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Autore: zainssmjle    02/09/2014    2 recensioni
Avevo sentito due ragazze dire che sarebbero arrivati ben 5 nuovi ragazzi
nella nostra scuola, di cui tre della mia età, Niall, Liam e Zayn, uno più
grande di un anno, Louis e l'ultimo più piccolo di un anno, Harry.
Pare che i cinque siano grandi amici e hanno preteso di essere in classe
assieme, e, purtroppo, sono tutti nella classe dove ci sono anche io..
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Non ci potevo credere. Mi aveva parato io culo, mi aveva difesa. Il primo, e forse anche l'ultimo. Boh, avrà avuto un momento di pazzia, può capitare. 

"G-grazie." dissi. oh madonna che figura di merda. Balbettai. Cazzo. Pensavo mi avesse riso dietro quando lo vidi fare un cenno di assenso col capo, aveva lo sguardo freddo, serio. Lo guardai andare via senza dire nulla, senza guardarmi nemmeno in faccia, ero davvero stranita dal suo comportamento. Andando verso "casa" pensai e ripensai a quello che era successo. "Come faceva a sapere che ero là? Perché mi ha difesa? Io non ero stata carina con lui o comunque con loro la mattina, a scuola. Perché se ne è andato senza dire nulla? Forse l'ha fatto perché gli facevo pena. Si, sicuramente. È nuovo, non capisce la situazione. Non capisce che si era cacciato in un bel guaio." Dopo non molto tempo mi ritrovai davanti al cancello dell'orfanotrofio. Suonai. Quando mi aprirono andai di corsa nella mia stanza. C'era un gran bel baccano in giro. Non volevo vedere nessuno. Vidi la direttrice, la signora Mc Darren, e cercai di nascondermi da lei. La odiavo. All'inizio mi sembrava buona e gentile, era una trappola, conoscendola diventava sempre più cattiva, perfida. Come ho già detto cercai si scappare da lei, più veloce, più invisibile, più silenziosa possibile. "Oh, ehi Alley." Sentii quella odiosa voce stridula e fastidiosa. Cazzo. Quella troia della Darren mi aveva vista. Corsi via ancora più veloce ma lei riuscì a prendermi per un polso, lo strinse con forza. Troppa. Mi fece male. "Ahia!" gridai. "Oh, credevi di poter scappare da ME, bella bimba?" "Non sono più una bimba." ringhiai a denti stretti. "Ohoh tesoro, non vorrai farmi arrabbiare, no? Sai vero cosa succede quando mi arrabbio." Fece un sorrisetto beffardo. 'Sta troia. Quando la odiavo. "Allora, lo sai si o no?" Non risposi. La guardai con rabbia, solo quello. "ripeto." disse prima calma, "SI O NO?" questa urlò. Non risposi. Fece un respiro profondo, chiuse gli occhi, sorrise e li riaprì. "Va bene, te la farò pagare. Ti avevo avvisata." Con questo se ne andò. Non avevo idea di cosa mi avrebbe fatto questa volta. Avevo paura, devo ammetterlo. Rimasi lì ferma giusto il tempo di vederla andare via verso a una coppia di genitori appena entrata, li fece accomodare nel suo ufficio. Me ne andai nella mia stanza e mi chiusi in bagno per una doccia calda. Per un po' mi dimenticai di tutto. Una volta finito mi vestii e mi infilai sotto le coperte calde, mi misi le cuffiette e mi riposai un po'. Il mio sonno venne disturbato da una risatina isterica e fastidiosa. Che voleva quella donna, ancora, da me? Sbuffai e nascosi subito l'ipod, che non era assolutamente ammesso in questo edificio. Bussò e ovviamente andai ad aprire. All'inizio feci una faccia più che scontrosa ma poi vidi la coppia che era entrata prima, e quindi sfoggiai sorriso. "È lei la ragazza di cui vi parlavo, signori. È una ribelle ma è davvero molto carina e gentile se ci prendete confidenza. Davvero una brava ragazza." Sorrise. Prima a me, con odio, e poi a loro, con falsità. La coppia fece una faccia a dir poco disgustata nel vedermi. Continuai a sorridere a quegli sconosciuti. "Ci dispiace, ma non è esattamente quello che cercavamo." La ragazza lo disse con tale facilità davanti a me. Lo disse come se fossi stata un oggetto. "È questo quello che sono? Un 'non è quello che cercavamo.'? Davvero?" Mi feriva, anche se detto da due sconosciuti. Li guardai male ma poi tornai a sorridere. "Spero che troviate quella giusta." Dissi a entrambi con un sorriso sarcastico. La Mc Darren mi fulminò con gli occhi. Mimò con le labbra un "dopo io e te facciamo i conti." Alzai gli occhi al cielo per poi chiudere la porta in faccia a tutti e tre. Mi buttai sul letto e iniziai a leggere un po'. Dopo circa mezz' ora arrivò la Mc Darren, pareva arrabbiata. "Ma che sorpresa, signora! Sempre un piacere vederla!" Le dissi con sarcasmo. "Oh, bambina, non scherzare con me. Sono venuta a dirti che come punizione per quello che hai fatto dovrai andare a far fare la passeggiata a quel bambino. Poi, dopo averlo riportato qui, andrai a fare la spesa con quel ragazzo che ti piace molto." Sgranai gli occhi, vedendomi sorrise fiera, come se avesse fatto una buona azione. Quel bambino non ero in grado di tenerlo, era pazzo. E quel ragazzo, tanto per essere chiari, io odiavo lui e lui odiava me. Avrà sicuramente fatto qualcosa di male pure lui. Non era da me ma guardai il lato positivo, sarei