Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Sarapia    04/09/2014    1 recensioni
Lily attende James per un appuntamento, ma lui non si presenta. solo dopo una serie di impreviste ascolta qualcosa che non avrebbe dovuto e che vede, tra i vari personaggi, protagonisti James e Piton.
Genere: Azione, Fluff, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il primo ad attaccare fu Severus. L' incantesimo di una forte luce azzurra fu parato senza alcun problema da James. Il suo volto era una maschera di odio nei confronti di Sev e devo ammettere che non lo avevo mai visto così determinato. Aveva occhi solo per Severus, nemmeno la vaga ombra di un sorriso sulle labbra piene. Parò un altro attacco senza problemi.

Severus arricciò le labbra e ritentò ancora, ancora e ancora!

Niente, James era impenetrabile. Mi chiesi però quanto avrebbe potuto resistere in quelle condizioni. L' avevo infatti visto vacillare un po' dopo aver parato la quinta maledizione di fila e aveva perso un po' di colore sul volto determinato. Eppure era rimasto saldamente in piedi a parare le mosse del suo avversario.

D' altra parte Severus si stava concentrando con tutto se stesso e potevo vedere la sua rabbia crescere nel constatare che nemmeno uno dei suoi colpi andava a segno.

Sirius intanto giaceva ancora privo di sensi e per un attimo soppesai l' idea di andare da lui. Temevo però che avrei distratto non solo Severus, ma anche James; gli sarebbe bastato un colpo ben assestato da Sev e non osavo immaginare cosa sarebbe potuto accadere.

Il cielo fuori era decisamente buio ormai e MacNair aveva acceso le candele ai lati della stanza per fare un po' di luce sullo scontro.

Il volto di Severus pareva deformato dalla rabbia ed ebbi personalmente la tentazione di colpirlo al volto. James però non me l' avrebbe mai perdonato: era il suo scontro.

Dalla finestra aperta entrava una brezza frizzante che colpì il mio viso come un balsamo per la pelle sudata. Un corvo e un barbagianni stavano lì a guardare il duello già da un po' con occhi vispi e per un attimo soltanto fui tentata di osservare la loro reazione.

Poi però tornai a guardare i due duellanti.

Le maledizioni di Severus erano sempre diverse e io per prima non sarei mai riuscita a trovare rapidamente un controincantesimo per ciascuna di esse. James però ci riusciva. Quello che non capivo era perchè non reagiva. Si stava sfiancando troppo e prima o poi avrebbe ceduto.

E vidi qualcosa che mi costrinse a indietreggiare.

Un lampo di luce verde smeraldo scaturì dalla bacchetta scura di Severus; James non l' avrebbe parato. Capii di cosa si trattasse ancora prima di lui forse, ma non mi mossi, impietrita dall' orrore.

James tuttavia schivò rapidamente il colpo e aprì lentamente la bocca, stupito.

-L' Avada Kadavra?- chiese James deglutendo. -A questo siamo arrivati?-

Non potevo crederci. No, probabilmente era solo un incubo. Severus non avrebbe mai ucciso James... o forse mi sbagliavo.

Di nuovo la Maledizione Senza Perdono mancò di un soffio il petto di James, solo perchè quest' ultimo l' aveva schivato con un abile movimento d' anca.

Rosier sghignazzava ancora più rumorosamente e questa volta Lestrange si unì a lui.

-Severus!- soffiai con quel poco di voce che avevo.

Lui non si voltò e, con un' espressione folle, continuò a ripetere la stessa Maledizione nei confronti di James, che pareva stesse danzando per evitare ogni colpo.

No, non ce l' avrebbe mai fatta. Alla luce di quelle lugubri candele stavo probabilmente vedendo James per l' ultima volta.

Una lacrima mi rigò il volto.

-Non piangere, Lily.- mi rassicurò James disinvolto.

Pensa allo scontro, idiota! Avrei voluto urlare, ma dalla mia bocca uscì solo un debole singhiozzo.

Severus nemmeno se ne accorse.

-Andrà tutto bene.- continuò James mostandomi un sorriso.

Reagisci almeno. Anche questa volta non esalai altro che un singhiozzo. Che stupida che ero. Lo vedevo per l' ultima volta e riuscivo solo a singhiozzare come una bambina di tre anni!

-Adesso basta.- fece quindi James, annoiato.

Cosa? Forse era impazzito. Dopotutto la Maledizione Cruciatus aveva anche quell' effetto.

-Non fare lo smorfioso con me, Potter!- ruggì Severus scagliando contro James l' Avada Kadavra.

James lo schivò con disinvoltura e il barbagianni alla finestra cadde all' indietro senza emettere alcun verso. Il corvo si lanciò via di lì e improvvisamente mi sentii più sola di prima.

-Io faccio lo smorfioso solo con te, Mocciosus.- ribattè James con un' alzata di spalle e finalmente lo vidi agitare la bacchetta. Fu un movimento velocissimo che quasi non vidi e prima ancora che Severus potesse anche solo alzare la bacchetta, quest' ultimo era stato impetrito con il banale Pietrificus Totalus. Mi voltai verso Rosier, MacNair e Lestrange. Anche loro erano immobili come staute. James sorrise stanco e si mise a sedere su una sedia lì vicino.

-Ce ne hai messo di tempo, Ramoso.- commentò qualcuno dall' angolo.

