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Autore: lucy_tennant    02/09/2014    2 recensioni
"-Vai stasera?- sussurrò.
Rimasi in silenzio.
-Te l'ho detto: non sono nemmeno del tutto sicura di volerlo fare....-.
Sospirò.
-Smettila di fare la stupida: questa è un'occasione che può capitare una sola volta nella vita! Devi prenderla al volo, senza neanche pensarci su due volte! Suvvia! Pensa al fatto che riuscirai a vedere tuo padre tutti i giorni, senza alcun problema; al fatto che non dovrai preoccuparti degli hollow o dei plus; al fatto che avrai tempo di ubriacarti con Kyoraku e soprattutto al fatto che potrai fare quello che vorrai perché sei il capitano della Dodicesima-.
Sorrise, nel vedere la confusione sul mio volto.
-I ragazzi della nostra brigata fanno sempre quello che gli pare, senza stare troppo nelle regole.... Tu di certo non farai l'eccezione!- ridacchiò, prima di concludere con un -Adesso vai....-."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Urahara Kisuke
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '~Gods of the Death~'
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~Angolo Autore~

Salve lettori, è con estrema tristezza che vi comunico che questo sarà l'ultimo capitolo prima dell'epilogo....
Eh sì, la storia sta giungendo al termine.... :'(
Approfitto per ringraziare tutti quelli che mi hanno seguita e che hanno (spero) apprezzato tutte le boiate che ho scritto.
Un ringraziamento speciale va a ValentinaRenji (il mio tesor, che mi ha sopportato per tutto questo tempo) e Luxus99chan, che si sono dimostrati lettori fantastici ed estremamente gentili.
Spero che anche questo capitolo vi piaccia.
Vi mando un bacione :*

Luci








-Quando avete finito di baciarvi, magari potrete anche pensare al fatto che il Seireitei è stato messo a ferro e fuoco- intervenne uno shinigami.
Mi voltai e lo vidi.
Capelli biondi tagliati in modo sin troppo simmetrico, occhi nocciola e sorriso inquietante.
-Shinji!- esclamai.
-Hirako!- disse invece Urahara, salutando il nuovo arrivato.
Il nuovo arrivato sbuffò.
-In 120 anni che ci conosciamo ancora non riesci a chiamarmi per nome? Sei proprio un rompiballe- borbottò, facendo sorridere l'ex della Dodicesima.
-Forza dell'abitudine.... Hai ancora la tua maschera di pessimo gusto?-.
L'altro lo squadrò con cattiveria.
Se gli sguardi potessero uccidere, Kisuke sarebbe morto lì per mano (o meglio, occhio) del Capitano della Quinta. 
Proprio in quel momento, le reiatsu dei quincy si dissolsero.
Guardai gli uomini che avevo davanti, entrambi coi volti seriamente preoccupati.
Le uniche presenze non shinigami che percepivo erano quelle degli espada.
-Merda.... Karakura....- ringhiai.
In quel momento mi si affiancarono Ichimaru ed Aizen, per dirmi che ogni battaglia si era conclusa poiché i nostri avversari si erano come volatilizzati.
-Sosuke, Gin, fate una capatina sulla Terra e controllate non si siano rifugiati lì- ordinai, prima di correre verso la caserma della Prima Brigata ed indurre una riunione dei Capitani alla quale avrebbero partecipato anche gli espada.
Richiamai tutti grazie al Kido, ma dei gradi più alti solo dieci su dodici si presentarono nella stanza.
Gli unici due mancanti erano Unohana e Zaraki.
Sentii in lontananza un'incrociarsi di spade ed un rilasciarsi di potente energia spirituale, così ci misi ben poco a fare 1+1.
Mi lanciai fuori dalla finestra, raggiungendo il punto dove percepivo la loro reiatsu.
Le loro Zanpakuto stavano per scontrarsi, quando mi misi in mezzo e ne bloccai una con la mia katana e l'altra con la mano.
Sapevo benissimo il motivo per cui erano lì a combattere.
-Adesso non mi sembra il momento di decidere chi è il vero Kenpachi- ringhiai, strappando di mano la spada al Capitano della Undicesima e piantandola nel terreno.
-Non sottostò ai tuoi ordini- rispose proprio quest'ultimo, con aria strafottente.
Gli puntai la Soul Slayer alla gola, aumentando la mia energia spirituale tutto d'un botto.
-E invece lo farai- dissi con fermezza -A meno che tu non voglia morire qui, per mano mia-.
