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Autore: Midori No Esupuri    03/09/2014    4 recensioni
[WARNING: MORMOR/MORMORSTAN]
L'evoluzione del rapporto tra l'ex colonnello Sebastian Moran e il consulente criminale Jim Moriarty tramite messaggi.
(11.19) Mi sta assumendo come killer?
(11.20) Esattamente. JM

[...]
(11.24) Stia tranquillo, la sua ferita all’occhio non sarà un problema. So che possiede un conto bancario, mi occuperò di versarle la somma necessaria al costoso intervento che deve sostenere per recuperare la vista. JM
(11.26) Perché?
(11.26) Gliel’ho detto. Mi serve un collaboratore. JM

Nota: Capitoli comprensivi di messaggi e parte narrativa.
Genere: Angst, Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jim, Moriarty, Mary, Morstan, Sebastian, Moran, Sebastian, Moran
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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#3: Appuntamento
 
Lunedì 30 Dicembre
 
Quando si era svegliato, l’occhio gli faceva male in modo quasi intollerabile. Era come se glielo prendessero ripetutamente a pugni, senza alcun ritegno, e la cosa gli stava rapidamente facendo saltare i nervi. Era sempre stato piuttosto facile ad arrabbiarsi, in verità, e la sua indole parecchio violenta aveva tenuto alla larga eventuali ribellioni tra i soldati di cui era responsabile come colonnello. Nessuno si metteva contro Sebastian Moran e il suo sguardo truce, se non voleva andare incontro alla degenza ospedaliera… Un bel paradosso constatare che adesso ci si trovava proprio lui in ospedale, ad inveire contro un dolore pulsante all’occhio ancora bendato. Si tirò su a sedere nel letto, era morbido e scomodo dopo tutto il tempo passato sulla brandina in tela che occupava in trincea, ma non aveva intenzione di abituarsi a tutto quel comfort imbottito. Anzi, sperava di andarsene al più presto da quella stanza bianca latte, vuota e terribilmente spoglia; c’era solo un televisore nell’angolo, uno di quelli quadrati e tendenti a far saltare spesso l’immagine, ma si accontentò e allungò il braccio verso il comodino per raggiungere il telecomando e godersi della sana tv spazzatura di prima mattina. Si accontentò di un programma di cucina nel primo canale disponibile, a volume basso per non turbare il suo udito già fin troppo provato dalla guerra, e solo dopo che si fu nuovamente sistemato nel letto afferrò il cellulare. Era quasi comico il fatto che sperasse di trovare un messaggio da parte di quel suo misterioso benefattore, rise per qualche attimo nel trovare proprio la notifica di qualche sms sul display spaccato in un angolo del suo fedele Blackberry nero. Era un modello vecchio, ma finchè funzionava Sebastian non si crucciava nel desiderarne uno nuovo, magari di ultima generazione. No, lui era un po’ più all’antica per certe cose.
 
(07.40) Ha impegni per domani? JM
 
(07.45) Che sciocco. Ovvio che non ne ha. Non ha nessuno.  JM
 
(07.48) Famiglia morta, commilitoni morti, lei stava quasi per rimetterci la pelle in Afghanistan. Con chi mai potrebbe avere degli impegni? JM
 
Sebastian sogghignò divertito, inizialmente, poi scosse la testa.
 
(09.17) Che ne sa lei? Potevo aver invitato una ragazza.
 
Era un’ipotesi piuttosto improbabile anche per lui, chi mai sarebbe uscito con un trentaquattrenne pericolosamente vicino alla cecità da un occhio, congedato dall’esercito e bollato da numerosi richiami per atti violenti contro altri soldati?
 
(09.20) Salve. Vedo che, insieme a lei, stamattina si è svegliato il suo senso dell’umorismo. JM
 
Sebastian alzò un sopracciglio, quel tipo ci sapeva fare con le battutine. Ma lui non era da meno, e vista la noia che quel programma di cucina non stava minimamente scacciando, decise di divertirsi un po’ con quei messaggi.
 
(09.21) Sa com’è, non possiamo stare separati a lungo.
 
(09.21) E’ giusto. JM
 
(09.22) Mi tolga una curiosità. Perché firma continuamente i messaggi?
 
(09.23) La domanda è perché non lo fa lei. E comunque, so che non ha una ragazza. JM
 
(09.24) Non è una risposta. Mi faccia indovinare, ha cercato anche i nomi e gli indirizzi di tutte le mie fidanzate?
 
(09.25) Ovviamente. JM
 
(09.27) No, non ci credo.
 
(09.27) Cinque fidanzate dai venticinque ai trent’anni nel giro di dieci mesi, mi risulta. E una minorenne, per la durata di circa… Quattordici settimane? JM
 
Si stupì nel leggere quei dati, tralasciando il senso di inquietudine che stava provando nel constatare che sì, quell’uomo sapeva persino delle sue ex fidanzate. Se le ricordava più o meno vagamente, ma la più certa era sicuramente Natasha, la minorenne di quattordici settimane. Sebastian non aveva molta dimestichezza con le date, non era nemmeno certo di sapere quando fosse il suo compleanno, ma quattordici settimane… Era stato davvero così tanto con Natasha? Era stata la sua ultima storia prima di partire per la guerra, quello se lo ricordava bene, più che altro perché lei non la smetteva di urlargli addosso insulti.
 
