Film > The Big Four
Segui la storia  |       
Autore: DioMagoPrescelto99    02/09/2014    3 recensioni
Vedrete i nostri amati Hiccup, Merida, Jack e Punzie in tante situazione diverse tra amore, odio, tristezza e felicità dove riusciranno a rimanere se stessi nonostante le avversità.
[ Parings: Mericcup; Jackunzel ]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo:   La Fenice
AU:   X-Men!AU
Personaggi:   Merida, Tempesta, Professor X, Ciclope, Nightcrawler, Magneto
Parings:   Nessuno
Ratings:   Verde


-    Sei tu Merida Dun Broch? - , 
-    Emh … si - , rispose la rossa, non sapendo da chi provenisse la domanda,
Ma appena finì di rispondere una creatura dal colore blu la toccò prendendola per braccio e la sollevò dalla panchina dove era seduta e puff … ero scomparsi, a loro si era sostituita da una nuvoletta di fumo blu dall’odore di zolfo che piano piano scompariva diventando sempre più chiara e trasparente.
I due riapparvero in una stanza, una stanza metallica. Merida era scossa, aveva lo stomaco scombussolato, era disorientata, e anche con le vertigini, quella strana creatura blu le aveva fatto qualcosa, ma cosa …
-    Che mi hai fatto? - , domandò Merida ancora traballante e disorientata ma pronta ad attaccare quella creatura
-    Io niente - , rispose l’umanoide,
-    E allora perché sto così male - , chiese la rossa quasi tornata in se e pronta a scatenare la sua furia.
-    E’ per via del teletrasporto - , le rispose la creatura parlando come se tutto fosse normale
-    Teletrasporto? - , continuò a chiedere Merida incredula, ma era vero, prima era seduta al parco, mentre ora si trovava in una stanza stretta e metallica dove solo una piccola finestra permetteva alla luce di entrare.
-    Si, teletrasporto Merida … ciao benvenuta - ,  disse un uomo seduto sulla sedia a rotelle, appena entrò nella stanza
-    - Ma … - , 
-    Adesso rispondo alle tue domande, so che ne hai molte - , disse l’uomo bloccando la frase della ragazza,
-    Già - , la rossa annuì sperando di ricevere risposte chiare e tonde.
-    Ok, allora iniziamo, Merida, io sono Charles e ora dovrò dirti una cosa che ti sembrerà surreale, ma tu devi credermi - , premesse l’uomo,
-    Ok, io sonno Merida ma vedo che già lo sai. E ora dimmi perché mi trovo qui- ,esclamò la rossa attendendo un risposta. Charles continuò chiedendo:
-    Allora Merida sai cosa significa mutazione? - , 
-    Emh … no - ,  rispose la ragazza chiedendosi cosa centrasse questo argomento,
-    Per mutazione si intende ogni modifica stabile ed ereditaria di materiale genetico - , risposero due ragazzi che erano appena entrati insieme a quella strana creatura blu che osservandola bene aveva tre lunghe dite sia alle mani che ai piedi ed in più una lunga coda biforcuta lunga più di mezzo metro. Dalla porta metallica quei ragazzi s’incamminarono verso la direzione di Charles. Si avvicinava una ragazza dalla pelle scura e capelli bianchi come il latte, indossava una tuta simile a quella della creatura solo che la sua era tutta nera e aveva un mantello lungo fino la sua caviglia lasciando spazio ai tacchi. Al fianco dalla ragazza vi era un ragazzo bellissimo, alto, muscoli ben piazzati, anche quest’ultimo aveva una tuta nera con lunghe strisce e maniche gialle, la cosa strana era che agli occhi portava degli strani occhiali a lente unica e lunga con una rotella sul lato.
