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Autore: November Rain_    01/09/2014    3 recensioni
Dopo cinque anni, Giada Salvatore, si è trasferita definitivamente a Londra. Lei aveva imparato all'età di diciassette anni ad amarla ed adorarla. Come poteva non farlo se quella ci città le aveva portato amici e l'amore? Ma ora tutto è cambiato, lei è una giovane donna e non vede da anni questi. Tramite le amicizie incontrerà nuovamente il suo primo amore, cosa succederà a questo punto? Cosa le dirà il suo cuore?
Preceduto da: Last Year
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Epilogo.




Uno, due, tre. Respira. Niente panico, stai calma, andrà tutto bene. I miei pensieri furono interrotti dall’entrata di Eleanor.
«È arrivato!» ci informò.
«Oh, bene» sospirò Daniela «Ci mettiamo in posizione?» domandò passandomi il bouquet.
Annuii senza guardarla.
«Ti sta venendo paura?» chiese Lena.
«Ma no, che ti viene in mente? In fondo stiamo solo rendendo ancora più ufficiale ciò che siamo, no? Quindi perché dovrei?» scrollai le spalle sorridendo. Massì, neghiamo l’evidenza, così magari convinco me stessa.
«Sì, hai ragione» sorrise El «Dai, iniziamo ad avviarci» disse aprendo la porta.
«So come ti senti» sussurrò Lena «Ti ricordo che ci sono andata vicina» sorrise.
«Eri molto nervosa?» domandai guardandola dritto negli occhi.
«Troppo direi» rise scuotendo la testa al ricordo «Ma per te è diverso»
«In che senso?» corrugai la fronte.
«Tu hai l’uomo della tua vita li sull’altare ad aspettarti, mentre per me non era lui. Lo sai» sorrise avviandosi alla porta
«Faccio venire tuo padre» mi informò.
Mi fissai allo specchio mentre attendevo il suo arrivo. I capelli erano raccolti in un perfetto chignon, l’abito a sirena, in pizzo, ricadeva perfettamente sul mio corpo, lasciando la schiena scoperta. Inclinai il viso per osservarmi meglio mentre mi ripetevo di stare calma. In quel momento, si materializzò mio padre. Gli sorrisi attraverso lo specchio
«Ehy» lo salutai, voltandomi verso di lui.
«Ciao piccolina» ricambiò lui allargando le braccia
«Dai un abbraccio al tuo vecchio?» chiese. Subito gli corsi incontro, tra le sue braccia e lo strinsi forte a me, mentre lui fece lo stesso.
«Sai» iniziò a sussurrare al mio orecchio «Non mi sembra vero che la mia bambina stia per sposarsi. È tutto così… strano»
«Perché? Dopotutto sono anche già andata via di casa da un po’» gli feci notare.
«È vero, ma ora è diverso. Diciamo che prima c’era sempre la speranza che potessi tornare a casa, ora invece stai facendo un passo molto importante e non sono l’unico uomo della tua vita. Sai, questo è un po’ snervante. Preferivo quando eri piccola e affermavi che saresti rimasta per sempre con me e la mamma, che non ti saresti mai sposata e che sarei stato l’unico uomo importante» confessò sollevandomi il viso per guardarmi negli occhi.
«L’avresti preferito?» domandai ricambiando lo sguardo.
Rimase un attimo in silenzio pensandoci su.
«Nah, stai vivendo la tua vita ed è giusto così. Io e tua madre l’abbiamo fatto al nostro tempo, continuiamo a farlo tutt’ora, ed è giusto che lo faccia anche tu. Ormai sei grande, prendi le tue decisioni e se non fosse stato per quel ragazzo li, ora non avrei una bellissima nipote da viziare» rispose accarezzandomi il viso. Sentii gli occhi inumidirsi, ma non potevo piangere, altrimenti Daniela e le altre mi avrebbero uccisa dopo tutto il lavoro che avevano fatto per prepararmi. «Grazie di tutto papà. Se non fosse stato per voi, non l’avrei nemmeno mai incontrato» dissi.
«Non devi ringraziare» mi abbracciò nuovamente «Dai, dobbiamo muoverci. Non vorrai mica fargli credere di essere abbandonato sull’altare» ridacchiò.
