a casa di Ashton che gli aveva fatto una lavata di capo per aver mandato a monte il piano. Niall aveva improvvisato perché aveva bisogno che Louis gli dicesse qualcosa, un qualcosa che non aveva mai detto a nessuno e di cui aveva una paura fottuta.
Non si aspettava però di trovare Louis sulla soglia di casa, che tremava come un pulcino bagnato.
“Ti congelerai” disse duramente.
Louis si alzò in piedi velocemente: “Niall, devo parlarti”.
“Ho sonno, domani” disse, cercando di liquidarlo.
“Ti supplico” lo pregò, in evidente difficoltà.
“Avanti, dimmi” lo spronò, sbuffando.
“Voglio che torniamo insieme”.
Niall spalancò gli occhi. “Perché dovremmo fingere di stare ancora insieme? La pagliacciata ha già avuto successo” mormorò con finta innocenza.
“No, non intendevo per finta. Ho lasciato Eleanor e voglio che tu sia il mio ragazzo”.
“E perché?” chiese Niall duramente.
Non gliela stava rendendo per niente facile, pensò Louis, voleva una completa umiliazione e forse un po’ se lo meritava. “Andiamo, lo sai perché” gli disse.
“Hai una vaga idea di come mi sono sentito? Di quanto ho sofferto?” lo rimproverò, con le lacrime agl’occhi.
“Non succederà più, te lo giuro!” esclamò Louis.
“Perché? Dimmi perché dovrei fidarmi di te!” urlò Niall, con il cuore che martellava nel petto. Erano arrivati al dunque e se Louis non avesse ammesso i suoi sentimenti sarebbe stato tutto inutile.
Louis rimase in silenzio per diversi secondi, guardando Niall negli occhi.
“Perché ti amo, dannazione” borbottò teso, chinando la testa mortificato.
Non vide Niall avvicinarsi, gli mise una mano sotto il meno e glielo sollevò dolcemente. “Era così terribile ammetterlo?” chiese teneramente. “Perché anche io ti amo, se era questo a preoccuparti” sussurrò prima di baciarlo.
Louis si lasciò coinvolgere dal bacio lento e profondo, affondò la lingua nella sua bocca e strusciò la sua nascente erezione contro i fianchi del compagno.
“Lo senti? Nessuno mi ha mai fatto questo effetto così velocemente” mormorò, addentandogli il labbro inferiore.
“Lo so, non sai resistermi. Non riesco a passare davanti all’aula di musica senza arrossire” confidò ridacchiando.
“E con quell’Ashton hai fatto qualcosa?” domandò timoroso.
“No, era troppo spaventato dalla nostra litigata e gli è passata la voglia, io invece non l’ho mai avuta” mentì, non poteva certo dirgli che Ashton non era veramente un suo corteggiatore e che stava facendo tutto quello per un suo tornaconto personale: il sesso con Michael. “Solo te” lo rassicurò.
“Nemmeno io, con Eleanor intendo. Non ho fatto niente in questi giorni” disse sorridendo, estremamente contento dal fatto che fosse ancora l’unico.
“Allora dobbiamo rimediare” lo blandì arrossendo e accarezzandogli gli zigomi freddi con i pollici, scrutando i suoi occhi perfetti.
Louis appoggiò le mani sulle natiche di Niall e una la infilò nella tasca per prendere le chiavi di casa, mentre con l’altra continuava a palpeggiarlo.
Andarono velocemente in camera, spogliandosi lungo il tragitto. La prima volta fu perfetta ma la seconda, con la consapevolezza di amarsi, fu spettacolare.
 
 
 
NdA: e anche questa storia è giunta al termine. Come al solito ringrazio chi l’ha seguita e recensita, siete sempre così gentili! Grazie soprattutto a Connor_Irwin che mi ha dato dei personaggi su cui scrivere.
Grazie ancora a NonEsisteZaynSenzaLiam che mi è stata accanto e che, per colpa sua, sto scrivendo uno Spin-off Ziam di questa storia. Ho scritto una decina di pagine per il momento e, se continuo così, non ci sarà da attendere molto. Dovrebbe essere una One Shot, ma fino all’ultimo non ne sarà sicura perché potrebbe venirmi il pallino di dividerla.
Quindi: restate sintonizzati!
A presto. 
  
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