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Autore: Gelidha Oleron    02/09/2014    1 recensioni
"Sai, Alison, la gente che viene qui spesso vuole solo essere confortata. Possono essere affetti dalla malattia più grave del mondo, ma ti basterà prendergli una mano e sussurrargli che va tutto bene e loro saranno felici.
Buffa la natura umana, vero? Perennemente in cerca di illusioni, possono tirare a campare anni interi dietro quelle che sembrano promesse di salvezza, nonostante abbiano la morte davanti agli occhi.
Il fatto è che diventano ciechi. Non riescono più a distinguere la realtà. E allora sperano, sperano di guarire anche quando sono spacciati, vorrebbero farcela anche quando hanno già esalato l'ultimo respiro, anche quando ormai gli effetti del disastro nucleare di St. Paul sono ormai intrinsechi nel loro DNA.
Ma sai che ti dico, piccola? Io sono uno di loro. Pur essendo un medico e conoscendo le conseguenze di certi tragici avvenimenti, anch'io spero che un giorno tutte le vittime delle calamità, tutti gli ammalati e i sofferenti, per tutti loro possa esserci un bellissimo e roseo miracolo dei ciliegi"
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chopper, Hiluluk, Kureha, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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"Dietro ogni cosa squisita vi è una cosa tragica.
I mondi debbono penare perché possa sbocciare un fiore."
 
(O. Wilde)
 
 
 
 
 
Dopo aver sistemato le valigie, il dottor Law mi disse di farmi trovare in sala conferenze alle dodici in punto e così fu: dopo aver dato un'occhiata alla mia stanza di un beige chiaro e rilassante ed essermi cambiata il vestito, scesi al piano terra e, davanti ad una porta di legno, vi trovai Trafalgar Law in giacca e camicia.
Era una visione spettacolare. Eppure, sembrava alquanto alterato: non si accorse nemmeno del vestito azzurro pallido che mi aveva regalato Nami.
"Va tutto bene, dottor Law?" azzardai, preoccupata.
Il medico dagli occhi stupendi sbuffò, passandosi una mano tra i capelli neri con fare nervoso "Non vogliono farla entrare" ammise, con rabbia "Ho cercato di dirgli che è un'assurdità parlare del suo caso senza la sua presenza, ma... "
"Chi vuole parlare del mio caso?" caddi dalle nuvole, accigliata: ero partita con lui come ipnotizzata dall'amore cieco che provavo nei suoi confronti, senza nemmeno essermi preoccupata di cosa saremmo andati a fare.
Law m'inchiodò con lo sguardo e, freddo come sempre, cominciò a spiegarmi "Il dottor Crocus è il medico più importante di tutta l'Inghilterra: anche lui, come noi, ha accolto le vittime del disastro nucleare di St. Paul anzi, si è occupato dei casi più gravi" fece una pausa, abbassò lo sguardo, e poi riprese "Si è interessato al suo caso, così come il dottor Hogback... ma intende operarla"
"Operarmi?" sgranai gli occhi, incurante delle persone che cominciavano a raccogliersi nella hall dell'albergo "Perché?
Disperazione nei suoi occhi, sentivo quel grigio farsi liquido e poi urlare, trovava un corrisposto nei miei così simili ai suoi: cosa c'era di così terribile che quell'uomo misterioso stava cercando di dirmi?
Silenzio.
"Dottor Law, la prego, così mi uccide... " incalzai, allarmata "C'entra qualcosa con il dottor Hogback?"
Sospirò "Hogback e Crocus hanno avanzato la proposta di operarla e trapiantarle gli organi: considerano impossibile la probabilità di sopravvivenza immune, dopo un'inalazione così possente di carbonio 14, come nel suo caso, che ha fatto parlare tutti i migliori medici della Gran Bretagna"
Mi portai le mani alla bocca per lo sgomento, le lacrime agli occhi.
"Ma io sono contrario" un'altra fitta al cuore, a causa di quello sguardo "Penso che il suo sia un caso fuori dal comune, esente da qualsiasi tipo di lesione. Operarla sarebbe inutile, vive già bene così"
"Dottore, la prego, io... " tremai, abbassando la voce, cercando di avvicinarmi il più possibile a lui.
Udimmo un campanello e, improvvisamente, tutto il brusio della folla circostante si attenuò.
"La conferenza sta per cominciare, signori, si prega di entrare nella sala apposita" annunciò un anziano signore dall'aria severa.
"Devo andare" sibilò in un sussurro Trafalgar Law.
Il mio cuore sussultò, ma poi mi rilassai "Sono sicura che farà tutto il possibile, dottore. La mia vita è nelle sue mani" tutt'a un tratto, come spinta dal sentimento irrefrenabile, le mani gliele presi per davvero: fu un momento bellissimo.
La morbidezza di quest'epidermide che brucia, il pallore di questi polpastrelli incerti che bramano un contatto col suo corpo, scarica elettrica che attraversa il corpo di entrambi.
Ma non durò che un istante: il dottor Law guardò le mie esili dita bianche nelle sue tatuate, come se fosse ancora sovrappensiero, dopodiché si ricompose e le sciolse, voltandosi ed entrando nella sala con le altre persone.
Fu un'attesa interminabile: presi a camminare su e giù per l'atrio, tormentandomi le dita, arricciando la piega del vestito, nervosa. Proprio non riuscivo a credere che non mi avessero fatta entrare!
Dopo qualche ora che il receptionist mi osservava, curioso ma comprensivo, decise di avvicinarsi a me, porgendomi un giornale "Forse le farà piacere distrarsi con la lettura del quotidiano, signorina"
"La ringrazio" provai a sorridergli, probabilmente con scarsi risultati.
Mi accomodai su una poltrona rossa e cominciai a sfogliare le pagine svogliatamente, senza intendere le parole su carta finché, improvvisamente, non m'imbattei in un titolo che destò immediatamente la mia attenzione:
 
 
 
 
DONQUIJOTE DOFLAMINGO E CEASAR CLOWN ACCUSATI DEL DISASTRO NUCLEARE DI ST. PAUL.
 
