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Autore: elettra1991    24/09/2008    12 recensioni
Sesto anno ad Hogwarts. Draco Malfoy ha ricevuto un incarico da Voldemort e sta cercando in sè stesso la forza di portarlo a termine per sopravvivere. Ma non ha fatto i conti con qualcosa che sconvolgerà la sua vita e che gli farà trovare il coraggio e la voglia di non arrendersi e di tornare a combattere e a vivere. Hermione Granger. Dal settimo capitolo: Il Serpeverde appoggiò nuovamente la bocca all'orecchio della ragazza. -Che mi hai fatto Mezzosangue?- la sua voce si perse in un sussurro roco. Hermione lo guardò senza capire, terrorizzata da ciò che Malfoy avrebbe potuto farle. -Non fingere di non capire, Granger. Mi sei sempre in testa. Che mi hai fatto? Avanti rispondimi.-
Genere: Romantico, Commedia, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Qui dove batte il cuore...'
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L'oscurità scese implacabile su Villa Malfoy e sui suoi occupanti.
Le stelle si accesero nel buio, rischiarando appena quella notte senza luna, per fare da fioca luce ai cuori viandanti di coloro che non trovavano riposo.
Draco Malfoy era tra questi.
Solo, nella sua stanza, attendeva che i passi dei suoi genitori nella camera in fondo al corridoio si placassero, segnalando che erano andati finalmente a dormire.
Odiava quella casa e i ricordi che vi erano legati.
Ricordava le sue notti passate a rigirarsi nel letto, temendo che qualche sinistra creatura mandata da suo padre o da Voldemort venisse a prenderlo.
Sorrise amaramente al solo pensiero.
Si era dannato l'anima per essere come lo volevano, per compiacere Lucius, per farlo inorgoglire.
Ma ora non c'era più nulla.
Solo il vuoto...e la rabbia.
La rabbia di non aver avuto un'infanzia.
La rabbia di essere cresciuto troppo in fretta.
E per cosa poi?
Ritrovarsi a diciassette anni a fissare un muro rimpiangendo di essere nato.
E con una maledetta emicrania.
Doveva sbrigarsi o non avrebbe retto molto.
Quel giorno contrastare gli attacchi mentali del Signore Oscuro non era stato semplice, e il giorno successivo sarebbe stato ancora peggio.
Finalmente il sonno calò anche sulle palpebre di Draco, che si lasciò cullare dalle rassicuranti braccia di Morfeo.
La luce però arrivò fin troppo presto a pungergli gli occhi.
Il ragazzo si alzò cominciando a vestirsi.
Un colpo delicato alla porta e sua madre entrò.
Non lo faceva da quando era bambino.
O forse non l'aveva mai fatto.
-Che c'è?- chiese Malfoy con acredine.
-Ero venuta a chiamarti per la colazione - rispose la donna chinando il capo e spostandosi i lunghi capelli biondi dietro una spalla.
Era bella sua madre.
E misteriosa.
Nessuno poteva dire di conoscere del tutto Narcissa Black, nemmeno suo marito.
Di lei si sapeva solo ciò che mostrava.
Bellezza.
Alterigia.
Solitudine.
Le medesime cose che si sapevano di suo figlio.
Infatti, tutti quelli che dicevano, Harry Potter in primis, che Draco Malfoy era la copia sputata di suo padre, si sbagliavano.
E non avevano idea di quanto.
Draco era come Narcissa, anche se non lo sospettava minimamente.
Un muro a proteggere un antico dolore.
E una forza immensa, un coraggio smisurato, un amore non concesso.
Sentimenti che mai nessuno aveva fatto uscire.
E che loro forse dubitavano di possedere.
Ma quella donna, oltre che una Malfoy, era prima di tutto una Black.
E quel seme di follia, quella risata genuina, quel senso dell'onore del cugino Sirius e della sorella Andromeda ce l'aveva anche lei.
E ce l'aveva anche Bellatrix.
Solo che l'avevano dimenticato...



-Chiamatemi Draco Malfoy - ordinò Lord Voldemort con voce glaciale.
Al suo fianco Nott chinò la testa annuendo e spedì qualcuno a cercarlo.
