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Autore: Hermione4ever    16/01/2005    1 recensioni
E' un anno particolarmente difficile per il nostro Harry: dovrà affrontare Voldemort, gli amici, e soprattutto... l'amore. Riuscirà a farcela?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Cho Chang, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista, Luna Lovegood, Nimphadora Tonks, Peter Minus, Remus Lupin, Ron Weasley, Severus Piton, Tom Riddl | Coppie: Draco/Ginny, Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era Hermione. Lui la squadrò un attimo e fece una smorfia. "Io non ho più niente a che fare né con te né con Ron" disse convinto. Lei, con far minaccioso, lo prese e lo portò fuori dalla Sala. "Allora, mettiamo le cose in chiaro io e te. Non eri stato tu a farci incontrare?" chiese. Sembrava arrabbiata. "Si però…" ma fu interrotto da lei, che disse "E non sei stato te a dirmi che avrei dovuto decidere?" "Sì però…" "Beh io ho preso una decisione." "Sì però…Cosa?" chiese lui incredulo. Non lo dava a vedere, ma gli piaceva ancora tanto Hermione. Voleva farla arrabbiare e farla sentire in colpa e ci riuscì. "Sì ho deciso. Ti interessa saperlo o mi vuoi ignorare fino alla fine dell'anno?" chiese spazientita. "Sentiamo" rispose lui, sempre più decisamente. "Allora, prima ti spiego come stanno le cose…Non fare quella faccia, perché non sai cosa è successo dopo. Quando tu te ne sei andato, Ron mi rivelò che aveva chiesto a Ginny di preparare un Filtro D'amore e di metterlo nel succo di zucca, a cena. Io, che lo avevo bevuto, mi innamorai di Ron ("Lo eri già" sbuffò Harry) e non riuscì più a resistergli e lo baciai. Poi sei arrivato te e io mi ripresi, l'effetto del Filtro era svanito e spiegai a Ron come stanno veramente le cose. Gli ho detto della mia indecisione fra te e lui e gli dissi anche delle serate che passavamo insieme. Certo, c'è rimasto un po' male, ma non se l'è presa molto. Anzi, voleva fare subito pace con te. Poi in quel momento ho capito quanto sei importante per me, e scoppiai a piangere. In tutto questo tempo che sei stato così lontano da me, non ho fatto altro che versare altre lacrime per te. Comunque, ho chiarito con Ron e ha detto che stava a me decidere, e che se fossi stato te Harry quello che mi piaceva sul serio, non si sarebbe arrabbiato." Quel racconto fece ritornare in mente a Harry i momenti belli passati con Hermione, così le disse "Quindi in un certo senso sono io il "prescelto"?" "Beh, mi sembra logico" rispose lei sarcastica. Harry non riuscì più a trattenersi e, dopo aver avvolto Hermione fra le sue braccia, le scambiò un bacio appassionato. Lei non riuscì a non ricambiarlo. Quando si staccarono, lei gli si aggrappò al collo e cominciò a piangere. "Oh Harry come sono contenta che non sia più arrabbiato! Sono stata malissimo in questo ultimo periodo, mannaggia a te!" singhiozzò lei e lui si limitò a sorridere. "Beh, vuoi cominciare una storia con me? Non intendo quelle storie sceme, una vera." Chiese lui. "Anche subito" rispose lei immediatamente. Lui la prese in braccio e la riportò nella Sala Comune. Tutti li guardarono entrare uno attaccato all'altro e li fissarono a lungo. Poi Harry si girò di colpo e disse "Che avete da guardare? Insomma, la festa continua!" e quello era più un ordine, che tutti afferrarono al volo. Harry raggiunse Ron, che stava giocherellando con un boccale di Burrobirra vuoto e si scusò. "Ron, scusami per la mia insolenza" "Finalmente te ne sei accorto! Scherzo dai…Allora Hermione vedo che non ha perso tempo eh?" chiese, sogghignando. Harry lo guardò storto, ma poi scoppiarono