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Autore: _petrichor_    03/09/2014    16 recensioni
Harry e Louis si incontrano in un bagno, precisamente il bagno dello Zoo dove lavorano Harry e Niall.
Niall è un amico di Zayn, cugino di Louis, e forse amici non è un termine così adatto dopotutto.
Liam è un ricercatore bizzarro che dovrà purtroppo convivere con quattro elementi un po' fuori di testa.
Ovviamente Larry e una piacevolissima Ziall.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Se ti svegli e c'è un rospo sul soffitto, vuol dire che è mercoledì santo.

Collisione 1 2 3 stella
di Louwasmyrealfirstcrush


Okay, respira Louis, il tuo sogno erotico vuole baciarti, non dovresti preoccuparti, giusto? O forse dovrebbe? Dite che dovrebbe? Procediamo con calma, Harry ha organizzato un appuntamento nel luogo in cui si sono conosciuti, ha rischiarato di farsi sbranare da Romeo e Giulietta, ha ingaggiato dei violinisti e ha comprato dei fiori. Forse un po' Louis gli piace, non è solamente un capriccio. Dio, deve chiamare Zayn. 
Louis caccia dalla tasca dei jeans il cellulare, compone il numero e.. Una calcolatrice? Cosa cazzo ci fa una calcolatrice nella sua tasca? E dove diavolo è il suo cellulare?
Liam.
Quel deficiente gli ha lasciato la calcolatrice perché "scusa Lou, non entra nel marsupio". Che poi un marsupio, quale ragazzo di sani principi indossa un marsupio? Louis si vergogna del suo migliore amico, decisamente. Forse dovrebbe uscire un po' di più e farsi nuovi amici. I modelli che lavorano con lui sembrano simpatici, ci sta quell'Aiden che gli si è avvicinato più di una volta, magari potrebbero prendere una birra insieme una sera. No okay, non divaghiamo. Louis ha bisogno del suo cellulare, ha bisogno di un consiglio da suo cugino. Ma dove cazzo è quell'aggeggio?
«Merda.»
Esatto, ha lasciato il cellulare sul tavolo. Da Harry. E adesso? Cosa fa? Potrebbe provare a scaricarsi nel cesso e cercare di arrivare a Narnia anche se non c'è esattamente un armadio ma.. Meglio provare no?
No.
«Louis, tutto bene?»
Oddio è Harry. «Certo! Un momento ed esco.»
«Va bene torno al tavolo, ti aspetto.»
Percepisce il rumore dei passi di Harry allontanarsi, quando non lo sente più tira un sospiro, deve prendere una decisione e in fretta.

Al tavolo, Harry è stato raggiunto da Niall e Liam che, approfittando dell'assenza di Louis, mangiano gli avanzi del purè di patate.
«Perché è scappato via?» chiede il riccio passandosi una mano tra i ricci. Non avrebbe dovuto osare così tanto, lo ha spaventato. In fondo loro sono solo amici, giusto? Dio Harry, sei un cazzone.
«Io dico che si vergognava, magari soffre di alitosi e aveva paura di farti schifo.» dice Niall tra un boccone e l'altro. 
«Non soffre di alitosi, ma sei scemo? Me ne sarei accorto.»
«Ma perché, gli hai annusato la bocca?» Niall ha una faccia disgustata, può immaginare Harry infilare il naso nella bocca di Louis. Che visione oscena.
«Ma ti pare? L'ho già baciato e sono certo che non soffra di alitosi.»
«Tu cosa?» L'espressione di Liam e Niall è scioccata ma nessuno dei due ha aperto bocca.
Oh cazzo.
«Louis?»
Louis era uscito dal bagno con l'intenzione di dar la colpa ad una diarrea lancinante, e forse avrebbe anche ripreso l'argomento "se la vita ti dà limoni" di qualche settimana prima, quando ad un punto sente Harry chiedere ai loro amici cosa pensassero della fuga di Louis. Aveva persino maledetto Niall e l'alitosi perché, fanculo la bocca di Louis è un dispensatore naturale di brezza alla menta, ma la risposta di Harry lo aveva completamente spiazzato.