Poco dopo il ragazzo, perfettamente vestito, entrò nell'enorme stanza.
La sua espressione tranquilla non lasciava intuire molto del suo stato d'animo, ma il suo pugno serrato la diceva lunga.
-Mi avete chiamato, Padrone? - domandò con voce pacata.
-Sì. Ricordi il compito che ti affidai quest'estate?- disse il mago con perverso divertimento.
Draco annuì.
Come avrebbe potuto scordarlo?
-Voglio che tu lo riprenda, e con più attenzione. Non tollero fallimenti.-
-D'accordo - fece il biondino sottovoce - ma ci vorrà del tempo-
-Non ho tempo. Devi darti una mossa. Per il momento prendi questa. Consideralo un regalo da parte mia per Albus Silente. Dubito che ci cascherà, ma almeno avrà un segnale del mio potere.-
E sotto gli occhi allibiti dei presenti Lord Voldemort fece levitare in aria un pesante monile d'oro.
-Me l'ha mandata Sinister stamattina. E' proprio un bel gioiello non trovi?- rise con cattiveria.
La collana fluttuò fino a Draco, che la guardò senza sentimenti di sorta negli occhi grigi.
-E' maledetta. Basta toccarla a mani nude per ricevere una morte istantanea. Il tuo compito e fare in modo che lui la riceva.-
-Va bene. Farò quello che mi chiedete - soffiò il Serpeverde, prima di infagottare l'oggetto nel suo maglione e di uscire di lì.
-Padrone...Pensate davvero che Silente morirà con una semplice collana?- chiese Codaliscia incuriosito.
-Ovviamente no, stupido idiota - fu la fredda risposta - Voglio testare le capacità di quel ragazzo e vedere se riuscirà a farla arrivare almeno al destinatario.-
Intanto Draco approfittando dell'occasione, invece di salire le scale per tornare al piano superiore, procedette fino ad arrivare al fondo del Sotterraneo.
Alle prigioni.
Un Mangiamorte vi stazionava all'ingresso, per tenere d'occhio quello che vi accadeva, ma Draco se ne sbarazzò con un semplice Pietrificus Totalus.
Lo nascose in un angolo e procedette per la sua strada.
Le gabbie erano in ferro resistente, anche se arrugginito in più punti, difficilissime da distruggere.
Sentendo Matt agitarsi dentro la sua tasca, lo fece uscire.
La piccola lucertola si diresse rapidamente in fondo al lungo e tetro corridoio, probabilmente alla ricerca dell'ingresso del passaggio.
Esso infatti, almeno secondo la mappa, doveva essere poco più avanti.
Ma cercarlo non era compito di Draco, che doveva limitarsi a vedere dove fosse la Benèfica.
Le prigioni erano quasi tutte vuote, tranne l'ultima.
Sul freddo pavimento di pietra era seduta una ragazza.
Non si vedeva quasi niente per il buio, ma Malfoy potè distinguere bene i contorni di una figuretta esile raggomitolata su sè stessa.
-Sei la Benèfica? - chiese sottovoce il ragazzo.
-Cosa vuoi da me? Non vi darò la mia magia, ve l'ho già detto- rispose Elenie lapidaria.
-Non me ne frega niente della tua magia, di cui peraltro non so quasi nulla. Sono qui per liberarti. Se vuoi darmi una mano sto qui, altrimenti non perdo il mio tempo.-
Qualche rumore di movimenti striscianti, e Draco vide la ragazza arrivare alle sbarre e rivelarsi.
Era davvero ridotta male.
Magra, ferita e debole.
Ma nonostante questo, non sembrava per nulla sottomessa.
Nei suoi occhi blu notte c'erano una dignità e un orgoglio pazzeschi.
-Chi sei?- chiese con flebile voce la Benèfica.
-Il mio nome non ha importanza.- fece Malfoy scuotendo il capo- Mi manda Albus Silente-
A quel nome il viso della ragazza ebbe un guizzo.
Le sue mani premettero più forte contro le sbarre della cella.