a ridere come non facevano da tempo. "Beh, sì…" rispose lei fra una risata e l'altra. "Ron scusami ancora…Però anche te quella sera eh sei stato un po' ….Capito quello che voglio dirti?" disse Harry "Certo che ho capito, scusa me che anche sapendo che ti piace Hermione non ho pensato minimamente a te" "Ok ti perdono" disse Harry. "Hai giocato davvero bene oggi" disse poi all'amico. Hermione lo aveva preso per mano. "Grazie Harry. E' vero, hai visto quella parata che ho fatto con la giravolta? Straordinaria!" "Sì, l' ho vista! Sei stato fantastico, dico sul serio!" "Però anche te sei stato bravissimo Harry, hai fatto una presa spettacolare!" esclamò Hermione tutto d'un tratto. Lui la guardò un attimo e lei disse "Ero sopra di te quando hai preso il Boccino, non ricordi?" "Ah, sì è vero" rispose lui e la baciò teneramente sotto gli occhi di Ron. "Harry, scusa se ti disturbo, ma non ti va di finire la festa?" chiese timidamente Ron. Harry si staccò da Hermione e disse "Sì, continuiamo volentieri" e prese un boccale di Burrobirra e se lo scolò. Era così felice di sé stesso, perché si era finalmente fidanzato con Hermione, aveva fatto pace con Ron e ora voleva sfogarsi al massimo. Quando la sera la professoressa McGrannit annunciò a tutti i Grifondoro di andare a dormire, Ron e Hermione dovettero accompagnare Harry nel suo letto, perché era ubriaco e non si reggeva in piedi. Continuava a cantare "Perché Weasley e Potter sono i nostri reee" a Ron dovette fargli prendere una Pozione Soporifera per farlo smettere e farlo così azzittire. Il giorno seguente, Harry fu svegliato a secchiate da Ron. "Oh insomma, ma ti vuoi svegliare?" stava urlando Seamus assieme a Dean. Ron intanto faceva comparire tanti secchi pieni d'acqua gelata. Quando Harry cominciò a capire quel che succedeva, saltò in piedi e urlò "Ma che fate? Bastava uno schiaffetto e mi svegliavo!" ma era la cosa sbagliata da dire, perché dalle loro facce, ci avevano già provato moltissime volte. Harry corse a guardarsi allo specchio e aveva la faccia rossissima, ed era bagnato da capo a piedi. "E ora come mi asciugo prima di fare lezione?" disse a Ron mentre stavano scendendo le scale di fretta. "Senti con Hermione, magari ha un incantesimo per te" "Giusto. Aspettiamola qua" disse Harry e indicò il camino. Harry si posizionò in piedi davanti ad esso e Ron si sedette su una poltroncina. Poco dopo arrivò Hermione che con un rapido bacio salutò Harry e poi gli chiese "Ma che hai fatto?" "Mah, niente, un ragazzo di Ron mi ha preso a secchiate perché non mi svegliavo e mi ha preso anche a schiaffi" disse guardando Ron sogghignando. Lei agitò la bacchetta e Harry si ritrovò asciutto in un batter d'occhio. Prese per mano Hermione e si avviarono in Sala Grande per fare colazione. Incontrò Malfoy a metà strada, che gli disse "Ehi Potter ti sei fatto la ragazza? Potevi scegliere una migliore della Mezzosangue" "Sono cavoli miei quello che faccio Malfoy, non darmi fastidio" "Oh aiuto ho paura di Potter" sogghignò lui con Tiger e Goyle alle spalle che facevano lo stesso. "Mmh, Malfoy non ti ricordi sull'Espresso cosa è successo quando mi hai dato fastidio?" Erano state le parole magiche. "Ci vediamo più tardi Potter" disse infine e se ne andò dietro le risate di Ron e Hermione. La giornata fu piacevole, e per fortuna quel giorno non avevano Pozioni: Trasfigurazione, Incantesimi e Cura Delle Creature Magiche. Harry non voleva andare da Hagrid, perché da quando aveva detto che lui era un bulletto da strapazzo non gli aveva più rivolto la parola. Ma dovette andarci. Arrivò fuori dalla capanna e annunciò a Hermione