uscita un po' da quel posto. "Ma si, dai." Cercai di auto-consolarmi. "Ah, il pranzo è pronto quindi sbrigati." Disse fredda. "Non ho fame, signora." "Oh, ma devi mangiare, altrimenti morirai, piccola mia." Disse beffarda avvicinandosi alla mia faccia per guardarmi meglio. "Come se le importasse." Sussurrai. La donna sospirò allontanassi seccata. "Non capisco proprio perché pensi questo. So che ti piace la musica e ti permetto di tenere quell'affare che usi te." Indicò il mio letto evidentemente disgustata. Rimasi perplessa non credevo che lo sapesse. "Se ti comporti ancora male te lo tolgo." Mi minacciò. "Va bene. Da adesso farò la brava ragazza." Pensai. Non potevo permettermi di farmi portare via quello che mi faceva stare meglio. La donna uscendo si fermò sull'uscio della porta e senza girarsi disse "ah, e... vieni a mangiare, subito." Aspettai che se ne andasse per alzarmi e dirigermi verso la sala da pranzo. Anche se andai non toccai cibo, anche solo il fatto di avercelo davanti mi faceva vomitare, poi vedere i bambini affianco e difronte a me che si ingozzavano di cibo nom migliorava di certo le cose. Quando tutti finirono tutto, compreso quello che c'era nel mio piatto, me ne andai. Mi buttai a peso morto suo letto e caddi in sonno profondo. Mi sveglia per colpa di qualcuno che bussava, guardai l'ora. 16:00. Era la Mc Darren che mi avvisava che era ora della passeggiata col bambino. Andai ad aprire e come immaginavo era la Mc Darren. Iniziò subito a parlare. "Tesoro, ti ho disturbata? Stavi dormendo, per caso? Oh beh, non importa sono venuta per comunicarti che è ora di portare a spasso il bambino. Ho pensato che quel bambino fosse troppo difficile da gestire per una come te quindi ti affiderò un bambino appena arrivato, ha nove mesi e non dovrai faticate troppo, debole come sei, a portalo a spasso perché ha bisogno del passeggino. Ecco il telefono che mi servirà per vedere dove vai e per avvisarti quando è ora di tornare. Preparati e esci quando sei pronta. Ti aspetto fuori." Andai in bagno, mi truccai un po' con fondotinta, eyeliner e mascara, poi mi vestii con un paio di jeans neri stretti, una canottiera, una felpa grigia molto più grande della mia misura e le nike air max nere regalatemi per Natale. Una volta pronta e preso il telefono che mi aveva dato uscii. La donna mi guardò dalla testa ai piedi, dai piedi alla testa. "Molto bene. Seguimi." Mi diede tutte le istruzioni, poi porgendomi il passeggino mi aprì la porta e mi fece uscire, sbrigò il tutto con molta freddezza. Chiuse la porta e sospirai sentendo l'aria fredda di Londra. Andando verso il parco, per strada trovai dieci sterline, non esitai a raccoglierle e mettermele in tasca. Le avrei conservate. Suonò il telefono, era ora di tornare. Il bambino dormì tutto il tempo, ne fui grata al signore. La Mc Darren mi chiese subito com'era andata e io dissi che aveva dormito sempre. Fece segno di assenso. "La spesa con Jim la vai a fare domani. Per oggi non serve. Fai quello che vuoi." Disse la donna di fretta. Andai in camera e guardai l'orologio. Erano le 18:00. Mi buttai a letto, mi infilai le cuffiette e dormii, ancora. Dormendo dimenticavo tutto, mi piaceva dormire, mi rilassava. Poi, era anche un modo per ammazzare il tempo, infatti dormendo arrivò presto l'ora di cena. Scesi e andai in sala da pranzo, c'era un profumo invitante. Era pizza. Adoravo la pizza. Decisi di mangiarne uno spicchio. Me ne pentii subito ma cercai di non andare a vomitare. Una volta che tutti ebbero finito mi alzai, decisi che non avevo voglia di tornare in camera e quindi andai in sala tv a vedere un film. Ne guardai ben quattro, una volta finito l'ultimo andai a dormire. Pensai a quello che sarebbe potuto succedere il giorno seguente con i ragazzi nuovi e mi preoccupai. Ad un certo punto caddi in un sonno profondo.



EHILÀ BELLA GENTE! 

allora, so che non è il massimo e che ci ho messo anni ad aggiornare e mi scuso da morire, ho avuto MOLTO da fare. In any way mi scuso se ci sono errori ma, capitemi, sono le 2:05 di notte/mattino(?) lol spero sia di vostro gusto e so che non la leggerà mai nessuno la mia storia ma va bene così ahah no, dai a parte gli scherzi spero che vi piaccia. Commentate, vi prego. Ci tengo molto a sapere cosa ne pensate e magari potrei migliorarla e renderla più di vostro gusto. Questo non è un capitolo molto interessante ma fa capire un po' come se la passa la nostra Alley in quel postaccio. Alley, non le ho dato proprio un nome spettacolare ma va be' lol non posso dirvi se succederà qualcosa di più "wooo"(?) il prossimo capitolo perché scrivo al momento, credo di si ma non prometto nulla lol no dai, ci proverò ahah proverò anche ad aggiornare prima possibile, lo giuro. Appena mi viene l'ispirazione scrivo. Promesso. Con questo vi dico che mi chiamo Ludovica, piacereee c: 

se volete seguirmi su twitter il mio nick è @zainssmjle (da notare la mia fantasia lol) vvb

- zainssmjle xx

  
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