-C'è pieno di guardie - sussurrò poi Elenie - non ce la faremo mai ad uscire senza essere beccati-
-Tu non ti preoccupare- sibilò il biondo - Non so quando tornerò ma stai pronta ok? Non ho nessuna voglia di farmi ammazzare perchè tu fai qualche casino-
Sotto gli occhi stupefatti della ragazza, una piccola lucertola arrivò rapidamente da Draco e gli si arrampicò sulla gamba, per poi infilarglisi in tasca.
Buffo, pensò Elenie, giurerei che l'animale abbia fatto l'occhiolino.
Appena Matt ritornò, Malfoy, dopo un ultimo sguardo d'intesa alla Benèfica, si affrettò a risalire le scale e tornare al piano superiore.
Stava tornando con calma, quando si ricordò del Mangiamorte.
Sarebbe stato troppo sospetto lasciarlo lì.
Annullò l'incantesimo precedente e, prima che l'uomo potesse aprire bocca, Draco gli scagliò un Oblivion.
Gli occhi del Mangiamorte diventarono vacui, e senza fiatare l'uomo riprese la sua postazione.



-Professor Silente, novità dai ragazzi?-
L'anziano Preside di Hogwarts annuì all'indirizzo della Professoressa Minerva McGranitt, ripiegando un biglietto che un grosso gufo gli aveva appena recapitato.
-Hanno già trovato il punto in cui sbuca il tunnel e si sono accampati nei paraggi. Ora bisogna solo aspettare.-
-Sono preoccupata, Albus. Se la missione dovesse fallire...Se dovesse accadere qualcosa al Signor Malfoy..-
La donna si portò le mani al petto.
Forse il loro era stato tutto un errore.
Forse quella che combattevano era una battaglia persa fin dall'inizio.
-Non dire così, Minerva. Bisogna sempre sperare in bene. Io sono convinto che tutto andrà per il meglio. Draco ha più coraggio di quanto sembri.-
Un forte tramestio oltre la porta del suo studio fece voltare i due all'improvviso.
Alcuni colpi alla porta e Hermione Granger, Ron Weasley ed Harry Potter entrarono di corsa.
Con delle facce che erano tutto un programma.
-A cosa devo la visita? - chiese amabilmente Silente.
I ragazzi, rossi in viso, borbottarono scuse per l'intrusione.
Potter poi si fece avanti, e solo allora la Professoressa notò che avvolto sulla spalla portava un grosso serpente scuro.
La strega fece un balzo sulla poltroncina, spalancando gli occhi in una smorfia d'orrore.
-Potter, Santo Cielo, dove hai trovato quella cosa?-
-Ecco..beh..- iniziò il ragazzo grattandosi i capelli con aria imbarazzata - questo serpente è....è...-
-E' Blaise Zabini, Preside - finì per lui Hermione, con espressione rassegnata.
-Il Signor Zabini? - rantolò la McGrannit annichilita dallo stupore.
-Eh già - intervenne Ron - si è trasformato mezz'ora fa per la prima volta, e non è ancora tornato normale. Speravamo che anche lei avesse quella pozione che ha Alice...-
Il vecchio mago si alzò, diretto ai suoi armadi, sorridendo bonario.
-Oh sì, ce l'ho di sicuro da qualche parte.- disse - devo solo trovarla.-
-Un serpente...Che animale insolito - mormorò intanto la Professoressa di Trasfigurazione, più a sè stessa che agli altri-
-Sì, e pensi che non è nemmeno velenoso! - aggiunse Hermione, che l'aveva udita.
Silente si bloccò mentre apriva l'armadio, con le braccia a mezz'aria.
-Vuoi dire che non ha veleno, Signorina Granger?- chiese stupito.
-Esatto- annuì la ragazza - Mi ha stupito molto, perchè so che quasi tutti i serpenti di quelle dimensioni sono letali, o quasi. Perciò mi chiedo perchè Blaise non lo sia...-
Il Preside assunse un'espressione pensierosa.
-Naturalmente Alice è molto più ferrata di me su questi argomenti, quindi sarebbe più opportuno chiedere a lei, ma ho ragione di pensare che il suo essere così innocuo alluda al suo carattere. Mi spiego - si affrettò a continuare notanto le espressioni stralunate di Harry e Ron - lui, pur essendo un Serpeverde, possiede un animo nobile e valoroso, degno di un Grifondoro.-
-Sono d'accordo con il Professor Silente -annunciò la McGranitt - La trasformazione del Signor Zabini è l'esatta riprova della sua teoria.-
Un Grifone imprigionato in un corpo da Serpente.