"L'ho già baciato"
Quando cazzo ha baciato Harry? Certo, nel sogno con la signora deficiente che tramortiva Harry con un barattolo di spinaci, ma era pur sempre un sogno. Harry l'ha baciato e Louis non sa quando cazzo sia successo. 
Un momento.. «Harry devi dirmi qualcosa riguardo la festa di domenica?»
Liam e Niall sollevano le sopracciglia in attesa, entrambi continuano a mangiare il resto del pranzo ormai dimenticato dai due.
«Forse.»
Louis per poco non getta un urlo. «Che cazzo di risposta è "forse"? Si o no? Rispondi, Gesù!»
«In realtà mi chiamo Harry, ma anche Gesù va bene.» tenta, ma Louis lo trucida con lo sguardo. Beh poteva andare peggio, poteva colpirlo con l'aragosta.
«Harry se non parli giuro che prendo questo fottuto coltello..» dice indicando la lama della posata accanto al suo piatto «.. E ti castro!» 
Il riccio emette un lamento, non vuole farsi tagliare il pene, è pur sempre un suo punto di forza. Un po' come la coda per i Sayian. Dio sta diventando un nerd come Liam, deve smettere di frequentare quell'appartamento.
«Okay, ti racconto tutto ma, ti prego, non arrabbiarti.» 

Con un sospiro Louis segue Harry fuori la gabbia, arrivano al chioschetto accanto al Safari e si siedono ad uno dei tavolini, a nessuno importa del cartello "fuori servizio".
«Dunque..» inizia Louis poggiando i gomiti sul tavolo e guardando il riccio che gli è seduto difronte, questi abbassa lo sguardo mesto. «Ti sei approfittato di me mentre ero ubriaco. Cos'hai fatto? Mi hai per caso stuprato o che so, qualcos'altro mentre ero incosciente..?»
«Cosa? No, no. Assolutamente no.» lo interrompe Harry scuotendo il capo e facendo ondeggiare i boccoli castani. Louis resta un momento a fissarlo. Quasi quasi è dispiaciuto che non l'abbia stuprato.
«E allora cosa?»
Harry caccia un lamento frustrato. «Tu eri ubriaco e puzzavi, ti ho portato in bagno per sciacquarti la faccia ma non so come abbiamo iniziato a baciarci e poi Nick e Nicco sono entrati in bagno..» 
«No ti prego aspetta.» lo interrompe Louis spaventato. «Non dirmi che abbiamo fatto qualcosa a quattro con quei due perché giuro che potrei vomitare il pranzo.»
Il riccio rotea gli occhi al cielo, Dio che stress questo ragazzo. «Mi lasci finire?» lo rimprovera guardandolo truce.
«Scusa.»
«Sono entrati quei due e noi ci siamo nascosti, certo abbiamo continuato a baciarci mh.. Ma comunque dopo hanno iniziato a scopare e siamo andati via.» 
Louis lo fissa leggermente sospettoso. Non è che non si fidi di Harry, solo che.. Perché? Perché non gliel'ha detto prima? Non c'era nulla di male, anzi.
«E questo?» chiede indicando il livido, adesso a malapena visibile, sul suo collo.
«Te l'ho fatto io.» dice arrossendo. È tenero quando arrossisce, Louis potrebbe baciarlo in quell'istante. «Speravo che appena visto te ne saresti ricordato, ma invece..»
«Invece ho pensato che me l'avesse fatto uno degli invitati.»conclude Louis per lui. Harry annuisce. «È per questo che te ne sei andato prima? Eri arrabbiato?» 
Il ragazzo scuote il capo, lo sguardo ancora fisso sul tavolino e le migliaia di scritte incise con la linguetta di una lattina. «Ero dispiaciuto.. E confuso.»
