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Autore: HeyDreamer_    30/08/2014    4 recensioni
Si girò lentamente, volgendo lo sguardo alla porta. Sherlock se ne stava lì, mani dietro la schiena, busto dritto e mento alzato. La guardava dall'alto in basso, studiandola e probabilmente già intuendo cosa ci faceva Molly Hooper chiusa in uno sgabuzzino.
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Watson, Molly Hooper, Sherlock Holmes
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Niente. Nemmeno qui.
Molly Hooper poteva finalmente affermare di avere la cattiva sorte dalla sua parte: non solo era innamorata perdutamente di un affascinante detective sociopatico iperattivo che non la considerava minimamente e una delle sue ultime relazioni coinvolgeva un super criminale psicopatico ma ora anche il suo libro era sparito. Forse la sua reazione era un tantino esagerata ma quel romanzo non era suo. Le era stato prestato dalla sua amica Meena e non poteva assolutamente perderlo! Cosa le avrebbe potuto dire? Ah accidenti! Non era in grado nemmeno di tenere uno stupido libro!   
Aveva cercato nel suo armadietto, nello sgabuzzino e in tutto l’obitorio. Nulla, nessuna traccia del suo libro.
Con un sospiro, si mise i guanti, afferrò lo scalpello e iniziò a lavorare, cercando di non pensare al libro ormai perduto.
 
 *****

“Sherlock potresti aiutarmi? Si dà il caso che questa sia roba tua!”

John Watson ormai era esausto e la sua pazienza, che di solito gli permetteva di convivere tranquillamente con il suo migliore amico, era quasi al limite.

“Mmh”
“Sherlock posa quel dannatissimo libro e vieni a darmi una mano! Questi oggetti che hai ordinato non sono per nulla leggeri!”
“Sono momentaneamente impegnato”
“Oh Santo Cielo, dimmi che non parli sul serio Sherlock! Alza quelle chiappe e muoviti! Sono pesanti sai?”
“Eri un soldato, John, sono sicuro che tu ce la possa fare anche da solo”
“Sherlock, hai voluto tu tutta questa maledetta attrezzatura da laboratorio quando ovviamente non abbiamo un laboratorio in casa!”
“Mi servono per alcuni esperimenti. Ora silenzio, per favore”
“Oh per l’amor di Dio! Si può sapere che cosa stai leggendo di così avvincente?” Sherlock rise sotto i baffi “anzi no non lo voglio sapere, non mi interessa”. John smise di urlare, abbandonò gli scatoloni nell’ingresso e salì le scale entrando nella stanza e fermandosi a osservare incredulo uno Sherlock Holmes seduto sulla sua poltrona intento a leggere con il volto seppellito dentro un libro. Sconsolato, si diresse verso la propria poltrona.

Puntandogli il dito contro disse: “Non venire a lamentarti da me quando poi Mrs. Hudson si sarà liberata di quelle scatole!” a quelle parole, Sherlock scattò in piedi, abbandonando il libro e costringendo poi John ad aiutarlo a portare l’attrezzatura.

Quando tutti gli scatoloni furono sistemati, l’ex militare si diresse in cucina. Ritornò poco dopo con due tazze di thè fumanti e un’espressione inquisitoria.
“Non iniziare John”
“Oh si che inizio Sherlock! E non ti conviene fermarmi! Cos’è quel libro? Perchè-”
“John, per favore”
“Sherlock, ti conviene rispondermi ora o-“
“Oh Dio, e va bene! Ho trovato per caso questo libro...”
“Certo per caso...” Sherlock lo fulminò con lo sguardo.
“... In obitorio e si dà il caso che appartenga a Molly Hooper”
“Molly Hooper? E perchè ne sei così interessato tanto da leggerlo? Di solito quando ti capita un libro in mano ti limiti a sfogliarlo con quella tu aria da saputello” mormorò quelle parole sottovoce, camuffando una ghigno con un colpo di tosse “comunque, dovresti renderglielo Sherlock”.

