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Autore: Dryas    02/09/2014    6 recensioni
Estate, stagione di mare e di serate con gli amici.
Di fronte a una distesa color cobalto, immersi nel relax più totale, dieci ninja di Konoha dovranno fare i conti con nuove emozioni e nuove situazioni. Ma a mischiarsi con i sentimenti più nobili ci saranno anche scontri, che siano verbali o in vetta a una montagna innevata, e amicizie vecchie di anni rischieranno di rompersi. Perché il pericolo è sempre dietro l’angolo, anche in spiaggia!
Seconda classificata al contest “Summer in Love.” di Tomoko_chan sul forum di EFP , vincitrice dei premi Coppia Migliore e Miglior Grammatica.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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COBALTO
-Raven’s Love-


#5. Movida







Ino uscì spalancando la porta e facendola sbattere contro la parete. Era così furiosa che il suo sguardo avrebbe incenerito ogni oggetto sul suo percorso. Imboccò la strada per la spiaggia e quando intravide la sagoma di Tenten in riva al mare, alzò le braccia al cielo.
-Finalmente!- esclamò. –In quella casa sono tutti dei dementi!-
La raggiunse e si sedette accanto a lei con un profondo sospiro. Solo quando la guardò negli occhi capì che qualcosa non andava.
-Anche tu?!-
-Come anche io?- chiese Tenten.
-Hinata è chiusa in camera a piangere come una fontana. Sakura sta preparando le valige e minaccia di andarsene. Neji e Rock Lee litigano come cane e gatto. Sasuke è muto come un pesce. Gli unici ad essere normali sono Shikamaru, Choji e Kiba: uno dorme, l’altro mangia e l’ultimo dà fastidio a chiunque!-
-Ho fatto bene a rimanere in spiaggia allora- commentò mestamente l’altra.
-Tu che hai?- chiese Ino, addolcendo la voce.
-Non mi va di parlarne.-
-E non è che magari ti va di bere?-
I loro sguardi si incontrarono e si capirono a vicenda. Tornarono verso casa e salirono nella loro stanza correndo. Quando ne uscirono, insieme a loro c’erano anche Sakura e Hinata, le quali, però, avevano un’espressione decisamente meno allegra.
-Dove state andando?- chiese Kiba, i cui occhi squadrano le gambe e le scollature di tutte e quattro le ragazze. Ino indossava un abito aderente color pesca e una pioggia di boccoli biondi le cadeva sulle spalle. Tenten, invece, aveva sciolto del tutto i capelli e le zeppe ai piedi rendevano ancora più longilinee le sue gambe, coperte solo da dei cortissimi pantaloncini di jeans. Al petto, un top bianco faceva risaltare la sua abbronzatura. Sakura aveva uno stile più raffinato: un abito lungo e verde mare la faceva sembrare una regina. Per ultima Hinata, che aveva scelto un abitino con scollo all’americana, coperto da fiori di ogni colore.
-Andiamo a prendere un gelato- rispose Ino.
-Conciate a quel modo?- chiese Shikamaru, che sembrava  non averle nemmeno degnate di uno sguardo.
-Sì, conciate in questo modo- rispose a tono la ragazza. Dopo di che uscirono, prendendo la direzione per il centro città.
Scelsero un locale in riva al mare, con una terrazza bianca che si estendeva su di esso. I fuochi d’artificio arricchirono il cielo già pieno di stelle e la musica riempì le loro orecchie.
-Offro io!- esclamò Ino quando il cameriere si avvicinò. –Vodka alla menta e sambuca per tutte!-
Hinata cercò di rifiutare, così come Sakura, che si dichiarò più volte astemia, ma la bionda Yamanaka non si smosse e riuscì a convincerle.
-Naruto non reggerebbe un sorso di questa roba- disse, facendo scivolare il bicchiere verso Hinata –e Sasuke è solo un represso che non si sa divertire.-
Quando anche Sakura ebbe tra le mani il suo bicchiere, quattro braccia si alzarono per brindare. Il volume della musica aumentò e Ino, aiutata dall’alcool, convinse anche le amiche ad andare a ballare. Lo scintillio verde del cocktail e i lampi di luce furono i loro ultimi ricordi.
-Shikamaru, è meglio se venite in città.-
Kiba le aveva seguite senza che loro se ne accorgessero. Al quarto brindisi delle compagne, però, il divertimento cominciò a trasformarsi in preoccupazione. Aveva chiesto in prestito il telefono al proprietario del locale per avere rinforzi: da solo non sarebbe mai riuscito a tenerle d’occhio tutte.
-Allora, dove diavolo sono?- chiese Sasuke, una volta messo piede nella discoteca, parecchio seccato per quell’inconveniente.
-Erano qui fino a un attimo fa- esclamò Kiba. Cercarono ovunque, ma di loro non c’era traccia.
-Abbiamo perso le ragazze- dichiarò Shikamaru, sbuffando una nuvola di fumo dalle labbra. Osservò i bicchieri sul loro tavolo e dopo averli contati, il suo sopracciglio destro si alzò, sconcertato dalla quantità di alcol che dovevano avere in corpo.
La notte era ancora lunga e la città grande.
Trovarle non sarebbe stato semplice.




