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Autore: Kim WinterNight    31/08/2014    4 recensioni
«Skylah è costretto ad apprendere l'antica arte della Magia Nera.
Le sue aspirazioni, tuttavia, sembrano non combaciare con il volere della sua famiglia.
In primis, sua sorella Kyah - esperta e maligna - si diverte quotidianamente a tormentarlo.
Nell'immensa Foresta, però, il cammino di Skylah incrocia spesso quello degli Allievi Azzurri, in particolare quello di Jari.
I due, così diversi eppure simili più di quanto entrambi potrebbero mai immaginare, si troveranno a dover risolvere uno degli ennesimi incantesimi malriusciti al povero Skylah.
Tra le formule del Libro Pentacolare, sacrifici di sangue e un conflitto interiore che lo affligge, Skylah scoprirà che la Magia Nera nasconde qualcosa di meraviglioso e affascinante.»
NOTE:
- Questo è il primo fantasy che scrivo in vita mia, perciò spero vi piaccia.
- SECONDA CLASSIFICATA al contest "Il Personaggio in un Pacchetto" indetto da Mad_Fool_Hatter e Hanna McHonnor.
- TERZA CLASSIFICATA al contest "Buona la prima! La sfida." indetto da Lady.EFP sul forum di EFP.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa storia partecipa al contest “Il Personaggio in un Pacchetto” indetto da Mad_Fool_Hatter e Hanna McHonnor:

http://freeforumzone.leonardo.it/d/10903352/Il-personaggio-in-un-pacchetto-a-fantasy-contest-/discussione.aspx/4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Epilogo

 

 

Seduti sul tronco di un albero, Skylah e Jari si tenevano stretti e guardavano il cielo tingersi di rosso in tutte le sue infinite sfumature.

Era trascorso un po’ di tempo da quando il contrasto si era estinto e nella Foresta era tornata a regnare sovrana la tranquillità.

Per il momento, gli allievi di Magia Nera e Magia Azzurra non si erano ancora fuse del tutto, però stavano facendo del loro meglio per accettare quella nuova condizione, frutto dei progetti dei due ragazzi.

“Il silenzio tra noi è sempre stupendo” osservò Jari, in un sussurro, per evitare che la magia di quel momento si spezzasse.

Skylah sorrise e si sporse a baciarlo sulle labbra, senza fretta né timore.

Ormai erano liberi di amarsi e non avrebbero potuto chiedere di più.

L’unica cosa che lasciava entrambi un po’ sconcertati, era la scomparsa di Rafael. In realtà, tutti gli abitanti della Foresta si domandavano dove potesse essersi cacciato. Nessuno l’aveva più visto dopo la morte di Jeremiah, né si era saputa notizia alcuna sul suo conto.

Jari ricambiò il dolce bacio del suo amato e lo strinse forte a sé, intrecciando le dita tra i suoi morbidi capelli castani.

Ormai nessuno dei due faceva più caso all’aura che li avvolgeva quando i loro baci si facevano più intensi, anzi, era quello un chiaro segnale del loro amore.

Ma qualcuno, ai piedi dell’albero, se ne rese conto e sollevò lo sguardo per osservarli. Con un fischio richiamò la loro attenzione e entrambi sobbalzarono per la sorpresa, mentre una fugace espressione terrorizzata si dipingeva sui loro volti.

Skylah guardò in basso, dimostrando ancora una volta il coraggio che aveva recentemente fatto suo.

I suoi occhi si sgranarono e Jari fu costretto a seguire il suo sguardo per capire cosa lo avesse turbato tanto.

“Maestro?!” gridò Jari, rischiando di cadere giù dal grosso ramo.

“Salve, ragazzi miei!” esordì Rafael, inchinando leggermente il capo in segno di saluto.

“Salve Rafael” rispose Skylah, saltando giù dall’albero. Sorrise al nuovo arrivato, subendo come al solito il fascino di quell’imponente e maestosa figura.

Tese la mano al Maestro Azzurro e lui la strinse.

“Mio fratello Jeremiah è morto” disse l’uomo, in tono grave.

