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Autore: stylesamm    30/08/2014    2 recensioni
«Ciao, io sono Harry, piacere di conoscerti» dissi, tendendole la mano. Lei mi sorrise debolmente, per poi stringermi la mano, troppo grande in confronto alla sua.
«Io sono...anonima» disse, con un particolare accento, strofinandosi il labbro inferiore con l'indice. Notai il volto di una piccola tigre, tatuata alla base del dito medio.
La guardai interrogativo.
«Perché non vuoi dirmi il tuo nome?»
«Perché siamo entrambi ubriachi fradici, e possiamo parlare di quello che vogliamo per quanto ci pare che domani non ricorderemo comunque nulla oltre al fatto che siamo finiti a letto assieme. Non ti importa davvero sapere il mio nome, lo sappiamo bene entrambi, perciò che vuoi fare, andare direttamente a casa tua e risparmiarci tanta noia oppure fingere che ti interessi qualcosa di me, stare a parlare mezz'ora o giù di lì per poi finire lì in ogni caso?»
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Human

 


 

“I can hold my breath, I can bite my tongue, I can stay awake for days, If that’s what you want, be your number one.
I can fake a smile, I can force a laugh, I can dance and play the part, If that’s what you ask, give you all I am.
I can do it.
But I’m only human and I bleed when I fall down and I crash and I break down.
Your words in my head, knives in my heart, you build me up and then I fall apart.
I can take so much, until I’ve had enough.”
-cit.
 

 
 

 

Tre settimane dopo
 
 
 
Mi tolsi gli stivali e li lasciai a fianco alle sue vans, mentre le sue mani raggiunsero i bottoni della mia camicia. La presi per i fianchi, caricandomela in braccio, mentre la camicia cadeva nel pavimento del corridoio. La portai in camera mia, posandola nel letto dolcemente e mettendomi sopra di lei.
Mi allungai per raggiungere l'interruttore della abat-jour, ma lei mi bloccò il braccio prima che potessi farlo.
«Preferisco al buio.» annuii, contrariato, perché senza un po' di luce non avrei potuto vederla, ma rispettai la sua decisione e mi chinai a baciarle il collo senza dire nulla, per poi raggiungere l'orlo della sua maglia e sfilargliela di dosso.
Avvicinai il viso al suo con l'intenzione di baciarla, ma lei spostò il viso, posando le labbra sulla mia mascella.
«Niente baci sulla bocca.» sussurrò, ribaltando le posizioni e salendo a cavalcioni su di me. Armeggiò con la cinta dei miei pantaloni e me li sfilò assieme ai boxer, poi si tolse velocemente gli ultimi vestiti rimanendo nuda davanti a me. La luce della luna che fuoriusciva dalla finestra sopra il letto la illuminava leggermente: i capelli neri e lisci che ricadevano sui seni abbastanza grandi, la pelle bianca e perfetta come fosse di porcellana, la pancia piatta con un piccolo piercing all'ombelico e le labbra carnose e rosse. Quando l'avevo vista al locale avevo pensato assomigliasse ad un angelo, ed in quel momento avrei osato dire che lei era effettivamente un angelo.
Alzai la schiena dal materasso, circondando il suo piccolo corpo con le braccia. Volevo baciarla disperatamente, ma non potevo e non capivo perché: era così dannatamente frustrante ed eccitante allo stesso tempo.
«Sei bellissima.» sussurrai, al suo orecchio. Lei non rispose e si limitò a gemere, mentre lentamente entravo in lei e cominciavo a muovermi.
«Harry.» ansimò, stringendo i miei ricci in un pugno.
«Harry...Harry...HARRY.»

