Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: GeaRose Malfoy    02/09/2014    4 recensioni
Scopius e Rose sono al settimo anno di Hogwarts. Si odiano a morte, questo era chiaro.
Ma nell'anno che li attende tra: scommesse, discussioni, litigi, baci interpretati male,fughe e storie d'amore assurde scopriranno che qualcosa li lega di più di quel che pensano.
Ci saranno i loro amici, parenti a sostenerli e a combinargli appuntamenti..ma alla fine come si dice:
IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI.
E così tra malintesi, discussioni e tante altre cose..
imparerete a conoscerli,a comprenderli e a seguirli!
Tratto dal prologo:
"Ma che..stai più attento!"
"La tua grazia mi stupisce sempre di più Weasley!"
"Malfoy taci! piuttosto vedi di vedere dove vai!"
"Non sono mica io quello che travolge le gente perchè è sovra pensiero!"
"Infatti sono proprio io l'orba!" disse con tono sarcastico e molto, molto scocciato
"Oh senti piantala!Ho meglio da fare che stare qui a discutere con una bimba immatura!"
"Come mi hai chiamata brutto sgorbio? é la volta buona che ti uccido Malfoy!"
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, Famiglia Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il sole filtrava caldo, attraverso le tende verdine della finestra, e un raggio birichino gli colpì dritto il viso, ancora assonnato.

Strizzò gli occhi un paio di volte, per risvegliarsi da quel piacevole torpore mattutino.

E il suo primo pensiero coerente, fu Rose.

Rose.

Aveva, di nuovo, sognato Rose. Rose e il suo dolce profumo, Rose e i suoi sorrisi, Rose e le sue labbra. Rose. La sua mente era solo per Rose.

Come una piccola nicchia, calda, dove la sua “bella” avrebbe potuto rannicchiarsi, ogni qual volta avrebbe voluto. E forse era così. Solo che la piccola nicchia calorosa erano le sue braccia.

Che ne fosse innamorato?No, mai. I Malfoy non amano, era risaputo. Rose era bella. Era normale la desiderasse. I suoi capelli lunghi mossi, rossi come il fuoco, i suoi bei occhi azzurri, e quelle piccole lentiggine che aveva spruzzate sul naso. Ogni suo dettaglio gli piaceva. Ogni sua piccola imperfezione, la notava, e amava quelle piccole cose, imperfette e perfette insieme.

Il suo piccolo naso all'insù, le sue mani affusolate e delicate, ogni suo gesto esprimeva grazia. Anche il fatto che si spostasse sempre quella piccola ciocca dietro l'orecchio, quando era nervosa. O quando,emozionata, si mordeva il labbro inferiore. Eppure, Rose, rimaneva sempre perfetta nella sua grande imperfezione.

Perché?

Non era giusto. Lui la voleva, la desiderava più di ogni altra cosa.

E allora perché non la voleva solo dal punto di vista fisico?

L'amore, come già pensava non era possibile. Magari Rose gli piaceva...ma amare no.

E Scorpius, non era il tipico ragazzo stronzo, che è così solo perché l'unica ragazza che abbia mai amato, l'aveva tradito o cose simili. A Lui piaceva divertirsi, semplicemente. E l'amore, come invece suo padre, non l'aveva ancora trovato. Se ,mai, l'avesse trovato, ovviamente.

E di questo non era sicuro.

Abbandonò il suo rifugio, da sotto le lenzuola e spostò bruscamente le coperte.

L'aria fredda subito gli punse le gambe, e quando poggiò i piedi sul pavimento, freddo, imprecò.

Tastò con le mani sotto al letto, alla ricerca delle sue pantofole verdi, e quando le trovò, le calzò e si trascinò fino al bagno.

Due giorni e sarebbero tornati ad Hogwarts.

Due giorni per perdonarli. Due giorni per tornare ad essere una famiglia. Una famiglia incompleta.

Ma non voleva pensarci.