Lui sbuffò, riprendendosi l'arma e rinfoderandola.
Lo stesso fece l'altro Capitano, prima di seguirmi verso il luogo di raccolta, dove tutto gli altri ci stavano aspettando.
Gin e Sosuke non erano ancora ritornati.
-Che cazzo è successo?!- feci, piazzandomi al centro della stanza.
-Vuoi il resoconto delle ultime due ore o della settimana?- chiese Mayuri.
-Della settimana-.
-Il Comandante Generale dov'è?!- esordì Komamura, guardandosi attorno.
-Morto- tagliò corto Kisuke, cercando di non incrociare lo sguardo del lupo.
Un brusio si diffuse nella stanza.
-È stato ucciso da un quincy, probabilmente Yhwach, e poi trasformato in zombie da Giselle o come diavolo si chiama....- spiegai.
Si levò un'altra voce, quella di Shunsui.
-Ed ora è uno zombie?-.
-No.... È deceduto....- sussurrai.
-Questa cosa dei morti viventi mi sta sfuggendo di mano- borbottò Kurotsuchi, lisciandosi il mento con il pollice -Adesso si viene a sapere pure che dopo un po' la "magia" non funziona più.... Dovrò aggiornare i miei appunti-.
-È morto per mano mia- intervenì Urahara, facendo un passo verso il centro della stanza.
Altro momento di sgomento.
-Non ci sarebbe stato comunque più nulla da fare, il nostro Comandante ha esalato il proprio ultimo respiro ben prima che Kisuke lo decapitasse- conclusi -Ed ora raccontatemi per filo e per segno cos'è successo durante la mia assenza-.
-Il Capitano Yamamoto ha rinchiuso mezzo corpo del Gotei 13 nelle prigioni delle varie Brigate, accusandoci di cospirazione e sostenendo che quelli fossero ordini arrivati direttamente dalla Camera dei 46.... Poi, ieri l'altro, è scoppiato il putiferio: alcuni dei cancelli del Seireitei sono stati aperti e, da lì, è entrata una miriade di Quincy capitanata da Yhwach.... È stato un macello- rispose Kyoraku -Hanno ferito Jushiro, il Capitano Hitsugaya ed alcuni tenenti, compresa la mia Nanao.... Fortunatamente, grazie alle cure della Quarta Brigata, ora stanno tutti meglio....-.
Proprio in quel momento si presentarono due uomini vestiti di bianco, col volto coperto, che, una volta davanti a me, si fermarono e fecero per parlare.
-Ecco che arriva la cavalleria....- sussurrò Shinji, precedendoli.
-Siamo venuti per conto del grande e potente Yhwach- iniziò uno dei due.
-Come se la tirano....- continuò Hirako, sbuffando.
Un quincy lo fulminò con lo sguardo.
-Vuole patteggiare con Lei-.
-Che genere di proposta ha in mente sua signoria?- chiesi, mettendo un pizzico di acidità nelle ultime due parole.
-Lascerà in pace voi shinigami a patto che voi gli consegnate l'oken-.
-Ma almeno ha la minima idea di quello che sta chiedendo? Nessuno in questa stanza ha la più pallida idea di dove si trovi quella chiave.... L'unico possessore di questo segreto è morto per colpa vostra! E poi.... Seriamente.... Non pensavo che il vostro capo credesse seriamente di poter sapere una cosa così importante proponendoci un patto così futile-.
Abbassai lo sguardo, iniziando a ridere.
Lo rialzai, sfoderando un sorriso malizioso e lanciandomi su uno dei due quincy, uccidendolo con un affondo ben preciso.
L'altro fu finito dal mio Tenente, arrivatogli alle spalle.
-Sei in ritardo- constatai.
-Nessun problema nel Jureichi- rispose.
-Immagino che questo possa essere interpretato come un "no"- ridacchiò Grimmjow, giocando con una testa mozzata.
-Direi.... Figurati se vado a raccontare a degli idioti vestiti di bianco dove si trova la chiave d'accesso per il Palazzo degli Spiriti- sbuffai.
Guardai per un momento i due corpi senza vita, prima di volgere lo sguardo fuori dalla finestra.
-Presto arriveranno....- sussurrai -Mayuri, Kisuke, trovate una cura per far tornare normali tutti quegli zombie, Szayel va' anche tu.... Capitani, voglio che facciate fuori più quincy possibili e voi, espada, cercate di rendervi utili.... Hop hop hop, ai posti di combattimento! E ricordate.... Yhwach è mio-.