e a Ron che voleva stare dietro, non era intenzionato ad ascoltare la lezione. Ma Hermione, che riusciva con la sua grazia a farsi convincere, lo fece cambiare idea, anche se un po' contrariato. Quel giorno studiarono i Gobelin. Erano delle creature davvero brutte, che si trovavano nella foresta, nella parte più dentro. "Assomiglia a Grop" sussurrò Harry in un orecchio e Hermione e lei fu scossa da un brivido. Si ricordava perfettamente quel che era successo l'anno prima quando Hagrid le aveva presentato Grop: lui l'avrebbe uccisa se Harry non l'avesse aiutata. Mentre i due parlavano Malfoy stava prendendo in giro Hagrid per il modo in cui trattava i Gobelin. Harry fu molto contento di vedere Hagrid preso in giro, ma dopo un po' non ne poteva più. Andò davanti a Hagrid e gli disse "Ma insomma reagisci! Non stare lì come uno scemo a farti criticare da quello". Quelle parola dette da Harry furono come degli ordini, perché tutto d'un tratto Hagrid cominciò a ribattere tutto quello che gli dicevano. Alla fine della lezione, richiamò Harry in un angolo. "Ehm grazie dei consigli Harry…Scusa se ti ho fatto arrabbiare quel giorno" "Non preoccuparti Hagrid. Sono contento di aver fatto pace con te. Hermione ti ha detto qualcosa?" "Sicuro! Sono contento per voi!" Harry sorrise all'amico e se ne andò. "Ehi Hermione puoi venire un attimo con me? Voglio mostrarti una cosa" domandò Harry alla ragazza, la quale acconsentì. Harry la portò nella Stanza Delle Necessità e al terzo giro comparve una porta ed entrarono. Questa volta, la luce era fievole e c'era uno stereo dall'altra parte della stanza e un divano la centro. Harry fece cenno a Hermione di sedersi sul divano e lei ubbidì. Lui andò ad accendere lo stereo e rimase un po' lì a trafficare con vari cd, finché non decise e nella sala risuonò come sottofondo una canzone di Paolo Meneguzzi. Harry prese Hermione e ballarono su quelle note meravigliose. Harry strinse Hermione a sé dolcemente. "Questa canzone la dedico a te amore mio" sussurrò in un orecchio alla fidanzata. Guardami Prego davanti al tuo cuore Chiedo di farti tornare Spero di stringerti ancora Grido…e tremo Vivo in una prigione Schiavo di mille catene Ora con queste parole Giuro amore Ti voglio adesso In ogni momento Non posso restare Sospeso fuori tempo Ti chiedo perdono Per tutti gli sbagli Non sono un santo So solo che ti amo Guardami negli occhi Prego la fine del pianto Chiedo l'inizio di un sogno Spero dall'alba al tramonto Il tuo…ritorno Vivo pensando ai tuoi occhi Schiavo di tutti i rimpianti Ora con queste parole Giuro amore Ti voglio adesso In ogni momento Non posso restare Sospeso fuori tempo Ti chiedo perdono Per tutti gli sbagli Non sono un santo So solo che ti amo Guardami negli occhi Io ti amo Guardami negli occhi Io ti amo Ti voglio adesso In ogni momento Non posso restare Sospeso fuori tempo Ti chiedo perdono Per tutti gli sbagli Non sono un santo So solo che ti amo Guardami negli occhi Io ti amo Giuro Guardami negli occhi Io ti amo Giuro Guardami negli occhi Finita quella canzone bellissima, passò ad una canzone di sottofondo senza parole. Harry guardò Hermione negli occhi e lei lo baciò affettuosamente. "Grazie Harry è davvero meravigliosa, questa sarà la nostra canzone" e pianse leggermente sulla spalla di Harry. "Su su, non fare così. Dai è meglio andare va là. Anzi aspetta un attimo" disse infine e comparvero due lettori cd con dentro la canzone che avevano appena ascoltato. Ne porse uno ad Hermione e uno se lo intascò lui. Uscirono dalla stanza e si diressero verso il Dormitorio.
  
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