Il giorno dopo a scuola fu come al solito un disastro. Appena arrivata trovai il mio armadietto aperto e all'interno scoprii alcune mie vecchie foto che mostravano la mia vecchia vita: qualcuno mi aveva fotografata quando mi nascondevo nei bagni o dietro la scuola a farmi. Semmai avessi trovato lo stronzo che mi aveva fatto quel brutto "scherzo" giuro gli avrei strappato il collo. Perchè tutta questa cattiveria?
Trovai anche il disegno di un falò. Il famoso falò dove tutto ebbe inizio. La sera in cui fumai per la prima volta uno spinello. La sera in cui cominciò il mio incubo. Nel corridoio tutti intorno a me scoppiarono a ridere e a prendermi in giro.
Corsi in bagno. Piansi, piansi fino a vomitare. Volevo sprofondare, sotterrarmi, nascondermi per sempre. Davvero non ce l'avrei fatta a tornare l'Amber di sempre? Forse la risposta era no, forse con me non c'era davvero speranza. Mi sentivo debole, mi guardai allo specchio e non mi piacevo. Mi odiavo tremendamente. Nel bagno trovai Jennifer che mi guardò incredula. Per un attimo non sapevo che fare: non sapevo se scappare via per paura di altri brutti giochetti o stare lì magari ad aspettare che mi abbracciasse come succedeva una volta se stavo male. Non riuscivo a muovermi, lei non disse nulla semplicemente andò a lavarsi le mani e corse via. Perchè nessuno riuscì a rendersi conto che avevo bisogno di aiuto? Perchè nessuno riuscì a comprendere che ero cambiata? Che volevo deciso di ricominciare?
Non riuscii ad entrare in classe, le lacrime mi avevano distrutta. Ero stanca, esausta, non avevo forze. Così decisi di saltare le lezioni e tornare a casa. Mia madre era al lavoro. Mi addormentai sul divano sperando di non svegliarmi mai più.
(Unknown)