-Non starai correndo troppo?- domandò Komamura.
-Se non si corre, si rischia di morire tutti nel giro di due ore- mormorò l'ex della Dodicesima, sospirando -Hikaru, sei sicura di sapere come combatterlo?-.
Annuii.
-Ho alcune ipotesi....-.
-"Avere ipotesi" non significa "sapere per certo".... Finirai solo per farti ammazzare ed io non voglio che questo succeda! Fammi venire con te-.
-Tu devi/-.
Mi posò la mano sulla bocca, per non farmi finire.
-Io devo proteggere te- concluse, quasi sussurrando quelle quattro parole.
Abbassai lo sguardo, prima di rincominciare ad impartire ordini sul da farsi.
Dopo pochi minuti eravamo organizzati al meglio delle nostre condizioni e pronti al combattimento.
-Difendiamo la Soul Society, riprendiamoci casa nostra.... Non lasciamo che venga distrutta da un gruppo di imbecilli- mormorò Shunsui, prima di augurare la buona fortuna ai presenti e sparire sfruttando lo shunpo.
Così fecero anche tutti gli altri.
Nella stanza rimanemmo solo Grimmjow, Kisuke ed io.
-Ho combinato un casino- borbottai.
Entrambi intesero e sorrisero nello stesso momento.
-Non hai fatto proprio nulla.... Sapevo che non eri innamorata di me, solo che non riuscivo a farmene una ragione.... Scusami se ti ho trascinata in questo vortice di emozioni e baciata per più di una volta- disse l'espada, facendo sfuggire una smorfia sul volto dello shinigami -Tu non sei mai stata mia.... È lui la persona che ami davvero, quindi sii felice con lui e ricordati che io per te ci sarò sempre-.
Non sembravano nemmeno parole uscite dalla sua bocca.
Lui non era il ragazzo dagli occhi azzurri che io conoscevo.
Doveva sicuramente essere un'altra persona travestita da Sexta, quello che avevo di fronte era troppo dolce e gentile....
-E tu- si rivolse all'uomo vestito di verde -Sappi che se sparirai di nuovo e riapparirai dal nulla, non ci andrò per niente leggero con te! E poi stai sicuro che lei sarà mia-.
-Grimmjow, promettimi una cosa- fece Urahara, con tono serio, guardando l'espada dritto negli occhi.
-Che vuoi?-.
-Non posso assicurare che uscirò vivo da questa guerra.... Se le cose dovessero andare per il peggio.... Prenditi cura di lei-.
-Nessuno oserà torcerle un capello-.
Il venditore di caramelle sorrise, nascondendo col cappello il volto rigato dalle lacrime.
-Grazie-.
-A te-.
L'espada si volatilizzò lanciandosi fuori dalla finestra e correndo fino alla postazione che gli avevo assegnato.
Calò il silenzio.
-Kisuke....?-.
-Mmm?-.
-Non ci succederà nulla-.
-Non si sa mai....-.
Aspettai ancora qualche secondo.
-Tu hai un'idea su come fermare Yhwach?-.
-....no, tu?-.
-Improvviso-.
-Buono a sapersi....-.
Ed ecco che riapparirono le reiatsu dei quincy, come se non se ne fossero mai andate.
Avevano preparato l'ennesimo attacco: avrebbero cercato di ucciderci tutti quanti solo per arrivare all'oken e, di conseguenza, al Palazzo degli Spiriti.
-Non morire.... Per favore- sussurrai, dando un bacio al ragazzo col cappello.
-Vedi di fare lo stesso....- rispose, abbracciandomi.
Indossai il mantello nascondi reiatsu e mi gettai nel vivo del combattimento, seguita a ruota dall'altro shinigami.
Vidi Renji battersi contro un tizio strano che sparava fuoco dalle dita e Byakuya, poco più lontano, che cercava di schivare un nemico e, allo stesso tempo, di lanciare occhiate preoccupate al proprio tenente, controllando la situazione e preparandosi, eventualmente, ad intervenire.
Più avanti, Jugram bloccò la nostra corsa parandocisi di fronte.
Dovevamo essere sulla strada giusta se uno del suo calibro si era scomodato per venirci ad ammazzare.
-Ci rincontriamo- sentenziò -Questa volta però non sarai così fortunata-.
Sorrisi maliziosamente.
-Non ho voglia di perdere tempo con te.... Bankai-.