«Posso chiederti perché?» Louis poggia una mano su quella di Harry stringendola appena. Questi, scosso da un brivido, fissa gli occhi in quelli azzurri di Louis. Annuisce ancora.
«Mi hai sempre detto che beh.. Ti piaccio, no? Anche tu mi piaci Louis, tanto, ma non sapevo come dirtelo.. Pensavo che con il mio comportamento te ne saresti accorto prima o poi, ma tu non facevi mai niente, anzi mi respingevi. Come quella volta alla fiera. Volevo davvero, davvero tanto, Dio che frase di merda, farti una sega in quel bagno. Non è una cosa molto romantica da dire vero? No, aspetta, fammi finire.» dice impedendo a Louis di prendere la parola. Deve dirlo una volta per tutte e mettere in chiaro le cose. Liam ha ragione, non possono andare avanti così «Comunque ero dispiaciuto perché magari quella sera hai davvero passato il tempo con qualche altro ragazzo e pensarti tra le braccia di altre persone che non siano me, mi fa impazzire. Così ho pensato che quei "mi piaci" fossero dei "mi piaci" da amici, che io ti piacessi come amico e non come ragazzo perché Louis.. Io non voglio essere solo un tuo amico. Non è un capriccio, non è una fase, non è una cotta momentanea. Sai quanti ragazzi mi sono piaciuti? Tantissimi, ma tu sei diverso e oddio! Non ho mai pensato di mettere le mani nei pantaloni di nessuno di loro. Non so come sia successo, non so nemmeno quando in realtà, so solamente che probabilmente mi sono innamorato di te e che baciarti quella sera sia stata la cosa migliore che abbia mai fatto in diciotto anni di vita.»
Louis non è mai stato un tipo molto emotivo.. No, sto scherzando, Louis è un tipo molto molto molto emotivo, piange persino quando a Master chef eliminano il suo concorrente preferito, e per piangere si intende uno di quei pianti degni di un film drammatico. Si chiude in stanza con una vaschetta di gelato al mascarpone e piange contro il cuscino che gli ha regalato sua sorella a Natale.
Louis è un frignone e non c'è da stupirsi se i suoi occhi siano lucidi e se il suo labbro inferiore stia tremando, Harry gli ha appena confessato tutto ciò che prova ed è sicuro che quello non sia un sogno, è tutto così reale e non ci sono né vecchiette impiccione, né spinaci, né manifesti appiccicosi. Solo solo lui ed Harry con i loro cuori in mano.
Louis vuole piangere.
«Harry..» inizia ma quello scuote la testa e si sporge sul tavolino.
«Se non sai che dire, se non vuoi rispondermi, almeno baciami. Baciami da lucido, baciami in questa realtà e non in un tuo stupido sogno. Facciamo finta che sia la prima volta, iniziamo da qui.» 
Louis ingoia il groppo in gola e annuisce. Con ancora una mano intrecciata a quella del riccio si sporge verso di lui fino a quando non sono a distanza di un soffio.
«Grazie per il pranzo, per i fuori, per i violinisti, per tutto, ma soprattutto per esistere ed esserti innamorato di me.» 
È un attimo, Harry sorride e Louis poggia le labbra su quel sorriso. Chiudono gli occhi contemporaneamente, il riccio fa scivolare una mano sulla guancia di Louis per attirarlo più a sé. Questi preme la lingua contro i denti chiedendo il permesso che Harry gli concede subito. Si baciano lì, sul tavolino di un chiosco fuori servizio, finalmente.
Harry è felice, Louis di più.
Liam, appostato dietro un cespuglio con Niall, scrive 'fine' alla propria fanfiction.
«È venuta bene, non credi?» domanda al biondo rileggendo le ultime frasi.
«Chi se ne frega, sto pensando a Zayn che deve farmi un pompino.»
«Senti ma.. Devo farti una domanda.» dice smettendo di fissare il suo migliore amico baciare Harry e sedendosi a terra. Niall lo fissa con un sopracciglio alzato. «Ma tu e Zayn siete fidanzati o amici con benefici?»