Aveva ancora impresso nella sua mente il bacio della sera prima. Le labbra dolci di Rose, Il modo passionale in cui cominciarono la loro danza, il sapore della sua bocca, le sue lacrime sulle sue labbra. Sarebbe rimasto lì a leccare quelle perle salate per l'eternità, se solo avesse potuto.

E cosa gli era preso quando se n'era andato? Senza dire niente, poi..

O semmai senza continuare.

E allora perché, adesso, ogni cosa gridava il nome di quella ragazza “proibita”?

Perché?

Cancellò quei pensieri, in fretta, prima che il getto gelato della doccia lo bagnasse completamente.

Sperava di dimenticare, almeno per quel minimo spazio di tempo, ma il getto di acqua non fece che fargli ricordare di più. Acqua. Acqua come gli occhi di lei. L'acqua brillante. Come il suo sorriso. L'acqua fresca. Come la sua pelle. L'acqua rinvigorente. Come le sue labbra.

Acqua e Rose, potevano essere collegate, in qualsiasi ambito. Purtroppo.

Si insaponò velocemente, strusciando forte la spugna sulla pelle, sperando che la sensazione ancora delicata del tocco delle sue mani se ne andasse. Anzi, aumentò. Sentiva ancora le sue mani accarezzargli il collo, e l'interno del braccio. Ancora. Ancora Rose.

Si risciacquò, agilmente, per poi uscire e avvolgersi nel suo accappatoio argento.

Si frizionò i capelli con un asciugamano, e vide il suo riflesso nello specchio.

E si vide. Vide il volto di un ragazzo molto bello, quanto stanco.

Bello, si, anzi, bellissimo. E anche molto, molto, stanco. Esausto.

Per una attimo vide sul suo viso perfetto, l'espressione che aveva visto nella gemella, il giorno prima.

E capì.

Quanto poteva essere dispiaciuta. Quanto anche lei aveva sofferto. E capì, ma questa volta, veramente.

Lui, in fondo, l'aveva già perdonata. Ancor prima, che tornasse.

 

 

 

 

 

 

 

*****************************************************

 

 

Camminava per le strade innevate, con le mani ficcate nelle tasche, e lo sguardo pensieroso.

Cercò di stringersi ancor di più nel giaccone, alla ricerca di calore. Ma il calore che cercava, era un altro. Il calore umano, era la sua unica richiesta, e voleva solo il calore di un unico umano.

E così, si accorse di desiderarlo ancora, di volerlo ancora accanto, di amarlo. Ancora. Di più.

E, si, l'aveva già perdonato. Anzi, non era mai stato realmente arrabbiato. Perché sapeva che aveva agito bene, per entrambi. Aveva sofferto, si, ma come si dice?

Non pensare al passato, o rischierai che il tuo presente e il tuo futuro, si rovinino.

Quindi decise.

Avrebbe vissuto appieno la sua vita, ora che ne aveva la possibilità.

Perché, lui, James Sirius Potter, amava ancora, infinitamente, Leo Lucius Malfoy.

E così sarebbe, sempre, stato.

 

 

 

Angolo autrice

Ciao a tutti! Come va? Lo so, lo so, ho pubblicato ieri. Ma ho voluto scrivere anche la parte di Scorp, così, ho pubblicato anche oggi. Ho promesso che mi sarei data una buona dose di autostima, così, dirò solo che sono abbastanza soddisfatta del risultato.

Non ho molto da dire, se non che dovete dirmi cosa ne pensate! No, scherzo, ma se avete voglia accetto volentieri consigli e commenti.

Ringrazio tutti quanti! Sapete che manca pochissimo alle 60 recensioni? Spero di raggiungerle con questo capitolo, dato che ne mancano solo due.

Un bacione a tutti,

A presto.

 

Gea <3

 

P.s. se avete voglia di una Rose e Scorpius, un po' diversa, che ne dite di venire sul mio profilo e dare un occhiata? Ho pubblicato una storia su di loro, che spero vi crei un po' di curiosità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: GeaRose Malfoy