Dopo tanto tempo passato con un brillante detective come Sherlock Holmes bene o male si impara qualcosa. John, ad esempio, aveva imparato a non fidarsi dei tassisti e a leggere le persone, sebbene non così accuratamente come il suo coinquilino.
Tuttavia, grazie alle sue nuove capacità acquisite, poteva ritenersi abbastanza soddisfatto nel dedurre che il suo amico gli nascondeva qualcosa. Bocca chiusa in una linea stretta, sopracciglia alzate e un’espressione innocente. Troppo innocente. Ah ah beccato!

“Avanti sputa il rospo” John ghignò davanti ad uno Sherlock Holmes colto in flagrante.
“Non so di cosa tu stia parlando”
Sherlock
“Va bene! Non è vero che lo ho trovato per caso”
“Lo sapevo!” ignorò la faccia infastidita e annoiata del detective.
“Era nella sua borsa e io lo ho preso. E prima che tu me lo dica, John, lo so che non si fa. Ero solo curioso di capire cosa ci trovasse Molly in un libro simile tanto da portarlo con sè in uno sgabuzzino”
“Ovviamente”
“Banale. Noioso. Stupido. E senza senso”
“Non mi sembravi così annoiato prima mentre lo leggevi” disse John sotto i baffi.

Il detective lo ignorò.

“Non capisco come faccia una persona come Molly a leggere roba simile. Insomma! Racconti di incontri amorosi e pieni di stupide e banali interazioni tra due individui che si conoscono a malapena. Oh andiamo! Molly è più intelligente. Non può sprecare tempo a leggere ciò quando io potrei benissimo...” si ammutolì all’istante, accortosi del suo errore.
“Tu potresti cosa Sherlock?” John non poteva non soffermarsi su ciò che il suo amico aveva lasciato trapelare. Sherlock si portò le mani unite sotto al mento, chiudendo gli occhi. Rimase in silenzio per almeno 5 minuti, poi parlò:

“John,” disse aprendo gli occhi e fissando il suo sguardo in quello dell’ex soldato e cambiando completamente espressione “credo di provare qualcosa verso Molly Hooper. Non so ancora identificare di preciso cosa. Ma ho bisogno del tuo aiuto”

John si aspettava che il mondo finisse da un momento all’altro.
 
 *****
 
“Quindi dovrei andare da lei e chiederle di uscire a bere un caffè, poi invitarla a cena e magari portarla in un locale? Sai che non lo farò mai! Nei locali ci sono troppe persone! E poi, posso anche fare a meno di tutte queste cerimonie per raggiungere ciò che voglio”
“Sherlock, se vuoi che Molly-“
“sono sicuro che anche a Molly non piacciano queste stupide formalità, John”
“Ah si? Quindi cosa avresti intenzione di fare, esattamente?”
“Semplice: sarò diretto. La fisserò negli occhi, le dirò che provo quel qualcosa, lei si emozionerà, le luccicheranno gli occhi  e cadrà tra le mie braccia già pronte ad accoglierla” Sherlock finì il suo discorso, un’espressione trionfante a decorare il suo volto.
“Sei sicuro? Davvero sicuro?”
“Assolutamente”

Silenzio.

“Sherlock?”
“Hmm”
“Portale almeno dei fiori, meglio delle rose rosse” John sospirò.

Sherlock diede un’occhiata al romanzo che aveva in mano. Si illuminò tutto ad un tratto “Per la tua gioia, John, ho un’idea migliore. Ovviamente nulla di elaborato ma credo che basterà alla mia Molly”.

John credeva davvero che il mondo stesse per finire.





Spazio autore: 
Ciao a tutti! Volevo  innanzitutto ringraziare  tutti coloro che hanno letto e/o commentato il primo capitolo e, ora, il secondo.  
Questo è più un capitolo di "transizione" per arrivare poi alla terza e ultima parte. Ci tenevo a concentrarmi di più su Sherlock e sentivo di dover soffermarmi su questa parte. Spero vi sia piaciuto!
Sarei molto contenta di ricevere dei commenti e sapere cosa ne pensate o anche dei consigli o magari per segnalarmi eventuali errori :)
  
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