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Autore: Serenella88    01/09/2014    0 recensioni
Ho deciso di ripercorrere le otto puntate della fiction tv Che Dio ci Aiuti 2 provando a calarmi nei panni di Guido. Ad accompagnare ogni capitolo una strofa della canzone di Anna Oxa “Quando nasce un amore”. Ho cercato di scoprire il sexyprof, visto che dei suoi pensieri e delle sue emozioni abbiamo conosciuto poco o nulla. Cosa ha provato lui per Azzurra fin dal primo momento in cui l’ha difesa al ristorante? E’ mai stato geloso di lei? Che cosa ha sentito quando si sono baciati? E la caccia al tesoro finale?
P.s. Per poter apprezzare meglio i riferimenti che ci sono nei vari capitoli vi invito a riguardare le puntate, è sempre un piacere anche se già viste e riviste
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E' l'universo che si svela quante parole in una sola
amore mio immenso e puro

ci penso io a farti avere un futuro

 

 

Giornata da dimenticare figuriamoci la nottata! L’unica nota positiva è che ancora pochissime ore e sarà finito anche questo San Valentino con buona pace di tutti o quasi! No, di sicuro, pace per me nemmeno un pò.

Non è stato per niente un giorno come tutti gli altri né sono riuscito a ignorare quest’amore vero o presunto, intimo o esternato che sembra essersi diffuso nell’aria.

Già, l’amore.

Ultimamente ci sto pensando sempre di più e sempre più spesso e non va bene.

Penso a Giovanna e alle sue parole, al fatto che ha voluto aprirmi gli occhi che con il suo gesto d’amore estremo e incondizionato mi ha riportato a Manuela e di colpo ho capito tante cose che prima non avevo visto, non avevo compreso, non avevo mai considerato.

Penso ad Armando, al loro bambino, ai dubbi che lui aveva inizialmente che non fosse figlio suo, alla sua disperata e dolorosa battaglia per salvare sua moglie pronto anche a condannare la loro creatura. Ero pronto a sostenerlo legalmente e come amico, ho appoggiato incondizionatamente la sua posizione ed inevitabilmente mi sono scontrato con suor Angela e non solo con lei.

Mi sono trovato a lottare con il fantasma di Manuela e con uno spettro di odio e rancore nei confronti di Davide che, per fortuna, non è mai veramente esistito. Non mi ha mai invaso davvero.

Ho detto a suor Angela che se voleva davvero aiutare il figlio di Giovanna doveva lasciare che morisse altrimenti Armando quel bambino lo avrebbe odiato e lo avrebbe sempre ritenuto responsabile della perdita del suo amore.

Lo credevo veramente e l’ho creduto ardentemente per quasi 8 lunghi anni. Ho sempre pensato a Davide come alla rovina del mio amore, del mio matrimonio, della mia felicità.

Non era così, non è così.

Ora più che mai so che ho amato Manuela perdutamente, ma il mio amore è stato anche molto egoistico. La volevo solo per me ma io non ho amato con tutto me stesso solo lei. Amavo troppo anche il mio lavoro. Lei mi ha tradito fisicamente, ha avuto un figlio da un altro, ma io l’ho tradita con la testa e non poche volte.

Ne ho parlato anche con Nina l’altra sera “il lavoro è tanto ma non è tutto e ora non rifarei lo stesso errore”. Non sto giustificando Manuela per i suoi sbagli, sto semplicemente facendo i conti anche con la mia parte di sbagli.

Davide non è un errore.

Nessuna creatura lo è mai.

Ringrazio Dio… no vabbè ringrazio Suor Angela che mi ha permesso di conoscerlo contro la mia volontà e di stargli vicino, di dargli sicurezza e stabilità anche se sarà solo per poco tempo.

Quel bambino è davvero una cosa “bellissima”, è una delle cose migliori che Manuela potesse fare, il mio unico e vero dolore è che non sia mio. Ma quando lo abbraccio e lo consolo perché qualcosa è andato diversamente da come immaginava, per esempio la cena che voleva organizzare tra me e Azzurra, o quando gli regalo la spada a cui tengo tanto perché oggi è la festa di tutti i tipi di amore, quando gli sento urlare contro su un campo di calcio che è una pippa nel mio cuore esplode qualcosa, qualcosa che mi sono fatto anche scappare a voce alta nella furia di un momento “è mio figlio”, io lo sento ed anche se non è sangue del mio sangue Davide è come se fosse mio figlio!

Si lo so che è sbagliato, è un errore macroscopico crederlo perché poi mi ricade tutto addosso come un macigno! Lui ha un padre che un giorno all’altro spunterà da qualche parte e me lo porterà via da sotto il naso ed io non devo affezionarmi troppo a lui. Ed anche se nel mio cuore lo considero un figlio, fuori non deve trapelare nulla devo essere bravo a gestire questa delicata situazione per non fare troppo male ne a lui ne a me.

Con i sentimenti degli altri non si scherza, mai!

A proposito di sentimenti non mi ha fatto trovare pace nemmeno lei! Azzurra!

Non ci posso credere ho davvero usato le parole Azzurra e sentimenti nella stessa frase?

Si perché è vero che non voglio mostrare agli altri ciò che provo ma almeno a me stesso posso smettere di mentire!

Io per lei provo qualcosa… come le dissi anche durante la varicella, qualcosa che sta cominciando a diventare sempre più chiaro cos’è, ma non voglio ancora farci i conti, non lo voglio sapere perché se davvero è come sento io poi non potrò mentire a lungo, soprattutto a lei.

