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Autore: Y4M4_93    22/09/2008    3 recensioni
Introduzione rimossa poichè non vi sono cenni relativi alla trama. Si prega di inserirne una valida.
Rinoa81, assistente amministratrice.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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DEMONIACAL

Cap. 1_"Risveglio"


Tump...tump...tump…SLAM!

<< Brayan! Brayan! Dove sei scriteriato!
Se non vieni fuori subito stasera lavorerai triplo,capito?!?! >> urlò dalla penombra della porta la persona << allora dove sei?! >>

<< Arrivo,arrivo...quanta fretta…>> dissi stancamente.

Scesi dal tetto e mi accinsi ad entrare in casa quando una persona mi si parò dinanzi << non puoi entrare…prima devi lavorare e dopo forse puoi mangiare >> bofonchiò sghignazzando Marcus. E si.. la persona non era altro che mio ''padre'', sosteneva
lui, ma io ci credevo sempre meno, era troppo diverso da me, io basso e
lui alto, io biondo e lui moro, lui forte e io no. Lui sclerotico e
manesco e io sempre gentile.

La cosa non valeva anche per mia madre: lei era l'unica che mi voleva bene, che mi aveva aiutato e che mi aveva coccolato .

Il mio lavoro consisteva solo di sfacchinare tutto il giorno
nel campo ararando, seminando, raccogliendo,curando quelle schifosissime
piante di cipolla, orzo, sedano e cavolfiore, tutte cose per me
immangiabili, ma lui se ne ingozzava, e per lui non bastava tutto quello che facevo! Per lui io non facevo niente! Ero
un figlio di troppo… indesiderato e sfruttato. E visto che non facevo
''niente'' mi costringeva al turno di notte, un bellissimo e estenuante
turno di notte dove ogni 4 passi inciampavo e maledicevo Marcus.

Avevo poco da fare quella notte, dovevo solo arare 2 campi grandi 20 volte la
mia catapecchia, con una vanga (hug!!), mentre lui andava in giro a
sbronzarsi con gli amici del paese.

Pensai << Ecco ci sono, dove ho messo la vangaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!>>

Splaff!
<< Merda! Mi dimentico sempre il fosso, maledizione Marcus! Te e
chi ti ha messo al mondo! >> urlai nella notte.
Ignaro, qualcosa mi guardava dal buio.

<< Bbrayan, hei Brayan, come và il lavoro?? hehehehehe >>
<< Ciao Marcus, che sei venuto a fare qua? Non eri con i
tuoi...ths..''amici''? >> chiesi seccato, poi, notando il suo barcollare, aggiunsi << Sei
sbronzo, vergogn..>>
<< Stai zitto mostro!! Tu fai schifo a tutto al paese! Le bestie
come te vanno sopresse! E ora... stasera... faremo la stessa cosa che
abbiamo fatto alla tua madre adottiva, sì proprio mia moglie, e l'ho fatto
con queste mani! Lei ti difendeva sempre, rimandava all'infinito questo
momento, così siamo giunti alla conclusione che TU le avessi fatto
qualcosa e l'abbiamo salvata dalla dannazione bruciandola viva e IO ho
appiccato il fuoco alla pira, purificandola >> pensai che fosse l'effetto dell'alcol ma, comunque per una inspiegabile sensazione mi voltai verso il villaggio e fu lì, sulla collina, in mezzo ai campi, che qualcosa si sbloccò.

Vidi il rosso vivo delle fiamme e pensai a mia madre; paralizzato nella posizione chiesi titubante: << Dov'è la mamma? >> mi toccai la collana fatta con quei
strani sassi regalatami il giorno prima da mia madre

<< Al calduccio sulla pira >> disse trionfante Marcus

<< Era tua moglie come hai... potuto farlo... >> strinsi la collana.

<< Non era più mia moglie! Tu la controllavi, lei era una tua sottoposta!!! >>urlò.

<< Perchè quelle torce vengono da questa parte? >> chiesi guardando giù dalla collina la fila di fiamme.

<< Sei un mostro e vai trattato come tale: ti tortureremo e poi ti bruceremo sulla pira, le tue ceneri saranno depositate per terra e sopra ci costruiremo un pisciatoio >> esclamò ridendo di gusto.
<< Dov'è la mamma >> richiesi calmo.

<< Non era tua madre! Ti trovammo in mezzo a una banda di briganti, tutto, tutto era fatto a
pezzi! Alberi, uomini, armi, lupi, tutto! Tutto tranne te, un bambino di 1 anno macchiato di sangue dalla testa ai piedi che rideva e giocava con una mano mozzata, tu sei il demonio ! Da quando ci sei tu il paese va in malora! >>

<< Cos...>> guardai chi stava arrivando, tutti erano armati di almeno un forcone e all'unisoro gridavano: << Bruciamolo!! Al rogo!! Torturiamolo!! Tutti addosso al mostro! >> erano tutte persone che reputava amici, e ora tutti contro di lui.

<< è la tua fine! Muor...che guardi in quel modo credi di farmi paura!?!?!?! >>
Tremava, lo sentivo, senza rendermene conto avevo messo al testa di lato
e lo guardavo, vedevo ciò che vedeva lui, sentivo ciò che vedeva lui,
ricordavo ciò che ricordava lui, e in quei ricordi trovai qualcosa che
ruppe un fermo, l'aveva uccisa, aveva ucciso l'unica persona che mi voleva veramente bene
<< Maledetto... >> non era la mia voce, inspiegabilmente mi
tolsi la collana e la strinsi nel pugno << Ora...tu...morirai...>> sentii le pietre plasmarsi e diventare come una seconda pelle, un
un guanto, sul mio braccio destro.

Guardai per nulla impressionato lo strano fenomeno familiare. Il mio braccio non c'èra più, al suo posto c'èra un braccio metallico con una mano scheletrica da dove spuntavano delle terrificanti unghie nere come la notte; senza dire nulla guardai Marcus e gli trafissi il cuore.
20 piedi, 20 piedi in mezzo secondo, il mio braccio disteso, la mia mano che stringeva il
cuore di Marcus, è successo davvero? Si, è successo davvero.
<< Chi di noi è la bestia, io o tu, io non ho fatto niente, mentre tu, tu l'hai uccisa, non hai esitato a ucciderla, così come 20 anni fa tu uccisi  tuo fratello…>>Marcus, con
l'ultimo respiro, ansimò << Come....fai...a... >>
Strappandogli il cuore dalla cassa toracica dissi << Io lo vedo,
io lo vedo... >> vedevo i mie occhi riflessi nei suoi, non erano
più i miei occhi azzurri ma erano con la pupilla azzurra con i contorni
verdi e al centro il nero, fissai il nero dei suoi occhi e tornai
all'età di 4 anni, ero da solo in casa, no, c'èra la mamma, mi mostrava
qualcosa, poi lo metteva sotto l'asse e sopra ci metteva il tappeto, poi sentii la
sua voce dire << Quando succederà l'inevitabile, tu cerca questo libro e scappa lontano, cerca una persona di nome Shara, ti guiderà da Seraphis, non temere la tua vista
ti aiuterà! >> poi sorrise, il sorriso più bello che potesse mai
farmi.
Mi girai verso la folla vociante che veniva su per la collina, e poi, tutto si oscurò.

 

  
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