-Volevo lasciarlo sfogare un po'.- spiegò James guardando il volto di Severus sfigurato dall' odio.

-Non ti capirò mai. Fossi stato in te gliel' avrei fatta pagare per questo bel pomeriggio di merda!-.

James finalmente mi guardò. Ero ancora in piedi, con la lacrima sul volto che non avevo ancora asciugato e le labbra leggermente schiuse per la paura.

-Vieni, Lily.- mi sorrise quindi alzando un braccio. Nascose il dolore per quel gesto, ma io glielo lessi sul volto. Mi avvicinai piano e lui mi fece cenno di sedermi sulla sua gamba destra. Temevo di potergli far male, ma lui insistette, quindi mi ci sedetti. Era più resistente di quanto avessi immaginato. James sorrise.

-Scusa se ti ho fatto star male.- disse James e sentii un ringhio soffocato venire da Severus, l' uomo che l' aveva quasi ammazzato.

-Tu stai chiedendo scusa a me? Dopo essesre stato torturato e aver rischiato la pelle non so quante volte in cinque minuti?- senza accorgermene stavo quasi urlando.

-Visto?- chiese Sirius dall' angolo. -L' unico idiota qui sei tu!- ma sorrideva.

-Ah, ma questo lo so benissimo.- questa volta James rise di gusto e istintivamente soffocò la risata portandosi una mano alle costole.

-Devo portarti in infermeria.- dissi alzandomi. Lui non ribattè: doveva stare davvero molto male.

Andai a soccorrere anche Sirius e lui mi ringraziò per la mano ma preferì alzarsi da solo.

I soliti due orgogliosi, pensai divertita.

-Che ne facciamo di 'sti quattro?- sibilò Sirius, ammiccando a Piton, Rosier, MacNair e Lestrange. -Io propongo di ucciderli. O almeno di torturarli.- propose con un' alzata di spalle.

Anch' io in quel momento li avrei voluti vedere soffrire.

-No.- ribattè invece James mettendosi dinnanzi a Severus. -Noi non siamo come loro, Sirius. Non ci abbasseremo al loro livello.-

Fui certa che se avesse potuto, Severus avrebbe lanciato lampi dagli occhi neri come la pece.

Infine ce ne andammo.

In infermeria raccontammo a Madama Chips che avevano improvvisato un duello e che erano caduti dalle scale.

Lei naturalmente non ci credette, ma non disse nulla e mi studiò per qualche istante.

-Gli altri dove sono?- chiese quindi Madama Chips e deglutii rumorosamente.

-Gli altri chi?- rise Sirius spavaldo sdraiandosi sulla branda e sbiancando per lo sforzo.

-Non prendetemi in giro, eh?- fece lei portando le mani ai fianchi. Seppi che non sarei mai riuscita a mentirle, quindi mi voltai dall' altra parte.

-Ma dolce Chips,- disse quindi James cingendole le spalle e rivolgendole uno di quegli sguardi innocenti. -E' come le abbiamo detto.- sorrise, quindi lei alzò gli occhi al cielo rassegnata.

-Passerete qui la notte. Potter, Black, mi raccomando, le vostre fan non le voglio tra i piedi, intesi? Soprattutto tu, Black.- lo avvertì e Sirius rise ancor più rumorosamente con quella risata che tanto somigliava a un latrato. -Siete conciati male, comunque. Siete fortunati a stare ancora in piedi.-.

Quindi si apprestò ad andare nel suo studio.

-Quinto piano.- le urlò dunque James sdraiandosi. -Ultimo corridoio a destra.-.

Madama Chips si voltò e fece una smorfia. -Devo soccorrerli adesso?-

-Domattina potrebbe andare bene.- lo precedetti. Sapevo che James non mi avrebbe mai fatto soffrire, ma questa volta io per prima sapevo che il comportamento di Severus era imperdonabile.

Madama Chips annuì grave e si chiuse la porta alle spalle, senza però dimenticare di aggiungere: -Evans, cinque minuti.-.

Sospirai.

-Siete vivi per un miracolo.- decretai incrociando le braccia al petto.

-Io di più.- scherzò James lanciando un pezzo di carta dal comodino a Sirius, che rise di gusto.

-Nah, tutte frottole Ramoso! Io ero stato scaraventato per la stanza!- si vantò Sirius.

-Ma io ho schivato e parato tutte quelle Maledizioni!-

-Grazie tante, ormai sei abituato alle mie.-

-Touchè.-

-Ma smettetela.- risi sincera, -sembrate due bambini all' asilo!-

-Ha cominciato lui!- urlarono all' unisono, e immediatamente scoppiarono a ridere, per poi trasformare le risate in gemiti di dolore.

-Però io posso fare una cosa che tu non puoi fare.- esclamò James smettendo di ridere e guardandomi negli occhi. Dio se era irresistibile!

-Cosa?- chiese Sirius, visibilmente curioso.

Senza dire nulla James mi trasse a sè con un unico e rapido movimento. I nostri sguardi si incontrarono e le nostre labbra si accarezzarono.

Baciarlo mi riportò alla realtà risvegliandomi da un incubo che pareva non avere fine.

Forse però stavo sognando.

-Ma magari andate a scopare da un' altra parte!- ci urlò dietro Sirius colpendo James alla nuca con la pallina di carta che prima gli era stata gettata contro.

No, decisamente non stavo sognando!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sarapia