Annuii e ci avviammo fuori dalla porta.
«Entrate» ordinai alle mie amiche.
Loro sorrisero e si misero in fila, facendo la loro entrata in chiesa. Diedi un’occhiata a mio padre, così potei notare i suoi occhi luccicare.
«Papà, non vorrai dare spettacolo ora» lo presi in giro.
Lui rise «No, hai ragione. Non mi sembra il caso» dichiarò. In quel momento partì la marcia nuziale e tutti si alzarono in piedi.
«Tocca a noi, non farmi cadere» gli ordinai sorridendogli.
«Non lo permetterei mai» mi rassicurò lui, prendendomi a braccetto. Feci un respiro profondo ed iniziai a camminare un passo alla volta con il primo uomo che fece parte della mia vita, verso il mio futuro marito. Ad ogni passo coincideva un respiro. Mentre avanzavamo vidi Zayn, li davanti ad aspettarmi, con un enorme sorriso; accanto a lui i ragazzi messi in ordine e dalla parte opposta le ragazze. Controllai i banchi, ognuno di essi era decorato con rose bianche e del tulle. Ero ormai quasi arrivata all’altare, quando notai mia madre con in braccio la mia piccolina e accanto ad essa Anne con Daniel. Dopo dieci passi e dieci respiri profondi, mi ritrovai ferma davanti a Zayn. Mio padre prese la mia mano e la poggiò sulla sua, ci sorrise e raggiunse il banco dove si sedette. In quel momento la cerimonia ebbe inizio.
Per tutto il tempo non feci altro che fissare Zayn, in tutto il suo splendore ed a trattenere tutti i sorrisi che cercava di procurarmi continuando a ripetere quanto fossi bellissima. Fui attenta solamente nel momento dello scambio delle promesse.
Al termine della cerimonia, ci recammo direttamente nella sala, il luogo dove tutti, dopo essersi abbuffati, si scatenarono con l’arrivo del primo ballo, il nostro.
«Posso chiederle l’onore di questo ballo, signora Malik?» domandò Zayn offrendomi la sua mano.
«Oh, con immenso piacere. Signor Malik» risposi poggiando la mano sulla sua.
Il moro la strinse e mi sorrise, portandomi al centro della pista. Poggiò le sue mani sulla mia vita, mentre io misi le mie intorno al suo collo, iniziando così il primo ballo come marito e moglie sulle note di “I don’t want to miss a thing” degli Aerosmith. E noi non facemmo altro che rimanere stretti l’uno all’altro, fissandoci negli occhi, perché come spesso si dice: uno sguardo vale più di mille parole.
Appoggiai il viso sulla spalla di Zayn e mi lasciai dondolare tra le sue braccia, fin quando non iniziò a canticchiare al mio orecchio.
«Lying close to you feeling your heart beating And I'm wondering what you're dreaming Wondering if it's me you're seeing Then I kiss your eyes And thank God we're together I just want to stay with you in this moment forever Forever and ever» Sorrisi e sollevai il volto per poterlo osservare.
«Non ce la fai proprio a non cantare eh?» domandai avvicinandomi di più al suo viso.
«Mmm… No» sorrise poggiando le sue labbra sulle mie.
Ricambiai il bacio, passandogli una mano tra i capelli, il moro l’afferrò e l’abbassò avvicinando il suo viso al mio orecchio.
«Fai la brava, moglie» ordinò.
In tutta risposta mi morsi il labbro inferiore «E se non volessi?» domandai.
«Sarebbe molto interessante, ma è meglio rimandare per quando torneremo a casa. Non trovi?»
Ci pensai «Sì» annuii.
«Dopo devo dirti una cosa» sussurrò nel momento in cui la canzone terminò e tutti gli invitati si lanciarono in pista.
«Posso avere l’onore di questo ballo?» si intromise mio padre.
«Certo» rispose prontamente Zayn.
Sorrisi a mio padre e lo abbracciai, mentre Zayn si allontanava da noi gli mimai un “Dopo mi dici”.
Passai così i successivi minuti ballando con il primo uomo della mia vita.
 