 
Aprii gli occhi e mi ritrovai completamente fradicio e infreddolito sul mio letto.
«DANNAZIONE LOUIS, MA CHE PROBLEMI HAI?» urlai, mettendomi seduto e scompigliandomi i capelli bagnati. Lui se ne stava lì, dalla parte opposta del letto, un secchio vuoto tra le mani.
«Non ti svegliavi, ho dovuto farlo.» disse, con aria colpevole. Gli lanciai un'occhiata di fuoco, scostando le coperte e alzandomi. Lui mi squadrò da capo a piedi, cominciando a ridere.
«Che hai da ridere?» chiesi, confuso.
«Che succede qui?» Liam, Zayn e Niall spuntarono sulla soglia della porta della mia stanza, guardando prima me e poi Louis che rideva a tratti.
«Ho svegliato Harry con una secchiata d'acqua e lui si è alzato, completamente nudo e con un'enorme erezione.» disse, ridendo ancora di più, per poi essere seguito dagli altri tre.
Spalancai gli occhi e guardai in basso: aveva ragione.
«Harry, amico, dovresti seriamente trovarti una ragazza.» disse ridendo Zayn, avvicinandosi a darmi una pacca sulla spalla.
«Raccontaci che cosa stavi sognando, dai.» disse Niall allo stesso modo.
Sbuffai, alzando gli occhi al cielo.
«Tutti fuori dalla mia camera, ORA.» dissi, indicando la porta.
«Cosa c'è, devi terminare il lavoro della ragazza, o del ragazzo, che presumo ci fosse nel sogno ?»
«FUORI.» urlai, spingendoli fuori e chiudendo a chiave.
Mi diressi verso il bagno, sentendo ancora le loro risate provenire da fuori.
 
Usualmente avrei riso come loro ad una scena del genere (che era obiettivamente divertente), ma quel giorno non ero proprio dell'umore giusto, così come tutti gli altri giorni da tre settimane a questa parte, ovvero da quando avevo conosciuto lei.
Nonostante fossi ubriaco, ricordavo tutto di quella notte, così come ricordavo il risveglio la mattina dopo: lei era completamente sparita nel nulla, senza lasciare alcuna traccia della sua breve permanenza lì. E io non sapevo neanche il suo nome. Questo più volte mi aveva portato a pensare, nel corso di quelle settimane, se, a quella festa, avessi sul serio bevuto troppo e quindi che mi fossi letteralmente sognato la sua esistenza, ma avevo sempre scacciato in fretta quel pensiero, forse troppo preoccupato dal fatto che potesse essere vero.
Ma la cosa peggiore non era quella; la cosa peggiore era che, da quella notte, non facevo altro che sognarla, ininterrottamente. Sognavo il momento in cui l'avevo vista per la prima volta, sognavo, come oggi, quella notte di sesso, sognavo che lei rimaneva e poi sognavo anche che lei se ne andava, come realmente era successo. Era diventata quasi un'ossessione, ed era così dannatamente frustrante, perché più io cercavo di scacciarla via, più questa tornava, decisa a farmi impazzire.
Per altro, quello non era sicuramente uno dei miei periodi migliori: io e i ragazzi, circa sei mesi prima, avevamo deciso di prenderci una pausa di un anno e poi decidere se tornare a fare musica come band. Era stata una decisione comune, perché le cose stavano diventando troppo grandi per noi, forse più di quanto già non lo fossero, e tutti avevamo bisogno di un po' di tempo per noi. Nel momento esatto in cui avevamo rilasciato l'annuncio, in un colpo i nostri follower su Twitter cominciarono a calare e negli ultimi concerti che avevamo da fare si notavano parecchi posti vuoti. L'ultimo concerto del tour era stato terribile sia per noi che per le fan, che questa volta piangevano lacrime tristi anziché felici come eravamo abituati a vedere. Da una parte era bello uscire per strada senza essere circondati da troppi paparazzi e da ragazzine impazzite, era bello non essere sempre e costantemente al centro dell'attenzione come prima, era bello poter avere una vita privata più...privata diciamo (soprattuto per Zayn, che era ormai a un passo dal matrimonio con Perrie), ma dall'altra era triste vedere come le fan, che tanto dicevano di amarci, si erano dimenticate di noi in così poco tempo, era triste pensare che forse non avrei più cantato insieme a quei cinque coglioni che ormai erano come fratelli per me ed era triste rendersi conto che non eravamo più il motivo di quel sorriso che spuntava sul viso delle nostre fan quando ci vedevano.
Mi infilai nella doccia, sentendo l'acqua calda scendere nella schiena, pensando che avevo solo 22 anni e che la mia vita, nonostante cercassi in tutti i modi di negarlo, non era certamente la solita vita di un ragazzo di 22 anni; perché i soliti problemi di un comune ragazzo di 22 anni erano trovare un lavoro, una ragazza e una casa, mentre i problemi di Harry Styles erano cercare di non deludere milioni di persone, e questo forse era un peso troppo grosso per me. Nelle interviste, quando mi chiedevano cosa si provava ad essere sempre così sotto pressione, rispondevo sempre che quella era una delle conseguenze del realizzare il mio sogno e che bastava solo fermarsi a pensare a tutte le cose positive, ma la verità è che a volte non basta solo fare questo. La verità è che, nel corso delle mia carriera, ho spesso pensato di aver scelto la strada sbagliata. Come quando Simon non mi permetteva di vedere la mia famiglia perché dovevo presentarmi a qualche stupido evento, o quando io e Lou, nel 2011, fummo costretti a stare lontani e tenere nascosta sia la nostra bisessualità che la nostra relazione, fino a che la modest non costrinse Lou a mettere su una falsa relazione con Eleanor Calder e lui finì per innamorarsi sul serio di lei.
Ed era proprio in momenti come quelli, e come quello che in quel momento stavo affrontando, che avevo davvero soltanto bisogno di qualcuno che mi stringesse tra le braccia facendomi capire che davvero sapeva quello che provavo, perché mi sentivo davvero solo al mondo, nonostante in realtà ci fossero tante persone intorno a me. Avevo bisogno di qualcuno che mi amasse per quello che ero davvero, e non che amasse l'immagine di 'Harry Styles degli One Direction'.
E, dannazione, era così assurdo, ma il quel momento, mentre pensavo a tutte quelle cose assieme, e le mie lacrime si mischiavano con l'acqua che si scontrava sulla mia pelle, continuavo a immaginare quella piccola ragazza con i capelli neri come quel qualcuno.
 