-    Sa professore dopo tutte le volte che ce l’ha detto - , disse la ragazza africana con un sorriso piacevole,
-    Merida, loro sono miei due alunni - , 
-    Io sono Ororo Munroe, però a causa della mia mutazione mi faccio chiamare Tempesta - , disse la ragazza rivolgendosi a Merida sorridendo,
-    La tua mutazione? - , chiese Merida sbigottita e confusa su quello che aveva appena detto la ragazza dai folti capelli bianchi,
-    Si, come non lo sa? - , rispose Ororo rivolgendosi a Charles,
-    Stavo cercando di spiegarglielo Tempesta - , rispose Charles, per poi continuare la sua lunga spiegazione, - Allora Merida, la mutazione è la chiave della nostra evoluzione, ci ha consentito di evolverci da organismi monocellulari a specie dominante sul pianeta Terra. Questo processo è lento e normalmente richiede migliaia e migliaia di anni, ma ogni qualche centinaio di millennio, l’evoluzione fa un balzo in avanti - , 
-    E quindi? Questo cosa c’entra? - , Chiese la rossa, chiedendosi il motivo di questa strana conversazione, che non le interessava più di tanto.
-    E quindi, scusami se te lo dico bruscamente, noi siamo mutanti, ovvero persone evolute, persone con un determinato gene che ci distingue dagli altri, dagli Homo Sapiens, e anche tu lo sei, hai ereditato il gene X da tua madre, anch’essa una mutante - , concluse Charles poggiando il dito indice e il medio uniti alla testa e massaggiandosi le meningi,
-    Cosa io? Mia madre? No non è possibile, non siamo mutanti, lei conosce mia madre? Non ci sto capendo niente … - , esclamò Merida spaventata ma allo stesso tempo incuriosita da ciò che Charles diceva anche perché parlava di sua madre scomparsa già da molti anni.
-    Merida so come ti senti … anche io ci sono passato, non preoccuparti, ti aiuteremo, ti aiuterò … per favore ragazzi potete uscire - , chiese Charles gentilmente agli altri ragazzi presenti nella stanza,
i tre uscirono dalla stanza sentendosi ingombranti in quel momento.
-    SI io conoscevo tua madre, eravamo grandi amici, manca anche a me … - , fece una pausa di ricordi che gli fecero salire malinconia, ma poi si riprese e continuò - … ah si Merida tua madre era una mutante, si hai capito bene e come ti ho detto tu hai ereditato il gene X da lei - , 
-    Come faceva a sapere che stavo per farle quella domanda? - , Chiese Merida spaventata perché Charles aveva risposto alla domanda che stava pensando prima ancora che lei la dicesse ad alta voce.
-    Come ti ho detto noi siamo mutanti, noi compresa te,  la mutazione comporta cambiamenti in coloro che l’hanno subita, e nel nostro caso cambiamenti molto “forti” come dite voi giovani adesso … - , la rossa accennò un sorriso a Charles, chiedendo per saperne di più su questa storia:
-    Quali cambiamenti? - , 
-    Beh, possiamo anche chiamarli “poteri” - , esclamò Charles,
-    Che genere di poteri? - , chiese la ragazza ormai sentendosi parte del discorso, 
-    Fai molte domande lo sai? - , Merida all’esclamazione dell’uomo abbassò lo sguardo sentendosi un po’ a disagio - … ma questo mi piace - , concluse la frase Charles sorridendo, mentre la rossa rialzava lo sguardo con un sorriso disegnato sulla bocca,
-    Beh adesso ti rispondo. Ogni mutante ha una particolarità specifica, ha un “potere” diverso dagli altri, anche se il gene viene tramandato da un mutante a suo figlio o figlia, il ragazzo o la ragazza può ereditare il potere del genitore o più debole o più forte, e questo è il tuo caso, hai ereditato il potere di tua madre - , 
-    Io ho poteri? Wow. Quale potere ho ereditato io? - , chiese la ragazza incuriosita più che mai,
-    Beh da quanto ho capito grazie a Cerebro, tu hai ereditato la telepatia - , rispose Charles,
-    La telepatia? Cerebro? - , 
-    Si Jean la telepatia, anche io possiedo questa capacità, siamo in pochi ad averla, e Cerebro è una macchina costruita da me e da un mio vecchio amico, poi te la mostro - , 
-    Quindi anche lei è come si definisce una persona che usa la telepatia? - , domandò una Merida molto incuriosita e interessata. Ora capiva perché avvolte le succedevano cose strane come sentire delle voci che non provenivano da persone che non stavano parlando affatto. 