 
 
 
 
Il ricevimento fu movimentato fino all’ultimo, così io e mio marito, non riuscimmo a trovare un minuto per parlare da soli fin quando non tornammo a casa. Prima entrò lui con la piccola Helen in braccio, ordinandomi di aspettarlo sulla soglia della porta, senza capire il motivo assentii.
In pochi secondi, fu subito da me.
«Pronta a fare il tuo ingresso?» chiese prendendomi in braccio senza aspettare altro tempo.
Mi sfuggì un gridolino.
«Non pensavo avessi questa idea in testa» lo informai poggiando una mano sulle labbra.
«Sono pieno di sorprese io» ribatté il moro attraversando finalmente la porta di casa «Ed eccoci a casa dei coniugi Malik» affermò sorridendo.
«Sai, però è così strano dire che sei mio marito. Ora sei legato a me per tutta la vita, lo sai vero? Non avrai più nessuna tregua, nessuno scampo» iniziai a parlare mentre lui mi trasportava in camera da letto.
«Già, hai perfettamente ragione e sai che ti dico? Non aspettavo altro» mi zittì e appoggiò sul letto.
«Ora se permetti, vorrei finire il discorso in sospeso» continuò sedendosi accanto a me.
«In realtà, non l’abbiamo nemmeno iniziato» lo corressi.
«Sì, ora però fammi parlare. Quello che voglio dire è: ti ricordi quando Harry aveva alluso a qualcosa che dissi quando ti rividi?» domandò.
«Sì, certo» risposi girandomi bene verso di lui per poterlo osservare meglio.
«Beh, ecco.. Tra tutte le cose che dissi, una fu che ero stato un coglione a lasciarti andare via così. Pensandoci ora, avrei potuto non rivederti mai più. Anzi, credevo proprio ciò. Però il destino ci ha fatto rincontrare e io pensato che avrei dovuto riprenderti e averti tutta per me. Solo mia. Non puoi immaginare quando vidi quel Michael» continuò pronunciando quel nome a denti stretti «L’avrei voluto uccidere, spezzargli gli arti quando ti toccava o si avvicinava a te. Comunque il punto del discorso è che quando ti ho rivista, non so se ti ricordi, ma indossavi pantaloni e giubbotto in pelle, una maglietta a righe e i tacchi, io…»
«Ti ricordi com’ero vestita?» lo interruppi rimanendo sorpresa.
«Sì, e non fermarmi che perdo il filo del discorso!» si lamentò «Comunque, dicevo mi hai fatto mancare il respiro. Mi sono sentito come se il cuore si fosse fermato. In quel preciso istante ho capito che senza di te la mia vita non aveva senso, la stavo sprecando e per cosa poi? Ragazze che stavano con me solo perché ero Zayn Malik, al contrario di te»
Puntai i miei occhi lucidi contro i suoi «Io non volevo incontrarti, sai? Avevo paura di ciò che ho sempre provato per te. Ti amo e amo il fatto che ora abbiamo una famiglia tutta nostra»
«Ti amo anche io piccola» affermò baciandomi e stringendomi a sé.
 
 

5 anni dopo…
 
Osservavo la scena dalla porta della cucina, eravamo tutti riuniti insieme per il Natale. I ragazzi erano seduti sul divano, Zayn, invece, sulla poltrona con Helen in braccio, che non faceva altro che fissare, imbambolata, Daniel che gironzolava attorno all’albero. Eleanor allattava il bimbo di poche settimane, mentre le altre ragazze avevano appena sparecchiato.
«Avete notato come Helen fissa il mio Daniel?» domandò Harry.
«Cosa?» domandò Zayn.
Tutti gli occhi vennero puntati sui due bambini.
«Hai proprio ragione» osservò Liam.
«Non ha proprio ragione di niente» ribatté il moro.
«Certo come no» intervenne Louis.
«Ma ce li hai gli occhi?» domandò Lena che prese posto sull’altro divano.
Liam si alzò e prese posto accanto a lei, così Hanna si mise vicino a Niall.
«Vi state sbagliando. La mia bambina ha occhi solo per il suo papà» affermò con sicurezza Zayn assottigliando lo sguardo.
«Non essere ridicolo amore» intervenni.
«Anche tu con questa storia? E poi che ci fai li? Vieni qui» propose battendo la mano sul bracciolo della poltrona.
Feci come richiesto e lo guardai «Vuoi la dimostrazione?» chiesi ridendo.
«Ok» acconsentii.
«Helen» richiamai l’attenzione della bambina «Ti piace qualcuno?» le chiesi dolcemente.
«Shi» rispose lei.
«E chi è?» continuai io.
«E il suo papà, vero piccolina?» domandò Zayn.
«Lasciala parlare!» disse Louis.
«Mi piace Daniel» sussurrò diventando rossa in viso.
Tutti iniziarono a deridere il moro che si infuriò, ribadendo che la sua bambina sarebbe rimasta per sempre con lui. La sua gelosia era esagerata sì, ma quel che più si dimenticò, fu che saremo rimasti tutti insieme per sempre, dopotutto era la nostra grande famiglia, quindi se era destino, come lo era stato il nostro, Helen avrebbe avuto la sua occasione per stare con il piccolo Styles.





 
Ciao a tutti!
Siamo giusti al fatidico epilogo.
Vi avevo già annunciato che eravamo verso la fine e infatti eccoci qui.
E' tutto un po' triste, non dovrò più scrivere o pensare la storia di Zayn e Giada,
ma vi ricordo che c'è sempre 
(You want to) Make a memory
Spero di non avervi deluso con il finale.
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno letto,
recensito, seguito, messo tra i preferiti o ricordati questa storia.
Se non fosse stato per voi non l'avrei mai continuata!
Beh, che dire se non: a presto xxx

NovemberRain


 
  
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