Quella matta! Si perché Azzurra è matta e prima mi fa fare tardi una mattina sì e l’altra pure, poi ruba i miei caffè, alla fine riesce pure a salutarmi e a scordarsi Davide. Io, poi, vorrei sapere la testa dove ce l’ha?

A chi pensa?

Ahahahahah errore professor Corsi lo sai benissimo a chi pensa, al suo fidanzato non vi è dubbio! La matta poi come se non bastasse non mi fa dormire tranquillo e non perché la penso o tormenta i miei sogni d’amore struggenti, niente di tutto questo, quella mi fa vivere di incubi.

Possibile che uno viene sorpreso, in pieno sonno, da lei che si intrufola nel mio letto per parlarmi del fatto che Davide a calcio è un brocco?

Le persone normali parlano nei luoghi e negli orari consoni, capisco che volesse tutelare il bambino non facendogli percepire la sua scarsa propensione al calcio, ma poi dovevamo stare al buio altrimenti gli altri ci vedevano, ma gli altri chi?

Per non dare nell’occhio poteva chiamarmi in disparte dopo cena oppure poteva parlarmene domattina a colazione, non è peggio se qualcuno l’ha vista entrare in casa mia di notte? Mah!

Io nella mia testa mi faccio tutto un discorso di mantenere le distanze, non ricambio nemmeno i suoi abbracci pur di tenerla lontano da me e fare qualcosa di sconsiderato, del resto sarei anche ripetitivo perché l’ho già fatto e lei si sdraia accanto a me, a pochi centimetri da me e ci sta come la facilità con cui si sorseggia un caffè oppure come se fossimo marito e moglie da anni. E se non l’avessi cacciata io lì sarebbe rimasta.

Lei è matta e in un manicomio ci finirò io, garantito!

Ma poi pure sta storia del ballo che magari dovrei ricominciare ad uscire, a divertirmi, a ballare ma che altro si starà mettendo in testa?

Noi due siamo inconciliabili, non abbiamo proprio nulla in comune, siamo un tutore legale di un bambino e una tata niente di più e niente di meno, non siamo una famiglia come qualche volta fa sembrare Azzurra e sono sicuro che neanche lei potrebbe mai trovarsi bene con me al di fuori dei nostri ruoli, del resto su una cosa anche se non ce la siamo mai detti chiaramente concordiamo “manteniamo le distanze, grazie”.

Ma perché non la posso nemmeno sfiorare?

E’ scattata via come un razzo! Neanche l’avesse morsa una tarantola!

Perché non la posso nemmeno toccare?

Andiamo bene tra poco mi metto pure a scodinzolare quando la vedo! Io non la DEVO toccare e a certe cose non ci devo nemmeno pensare!

Che poi a farci abbracciare e ad organizzare le cene ci pensa Davide!

Me lo sta influenzando negativamente, mi sta diventando matto pure il bambino!

E prima sul campo di calcio ci fa stringere intorno a lui ed ora era arrivato anche alla cena di San Valentino con i cuoricini e chissà quali fantasie si era fatto per rimanere così deluso.

Ed io quali fantasie mi ero fatto?

Io avevo creduto alla storia delle Carmelitane Scalze, era un po’ strano il vestito elegante ma ormai di fronte alle richieste di Suor Angela non mi sorprendo più di nulla. Quando poi ho visto Davide così atterrito, la suora mi ha detto della cena e alla fine mi ha raccontato pure che è saltata perché Gianandrea che non doveva venire si è presentato, insomma un po’ di sangue al cervello mi è salito lo ammetto! Quello che non ammetto e che  non saprei dire quale tra tutte queste cose è quella che mi ha fatto arrabbiare di più.

Ma non è che sotto sotto sono geloso del russo? Del diplomatico italiano in Russia per la precisione.

Nooh, impossibile.

Quando sono rientrato in casa la rabbia era svanita magicamente e almeno questo lo so perché! Perché nel chiostro mi stavo scontrando con lei ed era una visione. Era bellissima, stasera era un incanto, così elegante, composta eppure così sexy, ammaliante.

Si, vabbè!

Riprendermi non è stato facile, infatti, lei non se ne sarà nemmeno accorta e menomale ma io so bene di averle detto “Davide ha organizzato una cena per noi” avrei dovuto dire “aveva organizzato” persino i tempi verbali mi fa sbagliare lei. La grammatica italiana buttata alle ortiche, ma poi non è che il tempo verbale che ho usato era giusto perché forse forse covavo ancora la segreta speranza che cenassimo insieme stasera?

Uffà quasi quasi ho di nuovo la tentazione di accendermi una sigaretta e non è la prima volta ultimamente, Azzurra è fidanzata l’ho detto anche a Davide e alla festa di San Valentino si cena con il proprio partner! Cosa c’è di questo passaggio che non mi vuole entrare in testa?

Io poi devo tener presente un’altra cosa sicuramente con Gianandrea lei ha dei progetti familiari e magari nella sua follia lei si “allena” in qualche modo ad essere una famiglia con me e con Davide per prepararsi a quella che si creerà con lui. Fa le prove, semplice. Quindi io a certe cose ma che ci penso a fare?

E’ sbagliatissimo illudersi.

Sbagliatissimo perché sto cercando di essere indifferente ed insensibile con gli altri per non soffrire ed anche stavolta non posso essere io a ritrovarmi con un cuore sparpagliato in mille pezzi! Non sarà così! Di nuovo, no!

O forse si?

Che dio ci aiuti

  
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