-
Ragazzi ma ci pensate che rottura dovrebbe essere passare il Natale qui?- rognò Chris.
-Già- rimarcò la Parker - almeno se nevicasse potremmo fare una bella partita a palle di neve!-
Anderson per tutta risposta grugnì rumorosamente, avvolto in quattro cappotti.
Odiava il freddo e l'umido.
E detestava cordialmente la neve.
Al settimo anno aveva quasi mandato al San Mungo Matt perchè aveva osato lanciargli una palla di neve.
-Dai Seb! Non essere così scontroso...Pensa che tra meno di due giorni avremo una bella battaglia e qualche Mangiamorte da prendere a calci- tubò Mason ridacchiando gioioso.
Alice alzò gli occhi al cielo.
Si era dimenticata che i suoi amici non si facevano tramortire da nulla.
Non erano certo i tipi che prima di uno scontro mettevano per iscritto le loro ultime volontà... anzi, era loro abitudine farsi un bicchierino in compagnia.
Quando ormai stavano per mettersi a letto, un piccolo rettile mezzo congelato si fiondò nella tenda, e immediatamente prese le sembianze di Matt.
Appena vide il fratello che batteva i denti, la Parker gli gettò malamente una coperta sulle spalle, guardandolo incuriosita.
-Che ci fai tu qui? Non dovresti essere con Draco?- chiese preoccupata.
-Dorme - tagliò corto Matthew - ho approfittato per verificare le condizioni del passaggio e aggiornarvi. Nessun problema. Dovremmo riuscire a passare senza troppe difficoltà-
-Mi sa che come lucertola la tua prospettiva è un po' diversa da quella umana - borbottò Sebastian da sotto i cappotti - Quando l'abbiamo visto noi pareva davvero angusto-
-Ah si beh...da uomo in effetti sono un po' più grosso...non ci avevo pensato - rise Parker, facendo alzare gli occhi al cielo agli altri tre.
-Draco come sta? - chiese infine Chris, spezzando il silenzio.
-Se la cava. Non dev'essere facile per lui stare in quella casa, sapendo quello che vogliono da lui- rispose Matt, facendosi serio.
-E' meglio che torni da lui ora - disse Anderson, accendendosi una sigaretta - Non mi piace sapere che è là senza controllo.-
Parker annuì, e dopo aver augurato Buon Natale agli amici, si ritrasformò e sgattaiolò via.



-Ehi ragazzi, Buon Natale-
Harry e Ron si svegliarono di scatto, sentendo la voce di Hermione nella loro stanza.
La ragazza lanciò loro due pacchetti, che andarono ad unirsi alle pile ammucchiate ai piedi dei loro letti
, quindi si sporse a baciarli entrambi per ringraziarli dei regali che le avevano fatto.
-Wow, Herm ma è fantastico - dissero i due ragazzi in sincrono, togliendo la carta dai pacchi.
Potter aveva ricevuto un manuale sulla Difesa contro le Arti Oscure, mentre Ron uno sugli Animagi.
Poi iniziarono a scartare gli altri regali, mentre la Granger si sedette sul letto di Weasley.
-Dovremmo andare a fare gli auguri a Blaise. Mi dispiace che sia tutto solo a Serpeverde-
-Sì anche a me - annuì Potter - ma lo vedremo sicuramente in Sala Grande per il pranzo-
-Certo, però mancano tre ore! Vado a vedere se è in giro. Ci vediamo dopo- gridò la ragazza, uscendo di corsa.
Hermione arrivò in Sala d'Ingresso quando si spaccò la testa andando a sbattere contro proprio a colui che cercava.
-Ehi quanta fretta - rise Zabini - stavo venendo a fare un giro alla Torre. Mi annoiavo giù da solo-
Infatti il povero Blaise era l'unico Serpeverde rimasto a scuola.
Tutti gli altri genitori si erano presi a casa per le vacanze i loro preziosi figli, mentre lui aveva insistito per rimanere, sia per avere notizie di Draco e sia perchè non aveva nessuna intenzione di tornare dai suoi.