Il biondo ridacchia e si siede accanto a Liam. «Non lo so, non ci abbiamo mai pensato in realtà. Sai, di solito gli scopamici non hanno l'esclusiva l'uno sull'altro, noi però si. Insomma se io baciassi un altro ragazzo Zayn si arrabbierebbe, e anche io se lo facesse lui. Non.. Non siamo nemmeno propriamente fidanzati, cioè.. Nessuno dei due ha mai fatto una dichiarazione all'altro o cose così.»
Liam annuisce «E quindi cos'è Zayn per te?»
«Zayn, semplicemente Zayn.»


Harry e Louis sembrano dei deficienti, forse lo sono pure, ma in quell'istante Liam giurerebbe che sembrano dei deficienti. 
Sono ancora seduti al tavolino del chiosco, una mano intrecciata all'altra e Louis che arrotola un riccio di Harry attorno al proprio dito. Sorridono come due idioti, ogni tanto si baciano anche, sono carini ma tanto tanto tanto disgustosi.
«Da quant'è che stanno seduti lì?» domanda Niall con uno sbadiglio, Liam si guarda il polso e «Due ore e mezza.» dice.
«E quante volte Louis ha riso ed Harry è arrossito?»
«Diciassette.. No aspetta, diciotto.»
Niall vorrebbe urlare.
«Ma non è possibile, che cazzo si stanno dicendo di così importante?»
Liam tossisce in un pugno. «In realtà ehm.. Non stanno parlando da due ore e mezza.»
No vabbè, Niall è deciso ad ammazzare il suo migliore amico. Quel riccio di merda non merita di vivere oltre, dunque si alza, afferra una pietra e cammina a passo svelto verso i due piccioncini. Liam lo rincorre.
«Voi due.» li rimprovera appena arrivato a due passi dal tavolo, Harry e Louis lo ignorano.
«Voi due.» ritenta alzando il tono della voce.
Louis sorride, Harry sospira assuefatto.
«Voi-cazzo-due!» prova ancora sbattendo la pietra sul tavolo ad ogni pausa.
Louis poggia un indice sul nasino di Harry, quello ridacchia come un bimbo a cui hanno appena regalato un pupazzo nuovo.
«Ma sono rincoglioniti?» domanda allora voltandosi verso Liam che solleva le spalle e scuote la testa.
Niall deve passare alle maniere drastiche.
«Allooooooooooooooora.» esclama sedendosi all'indiana sul tavolo mettendosi in mezzo ai suoi amici che sembrano rinsanire.
«Niall?» domandano entrambi tornando alla realtà.
«Bentornati sul pianeta Terra, si, io sono Niall e voi chi siete?»
«Harry e Louis?» prova il riccio grattandosi dietro un orecchio.
Niall sorride e «Sbagliatoooo! Siete due coglioni! Un applauso!»
Liam batte le mani e Louis lo trucida con lo sguardo.
Liam non applaude più.
«Che vuoi Nì?» domanda allora Harry con uno sbuffo. Che cazzo vuole il suo amico adesso? Che chiamasse Zayn, facessero un dirty talking a telefono e si masturbasse in bagno senza rompere il cazzo agli altri.
«Mh.. Non saprei Harold.. Cosa ne dici di fare il tuo lavoro? Devi pulire lo stagno o te ne sei dimenticato?»
«Non me ne sono dimenticato.. Speravo che visto che sono occupato l'avresti fatto tu.» spiega con un sorriso falso quanto gli occhiali da sole comprati sulla spiaggia ad Agosto.
«Speravi male, vai a pulire lo stagno o lo dico a Simon.»
«Sei una merda.»
«Una merda che ti ha coperto per più di due ore, adesso fila!»
Harry borbotta un "se hai il ciclo non è colpa mia" mentre afferra il polso di Louis e lo trascina via con sé.
«Harry ha detto..» inizia Liam giocherellando con le proprie dita per l'imbarazzo.