“La nostra unione l’ha ucciso e ha eliminato il conflitto tra le nostre arti magiche” spiegò Skylah, mentre Jari li raggiungeva di sotto.

“Avete dimostrato coraggio e forza, è esattamente quello che fa di voi i successori perfetti.”

“Sta scherzando, vero?” domandò Skylah, sbigottito.

“No, affatto.”

“Ma Maestro! Noi siamo troppo inesperti per insegnare la magia ai nostri compagni!” protestò Jari, scuotendo il capo.

“Chi riesce ad eliminare un essere potente com’era Jeremiah non può essere inesperto.”

“Ma noi non abbiamo le conoscenze per…

Jari, figlio mio, taci un momento” lo zittì il Maestro Azzurro, sollevando una mano. “So che può sembrarti strano, ma tu e Skylah siete riusciti a sfatare ogni mito e a dimostrare che il corso degli eventi può essere modificato. Io e mio fratello non ci saremmo mai riusciti perché credevamo in cose diverse, avevamo un concetto opposto di Magia. Ma voi, be’… voi siete riusciti ad unire due poteri contrastanti per formare qualcosa di stupendo, di potente e pressoché indistruttibile.”

“Posso farle una domanda, Rafael?” azzardò Skylah, con estrema cortesia.

“Certo.”

“E lei, Rafael, che fine farà?”

L’uomo rise e dalle sue labbra il suono uscì delicato e armonioso, niente a che vedere con l’orrore gutturale che produceva Jeremiah.

“Io vi guiderò in questo cammino finché sarà possibile, dal momento che adesso sono solo e non posso più stare a capo dell’educazione di tutti i giovani della Foresta. Ogni studente dovrà essere libero di scegliere quali lezioni seguire.”

Skylah annuì e prese Jari per mano.

“Maestro, la ringrazio per essere tornato. Non avrei mai creduto di poter prendere il suo posto” ammise Jari, sorridendo con gratitudine.

“Ancora una cosa.”

I due si guardarono negli occhi, poi rivolsero nuovamente la loro attenzione su Rafael.

Notarono che l’uomo aveva chiuso gli occhi e stava pronunciando qualcosa di inudibile.

Una luce bianca fulminò per un attimo il cielo e abbagliò i due ragazzi, poi le loro spalle cominciarono a fremere e istintivamente si strinsero l’uno all’altro, terrorizzati. Senza staccare gli occhi da Rafael, avvertirono come se la pelle delle scapole si ritraesse.

Gridarono e si gettarono a terra, in preda al panico.

Il silenzio tornò ad essere assoluto e Skylah fu il primo a risollevarsi da terra, spazzolando via la polvere dai pantaloni in pelle.

“Oh, diamine!” strillò, sollevando le braccia e voltando la testa di lato. “Jari, Jari! Guardami!”

L’altro ragazzo alzò lo sguardò e subito dopo balzò in piedi, spalancando la bocca. Barcollò vicino a Skylah e lo abbracciò, scoppiando in un pianto di gioia che fece sussultare entrambi.

“Hai le ali, Skyl, le ali!”

“Anche tu… oh, è troppo bello per essere vero!”

I due ragazzi piansero stretti in un abbraccio che parve infinito, accarezzando l’uno le soffici ali dell’altro. Quelle di Skylah erano scure e screziate di riflessi ramati, mentre quelle di Jari ricordavano il colore del cielo terso punteggiato di candide nuvole nivee.

“Maestro!” esclamò Jari, rivolgendo all’uomo l’ennesima occhiata colma di profonda riconoscenza.

“Andate, provate a volare, sarà un’esperienza bellissima, soprattutto per Skylah.”

L’uomo si avvicinò ai due giovani e regalò loro una carezza sulla testa, poi spiccò il volo e andò via, scomparendo nella zona più buia del cielo.

Jari guardò Skylah negli occhi e, senza smettere di abbracciarlo, si sollevò da terra, sentendosi immediatamente leggero come gli era sempre capitato prima di perdere le ali.

Per Skylah fu estremamente spaventoso e affascinante. Mentre osservava la terra allontanarsi sotto i suoi piedi, ebbe l’esilarante sensazione di perdere se stesso e di ritrovarlo subito dopo, tra le nuvole.