Mi lanciai sul quincy, puntandogli contro la katana.
Lui si coprì con la propria spada e parò il colpo.
Lo avvolsi nella catena che pendeva dalla Zanpakuto portandomi dietro di lui con un passo veloce ed avvicinandogli la lama alla gola.
-L'ultima volta eri più forte- borbottai.
Stavo per tagliargli la testa, quando un lampo di luce lo avvolse e mi costrinse ad allontanarmi.
-Quincy: Vollstandig- sussurrò
La sua reiatsu era aumentata, così come la sua velocità e potenza.
Continuava a fare affondi uno dopo l'altro, senza darmi il tempo di contrattaccare.
Bloccai la sua spada con la mano, prendendo così tempo di colpirlo al braccio, tagliandoglielo.
-Puttana- ringhiò, avventandosi su di me.
Bloccai il suo attacco seguente con la Soul Slayer e, grazie allo shunpo, mi portai fuori dal suo raggio d'azione.
Rinfoderò l'arma e fece apparire l'arco, caricandolo con una Seele Schneider e puntandolo verso Urahara.
-No- ringhiai e lanciandomi sul quincy, pur sapendo che l'ex della Dodicesima era perfettamente in grado di proteggersi da solo.
Venni sopraffatta dall'istinto.
Mi calai la maschera da hollow sul volto e, una volta atterrato il nemico, mi adoperai per tagliargli la testa.
L'altro shinigami mi si avvicinò, posandomi una mano sulla testa e consigliandomi di fare a pezzi il corpo, cosicché non avrebbero potuto riportarlo in vita grazie al potere di Giselle.
Tolsi ciò che mi copriva il viso, facendo poi apparire le piume e scagliandole sul quincy senza vita.
Dopo due minuti non rimaneva più nulla di lui.
Non rinfoderai la spada, né dissolsi il bankai, prendendo Kisuke e spiccando il volo verso la collina della Sokyoku.
Una volta là fui braccata da un paio di nemici, di cui mi liberai facilmente.
Mi posai a terra, lasciando anche il ragazzo che avevo fra le braccia.
Yhwach mi si avvicinò, rimanendo comunque ad una distanza di circa venti metri.
-Il fatto che lì ci sia tu e non i miei due "ambasciatori" mi fa credere in un tuo rifiuto-.
-Mi è sfuggita la mano-.
Rise.
-Peccato.... Loro morti, Jugram pure.... E non so quanti dei vostri.... Ho perso il conto-.
Tre dei suoi fecero per attaccarmi, ma lui li bloccò con un cenno della mano sinistra.
-Non è cortese per un ospite, attaccare il padrone di casa- dissi.
Altra risata.
-Lei è mia, non osate toccarla- ordinò, lanciandosi su di me sfruttando l'hirenkyaku.
Mi spostai, saltando in alto e concentrandomi sulla mia reiatsu.
Nel frattempo, lo shinigami che era con me aveva iniziato a far fuori i sottoposti del quincy.
-Bankai, Tenshi no shi gama- sussurrai, rilasciando il secondo stadio del rilascio finale della Zanpakuto.
Dissolsi la falce ed utilizzai la katana, cercando di colpire Yhwach e, allo stesso tempo, di schivare i suoi attacchi.
Mi superava in gran lunga di velocità, nonostante avessi guadagnato molto in quel campo, proprio grazie al bankai.
Mi puntò l'arco contro la tempia e scoccò una freccia che, non so come, riuscii a schivare.
-Hado n°33, Sokatsui!- urlai, scagliando un attacco di kido il cui unico scopo era quello di sollevare polvere.
L'intento riuscì benissimo e quel putiferio mi consentì di allontanarmi.
-Non crederai di riuscire a bloccarmi con una cosa del genere- ridacchiò il quincy, che nel frattempo si era portato alle mie spalle e mi aveva colpito alla spalla destra con la Seele Schneider.
Non ero riuscita a percepirlo, non lo avevo visto spostarsi né lo avevo sentito arrivare.
Gridai, in preda al dolore atroce che provavo in quel momento.
-HIKARU!- urlò Kisuke, lanciandomi uno sguardo preoccupato.
-Sto bene- risposi, lasciando la spalla ed impugnando meglio la Zanpakuto.
Pensai ad un modo per uscire da quella situazione e riuscii a trovarne uno solo.
Corsi incontro ad Yhwach, cercando di colpirlo.
Lui mi schivò e mi passò da parte a parte con la propria spada.