Niall annuisce. «So cos'ha detto, gliela farò pagare stasera quando gli racconterò del dolore che si prova a fare il passivo.»
Liam è certo di una sola cosa: mai far arrabbiare Niall Horan.

Lo stagno è uno schifo. Louis sapeva che fosse sporco, altrimenti Harry non l'avrebbe dovuto pulire, certo, ma fa proprio schifo. È putrido, sui bordi c'è della strana roba aliena marrone che ogni tanto si stacca e si poggia sul fondale quasi invisibile per colpa dell'acqua melmosa.
«Ma che cazzo è? Ci vivono le rane o i maiali qui dentro?» domanda tappandosi il naso, puzza anche quel coso orrendo.
«Per il momento nessuno.» spiega Harry indossando un paio di guanti. Rosa ovviamente, non sia mai che utilizzi un colore più virile. Nope. «Fino a due mesi fa c'erano le rane, poi però una di loro si è ammalata di non so quale strana malattia e le abbiamo tenute tutte in cura da un'altra parte. Tornano domani.»
Louis annuisce e decide di indossare anch'egli un paio di guanti rosa.
Cosa! Ha un lavoro come modello e un photoshoot settimana prossima, non può rischiare di trasformarsi in rospo. Certo Harry potrebbe dargli il bacio del vero amore e trasformarlo in un bel principe ma ehi! Se non fosse Harry il suo vero amore e gli facesse prendere la salmonella per niente?
Meglio evitare.
«Ho sempre voluto una rana.» dice ad un tratto. È seduto a terra e guarda il suo ragazzo piegato a novanta gradi raccogliere tutto lo schifo dal fondale. Deve ammettere che ha davvero scelto bene il ragazzo di cui innamorarsi. 
«Davvero?» chiede quello girandosi verso Louis con un sopracciglio alzato. 
Louis annuisce. 
«No dico.. Davvero non hai mai avuto una rana?»
Beh che c'è di strano? Tanta gente al mondo non ha mai avuto una rana, non è che chi non ce l'ha è una specie di alieno.
«Mai.»
Harry lascia cadere il secchio a terra e corre ad abbracciare Louis mormorando dei "mi dispiace" contro il suo orecchio. 
«Harry.. Che stai facendo?»
Il riccio si stacca e guarda Louis con sguardo triste. 
«Voglio consolarti.» risponde lasciandogli un bacio sulla guancia.
«Si ma perché? Non è poi così importante..»
«Scherzi?!» Harry adesso è sconvolto e la sua voce più acuta. «Non hai mai avuto una rana! I tuoi sono delle persone orribili. Non ti hanno mai fatto provare la sensazione di svegliarti e trovare una rana sul soffitto per il mercoledì santo.»
Cosa? No, aspettate.. Cosa?
«Harry non di nuovo..»
Si rimangia tutto quello che ha pensato in precedenza. Di chi cazzo si è innamorato? Di un pazzo maniaco che attacca le rane al soffitto di camera sua. 
«Vuoi dirmi che non conoscevi questa tradizione?» chiede Harry con un sopracciglio alzato.
«Voglio dirti che nessuno conosce questa tradizione, ma dove cazzo vivevi?»
Louis non è sconvolto, di più.
«Nel Cheshire si usa attaccare delle rane vive sul soffitto della camera dei bambini e quando questi si svegliano capiscono che è mercoledì santo, staccano le rane, le portano ai genitori e poi le mangiano.»
«Oh Gesù.»
Harry ride di gusto trattenendosi la pancia, Louis lo guarda confuso. «Ci hai creduto?»
Beh ecco.. Gli sembrava un po' strano in effetti.. «Non ti preoccupare Lou, non le mangiamo. Le liberiamo nel parco subito dopo.»
Ah.
Molto meglio, giusto? Giusto?
Vi prego.. Non lasciatelo solo, ha bisogno di aiuto.
E forse Harry di uno psicologo.
  
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