-Andiamo a fare un giro mentre aspettiamo Harry e Ron? - propose la Grifondoro - Sono ancora in pigiama-
I due studenti così si diressero ben infagottati verso il parco.
-Non ne vuole proprio sapere di nevicare eh?- fece Zabini notando la distesa arida di terra ghiacciata.
-Pare di no. Peccato, mi piace la neve. Sembra quasi che al suo passaggio ripulisca tutto ciò che trova...- disse Hermione con occhi sognanti.
-Che scemo che sono - la interruppe Blaise battendosi una mano sulla fronte - mi stavo quasi dimenticando di darti una cosa!-
La Granger lo guardò incuriosita mentre si metteva in tasca una mano e ne estraeva un piccolo pacchetto, per porgerglielo.
-Me l'ha dato Draco prima di partire.-
La ragazza emozionata sciolse con mani tremanti il fiocco che teneva insieme la carta, quindi schiuse il coperchio.
Con una mano estrasse una leggerissima catenina, che scintillava alla luce.
La accostò al viso e notò che ne pendeva una piccola D, finemente decorata.
Talmente piccola ed arzigogolata che si faticava a capire cosa fosse.
Ma lei non ne aveva alcun dubbio.
Si allacciò la collanina, infilandola poi sotto la maglia.
-Grazie di avermela consegnata - fece poi rivolta a Blaise.
Il Serpeverde alzò le spalle sorridendo, poi insieme rientrarono a scuola.
Una dei due con un sorriso in più.




Ho aggiornato il prima possibile. Spero che il capitolo vi piaccia.  La prossima volta se riesco inserirò un piccolo lavoretto di grafica che ho fatto (anzi diciamo pure che un mio amico ha fatto, in quanto io non sono molto abileXD)
Comunque, ho notato di aver superato le 100 recensioni! Non so come ringraziarvi...davvero!!!
Passando ai ringraziamenti individuali=):
Smemo92: Sono contenta che la frase sui pianeti ti sia piaciuta...Purtroppo Harry e gli altri, benchè desiderosi di partecipare all'azione, non è che potranno fare poi molto...Ma vedrai che prima o poi anche loro avranno la loro bella battaglia!
Tanny: Come vedi, Draco non ha scordato Hermione, nemmeno per un istante=) Sono contenta che i capitoli continuino a piacerti! Dimmi che ne pensi di questo!
roby94: Ti ringrazio di aver recensito la mia storia, non sai che piacere mi ha fatto leggere i tuoi complimenti! Spero continuerai a dirmi quello che pensi dei capitoli! In quanto agli aggiornamenti, cercherò di soddisfare la tua richiesta, anche se non ci riuscirò sempre, perchè in genere pubblico ogni volta che scrivo un capitolo da aggiungere a quelli in attesa...Non voglio rischiare di rimanere senza aggiornamenti, rischiando di farvi aspettare troppo. Ah, il mio contatto è gaia.gm@hotmail. it   Scrivimi quando vuoi, mi fa piacere!
Lyla_sly: Non ti preoccupare, non ho nessuna intenzione di mandarti al diavolo=) Le tue opinioni mi interessano e le tengo in conto, anche quando sono negative. Spero che il capitolo ti piaccia!
bubina91: Amor grazie per la bella recensione! Sei un tesoro...Spero che questo capitolo ti piaccia...Dimmi che ne pensi!
Keyra Malfoy: Che bello rivedere una tua recensione! Non ti preocc, non è un problema se non hai tempo...Temevo ti fossi dimenticata di me =(...
Comunque Elenie non è sorella di Blaise...Scoprirai tutto molto presto..In quanto alla cattiveria di Draco...Beh molto presto farà una cosa per cui avrai voglia di cruciarlo, temo...Non farmi dire di più! A presto, un bacio!
Hollina: Eh sì Draco sta proprio dimostrando che non è per niente vigliacco, anzi...Grazie della recensione Un bacio
pei_chan: Sara!!! Non sai quanto sono contenta che tu abbia trovato un po' di tempo per la mia storia...Il compito di Draco non è per niente facile, ma purtroppo i risvolti negativi si vedranno quando tornerà a Hogwarts...A presto!.
  
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