***




Quando Tenten si svegliò desiderò soltanto che quella luce fortissima sparisse. Chiese più volte che fosse spenta, pur non sapendo di preciso con chi stesse parlando, ma quando un rumore intenso come un trapano a due centimetri dal timpano le fece esplodere le tempie si alzò di scatto.
-Basta!- gridò, e aprendo gli occhi si trovò di fronte un gabbiano. Il volatile ricambiò lo sguardo vacuo e quando strillò, Tenten sentì di nuovo la testa trafitta da mille lame. Per sua fortuna lo spaventò abbastanza perché aprisse le ali e volasse lontano.
-Maledetto … - bofonchiò la ragazza, per poi guardandosi intorno - … Dove diavolo … ?-
Osservò le assi di legno che la circondavano. Bianche e perfettamente curve, disegnavano due gusci che si ricongiungevano alle estremità. Tenten si trovava in una barca e aveva appena chiesto al nulla di spegnere il sole.
Si alzò in piedi di scatto, ma ebbe le vertigini e ricadde malamente sul legno. Allora afferrò i bordi con le mani e si sollevò, guardando il mondo esterno con timore. Tirò un sospiro di sollievo scoprendo di non trovarsi in mare aperto, ma sulla sabbia.
-Hinata!- gridò, trovando l’amica sdraiata sotto un ombrellone poco distante. La Hyuga sobbalzò come se una bomba le fosse caduta in mano e si mise a sedere. Con sguardo assente e confuso, cercò di capire da dove provenisse la voce che la stava chiamando.
-Tenten?!- esclamò, vedendo sbucare il viso dell’amica dalla barca sulla riva.
-Perché soffro di mal di mare quando sono sulla terra ferma?- le chiese l’altra, mentre Hinata si metteva in piedi in qualche modo e la raggiungeva. –E perché ci troviamo qui?-
Hinata continuò a non proferir parola, ma quando le fu vicina si lasciò cadere sulle ginocchia e le strinse il volto tra le mani. Gli occhi le si riempirono di lacrime, che non riuscì a trattenere, e incominciò ad accarezzarle il capo.
-Hinata, stai bene?- le chiese allora Tenten.
-I tuoi … capelli.-
-I miei capelli?-
Tenten si portò una mano alla testa. Non c’erano più, i suoi capelli erano spariti. Le sue dita, che di solito rimanevano incastrate nel groviglio della folta chioma castana, ora venivano appena solleticate.
-Cosa diavolo è successo?!- esclamò nel panico. –Dove sono i miei capelli?!-
-Volete fare silenzio?!-
L’inconfondibile voce acuta di Ino raggiunse entrambe. Fecero in tempo a cogliere il flash di una macchina fotografica, prima che il proprietario scappasse a gambe levate. Ino stava dormendo su una comoda sdraio completamente nuda.
-Dove sono i miei vestiti?!- gridò, coprendosi con le mani quanto più poteva. –E dove sono i tuoi capelli?!- continuò, riconoscendo Tenten, che sorretta da Hinata le andava incontro. Ino si coprì con il telo a strisce gialle e verdi dell’ombrellone sotto il quale poco prima stava dormendo la piccola Hyuga e assunse la stessa posa delle altre due ragazze: seduta sulla sdraio con la testa tra le mani.
-Cosa è successo ieri sera?- chiese.
-Non ricordo più nulla dal secondo brindisi- rispose Tenten.
-Io credo dal primo- aggiunse Hinata.
-E Sakura dove diavolo è?-
-Non lo so- rispose Tenten, –ma il tuo reggiseno e le tue mutandine sono qui.-
La castana sfilò da sotto la sdraio una chitarra e nel foro centrale trovò l’intimo di Ino, la quale si mise a mormorare “oh mio Dio” per almeno cinque minuti prima di ritrovare la capacità di comunicare.
-Sono stata insieme al chitarrista- spiegò con aria depressa alle due amiche.
-Quale chitarrista?-
-Quello dell’ultimo locale in cui siamo state- spiegò, ma le altre continuarono a non capire. –Suonava con la sua band e alla fine del concerto mi ha invitata nel privé. Poi siamo venuti in spiaggia, mi ha fatto una serenata e bè, il resto immaginatevelo da sole.-
-Eri ubriaca- cercò di consolarla Tenten. –Se non te lo ricordi è come se non fosse successo.-
-Non ci credi nemmeno tu!- ringhiò la bionda.
-Vedrai, Shikamaru non si arrabbierà- fu molto più esplicita Hinata. –E’ un tipo ragionevole.-
-Shikamaru non ha diritto di arrabbiarsi, non è il mio ragazzo e certamente non è romantico come Jimmy!-
-Chi è Jimmy?- chiese Tenten, mentre si sbrigava a seguire Ino, che aveva iniziato a camminare in direzione del centro abitato mezza nuda, trascinando con sé lo strumento galeotto.
-Il chitarrista!-
-E ora dove stai andando?-
-A prendere Sakura.-





   
 
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