Sembra ufficiale la notizia arrivata solo ieri dal governo: pare che il re Doflamingo e lo scienzato sperimentale Ceasar Clown (addetto al controllo della centrale nucleare esplosa lo scorso agosto a St. Paul, in Cornovaglia, ndr) questa volta non ce l'abbiano fatta: a causa dei ferrei controlli delle forze dell'ordine e delle intercettazioni, il maggiore Sengoku questa mattina ha affermato: "Siamo molto contenti di avere finalmente delle prove inconfutabili a nostra disposizione. Non è altro che una conferma di ciò che tutti noi segretamente sospettavamo. Le nostre indagini sono andate avanti per quasi sei mesi e, a questo punto, grazie all'apporto del nostro prezioso membro Kaku, possiamo affermare con sicurezza che l'esplosione di quella centrale è stata tutta un progetto architettato tra i due sopracitati: pare che, all'insaputa di tutto il regno, stessero utilizzando materiali radioattivi per creare un'arma di distruzione di massa e, nel momento in cui stavamo cominciando a sospettare qualcosa, è stato deciso di farlo saltare in aria: nulla di più semplice."
Non è arrivata tardi la dichiarazione di Doflamingo: "Cosa volete che vi dica? Sì, ammanettatemi, sbattetemi in prigione! Il mio obiettivo era solo quello di elargire il prestigio e il dominio di questo paese! Ma se i miei sudditi non desiderano ciò, vi giuro che un giorno se ne pentiranno!", queste le sue parole mentre veniva trascinato presso la stazione di polizia.
Ora non ci resta che sperare che, dopo esserci ritrovati senza sovrano né erede al trono, possiamo convogliare ad elezioni pubbliche e dare una smossa alla nostra madrepatria.
 
 
 
 
Restai impressionata, ma anche soddisfatta da quella lettura: finalmente, chi ci aveva fatto del male, avrebbe pagato!
Sì, era decisamente ciò che meritavano entrambi: due pazzi, due persone orribili che erano state capaci di tanto male, che probabilmente una sola vita non sarebbe loro bastata per provarne altrettanto... il coraggio di uccidere tutti quegli innocenti e di causare danni permanenti a chi non c'entrava niente... era a dir poco disumano.
"Mamma, papà, giustizia per le vostre anime... " sospirai, chiudendo gli occhi.
Eppure, non riuscii a non rallegrarmi nel vedere citato il nome dell'agente Kaku: era vero che non tutte le persone erano malvagie, mi sentivo estremamente felice nel constatare che le mie parole avevano fatto scattare qualcosa in lui. Si era comportato da vero eroe.
Così, senza rendermi conto del tempo che passava, d'improvviso vidi uscire le persone dalla sala conferenze, tutte a conversare animatamente tra loro e ad osservarmi di sottecchi.
Mi alzai dalla poltrona di scatto, facendo cadere il quotidiano, quando finalmente vidi lui: si era allentato la cravatta, sembrava sudato, e ora veniva verso me a passo spedito.
Come un messaggero d'amore o di morte, si avvicina questa benevola sensazione e mi sento riempire: le vene, i polmoni, il cuore... di cos'ero malata, se non di lui? Cos'altro avrebbero potuto asportarmi, se non lui?
"Dottor Law... come si sente?" gli chiesi, preoccupata.
Sospirò, poi ignorando la mia domanda, disse "Dopo pranzo dovremo andare allo studio del dottor Crocus a farle delle radiografie"
Abbassai lo sguardo "Quindi, non è stato deciso ancora nulla"
"No, per il momento. Ma sono sicuro di riuscire a convincerli della mia posizione" affermò con una tale sicurezza che mi rassicurò quasi del tutto.
A quel punto, andammo a pranzo al ristorante dell'albergo: quanto mi mancavano le pietanze di Sanji!
Per un istante pensai agli altri, a Bristol, alla clinica Rogers e a quanto sentissi la mancanza di tutti. Probabilmente, anche loro stavano sentendo la mia.
Ma ero a Londra ed ero con Trafalgar Law, di questo non mi sarei mai pentita... e, affondando il cucchiaio nella minestra, incrociai il suo sguardo d'argento e capii che quelli sarebbero stati i giorni più belli della mia vita. ©
 
 
 
 
Ciao a tutti Emoji terribilmente in ritardo, lo so! Vi chiedo scusa e spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento.
Come vedete, le cose pian piano stanno cominciando a rimettersi in ordine: l'arresto di Doflamingo e Ceasar ne è la prima prova (perdonate il mio elogiare sempre Kaku, ma che ci posso fare, lo adoro troppo! *-*).
Comincio con un gigante della letteratura inglese, con una sua citazione che mi ha colpita tantissimo: penso che abbia ragione al 100%, quando afferma che tutto ciò che c'è di bello nel mondo spesso nasce da una sofferenza molto profonda (chiaramente io volevo riferirmi all'amore tra Alison e Law, nato in circostanze poco piacevoli).
Che dire... penso sia tutto, se avete dubbi, chiedete pure! Spero di riuscire ad aggiornare al più presto, alla prossima!
  
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