Approfittai per sfiorarlo con la mano e colpirlo a mia volta con la katana.
La spezzò in due parti con facilità, senza nemmeno ferirsi, prima di estrarre l'arma dal mio stomaco e lasciarmi cadere a terra.
L'altro shinigami venne braccato da due quincy, che gli impedirono di venirmi a soccorrere.
Mi alzai in piedi, ignorando le sue urla disperate.
Sputai sangue e mi portai le mani al ventre, coprendolo e premendo sulla ferita.

"-Per favore.... Prestami la tua forza.... Stiamo per morire entrambe, almeno facciamolo con stile- sussurrai.
-Va bene.... Ma se sopravviverai, ti romperò le scatole per il resto dei tuoi giorni- ridacchiò -Ed ora alzati.... Sei inguardabile-."


Mi calai la maschera sul volto, guardando l'uomo che avevo di fronte con rabbia.
Dovevo solo stancarlo.
-Hikaru! Non farlo! Moriresti!- gridò il mio ragazzo.
Mi voltai, guardandolo.
-Occupati di loro- ordinai, alludendo ai quincy che stavano arrivando.
Ancora una volta mi concentrai sulla mia energia spirituale, aumentandola sempre di più.

"-Grazie, hollow-.
-Prego, shinigami-."


Sentivo la reiatsu dell'hollow aggiungersi alla mia e duplicarla quasi.
-Devi solo indebolirlo- furono le parole di Yoru no Tenshi, che si era materializzato accanto a me.
Era ferito anche lui.
-Puoi farcela Hikaru.... Ne sono sicuro- aggiunse, sistemandosi alle mie spalle ed aiutandomi a reggere la spada rotta.
La puntai contro Yhwach e mi ci lanciai contro.
Si spostò, ma prontamente la mia Zanpakuto deviò la traiettoria dell'attacco.
-Hane wo odo ru- sussurrai.
La katana si ricreò, come se non fosse mai stata spezzata, e colpì in pieno petto il nemico, prima di diventare un'unica livrea di piume bianche che lo perforò da parte a parte.
Yhwach si tirò indietro, ansimante, toccandosi la ferita.
-COME HAI OSATO?!- urlò.
Caddi sulle ginocchia, incapace di muovermi.
Lui fece per colpirmi, ma qualcosa lo bloccò.
Il sigillo stava finalmente iniziando a funzionare.
Rimase fermo qualche secondo, guardandosi il ventre, che si stava illuminando.
-Cos'è questa roba?! Kido?! Pensi seriamente che tu possa uccidermi con questo?!- urlò.
-Non è semplice Kido, è un sigillo.... E sì, ti ucciderà.... Sai una cosa? Uno shinigami sarebbe stato più prudente....- risposi, tossendo.
-TI SEI FATTA COLPIRE APPOSTA?!-.
Non aggiunse altro, dal momento che venne divorato da un lampo di luce.
Urahara si lanciò su di me, prendendomi la testa e posandomi le mani sulla ferita.
Gliele spostai.
-Non consumare le tue energie, stupido-.
-Stupida sei tu!- stava piangendo -Fatti curare! Altrimenti morirai-.
Sorrisi.
-Baciami-.
-Fatti curare! Rischi la vita!-.
-Prima baciami-.
Posò le sue labbra sulle mie.
Nella bocca avevo il sapore pungente del sangue che si mischiava a quello salato delle lacrime.
Mii tratteneva la testa e carezzava i capelli, mentre ero completamente abbandonata al suo impeto, alla sua lingua che giocherellava con la mia.
Era un bacio indescrivibile, visto che un tentativo di farlo lo banalizzerebbe....
Era un bacio d'addio....
Il nostro ultimo bacio....
Mi staccai, posandogli il palmo della mano sulla guancia.
-Ti amo- sussurrai.
-Anch'io-.
Stava singhiozzando.
-Sei un'idiota.... Non avresti dovuto cercare di combatterlo da sola! Avresti dovuto schivarlo! Mi sarei sacrificato io al tuo posto!- aggiunse.
-Dovevo mettergli quel sigillo addosso-.
-Ma perché?! Avrei dovuto farlo io!-.
-No, tu sei troppo prezioso.... Non te lo avrei mai lasciato fare.... E poi non avrei mai permesso che quel quincy si prendesse la Soul Society, casa mia.... E sai perché?-.
-Perché?-.
-Perché io sono il Capitano della Dodicesima-.
  
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