-    Si, lo sono come lo sei tu, e il termine per definirci è telepatici . - , rispose Charles alla domanda della ragazza,
-    E cosa si può fare con la telepatia? - , chiese la rossa per saperne di più sul suo potere. Stava iniziando ad accettare e a credere di essere una mutante e questo le piaceva molto
-    Beh, puoi leggere i pensieri delle persone, provare le emozioni di altra gente e anche riuscire a controllare la mente di chiunque tu voglia, ma questo deve sempre essere usato a fin di bene - , rispose Charles per poi far capire che i loro poteri non devono essere usati per far del male alle persone innocenti,
-    Perciò io posso fare tutto questo? - , 
-    Si, comunque, tu hai anche un’altra capacità - , rispose Charles,
-    Un’altra capacità! Quale? - , chiese una Merida sbalordita ed eccitata più che mai,
-    Cerebro ha anche captato una forte telecinesi avanzata - , 
-    Cosa si può fare con la telecinesi? - , domandò Merida speranzosa di capire a fondo le sue capacità
-     Allora, la telecinesi è la capacità della mente di muovere, piegare e manipolare la materia, quindi puoi dedurre da sola cosa saresti capace di fare - .


-    Merida, attenta! Magneto ci sta attaccando! - , esclamò Tempesta, che dal nome si capiva il suo potere: creare tempeste e controllare il tempo meteorologico. Perciò iniziava a scagliare fulmini contro Magneto che si difendeva con oggetti metallici. Si il suo potere era  quello di creare campi magnetici e di controllare il metalli.
Un tubo metallico uscì da sotto terra intrappolando Tempesta e tutti gli altri X-Men. Poi Magneto usando il suo potere sui metalli sollevò il Jet privato e si mobilitò a scagliarlo contro tutti i mutanti che ha catturato e quindi tutti gli X-Men.
Merida provò ad usare la telepatia per controllare la sua mente, ma non ci riuscì e era strano, era come se qualcosa la bloccasse e non le permettesse di entrare nella mente del mutante nemico.
Il Jet stava per scagliarsi contro gli X-men che si erano rassegnati. Merida doveva fare qualcosa, doveva fermare il Jet. Perciò si mise davanti agli intrappolati e iniziò ad usare la sua telecinesi fermando a malapena il jet controllato dai forti poteri di Magneto.
Ma Merida resisteva, non voleva che facessero del male ai suoi amici. Il potere avversario era troppo forte così da spingere la rossa allo stremo delle forza, ma lei non voleva mollare, lei DOVEVA fermarlo!
Merida aveva perso il controllo. Il suo potere ora la stava controllando. Gli occhi della ragazza dal suo naturale colore blu divennero rocco fuoco e attorno al suo corpo le fiamme la avvolgevano come creando una coperta di fuoco. Alle braccia si crearono come ali e ai piedi un fascio di fuoco arrivava a terra come una grande coda. Il Jet si disintegrò all’istante. Il potere di Merida era troppo forte e ora era uscito allo scoperto e nessuno poteva fermarlo. Charles sapeva che stesse succedendo, lo sapeva fin dal giorno in cui aveva incontrato questa ragazza, sapeva che il suo potere era illimitato perché dentro di lei vi era la più potente forza cosmica: LA FENICE.



N.A.: E rieccomi con un’altra One shot sugli X-Men ( gli adoro troppo ). In questa One shot Merida ha preso il posto di Jean ( hanno anche lo stesso colore di capelli ) e le ho dato i poteri dell’entità cosmica La Fenice. Spero che anche questa storia vi sia piaciuta, e spero anche di trovare qualche recensione per sapere cosa ne pensate del mio modo di scrive e di inventare storie. Ringrazio nuovamente le persone che mi seguono, leggono e recensiscono la mia raccolta, e ringrazio anche quelle che leggono solo. Beh ora vi saluto che devo andare a fare lezioni di inglese a mio fratello! Ma questo non vi importa! 
Alla prossima!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Big Four / Vai alla pagina dell'autore: DioMagoPrescelto99