Jari lo condusse nel suo primo volo, spiegandogli quanto fosse felice di condividere con lui quell’esperienza, senza però aprir bocca: lo guardava dritto negli occhi e gli lasciava leggeri baci a fior di labbra ogni volta che ne aveva voglia. Era in preda all’euforia e alla gioia più profonde, poiché sentì che in quell’istante non c’era nulla che gli mancasse.

I due incontrarono vari abitanti della Foresta e li salutarono con un sorriso radioso.

La paura si era ormai estinta dal cuore di Skylah, il quale si lasciò andare alle emozioni e si abbandonò tra le braccia di Jari, avvertendo che il suo compagno era felice proprio come lo era lui.

Una figura familiare si avvicinò a loro e Skylah la riconobbe all’istante: Kyah. Non l’aveva più vista dopo la morte di Jeremiah e, per quanto lo riguardava, sua sorella poteva essere morta con lui e la cosa non avrebbe fatto alcuna differenza.

I due ragazzi si fermarono, continuando a sbattere lievemente le ali.

Anche lei arrestò il suo volo.

Kyah” esordì Skylah.

Skylah” ribatté lei, piatta.

“Stai bene?”

“Al solito” rispose la ragazza, scrollando le spalle.

Rimasero in silenzio per un attimo, poi Kyah si schiarì la voce e guardò il fratello negli occhi.

Jari ebbe un fremito, temendo che la ragazza volesse lottare ancora con lui.

“Mi sono ricreduta su di te, sei in gamba” ammise invece lei, con tono sincero per la prima volta nella sua vita.

“Grazie, ma è troppo tardi. Adesso io e Jari dobbiamo andare.” Skylah afferrò il ragazzo per mano e fece per proseguire, poi si fermò di nuovo. “Ah, Kyah, un’ultima cosa: dalla prossima settimana ti aspetto alla Radura, ricominciano le lezioni e io sarò il nuovo Maestro Nero.”

Kyah non ebbe modo di rispondere, poiché Jari e suo fratello volarono via, lasciandola impietrita in mezzo al cielo, che ormai si era fatto scuro e gli ultimi raggi arancioni erano scomparsi dietro le alte chiome degli alberi.

Skylah scoppiò a ridere e Jari lo seguì a ruota.

“Sei il migliore!”

“Grazie, ma una soddisfazione simile dovevo prendermela. Mia sorella non se l’aspettava, eh?”

“Direi proprio di no!”

La risata dei due giovani riecheggiò in tutta la Foresta finché non si ritrovarono a baciarsi, rotolando su un soffice e umido prato.

“Sono fiero di essere il tuo compagno” confessò Jari, carezzando i fianchi di Skylah.

“Anche io sono felice di poterti finalmente amare.”

E la luce blu si diffuse e brillò nuovamente attorno a loro, avvolgendo ogni bacio, ogni carezza, ogni gemito.

Luce e Buio.

Amore e Odio.

Gioia e Dolore.

Magia Azzurra e Magia Nera.

Ogni opposto si fuse e si intrecciò inesorabilmente per la prima volta, durante quella notte senza fine.

E divenne semplicemente Magia.

 

 

 

 

NdA:

E anche questa piccola avventura si è conclusa.

Essendo questo il primo fantasy che ho scritto in vita mia, devo dire che l’esperienza mi è piaciuta e spero che abbia un buon riscontro anche su chi la leggerà e giudicherà per il Contest.

Per quanto riguarda voi lettori di EFP, vi ringrazio per aver perso un po’ di tempo con Skylah e Jari, spero vogliate farmi sapere cosa ne pensate, anche se in ritardo. È sempre tutto ben accetto.

Ringrazio inoltre chi ha già recensito, ovvero NIVES LOVECHERRY e Marss che mi sono state di supporto in questi pochi capitoli, dandomi la forza per andare avanti in quella che per me è stata un’impresa ardua ma interessante e bella.

Infine, ringrazio in anticipo che leggerà la storia in tuturo (se mai questo dovesse accadere).

Alla prossima =)

  
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