Dopo quella doccia di riflessione mi vestii e raggiunsi i ragazzi in salotto: Niall era sdraiato sul divano con una rivista di Vanity Fair tra le mani, Lou e Liam litigavano come al solito per qualcosa che non mi interessava sapere, mentre Zayn se ne stava in un angolo della stanza a parlare al telefono, sicuramente con Perrie, dato il sorriso idiota che gli spuntava in volto solo quando parlava con lei.
«Che ci fate tutti quanti a casa mia?» chiesi, sedendomi a fianco a Niall.
«Nelle ultime settimane sei sparito nel nulla e, visto che Lou aveva le chiavi di casa tua, abbiamo deciso di venire a farti una visita a sorpresa.» disse, senza staccare gli occhi dalla rivista.
«Certo che almeno potevate svegliarmi in modo più delicato.» borbottai. Lui mi ignorò, apparentemente più interessato a ciò che leggeva.
«Che leggi?»
«Un articolo su di noi e la nostra pausa. Senti qui: 'Gli One Direction, dopo aver rilasciato, sei mesi fa, l'annuncio della loro pausa di un anno, hanno lasciato un vuoto nei cuori di milioni di ragazze. Io stessa, mentre scrivo questo articolo, mi ritrovo terribilmente amareggiata: sono stata ad un paio di loro concerti, e rientrano senza dubbio tra le esperienze più belle della mia vita. Pur non conoscendoli, è stato come passare una serata tra amici, perché con la loro spiccata simpatia, quei cinque ragazzi non possono far altro che conquistare il cuore di ogni ragazza. Stare lì e vedere i sorrisi di tutte quelle persone unite da un sogno che si realizza è stato come una magia, ed è così triste pensare che forse tale magia non potrà più essere compiuta.'» mentre leggeva, nella stanza cadde il silenzio, e tutti gli altri si avvicinarono al divano, ascoltando attentamente. Liam si sporse a guardare l'articolo.
«Caspita, e la giornalista che l'ha scritto è anche parecchio carina.»
«Fammi vedere.» dissi, sporgendomi a guardare anch'io.
Non appena riuscii a distinguere il viso della ragazza divenni di ghiaccio. Guardai e riguardai più volte la foto di quella ragazza dal sorriso dolce, i capelli neri e l'anellino alla narice destra, accertandomi di non star immaginando tutto. E, grazie a dio, non stavo immaginando nulla: era proprio lei, la ragazza che perseguitava i miei sogni da ormai tre settimane; ed ora aveva un nome: Sam Williams.


 

____________________________

 

Buonasera a tutti :)
 

Come promesso eccomi qui, una settimana dopo, con il nuovo capitolo e spero tanto vi sia piaciuto. Mi farebbe davvero piacere che voi lasciaste una piccola recensione, giusto per farmi sapere cosa ne pensate e se vale la pena continuare a postare; se lo farete, grazie mille in anticipo.
E…nulla, vi auguro di passare una buona settimana :3
A presto

twitter: @stylesamm

-Sam.

   
 
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