(09.35) Non so se essere impressionato o fortemente inquietato da questo.
 
(09.35) Ci pensi, e poi mi faccia sapere. Non che mi interessi come si sente in merito alle mie indagini sul suo conto, anzi potrei dire di preoccuparmi di più dello stato del pavimento del mio studio. Comunque, tornando al nostro principale discorso, lei non ha alcun impegno per domani. Ho ragione? JM
 
Quello era in assoluto il messaggio più lungo che aveva ricevuto da quel tale, per un attimo Sebastian si domandò come avesse fatto a scriverlo e ad inviarlo nel giro di un minuto… Forse lui non era semplicemente abituato ad usare i telefoni, o almeno non più così velocemente, dato che in Afghanistan non aveva certo la possibilità di mettersi a messaggiare con qualcuno.
 
(09.37) Sì, ha ragione.
 
(09.38) Non era necessario che rispondesse, so di avere ragione, ce l’ho sempre del resto. Ma è bello sentirselo dire. JM
 
Che adorabile uomo egocentrico.
 
(09.40) Allora, visto che non ha impegni, la informo che adesso ne ha uno con il sottoscritto. Ho appena inviato i miei ragazzi a prendere le sue cose da casa sua – se così la si può chiamare – e le sto facendo portare qui da me. JM
 
(09.42) I suoi… Ragazzi?
 
(09.45) I miei collaboratori più inutili e veloci, odio aspettare e odio vederli a non fare niente. JM
 
(09.45) Ah.
 
(09.47) Non avrà pensato che mi riferissi a dei potenziali amanti, spero. Gesù, le relazioni umane… Che assurda perdita di tempo. JM
 
Sebastian si ritrovò ad aggrottare la fronte, pensieroso. Quel tipo considerava i rapporti umani delle perdite di tempo, eppure aveva appena portato le sue cose a casa propria… Un momento. Chi gli aveva dato il permesso di entrare nel suo appartamento? Diamine, aveva una privacy, quella era violazione di domicilio!
 
(09.50) Come diavolo ha fatto ad entrare a casa mia?!
 
(09.50) In un mondo di porte chiuse, l’uomo con le chiavi è il re. Se lo ricordi. JM
 
Che diavolo significava? Ora si sentiva agitato, e anche molto, la cosa gli faceva persino dolere maggiormente l’occhio.
 
(09.52) Comunque, domani ha un impegno con me. La farò venire a prendere in ospedale, inizia la sua nuova vita… Colonnello Sebastian Moran. JM
 
(09.52) Ah, si faccia una doccia e si vesta per bene. Non amo l’abbigliamento sciatto. JM
 
(09.53) Vuole anche che le porti dei fiori e un invito a cena?
 
(09.55) Mi piacciono le rose rosse, anche se sono un clichè in certe circostanze. E per l’invito a cena non si disturbi, farò preparare qualcosa. Pensi a riposare, la voglio in forma per il nostro appuntamento di domani. JM
 
(09.56) Ah, e un’ultima cosa. Sul canale 24 i programmi di cucina sono più accurati e fantasiosi. Buona visione, e a domani. JM
 
Lasciò cadere il cellulare sulle coperte, decisamente incredulo. Non tanto per la reazione alla sua battuta per l’appuntamento, i fiori e l’invito a cena, tanto per il suggerimento per il canale televisivo… Come faceva quell’uomo a sapere che stava guardando la televisione?
 
(10.00) A domani.
 
Adesso sapeva benissimo come sentirsi. Inquietato. E anche parecchio.
Tuttavia cambiò canale, scorrendo pigramente fino al ventiquattresimo e fermandosi davanti all’immagine di una bella donna in camice bianco intenta a triturare delle verdure con un coltello lucido dal manico nero pece. Guardò per qualche minuto la preparazione di una ricetta che non aveva mai nemmeno sentito nominare; afferrò il telefono, fissò l’ultimo messaggio tra lui e il cosiddetto James Moriarty e per un attimo iniziò a comporre un messaggio.
 
Sì, è davvero un canale fanta|
 
Fissò il puntatore intermittente sul display e scosse il capo, cancellando il testo e rimettendo il telefono sul comodino. Non gli avrebbe dato quella soddisfazione.
 
•Nota dell'autrice~
Beh, che dire? Non mi aspettavo che anche questa ff venisse seguita da ben nove persone, ma in verità mi fa molto piacere. Questo capitolo mi ha fatta ridere persino mentre lo scrivevo, spero che strappi una risata anche a voi... Sebastian è quindi costretto ad accettare il lavoro offertogli da Jim, visto che le sue poche cose verranno trasferite obbligatoriamente a villa Moriarty, personalmente non vedo l'ora di farli incontrare e di far iniziare la loro particolare convivenza! Ne vedremo proprio delle belle, ehehe~ *^*
Grazie a chi passa a curiosare in questa ff, a chi legge e recensisce, a chi continua a seguire in silenzio * brutti stalkers D: * e anche a Jim e sebby che si prestano a questa storia(?). Ci vediamo al prossimo capitolo!
Midori No Esupuri~ ♥
  
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